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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Fullmetal Alchemist
Titolo Fanfic: IL LUNGO ADDIO
Genere: Drammatico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, OOC
Autore: erikuccia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 14/12/2006 19:26:28

I pensieri di Roy dopo la morte del suo amico...
 
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IL LUNGO ADDIO
- Capitolo 1° -

Ogni cosa è destinata a finire.
Il destino, il disegno, il progetto. Qualunque cosa sia questa vita, è provvista di una fine.
E' un discorso logico, che non presenta crepe.
Fine. Una parola che per me non era altro che un dato di fatto.
Un tempo non era niente che aveva tanta importanza.
Ma...Ma...
Mi sembra così difficile adesso da sopportare. Ora non posso tollerare l'idea che una vita possa finire.
Che ironia, eh?!
Io, io che ho le mani sporche di sangue, che ho condotto alla morte altre persone,io che sono stato la causa della fine di molte esistenze, beh io, proprio io adesso non riesco a credere che una persona a me vicina sia invece così lontana.
Persa per sempre, molto probabilmente.
Andata via, senza neanche degnarsi di salutarmi, di dirmi addio.
Semplicemente, pluff, è sparita.
Non credo nella vita dopo la morte, o almeno non ci ho mai voluto credere. Ma adesso...adesso?!
Adesso come posso non sperare che esista davvero una possibilità di redenzione anche dopo i limiti di questa breve e dolorosa vita?
Devo credere ad una vita dopo la morte. Altrimenti impazzirei, e la follia è un lusso che in questo momento non posso permettermi, non prima di aver gustato la vendetta.
Una vita dopo la morte...
Non posso evitare di immaginarlo in una vita come questa, solo più semplice. Devo farlo.
Perchè l'alternativa sarebbe atroce.
Qualche tempo fa un mio amico mi ha detto una frase che mi ha fatto riflettere. Mi ha detto che era un precetto che gli è stato insegnato da un insegnante. Me lo sono fatto spiegare, e credo che sia giusto. Giustissimo.
Uno è tutto, tutto è uno. Questa è l'alchimia.
Per diventare alchimisti è necessario comprendere questa semplice regola. Non mi hanno mai insegnato l'alchimia in questo modo, ma devo dire che sarebbe stato un bene.
Capire che l'universo ci circonda, ma che noi ne facciamo parte. Passiamo come granelli in una realtà troppo più grande di noi, ma tale realtà esiste perchè anche noi ne facciamo parte.
E la morte è la parte di questo percorso. Ecco perchè la trasmutazione umana è proibita.
Perchè non si può rimettere in moto la ruota. Ognuno ha una sola possibilità di far parte dell'universo, ed è una chance che non si può bissare.
Polvere siamo, e alla polvere ritorneremo.
Fino a qualche tempo fa questa prospettiva non mi sembrava così atroce. Anzi. Era pura e semplice razionalità, una semplice presa di posizione. Era un fatto. Ma adesso non ne sono più così sicuro.
Non riesco ad esserlo. Non posso ad esserlo.
Non riesco ad abbandonarmi alla visione di un amico che diventa polvere, cibo, nutrimento.
Non riesco ad immaginarmelo mentre le sue carni vengono dilaniate dai batteri, dalla disidratazione...
Lui, ai miei occhi, non può diventare parte della catena alimentare...Non può essere nutrimento per l'erba, per gli animale...Mi vien voglia di diventare vegetariano.
Si, ogni cosa è destinata a finire.
Anche la vita di un amico.
Ma perchè la fine deve essere così dolorosa?
Perchè devo stare davanti alla lapide del migliore amico che io abbia mai avuto, l'unico che abbia avuto, l'unico che si potesse definire davvero sincero, senza poter stringere tra queste mani di fuoco i suoi assassini? Perchè non posso neanche vendicarlo? Perchè non mi è stata data la possibilità di difendermi dal dolore provocandone dell'altro ai suoi assassini? E perchè adesso non mi riconosco più?
Perchè di colpo tutto è diventato più difficile? Persino respirare?
Hughes.
Persino pronunciare il suo nome è diventato fin troppo doloroso. E' come se di colpo, mille aghi di ghiaccio, mi trafigessero l'intero corpo, senza farmi capire quale sia la ferita più pericolosa, senza capire quale organo soffra di più. La mente, il cuore, il corpo...Tutto per me è diventato una massa di dolore, e niente più.
Non riesco ancora a capacitarmi del fatto che lui non sia più in mezzo a noi. Quando suona il telefono nel mio ufficio sbuffo ancora, all'idea che si tratti di lui che, per l'ennesima volta, mi parla di tutti i pregi della sua perfetta bambina. Ma non è mai lui. Non sarà mai lui. Non sarà mai più lui.
Maledizione, perchè?! Perchè doveva accadere proprio a lui?! Perchè non ero io al suo posto?! Perchè come al solito ha deciso di fare tutto alle mie spalle?!
Quando la mattina mi guardo allo specchio mi vien voglia di andare più a fondo con la mia lametta da barba. MI vien voglia di veder sgorgare il mio sangue. Il sangue di un colpevole.
Hughes è morto a causa mia. Anche io sono tra i suoi assassini.
Hughes è morto. E' stato assassinato. Ed io ne sono stato la causa.
E' stato per rispettare la nostra amicizia che Hughes ha scelto questa carriera, ha deciso di volermi aiutare sempre e per sempre, e per questo è morto.
Che tu sia maledetto, Roy Mustang, quanta altra gente vuoi veder morire per la tua stupida ambizione??
Eppure proprio adesso non posso tirarmi indietro.
Ora devo arrivare alla fine di questa avventura, vendicarlo, e poi assumermi le mie responsabilità...
Devo farcela, devo provare a non arrendermi.
Devo provare a guardare in faccia la realtà, senza lasciarmi sopraffare.
E' l'unica possibilità che ho...l'unica possibilità che mi rimane per poter continuare a respirare, anche se di colpo la voglia di morire è più forte, più insistente.
Ma non posso...non ancora...
Sono un assassino...e non solo per Hughes, ma questo è il crimine più grande.
Non voglio essere ricordato anche per un vile, un vigliacco.
Hughes, non voglio tradirti e non lo farò.
Se necessario darò la mia vita, per vendicare quella che ti è stata strappata.
Hughes, se solo potessi vedere...se solo potessi sentire...
Quanto odio c'è in me..Mi odio, mi odio, mi odio...Perchè non riesco nemmeno a piangere per te come dovrei. L'unica lacrima che ho versato, il giorno del tuo funerale, è stata la prima che versavo da anni. Ma subito ho smesso e quell'unica lacrima, vista solamente da un mio sottoposto, è diventata la prova che non morirò finchè non avrò portato a termine questa missione.
Però...questo non mi giustifica. Vorrei davvero essere in grado di poter piangere per te, di potermi abbandonare al dolore per alleviare un po' le mie ferite.
Ma che diritto ho di farlo? Non me lo merito, amico mio.
Come potrò adesso andare avanti da solo? Come potrò fare senza qualcuno che si fidi ciecamente di me? Come potrò fare senza qualcuno che mi dica seriamente e sinceramente quando sto sbagliando?
Hughes, maledizione, perchè sei dovuto morire prima di me?
Perchè?! Non erano questi i piani! Hai imbrogliato!
E queste? Queste cosa sono? Lacrime? Le mie lacrime?
Maledetto Hughes, vuoi farmi anche questo?
Hughes...Hughes...
Non posso dirti addio...non sono pronto a dirti addio....
 
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