IO E TE: L'INIZIO
- Capitolo 1° -
X k nn mi conoscesse Thief altri nn è k YBaku! ^_^
X chiarimenti leggere l'Occhio di Ra! (delle serie: nn facciamoci pubblicità! XD)
ALLURA!!! ^00000^
Cm se l'Occhio di Ra nn bastasse, ECCOMI QUI! XDDDD
Qst ficcy la dedico ttt e sl x SASA-CHAN!!! XDDD
QST FICCY E X TE! ^_-
Grazie x avermi incoraggiato! >-<
Lettori...vi invito a commentare! ^_- See you! ^0^
Ehi!!! Questa è la mia nuova ficcy! E indovinate??.......E’ una ThiefXAtemu!!! Finalmente!!! Erano mesi che volevo farne una e finalmente l’ ho cominciata!!
Seth: CHE DIAMINE SCRIVI?!! COME PUOI FARE UNA FICCY SU STI DUE?! E ILLOGICO, E STUPIDO, E IMPOSSIBILEEEEE!!!!
Thief: tutta invidia la tua. U-U
Seth: come ti permetti?!! Vieni qui che ti do una lezione!!!
Thief: ehhh?? vuoi botte?!! -__-
Atemu: smettetelaaa!!!! -o-
Ho fatto una ThiefXAtemu, ho fatto una ThiefXAtemu!!! ^______^
-Da quanto è lì dentro?-
-Almeno tre ore...-
Mana e Mahado stavano di fronte alla stanza da letto del faraone.
Sospirarono contemporaneamente.
-Certo però che quel...quel...maledetto...!!!!!- balbettò Mana furiosa. Non aveva nemmeno le parole per descrivere la vigliaccheria di quell’essere!! Come aveva potuto lasciare Atem così, senza nemmeno degnarsi di avvisarlo?!!
Era solo un meschino scherzo della natura, non meritava neppure di vivere!
Fosse stato per lei...
-Calmati Mana...- mormorò Mahado.
Certo, anche lui era dispiaciuto per il faraone, ma...Non riusciva a non pensare che fosse meglio così.
Atem era sempre vissuto all’ombra di Seth, l’aveva sempre amato troppo. Non bisogna mai amare qualcuno più di se stessi. Ma il loro sovrano era ancora troppo giovane...Aveva vissuto quell’amore con troppo ardore, si era fatto coinvolgere oltremodo.
E Seth non era certo il tipo da prendere troppo seriamente.
Non si era fatto nessuno scrupolo ad andarsene spezzando il cuore ad Atem.
Seth non meritava l’amore incondizionato di una persona dolce e gentile come Atem, e di questo Mahado era sicuro. Sì, era stato decisamente meglio così!
Avrebbe sofferto, certo, ma prima o poi il tempo rimargina tutte le ferite.
Tutto questo l’avrebbe aiutato a crescere e a capire meglio com’era fatto l’amore.
-Non è ancora uscito?- chiese Iside avvicinandosi. I due negarono col capo.
La sacerdotessa sospirò a sua volta guardando la grande porta di fronte a sè.
Da quando Seth se n’era andato Atem si era chiuso nel suo dolore, non aveva parlato con nessuno e quasi non mangiava più. Si stava distruggendo, e lei si chiedeva se quel ragazzo aveva la minima idea della crudeltà che aveva inferto al suo faraone.
Atem non era che un ragazzino, si era fidato di lui in modo troppo cieco.
Quante volte avevano sorpreso Atem fissare il vuoto sotto l’alto balcone del palazzo, affascinato da tanta altezza? Quanto sarebbe passato prima che l’idea del suicidio fosse diventata così attraente?
Cosa avrebbe potuto salvare il suo faraone ormai?
-Non ha fatto entrare neanche te?- chiese a Mana.
Mana negò tristemente con gli occhi incollati a terra.
Si sentiva morire a vederlo in quello stato: silente, sempre vago, mai un sorriso...mai...
Avrebbe voluto consolarlo, ma il ragazzo non lasciava avvicinare nessuno.
