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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: IL TUTTOLOGO
Genere: Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: penthotal galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/12/2006 04:09:03

La mia insonnia imperversa
 
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C'ERA UNA VOLTA...
- Capitolo 1° -

…un uomo. Era famoso in tutto il mondo per essere un luminare in tantissimi campi,tanto che veniva chiamato ,con timore reverenziale,il Tuttologo.
Questo immenso sapere non era però innato,bensì era frutto delle ricerche,delle dotte letture… del suo intenso studio,insomma.
Lo stesso studio che però lo aveva portato ad isolarsi progressivamente dal mondo;era diventato a tutti gli effetti un eremita.Limitava al minimo indispensabile le visite di estranei nella sua casa,con l’accusa che lo distraevano dalla sua ricerca del sapere…”Voglio arrivare ad assimilare tutto lo scibile umano…quando ci sarò riuscito,allora capirò la vita nella sua completezza…ne troverò il senso!!!”…questa era diventata la sua ambizione principale.

Capitò un giorno ,però,in cui il nostro tuttologo lasciò aperta la finestra,vicino alla sua scrivania,il luogo dove teneva tutti i suoi appunti.
I suoi preziosissimi appunti.
Guai se fossero andati perduti.
Guai se un gatto vi ci si fosse fatto le unghie…proprio come stava capitando in questo momento (O___o)
“Maledetto felino!!”Gridò il Tuttologo,tornando nella stanza e trovando un tale scempi”ora ti aggiusto io!!”
Gli lanciò una delle sue scarpe,che non lo colpì,ma centrò in pieno una pila di scartoffie li a fianco che vacillò e…e….crollò miseramente,centrando la finestra(aperta!!!!)
Al sapiente venne un colpo…si precipitò fuori dalla propria abitazione,cosa che non faceva da ANNI ormai(aveva una vecchia badante che curava la casa e sbrigava le commissioni per lui,in modo che non dovesse mai mettere piede fuori di casa…era muta mooolto discreta,quindi era quasi come non avere nessuno in casa U_U)
E
Rimase abbagliato
Era il primo venerdì del mese…giorno di mercato.Le strade erano invase da migliaia e migliaia di persone.Il sole splendeva alto nel cielo,riscaldando la pelle(che strana sensazione…non ricordava di averla mai provata),l’aria era frizzante e leggermente pungente…colpa dell’inverno,che ancora non aveva voluto cedere il passo alla primavera…ma..I SUOI APPUNTI!!!
Erano sparsi ovunque…sulle bancarelle,sotto i piedi ella gente…doveva recuperarli!
Si buttò a carponi e cominciò a recuperare quanti + fogli riuscisse a trovare…ma…era inutile…troppe cose li intorno attiravano la sua attenzione…cose per lui aliene
Una semplice coppietta che si scambiava tenere effusioni di…com’è che si chiamava?Amore forse?
L’aveva mai provato lui?...non gli pareva…eppure ne aveva lette molte di cose a riguardo…e adesso che se lo trovava d’innanzi…e quei bimbetti che si divertivano a correre come pazzi…le loro risate sguaiate…quand’era stata l’ultima volta che aveva riso?Quand’era stata l’ultima volta che aveva trovato qualcosa divertente?

Continuò a girare come un invasato,gettando il suo sguardo vacuo a destra e a manca…ogni cosa che incontrava ,per quanto potesse averla studiata a fondo,gli appariva ora sotto una luce completamente nuova…Si fermò infine ad una piccola aiuola.
C’era qualcosa che attirava la sua attenzione,in mezzo a tutte quelle erbacce(era un aiuola piuttosto trascurata)…un piccolo Bucaneve stava aprendo il proprio bocciolo.
Aveva studiato Botanica per anni e anni…non c’era cosa di quel processo che non conoscesse nel minimo dettaglio ma…come potevano tutto quel mucchio di fredde parole spiegare la meraviglia che si stava compiendo davanti ai suoi occhi? Era la nascita di una nuova vita…

E finalmente capì…
Capì che l’ossessione per il senso della vita lo aveva portato a dimenticarsi di vivere…mentre lui cercava di spiegarla,lei ,noncurante ,continuava a scorrere,al di fuori del suo studio…si portò una ciocca di capelli,ormai bianchi,davanti agli occhi:”Quanti anni ho perso…”.
Prese tutti gli appunti che era riuscito a recuperare e li lanciò per aria,sbottando in una risata sguaiata,come non ne aveva mai fatte”Beh…meglio tardi che mai!!!”esclamò e,con passo baldanzoso,si incamminò per la prima strada che incontrò,pronto a cominciare la sua nuova vita.

Fine

 
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