CAPITOLO UNICO - Capitolo 1° -
The spider’s patience and his hypnotic cobweb
Riluceva sinistra, ammaliante, oscura. Saettavano fili di seta inargentati. Contorta, ma ancora incompleta, su sfondo nero, si slanciava, si allungava, si intrecciava, fine; Regale. Quasi dolce. I movimenti lenti, delicati, studiati. Temeraria, audace, Folle, creava ipnotiche spirali, stordendo. Ammaliava, godendo della vivida luna. Ed eccolo, nelle recondità di questa, si muoveva sinuoso, sensuale, abile, furbo, agile e veloce, L’artefice di quell’intricata trappola fragile.
Ma fragile, ahimè, non era forse era e fu di tutto, tranne che debole,esile od effimera. Ed io, illusa, me ne accorsi tardi. Abbagliata da quel finto luccichio, da quel tetro girotondo di colori ed emozioni e finti sentimenti. Io, caparbia libellula, tenace e forte benché la mia mole, dovetti dimenarmi e contorcermi, continuamente, senza sosta, assiduamente, per non farmi sopraffare, per non farmi avvolgere, per non lasciarmi schiacciare. Ma dovevate vederla! Brillava nella notte, Fredda riluceva. E a lungo andare le già flebili ali che mi sorreggevano pian piano sono diventate più fiacche, e un giorno, nella lotta, si sono arrestate.
Io, la libellula che solcava libera l’aria, si è arresa al fascino dell’oscuro ragno. Perché come diceva Wilde “posso resistere a tutto tranne che alla tentazione”.
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