- Capitolo 1° -
eccomi qui, di nuovo, un'altra volta senza parlare della mia immaginazione o dei miei sogni, ma della mia verità.
ho deciso che sarà un'unico capitolo, in fondo non c'è molto di nuovo da aggiungere.
io e il ragazzo con cui stavo ci siamo mollati, divergenze di interesse si potrebbe dire, lui è un bastardo, aggiungerei.
ma lo sono anch'io, quindi non mi sconvolgo.
quest'estate mi sono reso conto che in effetti più andavo indietro con la memoria più Larisa spariva dai miei ricordi, mi sono reso conto di tante cose sulla mia mente.
mi sono reso conto che in effetti Larisa non era altro che un'illusione, uno tra i tanti tentativi di trovarmi con il mio corpo.
tentativo fallito, illusione svanita appena mi sono reso conto che era tale.
perchè allora quando scrivo le premesse e le note alle fic, o quando rispondo ai messaggi, uso il femminile?
comodità, direi, abitudine, e paura.
anche se non so di cosa dovrei aver paura, so che c'è, sempre.
ora frequento la cà foscari, studio lingua e cultura giapponese, e quando sarò laureato andrò in giappone, cercando di sfondare come cantautore e chitarrista - e da qui si capiscono le fic incentrate su questo.
mi sto muovendo per racimolare i soldi necessari per pagare psicologo e psichiatra, ed infine avvocato, per il cambio di sesso.
se vinco la causa, ormoni e operazioni sono pagate dallo stato.
grazie ai miei inesistenti sensi di colpa, sto usando metodi molto poco ortodossi, ma in fondo per avere i soldi necessari usando i metodi tradizionali non mi basterebbe una vita.
se tutto andrà bene, tra due anni o al massimo tre ci saranno le operazioni, e non dovrò aspettare molto più della laurea per essere finalmente io, e per cercare di realizzare i miei sogni.
per la cronaca, sono gay, questo l'avevo detto, ma quando ho scoperto l'illusione quasi perfetta creata dalla mia mente mi sono reso conto di aver avuto rapporti con donne solo per cercare di abiutarmi alla mia esteriorità, per scoprirla.
che altro dire?
ho una mezza storia con un ragazzo giapponese, più che altro qualcosa di masochistico per entrambi, e ovviamente lui non sa chi sono.
ora ho degli amici, in facoltà, che invece sanno dei miei progetti per l'operazione e mi accettano.
sto finalmente tirando fuori il coraggio per dire al mondo chi sono, e mi sento bene quando sto con loro.
i miei giorni trascorrono nell'aspettativa e nella speranza di riuscire ad ottenere finalmente la possibilità di avere un corpo che vada in armonia con la mia mente.
una volta conquistato il mio corpo, tutto il resto sono solo bazzecole.
con un passato come il mio, cosa sarà mai trovarsi in un paese dall'altra parte del mondo e spiccare nel mondo della musica?
e se non ce la farò, almeno potrò dire di averci provato.
ora anche mia madre sa che sono un uomo, anche se lo giudica una fantasticheria.
infatti, non immagina che stia progettando vari modi per raccimolare i soldi necessari, e non è necessario che lo sappia.
si può dire che sono felice, ho i miei sogni, le mie speranze...
si, credo che si possa definire felicità.
anche se a volte, quando sono da solo e sto per addormentarmi, mi chiedo se non sono un mostro, con questa mente maschile e un corpo femminile, se davvero la natura può sbagliare o sono io che ho qualcosa di sbagliato in testa.
non trovo però che sia sbagliato voler essere sè stessi, e per nessuna ragione mi arrenderò mai a questa maschera, che sono obbligato a portare da ventun anni.
la mia vita, come quella di tutti voi, è più spesso guerra che pace, ma secondo me vale sempre la pena di lottare.
magari tra qualche anno chi di voi ascolta j rock sentirà parlare di un certo Loki, un gaijin, e vedrà un mio video.
magari, si ricorderà di me,e potrà finalmente vedermi in viso, come ora vorrei vedere tutti voi mentre scrivo.
il mio passato mi ha lasciato infinite cicatrici, non credo davvero che riuscirò mai ad uscine, ma ora sento che certe ferite fanno meno male.
ora, per me, presente e futuro sono molto più importanti del passato, anche se senza ogni singola esperienza io non sarei lo stesso, e per questo non mi sento di ripudiare neanche un secondo della mia vita.
spero solo di non schifarvi, o se è questo quello che provate leggendo la verità su di me, almeno abbiate il coraggio di dirmelo.
spero solo che qualcuno di voi possa immaginare, anche solo lontanamente, - non capire, nessuno capirà mai nessun altro, secondo me, perchè ognuno ha esperienze diverse, e le vive con una diversa sensibilità - come mi sento, e sorridere.
e che accettiate la mia piccola codardia a mantenere nelle fiction il femminile.
in fondo, voi sapete chi sono, giusto?
non è questo, quello che importa?
sinceramente
Loki
|
|