Da quando era tornato non aveva pianto. Neanche una volta. Si era solo chiuso in se stesso e si era ammutolito. Come se fosse morto, di colpo, non nel fisico, ma nell’anima. Era diventato vuoto...
Atem era chiuso nella sua stanza, seduto sul davanzale del balcone, guardava in basso.
Si chiedeva cosa si provasse ad abbandonarsi in quel vuoto e lasciarsi andare, senza pensieri. Sarebbe senza dubbio stato affascinante. Valeva la pena provare?
Chiuse gli occhi.
Niente.
Li chiudeva e vedeva la sua immagine. I suoi lineamenti, la sua pelle, i suoi occhi...che lo guardavano e lo uccidevano coi loro sguardi.
Due zaffiri che tagliavano più a fondo di una lama nel suo cuore.
Voleva smetterla, avrebbe voluto dimenticare quel viso, odiarlo perfino, ma non ci riusciva! Quante volte aveva pregato che quello fosse soltanto un brutto sogno e che ora si svegliasse per ritrovarlo accanto, col suo sorriso, con le sue carezze gentili...(ma quando mai?! Sei sicuro che parliamo della stessa persona?! -__- nd Cho e Atem).
Li riaprì fissando il vuoto sotto di sè come ipnotizzato.
Forse valeva la pena provare...
-Dammi retta Thief, questo non è il momento!-
-Finiscila!! L’ hai visto e mi hai detto che è in crisi no? Sarà più facile ucciderlo!-
-Credimi Thief, l’ ho visto e...Ti prego, lascialo stare, almeno per un po’ di tempo!!-
-Sei scemo?- ringhiò il ladro superando le guardie e salendo per i muri in groppa al suo fedele mostro, entità transnaturale (Diabound per gli amici! nd Cho) –Voglio farti presente che io odio quel tipo e peggio sta meglio è per me!! Quindi ora portami lassù e lasciami fare il mio lavoro!-
Diabound sospirò e annuì.
-Come vuoi...Lo vedrai tu stesso...-
“Tze!! Che ci sarà da vedere!” pensò Thief sbuffando. Per quel che lo riguardava il faraone era solo un moccioso viziato!!
Non gli avrebbe mai fatto pena!
Non si poteva avere pena di un assassino! Bè, in realtà era stato suo padre a fare uccidere la sua gente però...in pratica era lo stesso!! Tale padre tale figlio, diceva il ben noto proverbio...
Giunsero alla soglia del balcone della stanza del faraone.
-Allora...sei proprio sicuro di volerlo fare?- domandò un’ultima volta timidamente Diabound.
-Allora, capiamoci!- esclamò Thief –Io sono un ladro cattivissimo giusto?-
-Sì...-
-Sono un malvivente senza pietà, vero?-
-Sì...-
-Il mio cuore è pieno solo di odio e collera, nevvero?-
-Sì...-
-E allora cosa mi chiedi?!!!- tuonò facendo quasi volare la povera creatura. Diabound si strofinò le orecchie doloranti.
-Va bene, va bene! Come vuole lei, padrone!!!- ribattè con tono offeso.
E salirono sul balcone.
Thief balzò sul pavimento, e si guardò attorno.
-Faraone, dove sei?! Cerca di non farmi perdere tempo che oggi non è giornata!!-
Atem si girò e i loro sguardi si incrociarono.
Thief era allibito.
Quello non poteva essere il faraone. Assolutamente no!!
Il corpo quasi abbandonato, seduto sul davanzale...E quegli occhi vuoti, che sembravano quasi languidi per la loro profondità...
Era uno sguardo da fare venire i brividi. E Thief tremò, tremò guardando quel ragazzo che gli pareva privo di una vita propria. Il suo viso era fermo, freddo...Era irriconoscibile.
Thief deglutì. Non si doveva far incantare!
