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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: ^Keisy^
Genere: Sentimentale, Romantico, Azione, Fantasy, Soprannaturale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: angelkarumi galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 31/12/2006 17:58:57 (ultimo inserimento: 18/01/07)

E' la mia prima ff, commentate please!!
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

Keisy camminava con un passo sicuro nel lungo viale gremito di negozi che lasciavano solo un po’ di respiro a delle viuzze secondarie che conducevano a modeste case e appartamenti con un’aria un po’ trasandata. Quel posto però non era come tutti gli altri che ci si poteva immaginare normalmente. Occupava una modesta parte di una grande terra e non aveva un nome semplicemente perché mai nessuno aveva deciso di darglielo. Era semplicemente conosciuto come il luogo nel quale si trovavano i più svariati negozi; ma non semplici negozi, infatti essi vendevano principalmente articoli di magia e armi, ma anche cose utili per la vita quotidiana, come alimenti e vestiti.

Nessuno aveva il potere assoluto, tutti vivevano in piena libertà, guidati da una tacita legge secondo la quale bisognava in qualche modo “rispettare” gli altri evitando di uccidere o ferire qualcuno. Infatti questo luogo era situato in una dimensione interamente abitata dai demoni. Differentemente da quello che si è solito pensare, gli abitanti di questa vesta terra erano esseri per lo più pacifici che conducevano una vita da definirsi per lo più normale e tranquilla anche se non mancavano i quartieri che si potrebbero definire malfamati, popolati di demoni rozzi e violenti dai quali conveniva stare alla larga.

Nonostante ciò, Keisy non si curava minimamente di questi particolari. Era una ragazza orfana di 16 anni, suo padre era un normalissimo essere umano ma sua madre era una potente strega che le aveva trasmesso grandi poteri.
Da anni Keisy combatteva contro i demoni malvagi che si insediavano sulla Terra, il pianeta dal quale proveniva, per difendere la pace ed evitare sconvolgimenti nella vita della gente comune. Aveva preso questa decisione dopo aver scoperto di avere questi poteri e nel frattempo era diventata sempre più forte, sia nel praticare incantesimi sia nell’arte del combattimento, nella quale con la spada non era seconda a nessuno. Negli ultimi anni aveva sconfitto, anche se non senza difficoltà, demoni che incutevano timore a chiunque, che disseminavano terrore ovunque andassero e che venivano guidati dalla loro smania di potere che li portava immancabilmente sulla Terra, una preda apparentemente facile da conquistare.
In questo modo si era costruita un’inattaccabile fama di strega e combattente più forte che si fosse vista fino ad allora.

Mentre camminava in questo luogo senza nome, fra vetrine allestite con ogni sorta di prodotti possibili e addirittura inimmaginabili, aveva un’aria fiera, neanche un’ombra di vanità e un volto sereno. Il suo corpo esile poteva mascherare la sua reale forza che non sembrava poter appartenere ad una simile bellezza molto vicina alla perfezione. Aveva lunghi capelli castani che al sole assumevano dei riflessi biondi, profondi occhi ambrati, belle gambe e un seno non esageratamente abbondante ma giusto, che ogni ragazza avrebbe potuto invidiare. Da sempre faceva perdere la testa a molti ragazzi, ma lei rimaneva sempre distaccata, rifiutando con un sorriso ogni avances e rinchiudendosi nel suo castello di cristallo nel quale cercava protezione dal dolore e dalla sofferenza che possono portare i rapporti con altre persone. Le sue storie d’amore erano sempre state molto importanti per lei che si teneva alla larga dalle avventure e dalla superficialità. Aveva solo pochi amici con i quali si apriva completamente e abbatteva ogni barriera, anche se non tutti conoscevano il suo segreto, cioè il fatto che lei fosse una strega.

