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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Sailormoon (Bishoujo Senshi Sailormoon)
Titolo Fanfic: DARK ANGEL
Genere: Romantico, Soprannaturale, Dark
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: AU
Autore: -lithtys- galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/12/2006 19:59:49 (ultimo inserimento: 08/06/07)

Apparteneva ad una razza oscura e senza nome sull'orlo dell'estinzione; lei era una mortale cresciuta nella bellezza del mondo...incontrandosi in un
 
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MATE FOR LIFE (PARTE PRIMA)
- Capitolo 1° -

Note di lithtys: questa ff è tradotta da lithtys col consenso dell'autrice. Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni, i fatti e i personaggi non sono esistiti o esistenti.

Basata sulla serie "Feehan's Dark" di Christine.

DARK ANGEL

by Tapestry

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"Woman was created from the ribs of man
Not from his head to top him
Nor from his feet to be walked upon
She was made from his side to be his equal
From beneath his arms to be protected
From very near his heart to be loved."
--Anonymous--

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CAPITOLO 1 - MATE FOR LIFE

PARTE PRIMA



Stava vagabondando per le strade quando un primo grido lo raggiunse. Con la straordinaria velocità propria della sua razza era corso velocemente verso l'origine di quelle grida.

Si era sentito a disagio per tutta la notte. Il fetore del male era stato nell'aria . Raggiunse il luogo con la sensazione di dover sprofondare. E allora la vide...

C'era sangue e morte intorno a lei. Sangue sul terreno e sui suoi vestiti. Sangue sul suo viso e fra i suoi capelli. Gli occhi erano spalancati per la paura, la pelle incredibilmente pallida. La bocca aperta in un silenzioso grido per l'orrore di tutto questo; per il terribile fatto che era avvenuto davanti ad i suoi stessi occhi.

Si maledisse per non aver figurato prima il pericolo. Per non aver usato le sorprendenti abilità ereditate dalla sua razza per localizzare la fonte della sua inquietudine ed a causa del suo errore, una mortale era morta. Non poteva permettere alla cosa ripugnante che l'aveva uccisa, di vivere. Con una grazia che solo pochi altri della sua specie possedevano, atterrò vicino al corpo della donna.

L'essere grottesco di fronte a lui una volta era stato della sua stessa razza. Più giovane, anche. A volte si rattristava per il fatto che molti dei loro maschi, si trasformassero, abbandonando le loro anime per diventare non morti. La sua razza era già poco numerosa e stava divenendolo ancor di più col passare dei secoli; erano in via d'estinzione e nonostante questo gli uomini sceglievano la strada dei non morti. Obbligando cacciatori come lui a distruggerli.

Non avevano nome, ma erano esistiti fin dall'inizio dei tempi. I mortali per lungo tempo li avevano chiamato, vampiri. Loro lo avevano accettato, come avevano accettato qualsiasi altra cosa, in questo mondo che andava cambiando. Ma ora, erano prossimi all'estinzione, visto che le loro donne erano perite a causa della "caccia alle streghe ed ai vampiri" che si era svolta nel Medioevo. E come risultato, molti degli uomini si erano trasformati, incapaci di trovare la loro compagna.

"Cacciatore...", sibilò la creatura di fronte a lui.

"Hai terrorizzato la tua ultima vittima, questa notte", disse, privo di emozione.

"Non hai nulla da fare qui, cacciatore. Sono della tua stessa specie".

"Hai smesso di appartenerle nel momento in cui sei diventato un non morto. Sono il cacciatore e la giustizia ti ha trovato".

L'essere gli balzò addosso, sibilando per la rabbia e l'odio. Le fauci scoperte e le zanne allungate.

La donna minuta dietro di lui urlò. "No!".

Si mosse rapidamente, colpendo la creatura prima che li raggiungesse. Un sangue nero schizzò sul terreno mentre un organo che pulsava veniva tolto dal corpo del non morto. Il sangue cadde al suolo con un suono sibilante ed iniziò a corrodere il terreno come se fosse acido.

Un odore putrido riempì l'aria, cercando di soffocarli, per portarli via con il non morto ormai sconfitto. Gettò la creatura morta sul terreno e sospirò, inspirando l'aria per disperdere il terribile odore avvelenato di quell'essere.

Sia la vittima che quella cosa dovevano essere distrutti per salvaguardare la sua razza.

C'era stato un tempo in cui mortali ed immortali stavano insieme liberamente. Ma ora gli immortali dovevano nascondersi nell'ombra; tenere la loro esistenza nascosta ai mortali.

I suoi occhi color blu zaffiro si volsero alla minuta donna dietro di lui. Aveva avuto un terribile trauma questa notte. Era felice di sapere che non si sarebbe ricordata nulla di tutto questo una volta che avesse portato a termine il suo antipatico compito: distruggere ogni evidenza del non morto e ripulire la memoria della donna.

