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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Shaman King
Titolo Fanfic: DOVE SEI?
Genere: Sentimentale, Romantico, Erotico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, Lemon, Shounen Ai, Yaoi
Autore: aoi-kun galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 11/12/2006 14:45:09

L'ho messa finalmente sul mio utente, se l'avete già letto comment. su questa, se no leggetela e commnetatela!^___^
 
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1
- Capitolo 1° -


Dove Sei?

Questa è la mia prima fiction Romantica!^////^
Ho sempre immaginato HoroxLen tuttavia non pensavo che avrei potuto scriverne una su di loro, le uniche fiction che ho scritto sono state comiche o interviste, ma leggendo fiction Romantiche,Yaoi e Lemon ho avuto un’“ispirazione”.Mi auguro vi piaccia ciò che ho scritto e spero di ricevere commenti!^__^


Il suo compagno era morto, davanti a lui, e non aveva fatto niente per impedirlo.
Len Tao: un suo nemico in battaglia, un suo amico nella vita, l’unica persona che avrebbe voluto battere era morto per un colpo infertogli da Nickroom, fratello minore di Chrom.
Com’era potuto accadere che lui, il più forte del gruppo morisse per un semplice colpo all’addome? Non sapeva cosa rispondersi, ma la cosa più difficile era accettare la sua scomparsa.
Non vedere più il suo volto, la sua pelle candida e casta, le sue labbra dall’aspetto morbido e carnoso, i suoi pugni, che facevano anche male, e infine i suoi sorrisi.
Già…. Era da molto tempo che vedeva Len sotto questo aspetto , non sapeva come spiegare una cosa del genere, tuttavia una cosa era sicuro di sapere, lo amava….tanto,troppo…che pensare di non poterlo più vedere gli dava forti fitte al cuore.
Sapeva che Yoh aveva chiesto agli X-Lows di far resuscitare il cinesino in cambio della sua ritira dallo Shaman Fight, ma in fondo non si aspettava che accadesse una cosa del genere .
Chissà forse l’avrebbero fatto, ma quanto doveva aspettare per rivedere il suo amore? E poi dopo quello che era accaduto si sentiva troppo male,soprattutto perché non aveva aperto il suo cuore a lui.
Horohoro non riusciva a pensare ad altro che a questo. Non sapeva se avesse fatto bene a tenersi tutto dentro, ma immaginava la scena.


Len: allora che cosa volevi dirmi di così importante? Spero non sia una stupidaggine dato che stai interrompendo il mio solito bagno serale!
Horo: scusami tanto, ma ho pensato che questo fosse l’unico momento in cui potevo parlare tranquillamente con te.
Len:….allora….
Horo ehm…vedi.. ecco io… volevo dirti che…e da un po’ di tempo che non parliamo di noi.
Len:…..non capisco dove tu voglia andare a parare…
Horo:…ecco…devi sapere che è da un po’ che provo un certo affetto nei tuoi confronti…
Len… ma di che cosa stai parlando? Di quale affetto stai…
Horo: intendo dire che tu mi piaci da un po’ di tempo e non riesco a smettere di guardare ogni cosa che fai! Adoro quando mangi, parli, dormi e soprattutto quando…….
Len:…quando?…
Horo: ..quando facciamo il bagno insieme, è l’unico momento in cui posso ammirare il tuo splendido corpo, i lineamenti del tuo petto e….
Len: basta così! Sei completamente pazzo! Ti rendi conto di quello che stai dicendo? E poi siamo uomini, non si fanno certe cose!
Horo: ma non è importante il sesso, ma bensì quello che prova l’uno per l’altro e…
Len: non voglio più ascoltarti! Non rivolgermi mai più la parola! E se lo fai fallo solo se combattiamo contro Hao!


