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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: AMORE SENZA SENTIMENTI
Genere: Sentimentale, Romantico, Comico, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: garvas galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/12/2006 21:12:12

un sentimentale romantico con mooooolta comicità per uscire dagli schemi e provare qualcosa di nuovo. Leggetela e commentatela. garvas
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

Ciao a tutti! Sono io, il mitico, splendido, sorprendente, fantastico, incredibile, supremo, invincibile e (soprattutto) modesto Garvas!!!
È la prima fanfic che scrivo di questo tipo, bè.. non che ne abbia scritte tante ma, spero vi piaccia.
Non siate troppo duri con me.
Ma bando alle ciance, andiam a incominciar.


Vi è mai capitato di trovarvi faccia a faccia con la persona più splendida che avete mai visto?
Di provare qualcosa che non avete mai provato prima?
Di sentire che quella persona è la cosa più importante che esiste per te?
Bè….a me si, e solo allora, ho provato il vero……inferno.
Erano passati 12 anni da quando Bryan aveva avuto quell’incidente terribile.
Dopo quel pomeriggio tutta la sua vita cambiò.
Quando aveva 6 anni Bryan fece un incidente stradale mentre erano su una strada si montagna.
Per evitare un camion la macchina della sua famiglia sterzò finendo contro un albero.
Cosa c’è di terribile chiedete? Bè, i genitori se la cavarono con poco ma, la portiera a fianco di Bryan si aprì mentre la macchina sterzava.
Lui cadde giù per il dirupo continuando a rotolare subendo gli urti per via dei colpi contro gli alberi e contro i massi lacerandosi continuamente per via delle pietre che erano sul terreno del dirupo.
Quando lo ritrovarono sembrava troppo tardi, invece , per via di uno strano scherzo del destino, non era morto.
“è una cosa incredibile” dissero i dottori “ è stato un vero miracolo” ripetevano.
Bryan aveva subito diversi traumi e aveva parecchia ossa fratturate.
Negli anni a venire cambiò parecchio, di atteggiamento, di umore, e di fisico.
Non le solite cose che succedono agli adolescenti.
Ma era cambiato troppo, e ogni tanto li succedeva qualcosa di strano e di incredibile.
Arrivato ai 18 anni frequentava una scuola molto difficile e complicata.
La media totale della scuola era il 7, quindi tutti li studenti avevano dei brutti voti almeno in qualcosa, ma, stranamente Bryan era l’unico ragazzo che avesse mai preso il voto più alto di tutti, era il migliore della scuola.
Aveva un Q.I. (Quoziente Intellettivo per chi non lo sapesse.) più alto di 250.
Era una cosa incredibile, ma lo straordinario non è quello, lo straordinario era che, una volta, aveva sollevato 200 kg con una mano sola.
“forse è stata colpa della caduta che ha avuto da piccolo a stimolarli alcuni punti del corpo che li donano intelligenza e forza superiore al normale” questo ipotizzavano i medici, ma non c’era niente di certo.
Intanto Bryan continuava la sua vita ormai distaccato dalla sua famiglia visto che era maggiorenne ed era ricco.
Viveva per conto suo in una villa a solo 1 km di distanza dalla sua scuola.
A scuola aveva la reputazione di quello che tutti volevano come amico ma che era inavvicinabile.
Non ci teneva a farsi degli amici o a conoscere gente importante, li importava solo di se stesso e di nessun altro, per lui, potevano morire anche i suoi genitori e non gliene sarebbe importato niente.
Diverse volte qualcuno aveva provato ad avvicinarlo, senza successo ovviamente.
Ogni tanto ci provava Jim Surver, il ragazzo più simpatico della scuola.
(parlando al presente per narrarvi gli avvenimenti che sono successi in quei giorni.)
J:Ehylà.
B:. . . .
J:Anche oggi sei qui da solo?
B:. . . .
J: mi stai ascoltando?
B: . . . .no
J: lo sapevo ¬ç_ç
(Bryan continuava a leggere il suo libro senza degnarlo di ¼ di sguardo)
J: perché non vieni a prendere una pizza con noi adesso? Ci sarebbero alcune mie amiche che vorrebbero conoscerti.
Erano circa 10 o 15 ragazze che lo guardavano con i cuoricini sopra la testa, bè, ovviamente quella era solo una piccola parte delle ammiratrici che aveva Bryan.
B:. . . . .
J: e dai che ti diverti
B: . . . . (continuava a leggere)
J: ho capito, stavolta mi hai costretto.
B:….ma che?!?
(Jim aveva utilizzato una corda e un tovagliolo per imbavagliare e legare Bryan per trascinarlo fino al bar.)
B:ormai mi tocca star qui.uff che noia.
J:allora Bryan, ora che ti sei unito a noi di tua spontanea volontà....
B: --spontanea volontà? Ma che stai dicendo bradipo decerebrato? --
(--…-- = pensiero)
J: ….e senza alcuna insistenza….
B:-- ma di cosa parli bue muschiato con il cervello di un uovo? --
J: ora ti faremo conoscere qualche amica.
Entrarono 10 ragazze, tutte bellissime, nel locale e si sedettero al tavolo quasi scannandosi per sedersi vicino a Bryan.
B: --ma tu guarda cosa mi doveva capitare --