Era sempre lo stesso faraone che conosceva! Era il solito odioso sovrano che aveva giurato di accoppare! Forza e coraggio!! (agli uomini di buona volontà! nd Cho) (non fai ridere! nd Thief)
-A-Allora?! Sei pronto a morire?!!- sibilò.
Atem lo guardò senza palesare alcuna reazione.
Il suo sguardo toglieva a chiunque la voglia di vivere.
Era assolutamente senza alcun significato, non aveva alcun sentimento...
-Perchè non rispondi?!!-
Finalmente le labbra di Atem si schiusero, in un sussurro freddo e tagliente.
-Mi vuoi morto?!-
Thief sussultò.
Perchè si sentiva così?! Quella voce gli toglieva il respiro, lo costringeva a tremare e ad avere quella incredibile e irrazionale sensazione come ci fosse qualcosa in quella situazione che gli sfuggiva.
Si riscosse piano.
Doveva essere il caldo!
-Certo che ti voglio morto! E sarò io a...- si bloccò sgranando gli occhi –Che fai?!-
Atem si era alzato in piedi sul parapetto. Ora non lo guardava più; fissava solo il vuoto sotto di sè e si sporgeva sempre di più.
La veste di lino leggero con spacchi lunghi fino alle cosce ondeggiava al vento leggera e accarezzava il corpo sinuoso del faraone con grazia.
Thief non poteva credere ai suoi occhi.
Mosse un impercettibile passo verso di lui. Come mai ora aveva la gola stretta da una sensazione di angoscia nel vederlo dondolarsi sull’orlo di un balcone alzo si e no una ventina di metri?
-Che fai?....Scendi- ordinò sottovoce.
Atem pareva non ascoltarlo, aveva dimenticato tutto e tutti.
Non aveva più senso rimanere qui...Tanto valeva...
Sì...Sorrideva ora, melanconico. La dolce sensazione della vertigine che si avvertiva appena. Era eccitante solo quanto era angosciante.
Alzò le braccia, assaporò il vento che gli soffiava sul corpo, sul viso...Chiuse gli occhi.
-Scendi-
Atem riaprì gli occhi e alzò piano lo sguardo. La voce di Thief era vicina, troppo vicina! Gli bastò una rapida occhiata per vedere che il ragazzo era salito anche lui sul balcone.
Ora i due si guardavano, legati nello sguardo e in un muto colloquio.
-Scendi...-
Atem guardò giù.
-No-
-Sì-
-No-
-Dannazione, razza di sovrano mancato, scendi all’istante da lì!!-
La pazienza non era mai stata una gran dote di Thief.
Atem sorrise.
-Ok...- si lasciò andare, nel vuoto –Scendo all’istante-
Thief si girò per vederlo precipitare.
Si sarebbe sfracellato in pochi secondi. Pochi secondi...
Lo vide battere la testa su uno spuntone di roccia.
Si morse il labbro inferiore, senza sapere la ragione del suo indugiare.
No...No!!!
-Diabound!!!!- ruggì.
Pochi secondi dopo giaceva in groppa al mostro, tra le braccia il corpo senza sensi del faraone. Si guardò le mani, sporche di sangue. Si era ferito alla testa è vero...Lo guardò, gli spostò piano una ciocca di capelli dal viso appoggiato alla sua spalla. Sembrava sofferente...
Chi era? Chi era la persona che aveva tra le braccia?!
Non era il faraone che conosceva, era diverso, era tutt’altra persona!
Non...non avrebbe potuto ucciderlo...Non finchè era così.
Non era quella la persona che lui voleva uccidere.
-Thief...- sussurrò Diabound. Non poteva vedere il ragazzo ma immaginava il suo shock. Lui gliel’aveva detto però!!
In quei giorni il faraone non era in lui.
-Andiamo a casa Diabound...- mormorò Thief.
Che ve ne pare del primo capy?!
Seth: è orribile!
Thief: sl xke compari tu! u_u
o////////o............Come mi piaci in questa ficcy Thief! *_*
Atemu: anche a me!!! o///o
Seth: grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr...................................=_________________________=
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ladyzizi - Voto:
lady4