IL CORVO E LA FENICE
- Capitolo 1° -
Koenma fissò i quattro amici visibilmente preoccupato.
“Si può sapere perché ci hai chiamati? Il Reikai non mi piace, e lo sai bene!” sbotto Kuwabara.
Koenma rimase in silenzio. Poi si passò una mano tra i capelli e sospirò.
“Questa mattina ho ricevuto una visita...nemmeno se tirate ad indovinare potrete mai sapere chi mi si è presentato davanti...”
Koenma fissò Kurama. La faccenda lo toccava molto da vicino.
“Due anime hanno lasciato il mio regno!”
“Cosa?”
“Vuoi farci credere che sono resuscitati?”
“Ma è possibile?”
“Calmatevi! Esatto, sono resuscitati! Qualcuno di molto potente e molto vicino alla magia nera ha spezzato i vincoli della morte, e ora queste due anime stanno dando la caccia ai loro uccisori!”
“Che saremmo noi?” chiese Yusuke.
“Siete voi! Tu e Kurama, in particolare! Le anime tornate in vita sono Suzaku e Karasu!”
“Che cosa? Suzaku? E chi se lo ricordava più, quello!”
“Karasu...”
Kurama sospirò. Aveva sperato di essersi liberato per sempre di lui. Il Torneo di Arti Marziali Nere si era appena concluso, ed erano tornati dall'Isola del Picco Pendente solo da poche settimane, eppure Karasu era già tornato ad esigere la sua vendetta.
“Vi aspetta una nuova sfida!” stava dicendo Koenma senza troppi giri di parole, “E questa volta all'interno del Makai!”
“Stai scherzando, vero?”
“Io non ci metto piede nel regno dei demoni!”
“Koenma, cosa sta succedendo?”
“Karasu, Suzaku, Ruka e una ragazza umana vi sfidano al Duello delle Croci nella Foresta Giudice del Makai!”
“C'è da dire che almeno sono onesti!” esclamò Hiei. Conosceva bene la proverbiale onestà della Foresta Giudice, e si fidava ciecamente della sua capacità di giudizio.
“Possiamo sottrarci?”
“Sì, ma non ve lo consiglio! Non credo che qualcuno di voi abbia mai sentito parlare della Principessa: è l'altra ragazza che combatte per Karasu! Nel Makai è conosciuta come la Bambola Assassina, e non è un nome casuale!”
“Stai scherzando? La Bambola Assassina non esiste, Koenma!” esclamò Hiei.
“Esiste eccome, e io la conosco molto bene! Non è una che si fa tanti problemi quando c'è da ammazzare la gente!”
“Fantastico! Hai altre belle notizie oltre a quelle che ci hai appena dato?” chiese sarcastico Yusuke.
“Ne ho ancora una!”
“Ormai sono pronto a tutto: sentiamo!”
“C'è qualcuno che è disposto ad accompagnarvi alla Foresta Giudice e a restare con voi durante tutto il duello!”
“E allora?”
“E allora potrà aiutarvi! Suzuki!”
La porta in fondo alla stanza si spalancò, e Suzuki entrò con un mezzo sorriso sulle labbra.
“Oddio, il pagliaccio...” mormorò Kuwabara.
“Ti ho sentito, ma farò finta di no!” fu la risposta del nuovo arrivato.
“Kuwabara, fai silenzio! Ho chiesto a Suzuki di accompagnarvi perché lui conosce il modo per evitare che la Bambola Assassina vinca...”
“E non potevi semplicemente dircelo?”
Koenma e Suzuki si guardarono.
“No Yusuke, Suzuki deve essere presente! E non discutere! Partite! E non risparmiate le vostre energie ne graziate i vostri avversari: loro non avranno pietà di voi, nessuno!”
“Dobbiamo partire ora?”
“Adesso!”
Kurama si alzò in piedi.
“Allora andiamo!”
Uno per uno, i tre amici lo seguirono fuori dalla porta, verso la stanza nella quale erano situati i portali che conducevano ai diversi Mondi.
Il portale del Makai era sigillato da un simbolo a forma di drago.
“Forza cuccioletto, facci passare!” gli sussurrò Hiei con un tono che non ammetteva repliche.
Il sigillo si ruppe, e l'orrido portale si spalancò. Ne uscì un'aria fredda che sapeva di morte e terrore, che attanagliava la gola e impediva di respirare.
Il primo a lanciarsi nel vuoto fu Hiei. Lo seguì Kurama, che nonostante avesse passato molti anni lontano dal suo territorio natale, non ne temeva le insidie. Gli altri tre si lanciarono assieme, in un mondo in cui la ragione umana viene sopraffatta dalla natura crudele dei mostri che vi abitano.
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