Passarono i minuti di costrizione forzata al tavolo finchè non arrivo la 11 ragazza che era stata invitata ad unirsi a loro.
M:scusate il ritardo.
J: oh finalmente sei arrivata May.
Quella ragazza si chiamava May Surver che era la (purtroppo per lei) sorella di Jim.
Era una ragazza simpatica, aperta, molto solare e mai triste.
J: May indovina chi c’è? C’è il tuo bell’innamo…
M:aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhh
Li tirò un ceffone cosi forte da far rimbombare tutto il locale.
M: stà zitto stà zitto.
J: mi hai fatto un po’ male.(e svenne, anche se, dopo 2 secondi era di nuovo a sedere come se non fosse successo niente.)
Dopo quasi 45 minuti Bryan non sopportava più la situazione.
B:scusate ma io me ne vado.
J: ma noooooo. Resta a cuccia.
E rimise a sedere Bryan.
B:ho detto che me ne vado….
J: e io dico…Cuccia Fufy. (indicando Bryan e facendoli cenno di mettersi a cuccia)
B:allora prendimi se ci riesci.
Mise un piede e una mano sul tavolo dandosi una spinta salto in aria facendo un salto mortale all’indietro.
B: se vuoi che resti ancora con voi dovrai prendermi, potete anche provare a prendermi anche tutti voi.
J: d’accordo ci stiamo vero?
Tutti: Siiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!
B: perfetto iniziamo esattamente…ora.
Fece uno scatto e corse fuori dal locale cominciando a correre abbastanza veloce con tutti gli altri che li correvano dietro.
J: ah ah. Forse non lo sai, ma a scuola mi chiamano “il fulmine tuonante dell’istituto”
B:ah si? E perché sei indietro? (correndo all’indietro mentre guardava Jim.)
J: ehm…. Non ha importanza, pensa a correre piuttosto.
B:uff, sei proprio testardo. La vuoi smettere di inseguirmi?
J: no
B:uffa che seccatura.
Si rigirò e cominciò a correre per bene aumentando la velocità e distaccando di altri 5 metri Jim.
B:rassegnati, non mi prenderai mai.
J:grrr – per la mia sorellina questo e altro – VIA!!!!!!
Incominciò a correre ancora più veloce quasi fino a raggiungere Bryan.
B: oh notevole. Complimenti sei davvero veloce.
J: adesso non fai più lo sbruffone?
B: non più. Adesso incominciò a impegnarmi.
Svoltò l’angolo ritrovandosi in un vicolo cieco.
J: ah ha. Ti abbiamo preso.
Arrivarono tutti i compagni di Jim per bloccare qualsiasi via di uscita.
Bryan dette una rapida occhiata a tutto il vicolo per trovare qualche via d’uscita.
B: tsk siete degli ingenui. Pensate di avermi preso?
Salì su un cassonetto dell’immondizia e si aggrappo ad una bandierina che era attaccata al muro per darsi abbastanza spinta da poter saltare sul tetto della casa.
J: ma che?!?
B: vi saluto.
Prese a correre sul tetto mentre gli altri erano saliti sul tetto e avevano ricominciato a inseguirlo.
B: ma voi non mollate mai?
J: no mai ^_^
B: -.- che rottura
Mentre tutti correvano sul tetto, Bryan si accorse che May era scivolata e stava per cadere,
così di punto in bianco cambiò direzione aumentando ancora la velocità di corsa per riuscire ad evitare che May cadesse.
Era appena arrivato sul punto di prenderla quando scivolò di sotto.
J:May, NO!!!!!!!!!!!
B: accidenti.
Saltò giù dal tetto prendendo May e girandola verso l’alto. Quando caddero su una macchina fracassandole il tetto.
J:o mi Dio.
Bryan era caduto di schiena colpendo l’auto per salvare May che era svenuta.
Tutti gli altri erano scesi giù per vedere cosa era successo e soprattutto per vedere se era ancora vivo.
J: May May come stai ? Rispondi.
M: c-che? I-io stò bene ma…..Bryan!!! cosa li è successo?
Si girò e lo vide immobile sopra il tetto della macchina.
M: n-no non è possibile. (disse piangendo May)
J: poveretto. Che brutta fine. Ha fatto un volo di 6 metri. Non si meritava questa fino.
M: n-no, non può essere, non deve
Urlò piangendo May.
J: fatti coraggio. Lo porteremo in un bellissimo posto per seppellirl…Eh?
Si sentì un rumore di vetri che cadono per terra.
B: ah che male. Ma che razza di caduta.
Saltò giù dal tettuccio come se niente fosse successo.
B: ma tu guarda, mi sono rotto la maglia.
J: aaaaaah il fantasma di Bryan
B: eh? Fantasma? Ma che fesserie stai dicendo?
M: m-ma….n-non sei morto?
B: io? Ma figurati.
May aveva le lacrime agli occhi per la felicità.
M: allora non sei morto! Come sono felice.
Disse rialzandosi in piedi.
A quel punto Jim decise di approfittarne , e con un sorriso a 46 denti spinse May addosso a Bryan e li sussurrò nell’orecchio:
J: pssss, è il momento buono per baciarlo.
M:Glom(arrossendo su tutta la faccia)
J: bè? Che aspetti?
May era paralizzata e non sapeva più cosa fare.
B: bè, io ora me ne vado.
J: ma no. perché non rimani ancora un po’?
Bryan lo fisso con uno sguardo gelido che avrebbe congelato l’inferno
J: urgh.
B: tsk, me ne vado
J: brrrr che freddo.
M: se ne andato…..
J: tonta.
M: eeeeeeeh?!? E perché?
J:Dovevi approfittarne. Tonta di una sorella.
M: grrrrrrrr. MALEDUCATO!!!!!!!!
(SCIAFFFFFFFFF. Rumore sonoro di uno schiaffo)
J: uuuuuuh le stelline.
Alla fine May se ne andò verso casa mentre Jim era steso a terra.


