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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Pokémon
Titolo Fanfic: LE LACRIME DI TOGEPI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: crikke galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/01/2003 13:02:44

ash misty e brock a sea town. il team roket, alessia e angelo e clarissa combinartanno casini, ma la coppia ash misty riuscirà a nascere!!
 
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CAP UNICOOO
- Capitolo 1° -

I nostri amici, Ash, Misty e Brock, stavano tornando a Pallet dopo aver vinto la lega di Jotho. Mi correggo! Stavano cercando di tornare a Pallet! Erano in un boschetto. Stavano camminando esattamente da 5 ore!
-Basta! Non ce la faccio più! Possibile che quella stupida guida sbagli sempre e tu Ash ci fai perdere SEMPRE?- chiese Misty, alquanto arrabbiata!
-Allora cercala tu la strada per tornare a casa!- sbraitò Ash. Misty si calmò.
-Con piacere!- rispose.

Erano alla fine del boschetto. Erano arrivati ad una strana cittadina. Sapevano solo che il sole splendeva e c’era un mare FAN-TA-STI-CO!
-WOW! Che bello!- esclamò Misty stringendo ancora di più il suo togepri.
-Questa è Sea Town! E’ una bellissima località di mare!- spiegò Brock.
-Pika-pikaa!- anche Pikachu era entusiasta!
-Eh già è un posto bellissimo!- esclamò Ash, meravigliato.
-L’ultimo che arriva alla spiaggia paga da bere!- gridò Misty e tutti si misero a correre.

Misty si stava godendo il sole. Stava d’incanto. Ash, invece, faceva un po’ di surf e non se la cavava per niente male! Brock invece parlava con una ragazza al tavolo delle bibite. All’improvviso un ragazzo si avvicinò a Misty (Gira alla larga! Io ti conosco! N.D. Crikke) (Mi hai inventato tu, no? N.D. ???).
-Ehi! Cosa ci fa una così bella ragazza tutta sola?- chiese.
-In verità sono con due miei amici!- rispose lei in tono normale. Quel ragazzo era molto bello: capelli biondi spettinati e lungi, sorriso perfetto, occhi azzurro mare in cui affogare, fisico da schianto e un’abbronzatura perfetta! Il dio della bellezza in persona!
-Sei fidanzata?- le chiese poi.
-No! Ma non ti sei presentato!- esclamò.
-Oh, scusa! Io sono Angelo! Piacere! E tu?- chiese con un sorriso così perfetto e bello che ogni ragazza gli sarebbe caduta ai suoi piedi.
-Io mi chiamo Misty!- esclamò, senza lasciarsi troppo incantare! Ash, intanto, aveva notato quel ragazzo che stava parlando con Misty. Si avvicinò dunque e, sotto sotto, era geloso marcio!
-Ehi ciao Misty! Chi è il tuo amico?- chiese prendendo dal tavolino, vicino alla sdraio, una limonata.
-Lui è Angelo!-esclamò lei. Angelo… non mi stà molto simpatico, pensò Ash bevendo.
-Toge togee!- Togepi correva per la sabbia, verso Ash. Si attaccò letteralmente alla sua caviglia e gli fece un paio di occhi dolci. Ash lo prese tra le mani.
-Allora Togepi, cosa c’è?- chiese lui. Togepi si rannicchiò nel suo petto quindi il ragazzo l’abbracciò. –Scusa Misty, come mai non è corso da te?- chiese guardandola.
-Non lo so!- rispose. Misty provò a toccare il suo Pokèmon e lui scoppiò a piangere.
“Fammi indovinare: non ti stà molto simpatico Angelo, vero?” chiese mentalmente Ash a Togepi. Il Pokèmon annuì.