Questa scena si ripeteva sempre sia quando la immaginava, che quando dormiva.
Arrivò alla pensione, ma era vuota perché Yoh era andato in una fabbrica abbandonata per pensare a quello successo a Len e per nascondersi da Anna, gli altri invece volevano lasciarlo da solo e pensare anche loro a quel brutto giorno, sperando fosse solo un sogno. Horohoro decise allora di farsi un bagno, in modo da distrarsi un po’ da quel triste avvenimento. Ma ciò, invece di aiutarlo, peggioro la situazione, dato che non riusciva a immaginarsi nient’altro che il suo compagno.
Uno strano rumore lo distrasse, pensando fosse Kororo,si mise a gridare al suo korobbokuro di smetterla di infastidirlo, perché non era in vena.
Ma una voce dolce e suadente gli disse:
- Scusa non volevo disturbarti, ma dopo essere stato trafitto ed essere morto o immaginato che un bel bagno ristoratore era quello che ci voleva per rimettersi in forze. -
Horohoro sapeva di chi era quella voce, era la voce di Len. Si girò di scatto e si alzo in piedi, ma fu una cosa inutile dato che il cinesino si era quasi completamente immerso nell’acqua.
Già, quasi, era in punto di farlo quando accade che l’azzurro gli prese la mano.

