LE LACRIME DELLA FENICE
- Capitolo 1° -
MORTE DI SILENTE- LE LACRIME DELLA FENICE.
Ormai non c'era più. Colui che aveva portato la magia ad alti livelli e aveva riempito il suo cuore di amore e gioia. Un essere malvagio lo aveva portato via, lo aveva portato via dalla realtà. Ma nel cuore lui sarà sempre vivo nel ricordo. La sua grandezza sarà conservata nei secoli.
Volava sulle cime del castello cantando dolcemente. Il sole del mattino rifletteva sulle piume dorate dello splendido volatile. La cresta dorata era bassa e crespa, le piume della coda tutte rovinate e non più splendenti come un tempo. La sua voce era soffocata da un pianto silenzioso che riempiva il suo cuore. La sua mente era vuota, vuota di tutto. Volava sul lago Oscuro della scuola osservando con gli occhi azzurri l'acqua e tutte le creature che erano emerse a galla ad assistere al funerale. C'erano tutti.
La Fenice guardò gli studenti rimasti: piangevano ed erano tristi. Il corpo inerme del suo fidato amico, Silente, veniva posato sulla Tomba Bianca nel parco di Hogwarts. Era sempre stato il suo sogno: Morire nella scuola ed essere seppellito lì, sembrava volesse proteggere quel luogo anche da morto. Vegliare sugli studendi e sostenerli.
Il suo canto destò l'interesse di molti compreso un giovane mago dai capelli corvini e la cicatrice a saetta sulla fronte. L'aveva sentita cantare tutta la notte, cantare di dolore e di tristezza. La sua vita stava per giungere al termine, lo sapeva. Senza il suo amico non sarebbe vissuta a lungo.
Ripensò a quello che era accaduto la sera prima: Piton aveva usato un'Avada Kedravra sul suo padrone con tale freddezza da far gelare il sangue. A quel pensiero il suo cuore ebbe un tuffo, una lacrima scese lungo il suo viso da Fenice. Ricordava di quando Silente la incaricò di aiutare Harry contro il Basilisco portandogli il cappello parlante. Si ricordò soprattutto di quando faceva da messaggera nell'Ordine della fenice. Lanciò un altro urlò celestiale. Sentiva la sofferenza degli altri e questo la rendeva ancora più debole, aveva bisogno di riposo ma non smise di volare attorno al castello e cantava dolcemente. La sua nenia era un lamento solitario che esprimeva il suo dolore.
La gente la guardava volare nel cielo con occhi stupefatti ma anche ammaliati da quel dolce canto che li portava nella pace. La osservarono fino a quando non si posò sulla Tomba Bianca e prese fuoco per poi non risorgere più dalle ceneri che si erano depositate sulla pietra bianca.
Vi prego.. fatemi sapere se vi è piaciuta. Ho scritto esattamente come mi sono sentita dopo la morte di Silente. Vi confesso che avevo le lacrime agli occhi quando lessi il funerale di Silente.ç__ç
E poi, a sorpresa, gli si riversò addosso la spaventosa realtà, assoluta e irreversibile. Silente era morto, se n'era andato... strinse in mano il freddo medaglione, così forte da farsi male, ma non riuscì a evitare che lacrime bollenti gli scivolassero dagli occhi.( HP e il Principe Mezzosangue)
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