-Che ne dici se vi ospitassi nella mia modesta casa?- chiese Angelo.
-Con molto piacere!- esclamò Misty. Ash, che aveva in braccio Togepi, intanto pensava
“Sì sii! Molto piacere a buttarti sotto una macchina non a venire a casa tua!” Intanto erano arrivati. Era una villa stupenda! Altro che modesta casa! Angelo li fece accomodare in salotto mentre alcuni schiavi, come li definiva mentalmente Ash, detti anche camerieri, preparavano le loro stanze. Togepi tornò in braccio a Misty, anche se preferiva di gran lunga Ash. Quando le camere furono pronte Angelo gliele mostrò. Misty avrebbe dormito in una stanza molto grande e BEL-LIS-SI-MA! Le tende rosa acceso, il letto a due piazze, un armadio grandissimo e pure la televisione! La stanza di Ash era subito accanto. Aveva le tende verdi, un lettino ad una piazza ed un modesto armadio. La stanza di Brock era dall’altra parte della villa. Questa era piuttosto fredda. Però aveva un armadio modesto, poco più piccolo di quello che aveva in camera Ash, un letto ad una piazza e tantissimi giornali sul come allevare i Pokèmon.

Era venuta la sera e c’era un temporale pazzesco. Ash non riusciva ad addormentarsi! Scese in cucina per prepararsi una camomilla, e lì incontrò Misty.
-Ehi! Anche tu non riesci a dormire?- chiese.
-Eh già! C’è qualcosa che mi preoccupa!- rispose la ragazza.
-Vuoi parlarne?- chiese lui.
-NO! Ehm… cioè, non ne ho voglia!- rispose lei.
-Come vuoi!- esclamò Ash, dirigendosi a preparare la camomilla.

Misty ripensava, in camera sua, alla frase che aveva detto ad Ash: NO! Lo aveva quasi gridato! Cosa c’era dietro a quel comportamento? Forse il fatto che lei teneva profondamente ad Ash? NO! Non poteva essere così! Era impensabile! Strinse a se il piccolo Togepi. Doveva dimenticare il pensiero appena fatto.

Ash stava correndo per la spiaggia insieme ai suoi Pokèmon. Era l’alba. Pikachu lo guardava stranamente, cos’aveva il suo allenatore? Cyndaquil cercò di tranquillizzando: sicuramente era innamorato. Bayleef intervenne nella conversazione. Ash innamorato? chiese. Totodile le rispose che era proprio possibile!

Erano le dieci. TUTTI IN SPIAGGIA! Ash continuava a fare surf, sotto gli occhi ammirati di una splendida ragazza. E non era Misty. Quest’ultima era impegnata a conversare con Angelo. Questa ragazza aveva dei lunghi capelli neri, splendidi occhi grigi, pelle perfettamente abbronzata e uno splendido sorriso. Ash prese la sua tavola da surf e si diresse sulla spiaggia a rilassarsi. Si sdraiò sulla sdraio e prese la limonata fresca dal tavolino. La ragazza si avvicinò.
-Ciao, sono Alessia! Tu, invece?- chiese.
-Io sono Ash Ketchum, di Pallet!- rispose.
-Lo stesso Ash Ketchum che ha vinto la lega di Jotho?- chiese Alessia meravigliata.
-Eh già!- esclamò Ash.
-E’ un onore conoscerti! Sei bravo con la tavola da surf! Facciamo una gara?- lo sfidò.
-Con piacere!- rispose il nostro eroe prendendo la sua tavola da surf con sopra disegnato un Seel. Lei ne aveva una con un corsola. Cominciò la sfida. Alessia se la cavava proprio bene ma Ash non mollava. Erano bravissimi tutti e due. Misty si accorse della gara in corso e si avvicinò all’acqua per vedere meglio. Angelo, intanto, stava telefonando. Riattaccò il suo Nokia 3330 grigio chiaro e sorrise. Ash intanto aveva vinto la gara.
-Complimenti Ash!- esclamò Misty.
-Grazie Misty! Ah! Lei è Alessia! Alessia lei è Misty!- presentò Ash. Alessia notò lo sguardo con cui guardava Misty, ma non disse nulla.
-Piacere!- esclamò la ragazza dai capelli rossi.
-Piacere! Sai, ho dato filo da torcere al tuo fidanzato!- esclamò Alessia. Ash e Misty diventarono di un bel rosso intenso.
-IO FIDANZATO/A CON CHI?- gridarono i due all’unisono.
-Ehm… scusate! Volevo dire… al tuo amico!- si corresse la ragazza, molto spaventata.

