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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: UNO SGUARDO SOLTANTO.
Genere: Sentimentale, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: gokuzzolo1990 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/12/2006 22:31:38


 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

°*°*°*°UNO SGUARDO SOLTANTO°*°*°*°

Succede,a volte. Tento di convincermi che sia un fatto normale,che capiti a tutti. Bè,è ovvio: capita a tutti. Solo che,quando succedono agli altri cose come questa,sei sempre sovrastato da un innato menefreghismo che ti porta a credere che tra di voi,voi due inseparabili amici,il legame non è certo così debole,che saprete superare tutto con la sola forza dell'amicizia e altre cazzate di questo genere. Cazzate,già. Però ci credi.
E' finita.
Ok,lo so..Questa frase fa venire da vomitare,chissà in quanti film l'avrete sentita. Mi immagino la scena: una donna in lacrime e il suo uomo serio che,casualmente,deve partire,che la guarda con quel misto di dolcezza e risolutezza,sossurandole -E' finita.-
Bè,purtroppo,per quanto mi sforzi,non riesco a trovare altri modi per esprimerlo. E' finita. E non è capitato "agli altri". E' capitato a noi. A noi! Noi,che eravamo forti,ma fragili. Che eravamo così uguali,ma così distanti..Che avevemo una sola cosa in cui credere veramente: la nostra amicizia. Ora non ci è più concesso nemmeno quello. Non so definire con certezza di chi sia la colpa,ma,mi chiedo..è davvero così importante? In questi casi c'è un colpevole? Penso che noi siamo solo colpevoli di noi stessi. Non credevo fosse così difficile ammettere la realtà dei fatti. Tu non ci sei. E non penso di esserci nemmeno io. Sono perso,se possibile ancora più perso di prima,e tu non sarai più in mezzo al mio buio a tendermi la mano. C'è gente che mi dice che tu sei scappato. Che sei scappato perchè avevi paura che io ti trascinassi in un mondo che non ti apparteneva. Io non ci voglio credere. Atrimenti non saresti stato al mio fianco per undici anni. Altrimenti non mi avresti detto quelle cose la sera che eravamo sotto casa mia e la luna splendeva dietro di te con un insolito chiarore. E poi,ti conosco. Tu nn sei così codardo. Lo so. Non sono tipo da arrendermi,sono un ragazzo che combatte con tutte le sue forze per le cose a cui tiene. Chissà se in questo momento ti stai chiedendo perchè non sto combattendo per riaverti. Magari ti direi,con un sorriso sarcstico:-Perchè non me ne importa più niente!-. ma mentirei. La verità è perchè ho paura. Tanta. Di un tuo rifiuto. Con il carattere che ti ritrovi,saresti anche capace di sputarmi in faccia. Come posso biasimarti,lo farei anch'io. Abbiamo più o meno le stesse reazioni,io e te. E fa terribilmente male. Saperti con un altro ridere e scherzare con quel sorriso sul volto,quel sorriso che non è più rivolto a me,ma ad un altro ragazzo,che può assomigliarmi fin che ne ha voglia,ma che non sarò mai io. Quel sorriso non sarà più mio,unico ed esclusivo. La tua voglia di vivere non la diffonderai più a me,ma ad un altro ragazzo che mi rimpiazza alla perfezione. Il mio ottimismo mi porta a pensare che nessuno rimpiazzerà mai te. Con chi altro potrei parlare di Chiara con quella disinvoltura? Chi altro,a sentirmi parlare di Chiara,mi starebbe pazientemente ad ascoltare e dare consigli sensati? Ma soprattutto..chi altro sarà mai te? Mi illudevo di poterti dimenticare. Una cazzata colossale,il tuo ricordo è indelebile,ma almeno lasciami il sogno di illudermi. In questo periodo di natale,che mi ha sempre messo addosso tristezza e disgusto e adesso me ne mette ancora di più,camminavo in centro. Uscito con una compagnia di sbandati,sbandati come me,che non hanno avuto la fortuna (o la sfortuna,dipende dai punti di vista) di incontrarti. Ero l'ultimo della fila,ovviamente in disparte. Mi piace fare squadra,ma solo con chi voglio io. Il centro era pieno di persone che frenticamente inseguivano la loro vita,loro sapevano dove andare. In apparenza anch'io,ma solo due persone si sono accorte del ragazzo smarrito dentro me: tu e Chiara. Sulla mia testa troneggiava insolente il cappellino di babbo natale,rosso,col pon pon finale. Lo indossavo un po' per presa per il culo al mondo,un po' per rendere meno monotona quella giornata di merda. In lontananza,avvistai un altro cappellino,uguale identico al mio. Mi ricordo benissimo,pensai:- Non sono solo! Qualche altro sciroccato al mondo esiste!- Ed ecco,oltre la marea di gente,sotto il cappellino,spuntare te. Sei tu,proprio di fianco a me. Continui a camminare,non mi rivolgi la parola,ma mi guardi. Uno sguardo eloquente,sorpreso,anche un po' spaventato. Uno sguardo sincero,lontano,uno sguardo che riesce a nascondere la tristezza sotto uno strato di innata luminosità. Uno sguardo volto al passato,volto a ciò che eravamo,che sembra quasi dirmi -Torna indietro,vieni qui,manchi tu.- Forse io l'ho guardato nello stesso,identico modo. Non lo so con certezza,perchè mi sono trovato lui davanti all'improvviso. Vivo.reale. Mi ero immaginato tante volte cosa dirgli se l'avrei visto. Bè,tutti i miei bei discorsi sono andati a puttane. L'ho solo guardato. Per una frazione di secondo il nero dei miei occhi si è scontrato con il verde dei suoi. E intorno a me non c'era più niente. Abbiamo continuato a camminare,tutti e due,in direzione opposta. Quanto avrei voluto correre da lui,dargli una pacca amichevole sulla schiena e dirgli :-Si va a fare un giro!- Non è possibile. Ma,grazie a quello sguardo,ora ho la certezza che l'avrebbe voluto anche lui.
 
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