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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: ANCORA UN GIORNO DI TE
Genere: Sentimentale, Romantico, Song-fic
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: redeagle86 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/11/2006 09:25:47

Dalla canzone di Nek, una keixhilary. Leggete e commentate!!!!
 
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ANCORA UN GIORNO DI TE
- Capitolo 1° -

Ho deciso di cimentarmi in una song-fic perché appena ho sentito questa canzone ho capito che era perfetta per questo scopo.
Provate anche voi: mettete nel lettore il CD di Nek “NELLA STANZA 26” e ascoltate la traccia 8 “ANCORA UN GIORNO DI TE”. Poi ditemi se non parla della nostra coppia preferita….




(Lei)

Quando mi sfidi ho un temporale dentro
Quando discuti ti ucciderei
Ma se sorridi è trasparente il fondo
E si apre il mondo in me
Io voglio stare con te nel tempo che avrò
Di tante gocce farò un oceano…


La ragazza stava finendo di prepararsi: quel pomeriggio sarebbe uscita con il suo fidanzato. L’ultimo appuntamento prima della partenza.
Stese un velo di ombretto sulle palpebre e buttò un occhio alla foto di lui che teneva sul comodino: quanto lo amava.
Appoggiò le dita sul vetro, pensando al loro primo incontro, quando aveva pensato che facesse parte dello Psico Team. Allora non riusciva a sopportarlo: quella sua aria strafottente da padrone del mondo le dava sui nervi. Per non parlare delle rare volte in cui apriva bocca, regolarmente per offendere qualcuno: come la faceva infuriare…
Poi un giorno lo aveva visto sorridere e il mondo intero si era sciolto sotto quel viso dolce e angelico: era solo apparenza quell’ostilità e quel ghiaccio. In realtà era un ragazzo adorabile, con cui lei voleva stare per tutta la vita.
-Hilary, è arrivato!
Non si sarebbe lasciata sfuggire nemmeno un secondo di quella giornata nuova che le era concessa insieme a lui.


Ancora un giorno di te
Per dirti che mi salderò la tua pelle sull’anima
E questo vuoto che c’è lo riempirò
Le nostre cose più belle non le perderò…


Scendendo le scale pensò che aveva ancora un giorno, le ore più importanti di tutta la loro storia.
Gli avrebbe detto quanto lo amava, che lo avrebbe pensato ogni istante, che avrebbe contato i secondi che li separavano ancora. Gli voleva trasmettere la forza dei suoi sentimenti…perché per tre mesi non avrebbe più potuto farlo.
Tre mesi, tre mesi di vuoto che non sapeva come riempire. Avrebbe resistito tre mesi senza di lui? O li avrebbe trascorsi a piangere, magari immaginandolo fra le braccia di un’altra, nella landa russa?
Ma quando lo vide sulla porta si diede della stupida e ogni dubbio sparì: quegli occhi d’ametista, onesti e sinceri, traboccavano d’amore nei suoi confronti.
Sarebbe stata dura, per entrambi, ma i ricordi e l’attesa del ritorno avrebbero riempito il vuoto di quella lontana.
Con un sorriso, gli saltò al collo, stampandogli un appassionato bacio sulle labbra.


(Lui)

Quando ti penso mi manca il tuo sorriso
Ed il buon senso va in cenere
Poi ti disegno faccio a memoria il viso
Ma non somiglia a te
Io voglio stare con te nel tempo che avrò
Di tante gocce farò un oceano…


