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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Yu-Gi-Oh!
Titolo Fanfic: Millennium War
Genere: Romantico, Drammatico, Avventura, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Spoiler
Autore: olivera galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 08/12/2006 10:52:50 (ultimo inserimento: 25/02/07)

L'Italia, terra di sogno. Un viaggio per ricominciare. Un oscuro presagio. Le tenebre stanno per tornare, e con esse.... La Millennium War!
 
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INIZIA L'AVVENTURA
- Capitolo 1° -

1


Un magnifico sole di estate salutava gli studenti dell’istituto Domino che si accingevano ad entrare a scuola, ma la mente di tutti loro era già rivolta alle vacanze che sarebbero cominciate entro otto ore, al suono della campanella delle cinque. Anzu, Jounouchi e Honda erano già in classe.
<<Che programmi avete per le vacanze?>> chiese Honda
<<Ancora non lo so.>> rispose Anzu <<Probabilmente andremo alle spiagge di Doinaka. E tu, Jounouchi?>>
<<Neanche io ho le idee molto chiare. Pensavo di andare a trovare Shizuka a Sapporo.>>
<<A proposito, come sta tua sorella?>> chiese Honda
<<Benone. Si è ripresa completamente, e gli occhi non le danno più alcun problema.>>
<<Mi fa piacere. È passato molto tempo dall’ultima volta che ci siamo visti.>>
<<Già. Dai tempi di Duel City.>>
<<Non riesco a credere che sia già passato un anno da quella volta.>> disse Anzu
<<E questo che verrà passerà ancora più in fretta, considerando che è il nostro ultimo anno di liceo.>>
<<Già.>> disse Honda <<E poi ognuno di noi andrà per la sua strada.>>
<<Ci pensate se non dovessimo rivederci più?>> disse Anzu.
Tutti si oscurarono in volto e si respirò un’aria pesante, ma ci pensò Jounouchi a risollevare il morale.
<<Via, non stiamo a pensare a cose simili. Noi che ci separiamo. Non sia mai.>>
<<Hai ragione>> rispose Anzu con forza <<D’altronde ci siamo fatti una promessa, ricordate?>>
<<E ce lo chiedi?>> disse Honda alzando il palmo destro.
In quella Yugi entrò in aula; i ragazzi lo salutarono, ma lui non rispose e andò a sedersi al suo posto. Aveva lo sguardo triste e teneva gli occhi in basso.
<<Oggi come ieri.>> disse sottovoce Jounouchi
<<E come tutti gli altri giorni.>> disse Honda di rinforzo
<<Guardatelo>> disse Anzu <<Deve soffrire molto, ma d’altronde come possiamo fargliene un torto. Ha dovuto separarsi dal suo più grande amico quando aveva appena cominciato a conoscerlo.>>
<<Eppure in principio l’aveva presa positivamente.>>
<<Probabilmente non era ancora pienamente consapevole di ciò che era accaduto.>>
<<Comunque sono passati quasi due mesi.>> irruppe Jounouchi <<Dovrebbe averla digerita, ormai>>.
Il suono della campanella interruppe la conversazione e tutti corsero al proprio posto prima che entrasse il professore.
Durante la ricreazione la scena fu la stessa. Yugi se ne restava seduto al suo posto e pareva fuori dal mondo, privo della vitalità che lo aveva caratterizzato per quattro anni. Jounouchi e Anzu stavano duellando osservati da Honda.
<<Ho vinto! Mi dispiace Jounouchi, ma ho azzerato i tuoi LP.>>
<<Accidenti! Sono davvero messo male se mi faccio battere persino da Anzu!>>.