Anche Alessia si era unita al gruppo ed aveva una camera nella villa di Angelo.
-Da queste parti ci sono tutte ragazze bellissime!- esclamò il ragazzo a cena.
-E’ proprio vero!- lo assecondò Brock.
-Io ne vedo solo una!- esclamò, invece, Ash.
-Cosa vorresti dire, Ash Ketchum?- sbraitò Misty.
-Nulla, solo il fatto che da questa parti io vedo solo Alessia come ragazza carina!- continuò Ash impassibile.
-Ah sì? E io chi sono?- chiese ancora più infuriata.
-Un maschiaccio?- tentò di chiedere Ash.
-Sbagliato!- si intromise Alessia. –Datemi per pazza ma voi due sareste una bella coppia!- continuò.
-COOOSAAA?- chiesero i due più rossi del ketchup che stava mangiando Pikachu.
-Ma stai scherzando? Tu stai parlando di questa Misty? Pel di carota?- chiese Ash.
-Ma per favore! Ma per carità! Ma fammi il piacere!- esclamò Misty. I due continuarono a litigare, tanto che si alzarono pure dalle sedie. Togepi cominciò a disperarsi.
-Pi-pi-pi!- Pikachu richiamò il piccolo Pokèmon.
-Toge…- l’uovo Pokémon stava per scoppiare in un pianto disperato (Non lo fare Togepi! N.D. Crikke)
-Pika! Pikachu-pi! Pikaa!- Pikachu cercava di salvare il salvabile e non far piangere Togepi, senza riuscirci purtroppo. Dal Pokémon sgorgò una lacrima. Quando si posò sul tavolo il piccolo pokèmon cominciò ad usare il suo attacco Metronomo. Ash e Misty vennero alzati in aria da una strana luce bianca.

Ash si ritrovò su un prato pieno di fiori. Non ricordava nulla. Si guardò attorno. Non vide nulla. Poi sentì una risata familiare. Quella era Misty. Si alzò dal prato e si diresse verso un boschetto. Lì vide Angelo e Misty, a braccetto, che davano da mangiare alle anatre. Ash divenne verde. Ma si fermò a riflettere (COSA FECE? Si fermò a riflettere? Ma è malato o cosa? N.D. Crikke). Perché gli stava tanto a cuore Misty? Perché se la vedeva con Angelo lui scoppiava dall’invidia? Forse… perché era innamorato? NO! Lo escluse totalmente! E fu allora che davanti a lui Misty e Angelo si baciarono. Ora Ash ne era sicuro: lui era cotto di Misty! E geloso marcio di Angelo!

Misty si guardò attorno. Quello era un bosco molto fitto. Sentì delle voci.
-SEI UN IPOCRITA!- gridava un Ash infuriato.
-E TU SEI UN PERDENTE!- gridò una Misty altrettanto arrabbiata.
-AH SI? BHE TU SEI UNA RAGAZZINA SMORFIOSA E ARROGANTE!- continuò il ragazzo.
-OH TU SEI UN LATTANTE E COME TUTTI I LATTANTI SEI INSOPPORTABILE!- si sgolava la ragazza.
-IO SAREI QUELLO INSOPPORTABILE? TU COSA DOVRESTI ESSERE ALLORA? SEI UNA RAGAZZINA TREMENDAMENTE FASTIDIOSA!- urlava lui, in preda alla collera. La nostra Misty non ci credeva: stava assistendo ad una litigata tra lei ed Ash!
-NON TI SOPPORTO PIU’! ME NE VADO!- terminò Misty.
-NE SONO FELICE!- gridò lui e le loro strade si separarono. La nostra Misty era tremendamente spaventata: temeva che potesse davvero accadere una cosa del genere! Ma lei non avrebbe mai urlato di andarsene al suo Ash. Lo amava troppo e da troppo tempo per lasciarlo.

