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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: DESIDERI DISCESI DAL CIELO
Genere: Romantico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, Shounen Ai
Autore: calcifer85 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/12/2006 13:31:53

"La neve contiene tutti i desideri del mondo. Quando cade alcuni si liberano, concretizzandosi..."
 
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DA DOVE VIENE LA NEVE???
- Capitolo 1° -

Dedico questa dolcissima ficcina a Lori, preziosa consigliera e beta... sei grandiosa! Grazie mille, di tutto!!!!
A ZuccheroAmaro, grazie millle!E, ovviamente, a Hiei... potevi mancare??? E' un piccolo regalo di natale per tutte voi!
Un buon natale a tutte quante! Vi auguro tanta felicità e dolcezza!!!! Un bacione, Laura

La neve cadeva leggera e Draco la guardava incantato. Che strane magie sapeva fare la natura!
"Zio Sevvie...?" chiamò. L'uomo, intento a leggere un libro, alzò lo sguardo, sorridendo al piccolo.
"Sì, Draco?" Il bambino lo fissava, torcendosi le mani. Esitava... era una cosa troppo stupida da chiedere!
"Nulla..." balbettò, il faccino rosso per l'imbarazzo.
L'uomo si alzò dalla comoda poltrona davanti al camino, avvicinandosi a quello che, per lui, era come un figlio.
"Draco, anche se ti sembra una cosa stupida... a me puoi dirla. Non ti schernirò, te lo prometto!" Si era piegato sulle ginocchia, e ora i due erano faccia a faccia, alla pari. Severus sorrise incoraggiante, accarezzando con una dolcezza inusuale il bel volto del fanciullo.
"Io... dadovevienelaneve...?" chiese.
Il moro ci mise qualche secondo per assorbire la domanda velocissima e imbarazzata del bambino.
"Da dove viene la neve?" domandò. Draco annuì, sollevato che il suo preziosissimo zio non lo avesse deriso.
"Beh, secondo i babbani la neve è acqua gelata..." borbottò pensieroso. A queste parole, il piccolo Draco sospirò. Come poteva una cosa così bella essere solo acqua gelata?
"Ma..." il bambino lo guardò speranzoso, un timido sorriso a illuminargli il volto. "I babbani si sa, certe cose proprio non le sanno! Non è colpa loro, sia ben chiaro; solo, non ne sono a conoscenza. Noi maghi, invece, abbiamo la fortuna e l'onore di vedere l'invisibile." Il bambino lo guardava impaziente. Adorava ascoltare il suo Sevvie, ma era impaziente di sapere.
Severus sorrise, intuendo i pensieri dell'altro. "La neve contiene tutti i desideri del mondo. Quando cade, alcuni si liberano, concretizzandosi. Altri, invece, ritornano sulle nuvole, aspettando di realizzarsi", sussurrò. Il bambino sorrise apertamente. Forse, anche il suo desiderio più grande si sarebbe realizzato!
"Zio Severus, qual è il tuo desiderio?" chiese.
"Ti dirò il mio solo se tu farai altrettanto." Draco annuì, il faccino serio serio.
"Vorrei che tu stessi sempre qui, zio. Quando te ne vai, diventa tutto triste! Mamma e papà litigano, e si urlano delle cose orribili! Zio, resta qui con me!" pregò il bambino con gli occhi pieni di lacrime.
"Draco," sussurrò l'uomo, abbracciando il piccolo. Il bambino prese a singhiozzare forte e Severus aumentò la presa.
"Vuoi venire con me in un posto?" gli chiese. Il bimbo annuì, il viso nell'incavo del collo dello zio.
"Allora asciugati il viso; io vado a parlare con tuo padre, va bene?"
Ritornò dopo un quarto d'ora, lo prese per mano e lo portò fuori. Prese a camminare lentamente, i fiocchi li ricoprivano dolcemente. Draco sorrise... era bello stare così, sotto la neve.
"Eccoci." Draco alzò lo sguardo e rimase letteralmente meravigliato dallo spettacolo che si trovò di fronte. La tenuta dei Malfoy si trovava su una collina che dava sulla città, ora coperta interamente di neve, come un manto.
"Zio... è bellissimo!" sussurrò senza fiato.
"Mi piace venire qui quando sono triste... mi aiuta a rasserenarmi. E ora, puoi venirci anche tu! Draco, io non posso restare qui, ho il lavoro ad Hogwarts. Ma, se avrai bisogno di me, pensami intensamente e io sarò al tuo fianco, d'accordo?"
"Ok, zio Sevvie..."
Restarono a guardare il paesaggio per quasi un'ora, poi rientrarono in casa. Era sera, ormai, e Draco era esausto per la giornata piena di emozioni.
Si sedette sul divano, la testolina poggiata sulla spalla di Severus. Stava per cedere all'abbraccio confortante di Morfeo, intorpidito dal calore del camino e da quello emanato dallo zio.
Improvvisamente alzò il capo, colpito da un pensiero improvviso.
"E il tuo segreto, zio?"
"Te lo racconterò quando sarai più grande, va bene? E' una promessa." Il bambino annuì e, felice per la risposta appena ricevuta, si addormentò.
Severus gli stava accarezzando lentamente i capelli, quando si sentì circondare da un abbraccio.
"Narcissa?" chiese.
"Si è ritirata... fortunatamente! Il piccolo Draco come sta?"
"Stanco... e triste. Non dovresti litigare con lei, Lucius, lo fa soffrire", sussurrò, cercando di non svegliare il bambino. "Voleva conoscere il mio segreto... non potremo tenerglielo nascosto a lungo, lo sai, vero?" aggiunse. Lucius annuì, sorridendo sul suo collo.
"Devo prima lasciare Narcissa, Severus... Draco si merita un'infanzia felice, e non può succedere, se noi stiamo sotto lo stesso tetto."
"Quando lo farai?"
"Entro l'anno prossimo..."
"È una promessa?"
"È una promessa." E si baciarono dolcemente.
Draco sorrise nel sonno, stringendosi allo zio. Stava sognando lo zio e il papà che si abbracciavano e si baciavano con amore; zio Sevvie si staccava da suo padre e si abbassava per prendenderlo in braccio... sì, era proprio un bel sogno!
 
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