Qualche giorno dopo………

J: ehylà
B: -- di nuovo quell’idiota --
Ma stavolta non lo stette ad ascoltare e se ne andò.
J: ehi ma…. Dove vai?
B: questi non sono fatti tuoi.
J: ma no, stai tranquillo, stavolta non voglio portarti da nessuna parte.
B: ah no? E perché hai una corda e un bavaglio in mano? -.-
J:ma no, stò scherzando.
B: certo certo, intanto mantieni la distanza di 3 metri
J: ero venuto qui solo per dirti che mia sorella vorrebbe un appuntamento con te.
B:non mi interessa.
J: ma daiiiiii, si tratta di una sera e basta.
B: per prima cosa, non sopporto le persone vigliacche che no hanno il coraggio di parlare e chiedono agli altri di fare le cose per loro quindi, se viene lei a chiedermelo forse potrei accettare.
J:davvero?!?!?! E quante probabilità ci sono che tu accetti?
B: uhmmm, mettendola in numero direi, lo 0,000000000000000000000000000000000000001 % (per cento)
J: eh? Ma è pochissimo, anzi, meno di pochissimo, molto meno.
B: e allora? Non è affar mio.
J: uff, va bene. Glielo dico.
Poco dopo in classe.
M: eeeeeeeeeeeeeeh?!?!?!?!!!!!? Devo chiederglielo io?!?!?!?!?!
J:si
M: ma…. Ma……..
J: non ho potuto fare niente.
M: oddio, e adesso cosa faccio?
J: bè non so ma…eccolo sta arrivando. Chiediglielo prima che inizi la lezione
M:ah s-si c-certo.
Mentre Bryan entrava nell’aula tutti si zittirono e lo guardavano( soprattutto le ragazze).
Quando si sedette disse:
B: guardate che potete parlare quanto vi pare per quanto mi riguarda. Non devo darvi io il permesso.
E tutti ricominciarono a parlare normalmente.
J: forza sorellina. Muoviti
M:eh? A-ah, s-si
Si avvicino a Bryan mooooooooooolto lentamente.
M:ehm…..Bryan…..
B:. . . . . . . .si? (mentre leggeva)
M:io….ecco….vorrei chiederti….se…se….
B: . . . . .
M: se…..mi presti il quaderno di geometria.
B: non abbiamo geometria.
M: volevo dire di geografia.
B: non abbiamo neanche geografia.
M: ah….giusto, ehm…allora…volevo chiederti se…..se…
B: se posso uscire con te?
M: eh?! Uh? Come hai fatto a capirlo?
B: non era difficile. E poi tuo fratello me lo aveva già chiesto.
M: ah…..bè…e a-allora….c-che rispondi?
B: . . . . . .(continuando a leggere)
M: b-bè?
B: non so.
M: f-facciamo che mi rispondi dopo?
B: va bene.
Suonò la campanella d’inizio delle lezioni.
Professoressa: bene ragazzi, oggi ci sarà una specie di caccia al tesoro con in palio un premio speciale. Perciò oggi non ci saranno lezioni.
Classe: SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
B: uff, che seccatura.
Professoressa: vi metteremo a coppie di 2, senza possibilità di scampo( guardando Bryan), casualmente.
Dopo aver detto tutte le coppie,casualmente, Bryan capitò con May.
J:chissà come ma
M: s-sei stato tu?!?
J: chi io?ma daiiiiiiii. Certo che no.
M:cosi mi peggiori le cose!!
Professoressa: fate silenzio laggiù. Comunque ora andate in cortile e formate le coppie.
In cortile….