Ash si risvegliò e vide Misty al suo fianco. Erano sul divano di Angelo. Ash arrossì all’idea di aver dormito così vicino a Misty. Non c’era nessuno nella sala. Sentì singhiozzare. Sopra il tavolo c’era il piccolo Togepi. Era ancora in lacrime. Ash lo accarezzò e lo strinse a se come faceva Misty per calmarlo.
-Su piccolino, cosa c’è?- chiese in tono dolce.
-Toge! Togeprii! Toge-toge! Togeprrrriii!- disse il Pokèmon. Voleva dire che NON VOLEVA assolutamente, che lui e Misty litigassero. Ash rimase stupito.
-Ma no! Ora è tutto passato!- disse Ash. Togepi si calmò

La mattina dopo erano a fare Shopping! Ash dovette portare tutti i pacchi di Misty! E Angelo quelli di Alessia. Brock, invece, doveva fare da babysitter a Pikachu e Togepi.
-Misty! Perché te li devo portare io tutti i pacchi?- chiese disperato. Lei non rispose ma sfoggiò un grosso sorriso che fece arrossire Ash, così si nascose il viso dietro tutti i pacchi di Misty. Quest’ultima si fermò ad una vetrina.
-WOW- esclamò. Ash cercò di dare un occhiata. Misty stava guardando una bicicletta rossa. Quella bici ad Ash faceva venire in mente un ricordo, di 3 anni prima. LA BICICLETTA! Si ricordò che doveva ancora la bicicletta a Misty. Cercò di svignarsela il più silenziosamente possibile.
-Ash dove vai?- chiese severa Misty.
-Ehm…- Ash non trovò una risposta.
-Riguardo alla bici…- cominciò a dire lei. –Non importa che me la ripaghi!- terminò quasi tristemente.
-E con questo?- chiese. –Anche se non ti ripago la bici, noi saremo sempre amici, giusto?- domandò. Da Misty non arrivò nessuna risposta. -Siamo amici da ben 3 anni! Bicicletta o meno lo saremo sempre!- continuò Ash.
-Hai ragione!- esclamò. Quindi si scambiarono un sorriso.

Jessie e James sorvolavano il posto in cui i nostri amici erano andati a fare Shopping.
-Prenderemo Pikachu stavolta!- disse Jessie. Wobbuffet uscì da solo dalla sfera.
-Wooobbuffet!- disse.
-Ritorna nella sfera!- ordinò lei.
-Wooobbuffet!- disse di nuovo mentre il fascio di luce rossa lo avvolgeva.
-La nostra arma segreta non ci deluderà! Miao!- esclamò Meowth.
-Sì! E finalmente il capo sarà fiero di noi!- disse James con tono serio.
-Cattureremo Pikachu, cattureremo Pikachu!- canticchiò allegramente il trio.
-Aspettate! E se Angelo ci tradisse?- si chiese James. Anche Meowth e Jessie si preoccuparono.
-Già è possibile!- esclamò quest’ultima.
-E’ vero! Mai dire gatto finché non ce l’hai nel sacco! Quello è il tipico casanova!- disse il Pokémon.

Alessia e Misty, quel pomeriggio, stavano trattando un argomento delicato: chi ti piace?
-Devo ammettere che Angelo non è male!- esclamò Alessia.
-Oh bhe lo penso anche io! Ma preferisco di gran lunga Ash!- disse Misty.
-Eh già! Pure Ash è carino! E ora che ci penso stamattina non ti ha staccato gli occhi di dosso!- notò la ragazza dai capelli neri.
-Ma che dici?- Misty arrossì.
-E’ vero! Quando gli hai fatto quel sorriso per tutta risposta alla domanda “Perché devo potarli io i tuoi pacchi?” lui è arrossito talmente tanto che avrebbe potuto realizzare un faro notturno!- esclamò Alessia.
-Ora esageri!- la rimproverò.
-Ma no! Ti giuro che è vero!- la rassicurò l’altra.