Le loro risate furono spente dalla totale noncuranza di Yugi verso ciò che avveniva a soli due metri da lui. Jounouchi a quel punto perdette l’indirizzo di casa, si alzò dalla sedia e si avvicinò all’amico, sbattendo violentemente il deck e sedendosi di fronte a lui.
<<Allora Yugi, se non sbaglio mi devi una rivincita>>.
Yugi lo guardò coi suoi occhi smarriti: <<Veramente Jounouchi>> disse con voce timida <<Non mi sento molto carico oggi.>>
<<La carica ce l’hai eccome, e ci penserò io a tirartela fuori!>>.
Quando Jounouchi si fissava era come parlare al muro, e allora Yugi prese il deck dalla cintura.
Il duello iniziò, ma più che una sfida fra due tra i più forti duellanti del mondo pareva Davide contro Golia. Yugi non ci metteva il minimo impegno e commetteva una serie di errori degni del più incapace dei principianti.
L’ennesima distrazione fu la goccia che fece traboccare il vaso, e Yugi si ritrovò con la faccia a terra colpito da un solenne ceffone.
<<Ora basta!>> gridò Jounouchi sollevandolo di peso ad un metro da terra.
<<Jounouchi, smettila!>> disse Anzu tentando di strapparglielo dalle mani
<<Lasciami fare, Anzu! Se non vuole reagire, lo costringerò a farlo!>>
<<Ma non è questa la maniera!>>.
Jounouchi finalmente mollò la presa e Yugi stramazzò a terra senza più fiato nei polmoni.
<<Yugi, si può sapere che cosa ti è accaduto?>>
<<Perdonami, Jounouchi. È che non riesco ancora a rendermi conto del fatto che non rivedrò più il faraone.>>
<<Amico, è stata dura per tutti. Anche per noi non è stato facile dire addio ad Atemu, ma se ti comporti così dimostri di non aver compreso ciò che lui ha voluto insegnarti.>>
<<Jounouchi….>>
<<Ha ragione, Yugi.>> disse Anzu. Yugi notò che gli occhi della sua amica erano velati da alcune lacrime: <<Tutti volevamo bene ad Atemu, ma dobbiamo essere felici che lui abbia finalmente raggiunto la pace che per troppo a lungo gli è stata negata.>>
<<Yugi.>> disse Honda <<Atemu ti ha fatto capire che ora sei abbastanza maturo da poter andare avanti da solo. Se lui fosse qui, pensi che ne sarebbe ancora convinto?>>
<<È che io…>>
<<Dimostra di aver appreso i suoi precetti.>> proruppe Jounouchi <<Vivi al massimo la tua esistenza e ricordati che lui, in un modo o nell’altro, sarò sempre al nostro fianco. Dico bene ragazzi?>>
<<Benissimo>> rispose Honda <<Ma dimmi un po’, da quando sei diventato così profondamente filosofico?>>
<<Ci sono molte cose che non sai di me, caro mio!>> disse fieramente Jounouchi
<<Una fra tutte?>>
<<Sono troppe per elencarle.>>
<<Per esempio che la sera ti fai le seghe guardando le foto di Maki Urushira della prima sezione in divisa da ginnastica?>>
<<Che hai detto?>>.
Jounouchi si avventò su Honda e cercò di strozzarlo con tutte le mostre di wrestling che conosceva. Anzu e Yugi, vedendoli, non poterono evitare di scoppiare a ridere. Ogni incertezza e ogni insicurezza sparirono come neve al sole, e in un solo istante Yugi tornò quello di sempre.
Il suono della campanella fu salutato dalle grida di gioia dei ragazzi che lasciavano la scuola.
<<Ohi.>> disse Honda massaggiandosi la schiena <<Mi fanno male tutte le ossa.>>
<<Così impari a raccontare balle sul mio conto.>>
<<Vi ringrazio, amici. Il vostro aiuto mi è stato prezioso.>>
<<Figurati, non c’è di che.>> disse Honda
<<Ehi>> disse Jounouchi <<Che ne dite di festeggiare la guarigione esistenziale di Yugi con un bell’hamburger e una partita ai videogame?>>
<<Concordo senza riserve. Ho giusto un certo languorino>>.