Il ragazzo si sedette sul davanzale della finestra: mancava ancora un’ora all’appuntamento con Hilary.
Aveva accettato di slancio la proposta di Yuri, ma ora che il giorno della partenza era arrivato, iniziavano i dubbi: tre mesi senza lei. Era un’eternità…
Soprattutto se chiudeva gli occhi e rivedeva il suo sorriso allegro e spontaneo: era stato quello a colpirlo al loro primo incontro. Lui, che aveva passato l’infanzia a serrare il cuore, chiudendo fuori i sentimenti, si era scontrato con lei, che amava la vita in ogni suo minuto. Davanti a quel sorriso tutti i suoi propositi di blader andavano in fumo…
Controllò di aver preparato tutto: la valigia fatta lo attendeva sul letto, pronta per quella sera; aveva chiuso le finestre e aveva in mano le chiavi. Afferrò Dranzer, tirato a lucido: stava per metterlo in borsa, quando cambiò idea e lo infilò in tasca. Non poteva fare un passo senza.
Stava per uscire, quando intravide qualcosa di bianco sgattaiolare sotto il mobile. Sospirò, lasciando la maniglia e accucciandosi per tirar fuori l’intruso.
-Fluffy, cosa ci fai qui?- disse, prendendo in braccio un gattone bianco come la neve, che si accoccolò contro di lui facendo le fusa. Il giovane adorava i gatti: gli somigliavano. Avevano la sua stessa natura solitaria e indipendente.
-Mary Lou ti starà cercando- continuò, accarezzandolo.
-Fluffy, dove sei? Fluffy…
-È qui, Mary Lou- rispose alla bambina, affacciandosi sulla porta.
-Scusa, Kei. Questo birbante ama tantissimo casa tua.
-Bhe, anche a me piace questo furfante bianco- proseguì Kei, dandogli un’ultima carezza. –Ma per tre mesi dovrà cercarsi un altro rifugio.
-Allora è oggi il gran giorno. Buon viaggio e buona fortuna.
-Grazie, Mary Lou. Ciao, Fluffy.
Kei salutò la piccola, dirigendosi poi verso la casa di Hilary. Era l’ultimo giorno in cui poteva godere della sua compagnia.
La voleva, come non aveva mai voluto nessun’altra al mondo.


Ancora un giorno di te
Per dirti che non puoi sparare sul fuoco per spegnerlo
Mi devi un giorno di te ti piaccia o no
L’unica cosa in cui credo non la perderò…


Avrebbe usato quelle ore per aprirle il suo cuore come non aveva mai fatto in tutta la sua vita.
Le avrebbe parlato del fuoco che gli ardeva dentro ogni volta che stava con lei, un rogo che bruciava ininterrottamente, che niente poteva spegnere. Che lo avrebbe scaldato in quei tre mesi in Russia.
Mentre la aspettava sulla porta, però, il suo cervello andò in paranoia: e se, durante la sua assenza, qualcuno si fosse avvicinato a Hilary? Chi gli garantiva che non si sarebbe fatta passare la tristezza con un altro?
In fondo tre mesi potevano essere lunghissimi. E poteva succedere di tutto: il loro amore avrebbe resistito?
Ma, quando lei comparve sulla soglia, sorridente e bellissima, capì che non esistevano incertezze: poteva partire tranquillo. Lui credeva nel loro amore: era troppo forte per cedere alle distanze.
Accogliendola fra le braccia, ricambiò il suo bacio con altrettanta passione.


Pensaci se vuoi
Ma se amarti è solo una mia idea
La difenderò…



Uniti in quel bacio, entrambi pensarono che, qualsiasi cosa accadesse in quei tre mesi, avrebbero difeso quell’amore con le unghie e con i denti.


Ancora un giorno di te
Per dirti che mi salderò la tua pelle sull’anima
E questo vuoto che c’è lo riempirò
L’unica cosa in cui credo non la perderò
Mi devi un giorno di te ti piaccia o no
L’unica cosa in cui credo non la perderò.






SPERO VI SIA PIACIUTA! BACI A LENN CHE COMMENTA SEMPRE I MIEI LAVORI!!! SONO ONORATA, LE SUE FAN FIC SONO SPLENDIDE!
UN BACIO A TUTTI QUELLI CHE COMMENTERANNO!

 
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