- Capitolo 1° -
eccomi qui con una nuova one-shot!!!
non ho voglia di accendere il portatile e passare tutte le cose a questo computer, quindi per gli altri aggiornamenti dovrete aspettare ancora un pochino... perdono!!!
buona lettura!!!
oggi, ho incontrato il mio ex.
non che sia bello, o intelligente, o almeno non più della maggior parte delle persone.
ma qualcosa, nel suo odore, mi fa sempre perdere la testa.
siamo andati a casa mia, un appartamentino piuttosto spoglio.
perchè dovrei arredarlo? in fondo, non ci sono quasi mai, quindi fingere che questo ambiente mi appartenga davvero sarebbe una menzogna.
e io odio le menzogne.
abbiamo guardato due film, mentre lui mi raccontava delle sue nuove storie, della sua vita che ricominciava.
ora usciva con un altro, un ragazzino di quasi sei anni più giovane di lui, eppure ancora cercava il mio consenso.
e che gli avrei dovuto dire?
che me la stavo cavando alla grande? che mi era indifferente? beh, in effetti è così, ma da quando ci siamo seduti sul divano, la mia mente ha iniziato a pensare ad intermittenza.
inutile, il suo odore proprio mi fa impazzire.
eppure, stranamente sono riuscito ad essere cattivo e duro come al solito, evidentemente certe cose mi escono dalla bocca senza pensarle, per quanto sono radicate nel mio istinto.
è stato un attimo, una frase storta, un silenzio un pò troppo lungo, e lui si è alzato, prendendo il giubbotto e mettendoselo.
non voleva andarsene, però, tutte le sue cose, il tabacco, il cellulare, tutto era rimasto sul tavolino.
e io, da stronzo quale sono, ho iniziato a stuzzicarlo, in piedi di fronte a lui, le mani in tasca, le parole taglienti e sensuali.
non voleva andarsene, ma a me andava bene così.
volevo solo che si sentisse in colpa per quello che stava facendo, e ci stavo riuscendo alla grande.
le nostre pelli si sfiorarono, le guance calde, sentivo la sua eccitazione anche senza toccarlo, sentivo la mia accelerarmi il respiro, in sincrono con il suo, mentre la mia voce si faceva più bassa e roca.
e improvvisamente, una risata dura, da parte mia, un "stavo scherzando, vattene!" che era tutto meno che reale, il suo tentativo di capire, il debole "non stavi scherzando..."
ritornerà.
perchè io ho bisogno del suo odore come lui ha bisogno del mio, senza pensare a quello che c'è stato, senza avere altro che i nostri corpi.
è mai stato diverso da quello che è ora?
mi sembra così strano crederlo...
mi guardò, a pochi centimetri dal suo viso, si avvicinò.
poi si tirò indietro, vedendo il mio sguardo duro e la mia assenza di movimenti verso di lui.
e così se ne andò.
ma ritornerà.
scusate, è solo un piccolo squarcio, non ha molto senso, ma dovevo scriverlo...
ok, ci sto pensando ma non so in che altro modo commentare.
spero vi piaccia e di leggere un commentino!
solo, a presto!!!
^.^
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