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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: FOLLIA
Genere: Sentimentale, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: black-out galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/11/2006 22:35:28


 
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FOLLIA
- Capitolo 1° -

Era mattina, eppure il campus si era già animato da circa un ora. Studenti che correvano con fette di marmellate in bocca, caffè, muffin, Coppie che si scambiavano il bacio del buongiorno e ragazzi che approfittavano per ripassare la lezione.
E poi c’era lui, o meglio esso. Il muro dello scalpore.
Tra le mattonelle vecchie, di quel muro che dava sul cortile dell’università, c’era scritto a grandi caratteri: Mattew e Nicolas per sempre.
Molti ragazzi passando per quel muro, leggendo quelle parole, avevano riso, preso in giro, quelle parole. Molte ragazze invece passavano e commosse sorridevano.
Eppure chi aveva scritto “Mattew e Nicolas per sempre”?
Nessuno lo sapeva, nemmeno i diretti interessati.
I due ragazzi, tenendosi per mano, si avvicinarono al muro, e uno dei due, che aveva i capelli castano-chiaro, corti ma selvaggi guardò l’altro e disse – Ancora non si è fatto vedere il nostro amico – Nicolas rispose – Mi dispiace. Vorrei tanto conoscere chi ha scritto questo con i nostri nomi. Sono già due mesi che c’è questa scritta – L’altro lo baciò e rispose – Prima o poi lo incontreremo, amore –
E se ne andarono, non accorgendosi che lì vicino, c’era un ragazzo, un ragazzo che li guardava.
Era da quando li aveva visti…in quel preciso istante, che si era innamorato di loro, della loro serenità, della loro complicità, della passione, che si percepiva, quando i due si sfioravano, anche per sbaglio.
Il ragazzo li guardò allontanarsi. Mattew e Nicolas erano due ragazzi, come gli altri, diventati improvvisamente famosi per via di quella scritta.
Abitavano insieme, e stavano insieme. Erano una coppia unita. Ed Eric lo sapeva.
Non c’era mattina che Eric non passasse spiando i due, mentre si dirigevano alla caffetteria, o mentre si sedevano sul prato, improvvisando pic nic e mangiando insieme. Loro due erano entrati a far parte della vita di Eric e l’avevano sconvolta. Non pensava che a loro, non mangiava più, non dormiva più, chiudeva gli occhi e si immaginava i due, immersi nella dolce quotidianità, o addirittura, si sfiorava e immaginava i due toccarsi, spogliarsi, amarsi, alla luce di candele.
Si toccava le labbra e rivedeva le scene in cui lui aveva assistito ai rari baci tra i due.
Ed era stato lui a scrivere quelle parole, perché tutti potessero leggerle, perché tutto il mondo sapesse chi erano Mattew e Nicolas.
Improvvisamente il ragazzo fu sorpreso da Alicia, una sua compagna che sorrise – Eccoti qua Eric! – Il ragazzo la guardò e non rispose. La ragazza sbuffò – Ancora a spiare quei due? Se sei gay, trovati un ragazzo e smettila di perseguitarti – fu allora che Eric parlò, sorridendo – Se ciò che provo per loro, potesse ridursi solo ad una parola, questa sarebbe amore, e non omosessualità. Io non sono gay, e io non amo loro, ma il loro amore –
La ragazza se ne andò, lasciandolo solo.
Eric sorrise, Solo. Soltanto quando era in solitudine poteva sfogare il suo amore per il loro amore.
Era ciò che amava. Non loro, non il loro aspetto, ma il loro modo di amarsi, il loro modo di vivere la loro storia alla luce del sole.
Eric sapeva che sarebbe sempre stato un mondo a se stante, eppure, guardandoli, lui si sentiva felice.
Era una sensazione che gli scaldava il petto, a lui bastava guardarli parlare di nascosto, sorridere, magari perché l’altro aveva fatto una faccia buffa.
Eric andò in classe.
Il professore stava parlando del tema dell’amore, come questo ispirò molti poeti, e fece esempio delle poesie più famose. Molte persone erano attente quel giorno, del resto l’amore si sa, è immortale. È esistito, esiste, e sempre esisterà.
Il professore alla fine si bloccò, guardò gli allievi e chiese – Qualcuno mi sa dare la definizione di amore? Eric, secondo voi…cos’è questa cosa di cui si parla tanto? Cosa stai scrivendo Eric? Pensi che ciò che scrivi, sia più importante della lezione? Dammi quel foglio – Eric guardò il professore e disse – No – Questo rimase molto contrariato del secco no, e rispose – Eric, dammelo. O ti sospendo –
Dopo una dura lotta, il professore lo prese, ormai in preda ad una morbosa curiosità. Lesse ciò che era scritto in quel foglio ad alta voce.

Chiamatemi folle:

Chiamatemi folle, o sani mortali e passate.
Chiamatemi folle
E come al mirar l’ignavia pena il Dante,
non curate,
ma guardate e passate.

Chiamatemi folle, poiché della mia pazzia
Non sono mai sazio;
Chiamatemi folle
Lasciatemi prigioniero e schiavo
Desideroso ed indegno.

Chiamatemi folle o voi sani perfetti, e passate
Poiché di questa pazzia dolce ed eterea voglio vivere
Perché io passo la notte a masturbarmi, pensando a loro
Chiamatemi folle
Ma nessuno di voi potrà mai capire cos’è l’amore
Come me
E se dovrò morire
Io morirò, ma amando il loro amore, fino all’ultimo
Dei miei respiri.

La classe era rimasta in silenzio. Alcuni ragazzi cominciarono a ridere, facendo commenti piuttosto volgari sull’identità sessuale di Eric.
Il professore guardò il ragazzo, che disse a voce alta – Io non ho nulla da vergognarmi, perché l’amore non è peccato. Piuttosto guardatevi voi. Voi non fate altro che fare sesso, regalarvi stupidi anelli, fingere che tutto vada a bene. Pensate di capire l’amore più di me? L’amore non è bello, non è allegro. L’amore è fuoco, l’amore è passione. E brucia, e brucia…e la fiamma resta sempre immortale –

Fine

Non so perchè ho scritto questa breve fic, ma ho deciso di assecondare il mio cuore. Ditemi cosa ne pensate^^

 
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