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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Bakuten Shoot Beyblade (Beyblade)
Titolo Fanfic: IL TRADIMENTO DEL GIGLIO
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Autore: redeagle86 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/12/2006 11:41:06 (ultimo inserimento: 21/02/07)

il seguito di "UNA PIUMA PER KEI" nuovi pericoli minacciano la nostra coppia preferita...kxh
 
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TUTTI A SAN PIETROBURGO!
- Capitolo 1° -

“L’afflizione si è innamorata delle tue doti
e tu hai sposato la sventura…”
Romeo e Giulietta (Atto 3, Scena 3)





Kei lasciò la residenza Kinomiya mentre i suoi compagni erano ancora immersi nel sonno. Non che fosse presto: le 9.00 erano già suonate da un pezzo, ma quei lazzaroni non si alzavano mai prima delle 10. Salutò nonno Jei, mattiniero quanto lui e si diresse verso la casa di Hilary.
Si setiva su di giri, come spesso gli accadeva in quegli ultimi tempi: aveva tre amici psicopatici e impiccioni, un bey invincibile e , cosa più importante, l'amore di una ragazza dolcissima e bellissima. Stavano insieme ormai da cinque mesi: al ragazzo non sembrava trascorso così tanto tempo da quel pomeriggio sulla spiaggia in cui avevano aperto i loro cuori.
Suonò al campanello, attendendo la fidanzata. Ma, con sua grande sorpresa, fu Aki Tachibana ad aprire la porta.
-Ciao, Kei.
-Buongiorno, signora Tachibana.- La madre di Hilary lo metteva sempre a disagio. -Sono passato a prendere Hilary.
-Quella ragazza si è dimenticata di avvertirti, allora.
-Avvertirmi di cosa?
-Ieri sera le ha telefonato Takao, invitandola a festeggare non mi ricordo cosa- rispose. -E si è fermata là a dormire.
Una faccia stupita apparve sul viso del blader: abitava a casa di Takao e sapeva che non c'era stata alcuna telefonata e alcuna festa.
Nei suoi occhi passò di tutto ma il primo pensiero, diretto come un proiettile, fu: le è successo qualcosa.
-Ci sono problemi, caro?
-No...no, niente. Mi scusi il disturbo- si congedò.
-Figurati. Ciao, Kei.
-Arrivederci.
Non aveva senso preoccupare inutilmente Aki: forse non le era accaduto niente di grave. Ma chi voleva prendere in giro? Era lui il primo a immaginare il peggio.
Hilary non era il tipo dedito alle sparizioni: se fose andata da qualche parte glielo avrebbe detto. O si stava sopravvalutando? In fondo, anche lei aveva una vita oltre a lui...
Poi vide una cosa, abbandonata in mezzo alla strada...e iniziò a temere per la vita del suo amore. A terra, sul gelido asfalto, c'era una piuma di Suzaku.
La raccolse, stringendola nella mano: era un oggetto troppo importante per entrambi, Hilary non se ne sarebbe mai separata volontariamente.
Macinò di corsa la strada, scavalcando il cancello e gettandosi nella palestra.
-SVEGLIA!!
Max e Rei sussultarono spaventati.
-Che succede?! Sta bruciando la casa?!
-Hilary è sparita!- ribatté Kei, portandosi accanto a Takao. Si avvicinò al suo orecchio, urlando con tutto il fiato che aveva in gola. -ALZATI!!
Il capitano dei Bladebreakers si sollevò dal pavimento di un centimetro buono; giustamente frastornato, donò all'amico uno sguardo omicida.
-Ti sembra il modo di svegliare la gente?!
-Non ho tempo per essere cortese: Hilary è scomparsa!
Bastarono queste parole per cancellare ogni traccia di sonno dal viso di Takao.
-Che hai detto ?! Come scomparsa?!- esclamò, prendendolo per le spalle.
-Aki mi ha riferit che ieri sera ha ricevuto una telefonata da parte tua e che da allora non l'ha più vista. Pensava si fosse fermata a dormire qui.
-Ma io non l'ho chiamata!
-Il punto è proprio questo!
La discussione fu interrotta dallo squillo del telefono e dalla voce di nonno Jei.
-Kei! Per te!
-Potrebbe essere lei...
Il ragazzo si precipitò nel corridoio, avventandosi sulla cornetta.
-Pronto?
-Kei, sono io.- No, non era la sua Hila-chan, ma l'ultima persona che si aspettava di sentire.
-Yuri, cosa vuoi?
-Ti ho chiamato appena l'ho saputo: tuo nonno è tornato in Russia.
-Va avanti- lo incitò, prevedendo un risvolto peggiore.
-Si è impadronito del monastero e ha sbattuto fuori tutti i blader. Il peggio è che non c'è solo lui: è con Borgof...e Hilary.
-Hilary?! Aspettami all'aeroporto, Yuri: parto immediatamente!
-Dov'è che vorresti andare?- lo fermarono i ragazzi appena chiuse la telefonata.
-Hila è in Russia nelle mani di Borgof e di mio nonno! Devo andare a salvarla!
-Guarda che non ti lasceremo fare l'eroe: ci siamo anche noi e non abbiamo la minima intenzione di restare qui ad aspettarti.
-Ma...potrebbe essere pericoloso.
-Non preoccuparti: ci saremo noi a difenderti.
-Amici...voi...voi siete...il massimo.
-Facciamo del nostro meglio- replicò Rei.
-Allora si parte per San Pietroburgo!

-Bene. La prima parte del piano si è svolta alla perfezione: ora non ci resta che attendere il bel Romeo...
-...che verrà a salvare la sua Giulietta- concluse Borgof.
-Già, ma prima sarà meglio separarlo dai suoi Mercuzio e Benvolio, se capisci cosa intendo.
-Alla perfezione. Saranno i tuoi ragazzi ad occuparsene: vedremo quanto sono leali al loro capitano- proseguì l'uomo mascherato, rivolgendosi al ragazzo celato dalle ombre.
-Puoi contare su di me e sui miei compagni.
-Lo spero. Sai bene cosa ti costerebbe un fallimento.
-Certo.






Allora, cosa ne pensate?
lenn, visto che ho scritto il seguito? spero ti piaccia. fammi sapere.

baci a tutti
 
Continua nel capitolo:


 
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