"NON mi ripulirai la memoria!".

Sorpreso, la guardò confuso. L'aveva detto ad alta voce?

La donna continuò a fissarlo. "No, ma i tuoi pensieri sono così rumorosi da svegliare anche i morti!".

La guardò sorpreso.

"Puoi leggere nella mia mente? Nella mente di altre persone?".

"Posso nella tua. E con facilità sorprendente. E no, non posso sempre dire che cosa stanno pensando gli altri. A volte ho solo delle impressioni".

"Capisco...Mi dispiace ma devo cremare la tua amica. Non posso permettere che un coroner umano esamini i suoi resti".

La donna si girò appena, annuendo.

Poteva sentire le sue lacrime come se fossero le proprie. Poteva sentire il proprio desiderio infuriare in lui; desideroso di reclamare questa donna come propria. Combattendo contro il suo lato ferino, diresse una sfera di energia maledetta ai resti del non morto, trasformandoli in fine polvere.

Dopo che ebbe sistemato anche il cadavere della vittima, si girò finalmente ad affrontare la donna mortale. "Tu verrai con me".

Si sorprese lui stesso delle sue parole. Lo aveva ordinato. Il tono era possessivo e dominante. Anche la donna lo aveva notato.

Si girò a guardarlo. "Non sono una bambina a cui dare ordini!".

"Devi venire. Non puoi essere trovata qui quando sarà scoperto il corpo".

Si ritrasse lentamente, gli occhi spalancati. Scosse la testa mentre lui si avvicinava. Inciampò, le gambe come gelatina.

Si mosse improvvisamente, prendendola prima che cadesse.

"Tu verrai", ringhiò.

Prima che lei potesse dire un 'altra parola, l'aveva già presa fra le braccia e si era lanciato nel cielo notturno. La donna diede un piccolo grido, stringendo le braccia attorno al suo collo.

Rise e guardò in giù, al fagotto fra le sue braccia. La guardò davvero. Probabilmente era la donna più minuta che avesse mai incontrato nei secoli. Era bionda con grandi occhi color zaffiro e intriganti macchioline argentee, che sembravano stelle, nei suoi occhi. Era perfetta.

In questo momento i suoi occhi erano chiusi ed i denti erano attaccati alla sua rosea bocca; le braccia erano aggrappate intorno a lui, temendo di cadere.

Ma sapeva che non le avrebbe mai fatto del male. Non avrebbe mai potuto farle del male.

Provava possesso e desiderio per questa donna; si sentiva geloso di ogni maschio che osava andarle troppo vicino. Sentì un lento incendio divorarlo. Il calore dell'accoppiamento della sua specie, che era vecchio come il tempo. Santo cielo...non riusciva a tenere la sua mente lontana da lei ed in quel momento...seppe che non avrebbe mai potuto lasciarla andare.

Un vampiro maschio sente emozioni. Ma mai così fortemente come lui in quel momento. Gli uomini della sua razza hanno una tendenza a dominare e ad essere protettivi nei confronti delle loro donne. Ma sentivano un desiderio così forte solo per la loro compagna. E solo le vere compagne potevano sentire il furioso vuoto che divorava l'anima degli uomini.

La ragione per cui i maschi si trasformavano stava nel fatto che non potevano far fronte allo strano richiamo di cercare la propria compagna, richiamo che tutti loro sentivano quando raggiungevano l'età della maturità sessuale. L'istinto era come un predatore, nero e scuro, che si diffondeva come un veleno sulle loro anime, sempre di più, se non trovavano la loro metà. Il vuoto si sarebbe esteso nei secoli, la collera e l'odio avrebbero infestato il loro essere; rabbia ed odio per il mondo, per non essere capace di trovare la loro donna. E con così poche femmine, gli uomini non potevano trovare la loro metà.
Aveva combattuto con il demone dentro di lui per quasi un migliaio di anni e lui era uno degli antichi, potenti vampiri. Ricordava alcune volte in cui aveva quasi ceduto la sua anima al demone. Non capiva come fosse possibile che questa donna mortale, non una vampira, fosse la sua compagna, ma lo era. L'aperto vuoto e la strana spinta a trovare la sua metà erano stati soddisfatti. In un batter d'occhio, non avrebbe potuto più trasformarsi, non avrebbe potuto più perdere la sua anima per diventare un non morto...perchè aveva trovato la donna della sua vita...

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Note di lithtys: non so bene il perchè, ma ho sempre adorato le ff in cui Mamoru è un vampiro. Sarà colpa dei suoi capelli neri, dei suoi occhi blu cobalto, dell'imponente statura...mah?

Questa ff è abbastanza lunga ( 11 capitoli ) in originale, ma suddividerò ogni capitolo in 2 o 3 parti. Almeno, al momento le mie intenzioni sono queste.

Se avete commenti, opinioni, qualsiasi cosa, recensite!!!

A presto!




 
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