M: ehm…ciao Bryan.
B: ….. (mentre aspettava il foglio per la gara)
M:c-che stranezza che siamo capitati proprio noi due insieme vero?
B: è stato tuo fratello vero?
M:eh? N- non lo so
B: bè io credo proprio di si.
M: .. …….(arrossendo) – fratello che figure mi fai fare –
Aspettarono in cortile finchè non li dettero il foglio della gara dove c’era scritto il primo indovinello.
B: bene iniziamo.
Bryan si diresse verso il bosco accanto alla scuola.
B: seguimi o rimarrai indietro.
M: e-eh? A-ah si.
B:comunque, per quanto riguarda l’appuntamento….
M: ah si….b-bè?
B: non credo di poter accettare
M: a-ah……..
B: sono piuttosto occupato ultimamente e non ho tempo da dedicare a nessuno.
M:c-capisco.
B:comunque, a parte questo, dobbiamo muoverci.
M:eh?
B:la gara, ricordi?
M: ah già.
B: bè andiamo. ho già trovato la soluzione.
M:di già?!?ma come fai?
B: non è niente di speciale.
M: bè per te
B:. . . . . .
passò un po’ di tempo, e all’ultima tappa della caccia al tesoro(che era il bosco) cominciò a piovere fino a costringere Bryan e May a ripararsi dentro a una grotta.
M:accidenti, sta diluviando.
B:. . . . .a me non dispiace. si dice che la pioggia porti via la tristezza dal cuore delle persone.
M:davvero?
B:si. almeno cosi si dice.
M:ah…. – spero sia cosi, perché ne ho proprio bisogno –
B: non preoccuparti, non ne hai bisogno.
M:eh? di cosa?
B:………
M: -- nessuna risposta –
passò un po’ di tempo, ma non accennava a smettere di piovere.
M: non smette più. – che freddo. sto morendo –
B:…….
Bryan si tolse giacchetto e la camicia per darli a May.
B: tieni
porgendo il giacchetto e la camicia verso May.
M:g-grazie. m-ma tu no hai freddo.
B: il freddo è una cosa relativa. non preoccuparti per me.
M:sei gentile.( disse arrossendo per l’imbarazzo)
B: di niente.
passarono i minuti, e cominciava a fare molto freddo, e la caverna era troppo piccola per tutti e 2.
B:……….senti, io vado fuori.
M:eh?!? perché?
B: perché la caverna è troppo piccola per tutti e 2. cosi io vado fuori.
M: m-ma, è meglio stare tutti e 2 qui perché….almeno ci facciamo caldo a vicenda…e…..
B: meglio di no. io vado.
Uscì fuori bagnandosi completamente.
M:d-dai, torna dentro, non fare pazzie.
B: non importa, non mi succederà niente.
M: ma…ma….. – non lo capisco –
si arrampicò su un albero e si sdraiò su un ramo mettendosi a dormire.
M: ma…uff. – per una volta che c’ero andata vicino –
passò un po’ di tempo finche Bryan non senti un urlo provenire dalla caverna.
B: ma che?!?accidenti mi sono addormentato.
M: AIUTO!!!!!!!!!!!!!!!!!
B: May!!!!! dove sei!?!?!?!?!?......
guardò per terra e vide delle impronte di orso..
B: accidenti. May dove sei!!!!???!(urlò )
M:sono qui!!!
era salita su un albero con l’orso che cercava di prenderla.
B:aspetta costi, vengo a salvarti.
M: cosa vuoi fare?
B:ehi tu!( urlando all’orso.)smettila.
M:ma che fai? sei impazzito?scappa.
l’orso si girò ringhiando verso Bryan.
B: -- Mind Control –
ad un certo punto l’orso si fermo e incomincio ad andarsene via.
B:uff se ne andato.
M:ma….ma… come hai fatto?
B: ah…una cosa semplice.
M:sei fantastico.
B: ah…una cosa semplice.
mentre la aiutava a scendere dall’albero May cadde e venne ripresa da Bryan.
M: scusa, ecco tu…tu..
lo baciò nel momento in cui venne ripresa fra le sue braccia.
B:…
M: --tu mi piaci Bryan –



Fine 1° capitolo.

Piaciuta? spero di si, anche se non mi faccio tante illusioni.
Grazie per averla letta, so che il 1° capitolo per lo più è comico ma i prossimi saranno più romantici.
si accettano consigli.
grazie a tutti.
ci vediamo con il 2° capitolo.
Ni-Hao

 
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