Len: che cosa c’è?
Horo: e me lo chiedi, ma non eri morto?
Len: ti da fastidio che sia tornato in vita?
Horo: ..eh…no.. anzi…è quello che mi auguravo….
Len: ti dispiace se entro ora? Sai fa un po’ freddo
Horo: …si, fai pure…
Len: …..
Horo: c’è no, volevo dire che non puoi ancora.
Len: perché? Non ti fidi del fatto che sia tornato in vita?
Horo: bé…vedi…io, volevo dirti una cosa molto importante e forse non mi si ripeterà un’occasione così.
Len: dimmi, ti ascolto?
Il ragazzo del villaggio degli Ainu non riusciva a fissare nient’altro che il corpo del suo amore, risalendo verso le labbra.
Len: allora, me lo dici ho cosa?
Il cinesino si sedette aspettando una risposta dal suo amico.
Horo: però non devi arrabbiarti?!
Len: non ti preoccupare…allora?
Horo vedi Len… io.. be io.. sono innamorato di te!
L’azzurro ragazzo non riusciva a guardare il suo amore, sapeva che si sarebbe arrabbiato, tuttavia gli faceva più male tenersi dentro ciò che provava per lui.
All’improvviso senti qualcosa di bagnato appoggiarsi alle sue labbra, era lui, Len. Non ci poteva credere, la persona che più amava lo stava baciando.
Il cinese apri lentamente gli occhi d’orati e con delicatezza sfioro le guance rosse dell’altro. Un brivido invase all’improvviso il ragazzo che involontariamente schiuse la sue labbra il quale lo portò al piacere assoluto.
Non riusciva a sentire nient’altro che un calore provenire dalla lingua del cinese e un gusto che dava l’impressione di essere proibito, quasi come un frutto esotico ancora da scoprire.
I due si staccarono per mancanza d’aria, ma Len non fece in tempo a prendere fiato che Horohoro lo abbraccio con foga.
Len rimase perplesso, ma quel gesto gli diede una strana sensazione. Voleva di più, anche lui voleva andare oltre quel semplice bacio, tuttavia si chiedeva se anche il suo compagno lo volesse
L’azzurro con una velocità che nemmeno lui si aspettava, sdraiò il cinesino e vi si mise sopra.
Len cercò di liberarsi ma la lingua improvvisa del suo amore lo fece “ tacere” dandogli un terribile senso di amore. Dopo che si misero a prendere aria il moro lo guardò con lo sguardo più sexy che Horohoro avesse mai visto e gli disse: ti prego, voglio di più, non mi bastano più i tuoi baci! Voglio essere tutt’uno con te!
Il cinesino si tolse l’asciugamano allacciato intorno alla vite, e l’azzurro guardo stupito il sesso dell’altro, gonfio, che aspettava solo lui.
Horohoro lo baciò nuovamente per poi scendere giù nel collo. Len sentiva il suo respiro caldo e non riusciva a fare a meno di gemere, in fondo si immaginava cosa potesse accadere tra pochi istanti, ma non fece in tempo a imprimersi la scena che le labbra dell’azzurro avevano iniziato a succhiare con piacere la sua pelle quasi volesse assaporarlo.
I gemiti del moro eccitarono Horohoro tanto da portarlo a baciare il petto del ragazzo, però si stacco subito.
Voleva godersi il corpo del suo amore, quei lineamenti che davano una forma di montagne inesplorate pronte per essere scoperte dal re dello snowboard .
Len chiese – Perché ti sei fermato? Mi mancano le tue coccole ! -. Il suo viso trasmetteva tristezza e voglia di amore, ma non quel semplice amore inteso come piacere, ma quella voglia di amare che poche persone conoscevano e che lui voleva conoscere ad ogni costo. In fondo la sua infanzia non era stata piena di amore, però poteva scommetterci qualsiasi cosa che con Horohoro gliel’avrebbe fatto provare, solo lui avrebbe potuto.
Horohoro fu colpito da quelle parole, ma non sapeva come comportarsi perché in fondo era la sua prima volta: e se gli avesse fatto male? Len l’avrebbe odiato, e l’avrebbe abbandonato per qualcun altro migliore di lui.
Il cinesino continuava a guardarlo, senza avere risposta, così decise di prendere in mano la situazione e con la velocità del fulmine si posizionò sopra di lui e iniziò a riempirlo di baci, infatti lasciò qualche succhiotto nel collo. Ma la cosa che fece ansimare il suo compagno fu il fatto che scese sui suoi capezzoli ed iniziò a morderli con una certa sensualità, così il moro decise di soffermarsi sui suoi nuovi amichetti e di giocarci con la sua lingua. L’azzurro sussultò per un paio di minuti, poi Len decise di scendere giù verso la vite e togliendoli l’asciugamano vide il suo sesso gonfio, che aspettava solo lui. Len guardò il suo membro, senza però fare nulla.
L’azzurro completamente rosso lo guardò, poi iniziò a pensare che in fondo non volesse fare l’amore con lui, ma semplicemente avere un rapporto un po’ più intimo e nient’altro. Il cinesino continuava a guardare il sesso dell’altro senza riuscire a fare nulla, voleva toccarlo ma aveva paura… paura di avere troppo dell’altro. E se poi il suo amore avesse cambiato idea su di lui e l’avesse trovato noioso? L’avrebbe lasciato solo. Allora quello sarebbe stato la sua vera morte, perché il colpo sarebbe stato talmente doloroso che la sua vita ed il sogno di diventare Shaman King sarebbero stati inutili.