Ed ecco di nuovo Ash Ketchum, stavolta era completamente rilassato sulla sdraio. Gettò un’occhiata distratta a Pikachu: anche lui si godeva il sole. Si mise a pensare (E’ totalmente impazzito! N.D. Crikke) su cosa provava veramente per Misty. Era sicuro che non era una semplice cotta! Era davvero innamorato! Ma questo sentimento gli faceva una gran paura: e se avesse cambiato radicalmente la sua amicizia con Misty? Non aveva la più pallida idea di cosa fare!
-Ehi Ash!- lo richiamò Brock.
-Sì, cosa c’è?- chiese il ragazzo.
-C’è una bellissima ragazza che vuole conoscere TE!- disse.
-Me?- si chiese Ash. Guardò la ragazza: era molto carina! (Eccone un’altra! Peggio di Angelo! N.D. Crikke) (Ma ci vuoi stare zitta? N.D. ???) Ma il suo cuore batteva per Misty (Meno male^^ N.D. Crikke)!
-Io mi chiamo Clarissa!- esclamò. I suoi lunghi capelli rossi e mossi ondeggiarono mentre si presentava. Nel suo viso spiccava il rossetto rosa e i denti perfettamente bianchi. Aveva la pelle da angelo! Indossava una minigonna che le arrivava esattamente sotto il culo e un top che lasciava intravedere le sue ancora piccole forme. Per informazione di tutti aveva esattamente l’età di Misty. I suoi occhi verdi erano capaci di stregare chiunque! Non Ash! Chiunque ma non Ash! Le sue unghie erano lunghe suppergiù un centimetro, se non uno e mezzo.
-Io sono Ash!- esclamò stringendole la mano. Nel farlo sentì un brivido: meglio tenere gli occhi aperti!

Ash presentò Clarissa agli altri. Questa e Angelo si scambiarono una strana occhiata. Misty era leggermente gelosa: quella ragazza era bellissima ed aveva molta paura che potesse strapparle Ash. Anche Togepi era preoccupato. Quella ragazza avrebbe creato molto scompiglio! Anche Clarissa ebbe una stanza nella villa (MA QUANTE STANZE HA? N.D. Crikke) ed era proprio in mezzo a quella di Angelo e a quella di Alessia. A cena Misty non riuscì a mangiare niente!
-Io salgo in camera se non vi dispiace!- disse alzandosi.
-Misty…- sussurrò Ash molto preoccupato. Vide la ragazza salire le scale, sporgendosi dalla sedia. La seguì con lo sguardo e alla fine cadde come un sacco di patate. Mentre tutti ridevano e lui si tastava il suo povero fondoschiena, vide una lacrima cadere sulla moquette delle ultime scale. Misty piangeva?

Misty si buttò sul letto e si sfogò in un pianto di sperato, stringendo nei pugni le coperte di seta azzurra. Togepi cercava di consolarla. Non riuscendoci anche lui cominciò a piangere. Sentirono bussare.
-Chi è?- chiese Misty tra i singhiozzi.
-Ti va di parlarne?- chiese una voce. Misty l’avrebbe riconosciuta tra mille: era Ash! Come mai era salito? Un attimo prima si stava ingozzando di panini fritti al formaggio e di patatine al ketchup! Attese un attimo per pronunciare la risposa.
-Si!- era quasi un sussurro ma Ash sentì ed entrò. Aveva pure lasciato il cappello in cucina. Misty si sedette e Ash si accomodò vicino a lei. La osservò: aveva gli occhi stracolmi di lacrime e le guance rossissime. Nessuno dei due apriva bocca, nessuno pronunciava neanche una sillaba. Si sentivano solo i singhiozzi della ragazza.
-Posso abbracciarti?- chiese Ash. Misty annuì. Quindi lui la prese e la strinse forte a se. Lei continuava a piangere disperatamente.
-Oh Ash! Lo ammetto! Sono… sono gelosa marcia!- disse stringendolo forte. Ash si bloccò: Misty gelosa? Di chi poteva essere gelosa? Di Clarissa che faceva gli occhi dolci sia a lui che ad Angelo?
-Scusa se sono inopportuno… ma di chi?- chiese. Non venne nessuna risposta, neanche un singhiozzo, e la sua stretta si era allentata. La guardò: si era addormentata! La stese e la stese sopra una coperta. Era così bella…! E sembrava così indifesa! Sì! Sembrava un angelo!

