torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: ALLA FINE DELLA NOTTE
Genere: Romantico, Drammatico, Soprannaturale, Song-fic
Rating: Per Tutte le età
Autore: erikuccia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 30/12/2006 16:14:06 (ultimo inserimento: 01/01/07)

la storia d'amore tra un vampiro e una nobile romana, sullo sfondo di una guerra che sta per cominciare...
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
CAPITOLO1
- Capitolo 1° -

Pare che in questi giorni io sia davvero ispirata, eh? Comunque eccovi una nuova fic, stavolta originale, che prende forma sulle note della canzone di Neffa "Cambierà", l'unica di questo cantante che abbia avuto la fortuna di piacermi. (i miei amici mi prendono tutti in giro per essermi lasciata corrompere...>_<). La dedico a Pen, perchè è lui che mi ha ispirato per il personaggio di Dimitrij, di cui mi sono già innamorata^//^ Spero che vi piaccia.
Erikuccia, come sempre.



ALLA FINE DELLA NOTTE





Capitolo *1*



« Non te ne andare…»

Un bisbiglio accompagnò quella notte, mentre la ragazza, aprendo le braccia, cercava di trattenere il suo amore ancora un po. Non era mai sazia di lui. Aveva sempre bisogno di attimi extra, di un piccolo furto al tempo per assicurarsi che tutto fosse reale, e che lui, l'uomo della sua vita, fosse realmente al suo fianco. Che fosse davvero la sua anima gemella, e non un demone travestito da angelo. Ed ogni volta si rassicurava perchè, nonostante le dottrine della Chiesa, l'uomo che ogni notte ospitava nel suo letto era un angelo, un angelo che sapeva condurla in paradiso su delle ali che, se anche fossero state nere, sarebbero state magnifiche e pure lo stesso.
Ed ogni volta, dividersi, era una vera tortura. Un male a cui lei nn si sarebbe mai abituata ma davanti alla quale aveva già imparato a piegarsi.

I lunghi boccoli rossi erano sparsi disordinatamente sul cuscino bianco, come ornamenti orientali di un mondo lontano, e gli occhi verdi, rischiarati dal cielo che andava perdendo la sua tonalità nera, fissavano un uomo che sembrava diventare un ombra. Ma quegli occhi erano stracolmi di amore per quell'ombra che si preparava a partire.

«Dimitrij, non andare via.»

Ripeté la sua richiesta che era molto simile ad una preghiera. Le sue mani affusolate e ben curate, mani di chi non aveva mai lavorato, neanche una volta, cercavano di raggiungere il cuore dell’altro.
Un cuore che sembrava non battere. Un cuore che, in realtà, non batteva affatto.

«Anna…» bisbigliò l’uomo, facendo un passo verso la luce. Era una figura alta e slanciata, ricoperta da abiti neri che ben si addicevano ai suoi capelli scuri, lunghi, pettinati all’indietro in modo da mettere in risalto i lineamenti pressoché perfetti del suo volto virile. «Sai bene che non posso.» Gli occhi, a volte celesti e a volte adombrati da una sfumatura verde cupo, brillavano nella semi oscurità, così come i denti bianchi che sembravano catturare ogni particella di luce.

La donna guardò fuori dalla finestra.
L’alba.
Stava per sorgere il primo sole.
In tutti i suoi 19 anni di vita non si era mai trovata così tanto in guerra con la luce del sole.
Un tempo lo aveva amato.
Aveva amato i suoi raggi che l’accarezzavano e la sua capacità di rischiarare tutto.
Ma ormai…
Ormai il sole era solo l’annuncio dell’ennesima separazione.

«Odio vederti andare via.» Si lamentò Anna, muovendo i piedi sotto le lenzuola che coprivano il suo corpo ancora nudo.
Dimitrij si avvicinò, abbassandosi e piegandosi ad angolo retto per poter sfiorare la fronte della sua amata con le sue labbra. Erano labbra fredde, come tutto il suo corpo, dopotutto. Però lei non si scostava quando la sfiorava o quando provava a toccarla. Anzi. Ogni volta la sua Anna si gettava tra le sue braccia, tuffandosi in un abbraccio freddo, ma cio nonostante, pieno d'amore. Forse era per questo che si era innamorato così follemente di lei. Perchè lei aveva dimostrato di non temerlo, nè di considerarlo alla stregua di un mostro. Lo aveva amato semplicemente come Dimitrij, come una qualsiasi donna amava l'uomo con cui voleva condividere il resto della vita. Perchè era questo il desiderio che il vampiro, in segreto, esaudiva ogni giorno: la nascita di un luogo e di un tempo in cui avrebbe potuto amare Anna senza limitazioni o tabù.

«E’ la mia maledizione. Dovermene andare senza riuscire mai ad amarti completamente, come tu meriti. Mi sembra sempre di non riuscire a darti tutto quello che vorrei.»

Anna si mise a sedere sul letto, e, messe le mani intorno al collo di Dimitrij lo spinse verso di se, baciandolo. Gli sfiorò la lingua con dolcezza, come a voler chiedere il permesso per un ingresso improvviso e illegale. Poi la rincorse, la prese per mano e rimase con lei.
«Tu…» disse quando ebbe ripreso fiato dopo il lungo bacio appassionato. «Tu non puoi neanche immaginare invece quanto amore mi dai. Amo te come non ho mai saputo amare nessun altro. E’ solo che alle volte è difficile vederti andare via, quando il mondo inizia la sua rincorsa.»
«Non essere triste amore mio. Tornerò questa notte da te, e anche domani, e il giorno dopo ancora. Per sempre. Io tornerò sempre tra le tue braccia, finchè tu vorrai donarmele.»
Anna sorrise. «Ora vai. Sta diventando sempre più luminoso fuori di qui.»
Dimitrij sorrise. Le sfiorò ancora le labbra e poi saltò giù dalla finestra.

Velocemente Anna corse verso la finestra, ancora avvolta nel lenzuolo che era stato l’unico testimone dell’amplesso avvenuto quella notte. Guardò fugacemente la figura di Dimitrij sparire nei vicoli della Roma ancora addormentata.
Fu un attimo. Ancor prima che i suoi occhi registrassero l’immagine nella mente, Dimitrij era già scomparso. Non si sarebbe mai abituata a vederlo sparire così, né all’idea di poter condividere con lui solo una parte del giorno. E pensare che il suo desiderio era quello di contare i minuti insieme, per sempre.

In lontananza il sole sorgeva in quel momento. Era una piccola palla di un giallo spento, che però, in pochi attimi, aveva dissipato la totale oscurità. In silenzio Anna pregò affinché Dimitrij fosse già nel suo rifugio. Lo aveva trattenuto troppo quella mattina, e aveva rischiato di farlo morire.
Guardò il sole del primo mattino, maledicendolo.

Ma la colpa, in fin dei conti, era solo la sua.
Sua, che si era innamorata di un vampiro.


********************************



(/Un'altra notte finisce
ed un giorno nuovo sarà
Anna non essere triste
presto il sole sorgerà/...)



*******************************








continua....
 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: