CAPITOLO UNICO - Capitolo 1° -
- Allora ciao amore ci vediamo domani. - Si ciao a domani. Riattaccai Davide, il mio ragazzo, ci saremmo visti per festeggiare i nostri 6 mesi. Notai il numero di Nicola, un mio ex, e visto che mi trovavo vicino a casa sua lo chiamai, e lui vi invitò tranquillo a casa. Arrivata davanti al cancello lo vidi lì sulla soglia, con quegli occhi neri dove mi ero sempre persa, lascia il guinzaglio di Nelly e lo abbracciai. Lui mi prese in braccio e io mi tenei con le sue braccia la collo. - Ciao, sono così contenta di vederti!- e lo baciai sulla guancia. - Ciao, sono felice anch’io, come stai? - Bene, ma non dovresti prendere una ragazza in braccio davanti alla porta, se ti vede qualche fotografo tuo padre ti uccide!e uccide anche me! - Ma per favore!e poi papà ti adora! - Va bene, ma mi metti giù ora o mi porti in casa così?! - Ti porto in casa così!- detto questo si girò ed entrò. - Ma non fare il cretino, mollami!- urlai ridendo battendo i pugni sulla sua schiena. - Troppo tardi sono già entrato! - Va bene, Nelly entra in casa!- dissi al cane che scodinzolando sfecciò dentro. - Ora mi metti giù? - No, no, ti porto su adesso! - Ma attento, che tu hai i soffitti bassi! - Non insultare i miei soffitti! E ridendo fece 2 rampe di scale con me in braccio e il cane che gli girava tra i piedi. Arrivati davanti alla sua camera sentii una voce dietro di me: - Signorina che sta facendo, scenda subito dal signor Montecarlo! - Ma io...- dissi mentre scendevo da Nicola - Guardi signora Loretti che l’ho presa in braccio io Sara. - Lei?! Ma è inconcepibile, una persona come lei che prende in braccio la gente comune... - Signora Loretti, gradirei non essere disturbato, poi è tardi, perchè non va a letto? La signora Loretti mi guardò male, poi si girò e scese le scale borbottando. - E quella?-chiesi. - Cura mia nonna- rispose aprendo la porta. - Ma se è più vecchia di lei- dissi entrando. - Carina...ma non dirglielo potrebbe offendersi! E ridemmo come cretini per qualche secondo davanti alla porta. - Allora che mi dici di bello? - Che mi metto comoda, grazie per la tua galanteria! - Ma ora non va più di moda... - Ma fammi il piacere!- e mi sdraiai a pancia in giù sul letto con i piedi sul cuscino ad accarezzare Nelly che si era messa proprio io modo da essere coccolata. Lui si sdraiò affianco a me a fissare il soffitto. - Allora come mai qui? Non ci vediamo da secoli... - Passavo di qua, e poi mi mancavi... - Davvero, sembra strano sentirlo dire da te! - Non dire queste cose...non è carino.... - Lo so, scusa!- disse scusandosi - Ma dimmi un po cosa fai di bello adesso?- chiese girandosi verso di me. - Sono appena tornata dalle vacanze, e tu, niente? - No papà deve lavorare e la nonna se si muove si rompe, quindi sto a casa con lei! - Non ci credo Nicola Montecarlo che rifiuta un vacanza per stare con la nonnina malata! - I miracoli a volte capitano!- e sorridemmo come due cretini. Continuammo a fare battute stupide su quanto sia ricca e superficiale la sua famiglia e povera e sentimentale la mia, come dei vecchi amici, niente di più, ma io ci stavo ricascando, mi stavo seriamente perdendo in quegli scuri occhi, come tempo addietro. - Allora dimmi sei fidanzata? - Si con Davide Franzoni, è di un altra compagnia, l’ho conosciuto per caso al bar. - Franzoni....uhm....il Franzoni delle industrie? - Si lui. - Mmmmh...bhe... - Si lo so che in confronto a papà tuo è poca cosa, ma è irrilevate! - E come va con lui? - Mmmh...diciamo che va bene, domani facciamo 6 mesi!- risposi malinconica. - ah....- fece con voce strozzata. E ci fu un momento in qui nessuno parlò fissando punti opposti della stanza. - Tu invece?- chiesi per interrompere quall’attimo di silenzio. - Io niente, l’ultima è stata a capodanno con la segretaria di un collega di mio padre di cui neanche mi ricordo il nome!- raccontò completamente ripreso. - Quello si che era vero amore!- scherzai. - Non sfottere! - E prima niente? Non ci credo! - Si ho avuto una relazione di circa un anno, con Jessica Moreno, sai la figlia di quello della benzina... - Si! - Lei! Ma è finita 5 mesi fa, tu? - Sai come sono no... - Già è vero, tu è le tue relazione a breve termine, ma una lunga c’è stata?giusto! - Si....una lunga c’è stata...- e mi rigiro nel letto per guardare il soffitto, o meglio per non guardarlo in faccia. - E quanto è durata? - 14 mesi, 2 settimane e 3 giorni.....- rispondo in un sussurro. - Ah si!?- risponde con una vocetta che mi verrebbe voglia di prenderlo a schiaffi. - E quando è cominciata?- chiese lui, appoggiandosi su un gomito per osservarmi maglio, quanto è odioso quando le persone sanno esattamente le risposte ma ti fanno le domande per vederti arrossire... - E’ cominciata il 4 novembre di 2 anni fa. Eravamo a una festa, ci siamo conosciuti al tavolo del ponch e lui non mi piaceva per niente, sai!? Mi ha invitato a ballare con la sua arietta di sfida, come per dirmi che non ero capace, e io, ovviamente, ho accettato. All’inizio è stato un ballo squallido perchè per non sbagliare seguivamo ciecamente i passi, se ci fossi passato vicino forse ci avresti sentito anche contare....ma poi ci abbiamo preso la mano ed è andato molto meglio! - Molto meglio come?- disse ammiccando. - Ci siamo sciolti e abbiamo ballato seriamente, io quasi non sentivo la musica talmente ero persa in quei pozzi profondi che ti, cioè si ostina a chiamare occhi- dissi con un tono mezzo arrabbiato, e mezzo imbarazzato e mi voltai a guardarlo. - E poi?- chiese. - Ci siamo nascosti nel guardaroba e ci siamo baciati, tutto qua!- dissi in fretta voltandomi dall’altra parte con voce arrabbiata. - Tutto qua?!- fece incredulo e divertito - Si tutto qua, perchè?- dissi voltandomi a fissarlo -Ma devo dire che quel bacio è stato bellissimo sai...- e gli sorrisi. - Si lo so!- disse fissandomi negli occhi. Non risposi, ma gli sorrisi ancora. -Hai un sorriso bellissimo. Io continua a sorridergli, avviconandomi a lui. -Sei sleale sai...non puoi piombarmi in casa dopo tutto questo tempo e ricordarmi che... Non c’è la facevo più, quegli occhi mi avevo stregato come un tempo, gli cinsi il collo con le braccia e lo baciai, e lui rispose ardentemente al mio bacio. - Ti ho gia detto che sei sleale?- ripeté con voce velata senza staccarsi da me. - Si... e allora? - sussurrai io. Ci abbandonammo completamente alla passione e ai ricordi di un amore passato, fino all’alba, con un nuovo sole che ci illuminò il viso ricordando ad ognuno il proprio posto. Uscii silenziosa senza svegliarlo con Nelly al guinzaglio e mi dirigei da Davide...non gli averi detto niente! Non averi potuto spezzargli il cuore così, ma in realtà sapevo che il mio cuore a lui non l’ho mai concesso, lo avevo perso tempo prima in due profondi pozzi scuri.
FINE |
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