Angelo e Clarissa parlavano in privato.
-Allora li rubiamo stanotte? Brock sarà una facile preda ma mi preoccupo per Ash!- disse il ragazzo.
-Ma no! Scordi che è da parecchio tempo che sono un membro del Team Roket! So quello che faccio! E Poi Jessie e James ci pagano bene!- con questo tono sensuale Clarissa cominciò a sbottonare uno ad uno i bottoni della sua camicia.
-Già! Sai persuadere bene, ragazzina da quattro soldi!- sussurrò Angelo.
-E’ il mio mestiere e per questo vengo pagata profumatamente!- disse mettendosi una mano nella maglietta e cavandone fuori un portafoglio. Angelo si tastò addosso: quello era il suo!
-Lo sai fare troppo bene! Persuadi le persone e gli rubi i suoi averi!- ridacchiò Angelo riprendendosi il portafoglio in pelle, color marroncino chiaro. Clarissa si allontanò da lui.
-Le chiavi della tua decappottabile rossa sono nel cruscotto!- avvertì andando via.
-Non me ne ero accordo!- disse sorpreso.

Angelo entrò nella stanza di Misty: stava dormendo. Le prese una borsa e scambiò alcune sfere Poké. Quindi se ne andò. Andando nella stanza di Alessia vide Clarissa che stava contando dei soldi e teneva in mano una borsetta nera, dove dovevano esserci molte sfere Poké. Entrò nella stanza della ragazza. Per un momento non ce la fece a rubarle i Pokémon ma poi agì. Uscì dalla stanza. Alessia aprì gli occhi e sorrise malignamente. Fece una risatina soffocata e si riaddormentò, mentre in alcuni pupazzetti teneva delle sfere Poké. I due membri del Team Roket consegnarono le sfere a Jessie e James.
-Siamo sicure che si siano dei Pokémon?- chiese Jessie diffidente.
-Provate ad aprirle!- esclamò Clarissa. Provò. Da essa uscì fuori un biglietto.
-TR non provate a rubare questi Pokémon: vi ho ingannato! Firmato Jenny88- lesse James con tutta calma.
-SIAMO CIRCONDATI!- gridò Meowth.
-Sbagliato!- disse una voce. –Ci sono solo io, ma basto e avanzo!- li corresse la famigerata Jenny88, ovvero Alessia. (Eh già! Jenny88 infatti mi ha dato l’idea per la fic e io l’ho ricompensata! N.D. Crikke)
-Solo una ragazzina!- sghignazzò Angelo.
-Ah sì? Vai… MEW!- gridò a tutta forza il nome del Pokémon, lasciando sbigottiti tutti. Avvolto dal fascio di luce rossa comparve un Mew azzurro, tremendamente bello e raro. Aveva un’aria innocente, con dentro una forza molto grande.
-Scelgo te, Sneasel!- gridò Clarissa
-Usa la bottintesta Mew!- ordinò Alessia. Il Pokémon stese in un attimo Sneasel.
-Vai Houndoom!- gridò Angelo.
-Usa l’attacco terremoto!- ordinò di nuovo la ragazza. Mew si illuminò e alzò in aria il Team Roket. Li fece scuotere e alla fine gli girava la testa a tutti quanti! –Finiscili con un attacco Psichico e mandali in orbita con un Falcecannone!- terminò l’allenatrice. Mew si illuminò di una luce azzurra intensa. Lanciò un lampo violetto che li mise K.O. Poi l’elettricità cominciò a scorrergli nelle vene e nella lunga coda, fino a sprigionare un potentissimo attacco Falcecannone. Andarono tutti quanti in orbita.

Ash si svegliò di soprassalto: dov’erano i suoi Pokémon? Uscì nel giardino, dove si sentivano dei rumori e assisté al Falcecannone del Mew azzurro.
-ALESSIA!- gridò Ash parandosi di fronte a lei. –Dove sono i nostri Pokémon?- chiese.
-In camera mia, dentro a dei pupazzi!- esclamò la ragazza.