Sul far del tramonto i quattro amici arrivarono alla sala giochi, ma trovarono il piazzale davanti all’entrata stracolmo di gente.
<<Ehi, che succede?>> chiese Yugi.
<<Venite gente, venite!>> gridava uno con l’altoparlante <<Sfidate il nuovissimo simulatore di discoteca G-Dance!>>
<<Un simulatore di discoteca?>> disse Honda <<Sembra divertente>>.
Facendosi strada tra il mare di persone i ragazzi arrivarono davanti a tutti; in quel momento sulla pedana si stava cimentando un giovane che conoscevano di vista. Nonostante fosse un provetto ballerino faceva molta fatica a tenere il passo. Bastarono pochi secondi perché gli errori si accumulassero fino ad arrivare al Game Over.
Vedendolo scendere con le gambe a pezzi il proprietario della macchina seduto lì accanto gongolava di soddisfazione.
<<Molto bene, e adesso chi vuole provarci?>>
<<Perché non vai tu, Anzu?>> chiese Yugi
<<Io?! Ma non credo che…>>
<<Ehi!>> esclamò Honda <<Guardate quel cartello!>>
<<Chi porterà a termine il livello di gioco>> lesse Yugi <<Vincerà un viaggio di due settimane per quattro persone attraverso l’Italia.>>
<<Hai detto l’Italia!?>> disse Jounouchi <<La patria della miglior cucina del mondo! La terra degli spaghetti, delle fiorentine e della pizza. Anzu, devi assolutamente partecipare e vincere!>>
<<Ma…>>
<<Dai, Anzu.>> disse Yugi <<Provare non costa nulla>>.
<<Beh… e và bene.>>
Anzu, messa a terra la cartella, si liberò del nastro al collo e della giacca della divisa per avere più libertà di movimento, quindi salì sulla pedana.
<<Sono pronta! Cominciamo!>>.
<<D’accordo>>.
Le luci si accesero, partì la musica e le frecce cominciarono a scorrere sul monitor. Anzu impiegò qualche istante per visualizzare le note all’interno della sua mente quindi partì in quarta sicura di sé. Si muoveva con grazia e leggerezza quasi sovrumani, degni di un angelo. Settanta persone la osservavano con il fiato sospeso, impressionati da tanta abilità. Yugi in particolare non riusciva a toglierle gli occhi di dosso.
Il proprietario invece era terrorizzato e gli erano venuti i sudori freddi. Non volle credere ai suoi sensi quando sentì terminare la musica e vide la scritta You Win sullo schermo.
<<Sì, ho vinto!>>.
Honda e Jounouchi corsero ad abbracciarla saltando come due ebeti, mentre Yugi li osservava da lontano, felice sia per loro che per la sua ritrovata serenità.
<<Sarà una vacanza meravigliosa!>> esclamò Jounouchi sulla via di casa <<Già mi immagino le scorpacciate!>>
<<Quale sarà la prima tappa?>> chiese Honda
<<Vediamo>> disse Anzu prendendo il programma <<La prima città sarà Venezia, e ci resteremo per quattro giorni. Poi andremo a Firenze e infine a Roma.>>
<<Sono sicuro che ci divertiremo>> disse Yugi
<<Speriamo>> rispose Anzu, che invece aveva ancora bene in mente le disavventure capitate loro nel corso dei precedenti viaggi in giro per il mondo, in India prima e in Florida poi.
Ma poi si disse che, visto che ormai la guerra era finita, non c’era nulla di cui preoccuparsi. Finalmente lei e i suoi amici avrebbero potuto assaporare a pieno una vacanza in piena libertà. Con questo pensiero si congedò dai suoi amici e rientrò a casa dove, dopo la cena coi genitori, andò a dormire, sognando per tutta la notte le belle cose che la attendevano in Italia.

 
Continua nel capitolo:


 
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