UNICO
- Capitolo 1° -
Sogni
"Posso parlarti?" mi volto verso il mio interlocutore, poi sorrido e replico:
"Certo.." poggio a terra la cassa con la legna per il fuoco e guardo l'uomo di fronte a me.
"Come va il tatuaggio?" domanda ".. Ormai è una settimana che l'hai fatto, giusto?"
"Esatto.. Sono sei giorni.." rispondo, portando una mano sulla scapola sinistra, senza smettere di sorridere. Non aggiunge altro e nemmeno io riesco a proseguire, dato che veniamo interrotti da un merlo che, gracchiando, va a posarsi sul mobile. Come ha fatto ad entrare, se era tutto chiuso? Maledicendo il volatile per avermi quasi centrata, lo fisso, notando che in realtà è un corvo, completamente nero.
"Prova a gracchiare.." mi dice l'altro, che guardo perplessa.
"Perchè mai dovrei farlo?" è una cosa stupida!
"Tu prova.." sospiro interiormente, poi mi decido a fare quello che mi è stato detto.
"Cra.." immediatamente l'uccello, rimasto immobile fino ad ora, si alza in volo, diretto verso di me. Alzo le mani per proteggermi, spaventata a morte, ma l'animale si limita a posarsi sul mio dito. Ma non intendo essere ancora a lungo il suo sostegno, quindi dico al mio compagno:
"Prendilo tu.." glielo passo, accorgendomi di un piccolo rotolo di carta grigio scuro, legato ad una sua zampa. Lo indico, chiedendo:
"Quello cos'è?" lo slega e il volatile torna ad appollaiarsi sulla mia spalla. Lo ignoro e fisso l'uomo di fronte a me che, dopo aver letto sospira.
"Credo che tu debba sapere una cosa.." mi guarda negli occhi, più serio di prima e mi racconta di come il tatuaggio, che lui ha insistito tanto affinchè io lo facessi, non è altro che un segno di riconoscimento che indica che lui mi ha venduto a Lucifero in persona. Rimango allibita per qualche attimo, fino a quando mi riprendo e mormoro, ancora scossa:
"Tu.. Mi hai venduta a Lucifero..?"
"Altrimenti avrebbe preso me!" questo non è un buon motivo ".. Verrà a prenderti domani.." domani.. Mi giro ed esco, senza dire una parola, ancora arrabbiata, e con il corvo sulla spalla. Mi sbatto la porta alle spalle e muovo qualche passo, poi la mia attenzione viene catturata da un ragazzo, accovacciato vicino alla macchina, rossa, sempre ferma al suo posto. Mi guarda e io ricambio lo sguardo, mentre l'animale vola sul tetto della vettura.
"Che ci fai tu qui?" è tardi e dovrebbe essere a casa sua e non nel giardino di qualcun altro!
"Una volta eri tu che venivi sempre da me.." replica, togliendosi gli occhiali. Ma che sta dicendo?! Questo non c'entra nulla con la mia domanda e poi..! Io questo qui non l'ho mai visto! Anche se.. Questa strana sensazione.. Come se lo conoscessi.. Ma sono più che sicura che questa è la prima volta che lo vedo.. Anche perchè uno così carino me lo ricorderei.. Capelli neri, un po' lunghi, occhiali da vista, bel viso, mani meravigliose.. Per non parlare del fisico.. Qualsiasi ragazza ne sarebbe irresistibilmente attratta.. Ma non io..
Mi avvicino tuttavia a lui, accovacciandomi accanto. Passiamo diversi minuti a parlare, sino a quando mi accorgo che si è fatto veramente tardi e devo proprio andare. Mi congedo e salgo in casa, mentre lui rimane in giardino, ad osservarmi. Mi piace come mi guarda, mi fa sentire bene.. ... Credo di essermi innamorata.. Cavolo, non so nemmeno il suo nome, nè se lo rivedrò..
Accidenti, è già ora.. Maledizione! Oggi ho girato per tutta la città nella speranza di rivedere quel tipo ma non l'ho trovato.. E adesso so che non potrò più vederlo..
Sospiro tristemente, mentre il corvo, che è sempre rimasto con me, viene ad appollaiarsi, come di consueto, sulla mia spalla. Esco di casa, non sapendo cosa poter fare per salvarmi da questa situazione, scendo piano le scale e mi fermo accanto alla macchina, non avendo idea neanche io di cosa fare o dove andare esattamente. Il volatile va a posarsi sul tetto della vettura, come la sera precedente, mentre io non mi muovo. All'improvviso un fischio rompe il silenzio che regna e l'animale prende il volo, sotto il mio sguardo attento, e va a posarsi tra le mani di un ragazzo, che non fatico a riconoscere: è quello di ieri! Di colpo mi è tutto più chiaro, soprattutto quando mi guarda, per cui, non resistendo, mi lancio tra le sue braccia, chiedendo:
"Perchè non mi hai detto che eri tu?"
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Si svegliò di soprassalto, mettendosi seduta sul letto, ancora sconvolta per il sogno appena finito. Sospirò, lanciando un'occhiata fuori dalla finestra, da cui vide il sole splendere in cielo, per cui si alzò e si rivestì, sempre con il pensiero rivolto a quella notta, per poi uscire di casa, avviandosi verso il centro, con la consapevolezza che di lì a poco avrebbe rincontrato il suo Lucifero.
**owari**
Rey: hola! Finalmente, dopo tanto tempo, la scrivo! A dir la verità non sapevo se metterla originale oppure di Angel Sanctuary, ma visto che i personaggi sono quelli ho scelto per la seconda, dopo anche una lunga discussione con Mika..
Anche se, ovviamente, questa è ambientatata mooolto dopo la fine di AS, dopo che Setsuna è morto (insomma, non è più un angelo, quindi prima o poi dovrà morire..)
L'idea è nata da un sogno che ho fatto e, quando l'ho raccontato a Codina lei mi ha detto di smettere di mangiare pesante la sera prima di andare a letto.. Contando che quella sera ha cucinato lei.. Se vi invita a pranzo o cena, non andate..
Bax!
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