L'AMICO DEL CAMPIONE E LO SFIDANTE
- Capitolo 1° -
Eccomi con una nuova fan-fiction su Yu-gi-oh! Come sempre, aspetto i vostri commenti su questa mia nuova opera!
E' passato un po' di tempo da quella volta che sono stato in Giappone. Rivedere i vecchi amici che ho laggiù mi ha fatto veramente piacere, anche se le circostanze non erano delle più rosee. Ma alla fine tutto è finito nei migliori dei modi.
Da quando sono tornato e si è diffusa la notizia che ho conosciuto Yugi Muto, in molti sono venuti al museo egizio dove lavoro. Mentre sono lì che faccio da guida turistica ed illustro le opere d'arte, mi fanno un mucchio di domande del tipo com'è di persona Yugi, se è veramente bravo che si dice in giro, se è bello come hanno visto in fotografia o in TV (Questa domanda me la fanno solo le ragazze... N.d.Bordeaux).
Io cerco di rispondere, ma mi fanno talmente tante domande in un colpo solo che alle volte cerco di cambiare argomento!
Poi hanno iniziato ad arrivare gli aspiranti duellanti per domandarmi se Yugi mi aveva dato consigli o suggerimenti per diventare un bravo giocatore di Duel Monsters. Io gli ho sempre risposto che già ho qualche difficoltà a capire le regole del gioco, figuriamoci a capirne i segreti o i trucchi!
Sebbene tutto ciò mi dia un po' di fastidio, alla fin fine non mi dispiace troppo. Almeno ho conosciuto molte persone e mi sono pure fatto alcune nuove amicizie.
In particolare ho preso in simpatia Giacomo, un bambino di otto anni che appena può, esce di scuola e viene direttamente al museo. E' un piccolo appassionato di antichi egizi e una volta gli ho regalato un libro su questo argomento per la sua età. Quando glielo dato mi è quasi saltato in braccio dalla felicità. Ultimamente però Giacomo non si è fatto più vedere...
Non si è fatto più vedere fino ad oggi. Quando è entrato è andato direttamente verso di me rivolgendomi una domanda.
Giacomo: Tu conosci Yugi?
Bordeaux: Certo! Te lo avrò anche detto anche un paio di volte...
Giacomo: Mi potresti fare un piacere?
Bordeaux: Cosa?
Giacomo: Me lo potresti chiamare? Mio fratello vorrebbe tanto sfidarlo a carte...
Stavo quasi per ridere alla richiesta. Stavo per spiegarli che non era possibile quando dall'entrata del museo entrò un certo Alex.
Alessandro Valli, detto Alex, è un ragazzo di sedici anni ed è considerato in giro un ottimo giocatore di Duel Monsters. Ho sentito molto parlare di lui: ha vinto molti tornei a livello nazionale e si dice che sia una promessa in questo gioco a livello internazionale. Ho sentito dire che la sua imbattibilità dura da ben due anni e mezzo.
Alex: Come vedo, conosci mio fratello più piccolo...
Bordeaux (sorpreso): Eh? Voi due siete fratelli?
Giacomo: Certo! Non lo sapevi?
Bordeaux: Lo so in questo momento! Ecco perché Giacomo è un appassionato di antichi egizi...
Giacomo e Alex sembrano uno l'opposto dell'altro: Giacomo ha i capelli neri corti e ha un carattere allegro e gioioso, mentre Alex porta i capelli lunghi, con tanto di coda, di un colore giallo chiaro tinto. Con quei suoi occhi azzurri potrebbe letteralmente "congelare" con lo sguardo.
Bordeaux: Come mai da queste parti Alex?
Alex: Penso che mi fratello te lo abbia già detto...
Bordeaux: Mi risulta un po' difficile metterlo in pratica!
Alex: Allora leggi questo!
Alex mi passa una specie di volantino. E' sponsorizzato un torneo di Duel Monsters valido per qualificarsi alla fase finale che si svolgerà in Egitto tra tre giorni.
Bordeaux: Non mi sembra niente di strano...
Alex: Hai letto chi sono gli ospiti dell'evento?
Bordeaux (rileggendo il volantino): Cosa? Yugi Muto e Seto Kaiba!
Alex: Esatto! Così posso sia qualificarmi per la fase finale e allo stesso tempo chiedere la sfida a Yugi, il campione in carica!
Bordeaux: Non stai correndo un po' troppo?
Giacomo: Mio fratello fa sempre quello che dice!
A quel punto dovevo decidere se accompagnarlo o no al torneo in Egitto. Se fosse stato solo per lui e per la sua superbia avrei detto di no, ma dato che avrei rivisto non solo Yugi e gli altri, ma anche il mio caro amico Oscar, decisi di accettare.
Bordeaux: Va bien! Vengo con te in Egitto...
Alex: Lo sapevo che eri un tipo ragionevole.
Bordeaux: Però ricordati che io vengo solo per reincontrare i miei amici e basta. Per il torneo dovrai cavartela da solo...
Alex: Sta tranquillo che il tuo tifo non mi serve...
Giacomo: Basta il mio di tifo a mio fratello!
L'appuntamento fu fissato per domani pomeriggio davanti all'aeroporto. Per tutto il tempo cercai di pensare che sai partito con un tipo come quello: alla sola idea, mi faceva venire una rabbia che lo avrei preso a sberle in faccia. Meglio pensare che avrei accompagnato in Egitto il piccolo Giacomo...
La sera, appena finii di preparare la valigia, chiamai Oscar al cellulare. Dopo qualche secondo rispose alla domanda.
Oscar: Pronto?
Bordeaux: Sono io, Philippe...
Oscar: Bordeaux! Come va laggiù?
Bordeaux: Diciamo abbastanza. E tu?
Oscar: Bene, per fortuna!
Bordeaux: Ti ho telefonato per dirti che vengo lì da te!
Oscar: Ma no! E come mai vieni qui?
Bordeaux: Devo accompagnare uno che vuole partecipare al torneo di Duel Monsters che si svolge dalle tue parti...
Oscar: Ah sì! Mi farai una bella sorpresa se vieni. Quando pensi di partire?
Bordeaux: Domani pomeriggio. Arriverò lì per il pomeriggio tardi...
Oscar: Che peccato! Domani sarò tutto il giorno occupato!
Bordeaux: Pazienza! Vorrà dire che ci vedremo dopodomani...
Oscar: D'accordo. Ci vediamo.
Bordeaux: A proposito, con Ishizu come va quella storia...
Oscar: La vuoi smettere di insinuare che tra me e Ishizu ci sia qualcosa?
Bordeaux: Ma dai che scherzavo! Ciao e buonanotte... (Sono da due fan-fiction che penso che tra Oscar e Ishizu ci sia qualcosa di importante, ma lui ogni volta lo nega. La prova che sia vero? N.d.Bordeaux)
Arrivarono le due del pomeriggio, l'orario di partenza del nostro aereo. Quando dovemmo sederci, cercai un posto il più lontano possibile da Alex. Mi avrebbe sicuramente parlato della sua abilità nel giocare fino alla nausea. La sua superbia sarà la sua rovina. Ho questa sensazione a suo riguardo...
Dopo tre ore e mezza di volo, arrivammo in Egitto all'aeroporto de Il Cairo. L'albergo che avevo prenotato non era troppo lontano e in pochi minuti eravamo già in camera. Alex continuava a ripetere che io e Giacomo dovevamo svegliarsi per le nove, perché domani mattina era l'ultimo momento utile per iscriversi al torneo. Lo conoscevo solo da due giorni e già mi stava antipatico...
Continua... (Mi raccomando, commentate numerosi!)
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