All’improvviso un asciugamano ricoprì il corpo di Len, Horohoro lo guardò e gli sorrise.
- Non ha importanza, se non vuoi finiamola qui!-
Len lo guardò stupito e gli rispose subito –Perché?- - Non voglio affrettarti, abbiamo tutta la vita davanti. -
Il cinese lo guardò con uno sguardo allibito, non lo voleva più, aveva ragione allora a pensare che fra loro due non sarebbe successo nulla.
L’azzurro si stava alzando quasi per andarsene quando all’improvviso Len si alzò e lo abbraccio in lacrime.
-Tu non mi ami - - Ma cosa stai dicendo, certo che ti amo ma non voglio costringerti a fare questo. - - Ma tu non mi stai costringendo, sono stato io a chiederti di andare avanti, perché ora mi rifiuti? - - Perché è la mia prima volta, e ho paura di farti male per la mia inesperienza - - Allora non lo faremo mai dato che siamo inesperti?…se tu non vuoi allora ti convincerò io... –
Len spinse il suo compagno per terra e prese il membro eccitato con le mani ed iniziò a muoverlo su e giù facendolo ansimare Solo gemiti riusciva a pronunciare Horohoro, ma quando il moro lo prese in bocca, urla di piacere e incitazioni nel continuare diedero sicurezza al cinese. Rallentò il suo modo di succhiare il sesso dell’altro e fece scivolare la sua saliva in tutto il membro fino ad arrivare a testicoli, riscaldandoli e invogliando l’azzurro. D’improvviso Horohoro senti di non potersi più trattenere e il suo seme si sparse sul volto dell’amore.
Len alzò lo sguardo, dal suo viso scendeva un liquido biancastro, che gli dava quel tocco sexy, tuttavia la cosa più bella che notò l’azzurro era il suo sguardo malizioso, che lo portò a pensare che il momento era giunto.
Lo abbraccio, ed il cinesino sussulto nel contato con la pelle, portò subito la sua mano verso il basso fino ad andare nel luogo per ora, a lui, proibito.
Infilo il primo dito, e Len gemette dal dolore, anche se quella sensazione all’inizio sgradevole lo portò più tardi ad ansimare. Il suo compagno l’aveva notato, così ne approfittò per mettere un secondo dito dentro il suo cucciolo, dato che faceva tenerezza, ma stavolta il ragazzo iniziò a gridare.
Il moro voleva lamentarsi ma se l’avesse fatto l’altro si sarebbe fermato, così decise di soffrire in silenzio, provò a distrarsi, ma non ci riuscì, perché il dolore era troppo intenso, allora Horohoro iniziò a toccare il suo membro, andando su e giù, dandogli forti brividi di piacere. Quando vide che si fu distratto, tolse le su dita e lo penetrò. Ma Len gridò dal dolore, così forte da portarlo perfino a lacrimare; in quel momento l’azzurro si avvicino all’orecchio del moro e ne lecco il lobo, che fece sussultare il suo cucciolo, allora iniziò a spingere lentamente.
-Ahhh…..ahhhh..ah...- ansimò Len dal piacere – Dai…siiii…di più…più forte…-.
Quelle parole fecero illuminare il volto dell’altro tanto che gli venne in mente un “gioco” da fare.
Il suo cucciolo notò il suo sguardo malizioso, così per provocarlo decise di prendere la sua mano e fargli toccare il suo membro, ma la cosa non funziono, anzi, il ragazzo sopra di lui smise perfino di muoversi dentro di lui.
- Perché hai smesso? Ti prego continua, ora né ho bisogno più che mai..- ma Horohoro non rispose, lo fissava semplicemente.
Ad un certo punto, avvicinandosi al suo orecchio, gli disse in un tono sessuale e dolce – Ne hai veramente bisogno? In fondo il nostro amore non deve per forza essere basato sul sesso! Non credi?-. Il suo compagno lo guardo stupito, ma allo stesso tempo sconvolto. – Ma io….ecco..-
- Tuttavia per oggi farò un’eccezione, l’unica condizione è che devi obbedire ad ogni cosa io ti dica, che tu lo voglia o meno, che sia casta o sporca.. ok?-
Len lo guardò, e non sapeva cosa rispondere, comunque accettò questa condizione. Horohoro andò nel luogo in cui mettevano i vestiti e prese la benda che il cinesino usava come cintura, e quando tornò gliela legò sulle mani.
Il moro non sapeva cosa volesse fare il suo compagno, ma ben presto i suoi dubbi sparirono; l’azzurro mise in bocca il membro eccitato del suo amico ed inizio a gustarsi il suo nuovo giocattolo, in alcuni momenti si staccava con la bocca e usava le mani per godersi Len ansimante, poi ricominciava la sua tortura.
Quando Horohoro notò che stava per venire, lo girò e lo appoggio nel lavandino, che usavano solitamente per lavarsi, penetrandolo con violenza.
Un gemito risuonò nel bagno, mentre lo shiamano del ghiaccio spingeva dentro sempre più forte, poi prese il membro dell’altro ed iniziò a toccarlo, muovendolo su e giù, facendo ansimare.
- Ahh… siii……uhhh...ohhh.. ti prego di più…di più …di più..di più,di più….-.
I due vennero insieme ed il seme dell’azzurro invase l’intimità del suo cucciolo, dandogli quell’amore che cercava.