-Quindi tu sapevi che Angelo e Clarissa erano membri del Team Roket guidati da Jessie, James e Meowth!- esclamò Brock.
-Esatto! Io in un certo senso sono parente dell’agente Jenny, e sono molto specializzata a catturare membri del TR! Per caso avevo captato con il cellulare un messaggio in cui Angelo doveva rubare i Pokémon a voi tre, quindi non l’ho finito di tenere d’occhio. Ho ascoltato una conversazione tra lui e Clarissa che diceva che quella notte avrebbero rubato i nostri Pokémon, poiché anche io mi ero aggiunta. Quindi prima di loro ho scambiato le sfere e le ho messe nei miei pupazzi!- spiegò Alessia.
-Wow! Quindi mi hai raccontato che ti piaceva Angelo come alibi per sorvegliarlo!- esclamò Misty.
-No, in verità mi piaceva davvero!- esclamò rossa in viso facendo cadere tutti a terra.
-Misty noi due abbiamo un discorsetto da fare riguardo una certa cosa…- disse Ash trascinando via Misty per un orecchio.

-Vuoi finire il discorso di ieri?- chiese Misty quando furono in camera di lui.
-Esatto!- esclamò Ash.
-E se non te lo dicessi?- minacciò a braccia conserte.
-Tu hai detto di essere gelosa! Quindi sei anche innamorata!- continuò il ragazzo.
-Ebbene?-
-Voglio un nome! E penso che tu abbia capito quale!- Ash guardò Misty negli occhi. La ragazza era spaesata. Con quello sguardo era ancora più carino! Nei suoi quattordici anni di vita non si era mai sentita così. Cosa doveva fare?
“Cosa faccio? Devo dirgli che lo amo? Ma se lui non contraccambiasse? Mi sentirei troppo giù e sono sicura che il nostro rapporto d’amicizia si spezzerebbe! Cosa devo fare? Non mi sento bene! Aiutatemi!” implorò Misty. All’improvviso lo stomaco di Ash cominciò a brontolare: era un segno dal cielo!
-Ne riparleremo più tardi! Voglio quel nome!- disse uscendo dalla stanza. Misty cadde nel letto e sospirò. Notò qualcosa sotto l’armadio. Andò a guardare meglio: era un diario! Cosa ci faceva Ash con un diario? Lo aprì e si ritrovò a sfogliarlo senza accorgersene. Erano tutti appunti sul suo viaggio! Tutte le avventure passate, gli amici conosciuti, i Pokémon incontrati… tutto di quel viaggio. Arrivò all’ultima pagina. Dalla sorpresa lo fece cadere a terra! Non poteva credere a ciò che c’era scritto! Rimise il diario a posto e scese in cucina: doveva parlare con Ash!

-Ash? E’ andato a fare windsurf!- rispose Alessia.
-Windsurf?- si chiese Misty. Comunque volò direttamente alla spiaggia. Lo cercò disperatamente con gli occhi! Doveva dirglielo specialmente ora! Ora che aveva scoperto… che lui amava lei! C’era scritto nel diario di lui, ed era certa, oramai, che fosse vero. Lo vide. Stava firmando una montagna di autografi a delle ragazzine! L’ira di Misty salì ancora di più! Lo prese per un orecchio e lo trascinò via.
-Ahio! Misty che fai?- piagnucolò.
-Ti devo parlare di tu-sai-cosa!- rispose mezza infuriata (solo mezza? N.D. Crikke).

-Allora! Avanti chi è!- chiese Ash quando furono in un posto isolato. Erano nell’aria picnic, stranamente deserta. Misty prese un profondo respiro.
-Però mi dovrai dire anche tu di chi sei innamorato!- disse guardando in basso. Ash diventò così rosso, che a confronto il fuoco di Cyndaquil era neve!
-D’accordo!- pronunciò.
-Bene! Ash Ketchum non pensavo te l’avrei mai detto ma… io… io ti amo!- esclamò. Si sentiva il rossore venire alle guance. Una cosa la sapeva: anche lui era innamorato di lei. Ma cosa aspettava? Natale?
-Anche io!- sussurrò. I due sorrisero. Misty si avvicinò e lo guardò negli occhi: era diventato più alto da tre anni prima! Quel momento sembrava interminabile. Lei avvicinò ancora di più il suo a viso a quello del ragazzo. Lui le mise una mano sulla guancia. Quindi si avvicinò e la baciò. Lei rispose subito al bacio. Ash capì che i loro rapporti d’amicizia sarebbero cambiati: sarebbero migliorati! Era ciò che stava pensando anche Misty!

Fine

 
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