Keisy si fermò davanti ad un negozio che conosceva bene da parecchio tempo, colmo di cianfrusaglie che il proprietario cercava di vendere alla gente più comune e ingenua ma nel quale c’erano anche molti oggetti utili. –Salve!- disse –Come va oggi? Spero che tu abbia quello che cerco, ormai sei diventato il mio fornitore personale!- proseguì con un tono scherzoso e allegro. Il padrone del negozio, Tod, la considerava una delle migliori clienti anche se in un modo o nell’altro si vedeva sempre costretto ad abbassare i prezzi della sua merce apposta per lei.
–E’ da parecchio che non ti vedo da queste parti! Gli affari vanno bene come al solito. Stavolta cosa stai cercando?- rispose lui.
-Nulla di particolare. Ho bisogno di una nuova scorta di flaconi per le mie pozioni e…qualche informazione…-
-Ancora informazioni? Una volta o l’altra finirai per mettermi nei guai! Insomma...- Ma la sua cliente lo interruppe – Aspetta, aspetta! Questa volta si tratta di qualcosa di diverso, nulla che potrebbe metterti in pericolo o comprometterti, anche se so che sai benissimo come evitare i guai, altrimenti non ti avrei scelto come mio contatto e fonte di informazioni!- disse con un sorrisetto furbo sulle labbra –Volevo solo sapere se per caso si è sparsa qualche voce riguardo…ad uno sciamano che voleva in un certo senso conquistare la Terra per rivoluzionarla un po’…considerando poi il fatto che avrebbe potuto trovare il modo di arrivare anche qui per espandere il suo dominio…-
-In un certo senso?? Sbaglio o voleva sterminare la razza umana e lasciare in vita solo gli sciamani più forti?- Ribattè Tod con un tono aspro -Corre voce che tu volessi passare dalla sua parte per salvarti la pelle, che fossi quindi diventata la sua amante e avessi vissuto in mezzo ai suoi seguaci.. Poi però l’hai clamorosamente battuto a quanto pare… Che ti è passato per la testa in quel periodo? Frequentare un tipo del genere... un assassino! Non è che volevi ingannarlo per coglierlo di sorpresa con un attacco decisivo?-
-Ehi, frena un attimo! Io non avevo piani del genere in testa… non ho mai avuto l’intenzione di ingannarlo! E poi io sarei diventata la sua amante? Bè, in effetti ci siamo frequentati per un certo periodo- affermò ricordandosi dei magici momenti passati insieme a lui, quando parlavano di cose normalissime che non riguardavano l’imminente scontro e quando si scambiavano baci appassionati che la lasciavano ogni volta senza fiato e con il cuore che solo per miracolo non le sfondava il petto. Poi proseguì cercando di sfuggire dalla malinconia -Conoscendolo meglio mi sono accorta che in fondo anche lui ha un cuore! O meglio…ce l’aveva… E’ morto ma non sarebbe dovuta finire così, c’era ancora qualche speranza di riportarlo dalla parte del bene!- Affermò con la voce incrinata. In fondo ai suoi occhi apparve un velo di amara tristezza. Tod capì che era meglio chiudere lì quell’argomento, non capiva gli irrazionale pensieri della ragazza ma tutto era finito per il meglio, la minaccia era scomparsa e non c’era più nulla di cui preoccuparsi. –Keisy, sai che qui la gente non fa molto caso a questi pettegolezzi, quindi lasciamo perdere questa faccenda ora. Di sicuro avrai le tue buone ragioni per pensarla in questo modo- Scomparì un attimo nel retrobottega e riapparve con i flaconi richiesti. Keisy pagò e uscì dal negozio.

Si infilò in uno stretto vicolo dove non c’era anime viva, allungò il braccio in avanti, si concentrò per un breve istante ed apparve subito un portale magico che la condusse nella sua città. Mentre percorreva la strada verso casa, s’immerse per l’ennesima volta in profonde riflessioni. Erano trascorsi all’incirca tre mesi da quel fatidico giorno, quando si trovava con i suoi amici sciamani di fronte ad Hao, il ragazzo che aveva tanto amato. I suoi compagni erano stati atterrati e lei si era ritrovata a lottare da sola. Sembrava che in quanto a forza si equivalessero, Keisy con i suoi straordinari poteri ed Hao che combatteva con il suo spirito, il più forte che fosse mai esistito. Dopo un’interminabile serie di attacchi entrambi si erano ritrovati esausti e proprio in quell’istante uno degli amici di Keisy si era a stento rialzato da terra per colpire mortalmente Hao alle spalle. Si sarebbe potuta definire un’azione sleale, ma in battaglia queste cose non hanno importanza, non ci sono regole, ciò che conta è vincere e avere il sopravvento sull’avversario.
Keisy si era precipitata immediatamente accanto a lui, terrorizzata al pensiero di perderlo. Sapeva che il suo amore era ricambiato, anche se forse questo sentimento non era abbastanza forte da cambiare gli ideali e gli obiettivi del suo nemico. Aveva cercato di salvarlo con un incantesimo di guarigione e passandogli la propria energia ma era troppo debole, per questo non ottenne i risultati sperati e perse i sensi.
Tutt’ora la vincitrice, che non amava considerarsi tale, continuava a pensare e ripensare all’accaduto. Non si capacitava di come avesse potuto innamorarsi del suo acerrimo nemico che era anche un assassino. Il volto di quel giovane ragazzo, che aveva la sua stessa età, era impresso indelebilmente nel suo cuore. Stupendi occhi neri nei quali ci si poteva perdere e lunghi capelli corvini che incorniciavano il volto imperscrutabile ma affascinante…
Keisy tornò all’improvviso alla realtà. Giorno dopo giorno ripensava sempre alle stesse cose dolorose, consapevole che era il modo giusto per farsi solamente altro male. Eppure non riusciva a dimenticare la persona che aveva amato tanto quanto non aveva fatto mai. Ogni notte non riusciva a trattenere le lacrime e si abbandonava ad un pianto sommesso che la accompagnava ad un sonno a volte tranquillo, altre volte agitato.
 
Continua nel capitolo:


 
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