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Dopo 2 ore, i ragazzi che vivevano alla pensione, tornarono per Len, data la bella notizia della sua resurrezione.
Ma non trovarono nessuno…

Yoh: Len..Len dove sei?
Faust: forse non è ancora arrivato, si sarà fatto un giro nei dintorni!
Chocolove: sicuramente se sente una mia battuta arriverà per complimentarsi!
Anna: non ci provare, se non vuoi morire.
Amidamaru: forse sta facendo il bagno, sai come gli piace rilassarsi!
Yoh: già, hai proprio ragione! Allora andiamo a controllare.

I ragazzi si diressero verso il bagno, tranne le ragazze che non avevano voglia di vederlo nudo, ma nel momento in cui stavano per aprire la porta un grande spirito cinese gli bloccò.

Bason: non potete entrare, mi dispiace!
Yoh: oh Bason! Ma cosa ci fai qui? E poi non dovresti essere insieme a Len?
Bason: ora non posso disturbarlo, sta risolvendo delle faccende importanti.
Yoh: be, vorremo solo vederlo per rassicurarci!
Bason: mi dispiace, ma sono faccende private!Dovrete aspettare!
Yoh:….almeno puoi dirli quando finisce di raggiungerci nel salotto?
Bason: questo posso farlo, tuttavia non so quando uscirà, forse ci metterà ancora un po’.
Faust: se sta male ci sono io, digli che se vuole lo curo con le mie tecniche!
Bason: penso non né avrà bisogno né oggi, né mai.
Faust: comunque riferisciglielo.

Dopo questa conversazione gli shamani se né andarono, e Bason potè dare un respiro di sollievo, anche se in realtà era molto preoccupato per il suo padroncino.
Quando arrivarono nella pensione, Len gli chiese di lasciarlo solo, e se avessero chiesto i suoi amici di lui, doveva dire che stava risolvendo una questione importante.
L’ansia prese il sopravvento, perciò decise di controllare cosa stesse facendo il suo signorino, ma quando oltrepasso la porta che lo divideva dal bagno vide una scena quasi da manicomio.
Il suo padroncino stava sdraiato per terra, completamente nudo, abbracciato al suo compagno Horohoro, dormendo beato con quella felicità impressa nel suo volto; Non l’aveva mai visto così, per di più pieno di segni, lividi e succhiotti.
Quando vide questa scena capì che era successo qualcosa fra loro due, ma decise di non andare oltre, perché non gli importava cosa facesse il suo padrone, l’importante è che fosse stato felice nella sua scelta. Sicuramente ciò che vide Bason gli diede questa impressione, così decise di andarsene come se non avesse visto nulla, e di aspettare il risveglio del moro

Len: mmmmhhhhh….
Horo: ben svegliato amore mio, dormito bene?
Len: mi basta dormire con te per stare bene.
Horo:…… senti…ora che cosa succederà?
Len: … in che senso…fra noi due?
Horo: be sì… la nostra storia andrà avanti o……
Len: mi pare ovvio! Ora che ti ho non voglio perderti, voglio trascorrere la mia vita con te!
Horo: anche io voglio stare con te, ma come facciamo a dirlo agli altri, non penso che farebbero i salti di gioia!
Len: per ora non diciamo nulla, teniamolo segreto almeno fino alla fine del torneo, poi vedremo il dafarsi.
Horo: hai ragione! Spero che almeno le coccole te le possa fare?!
Len: sempre che io abbia voglia.
Horohoro: e io come faccio a saperlo? Mica sono un veggente!
Len: e chi ha detto che non te lo faccio sapere quando ho voglia?!?
Horo: che tipo malizioso! Sai, per questo tuo comportamento sarò costretto a metterti in castigo.
Len: ah sii! E che tipo di castigo è?
Horo: stanotte vedrai, amore mio..
Len: nella buona e nella cattiva sorte...
Horo: fino a quando Chocolove faccia una battuta seria e divertente!
Len: ma allora sarà impossibile?!
Horo: per questo l’ho detto!



Spero vi sia piaciuta!^___^
Questa fiction l’ho scritta io Aoi Fujiwara, anche se l’utente è Hykary90, dato che usufruisco della sua password.
Ho scritto anche “ Di tanto in tanto” e “ Un nome un perché” che sono due comiche, se vi piacciono anche quest’ultime commentatele.^__^
Un bacio a tutte le persone che hanno letto questa fiction e soprattutto al MIO adorato LEN TAO, love..love!*çççççççç*


 
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