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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Bleach
Titolo Fanfic: ALONE
Genere: Sentimentale
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: Spoiler, One Shot, Yaoi
Autore: kisy-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/11/2006 19:32:55

Spoiler per chi non è arrivato almeno alla saga della Soul Society... un gelido capitano e un focoso tenente...cosa li lega?
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

Titolo: Alone
Autrice: NohaIjiachi (Kisy-chan su manga.it)
Rating: R/ Nc- 17
Pairing: ByakuyaxRenji
Disclaimer: i personaggi non appartengono a me, e si sa U_U (se fossero stati miei col cavolo che facevo vedere Renji a qualcuno! miooo *-* XD) ma hai rispettivi detenenti diritti su essi. scrivo codesta ficcy per il semplice gusto di dare libero sfogo alla mia mente perversa, quindi non ci guadagno nulla, quindi non rompete!! XD

Tutti i personaggi sono maggiorenni (veramente sono anche ultracentenari...ehm...) e comunque NON ESISTONO, ne ne?!

Buona lettura! U__U
°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°

<<T-Taichou...>>
L'unico rumore che andava a disturbare quel silenzio innaturale fu la voce del rossino, che interruppe il flusso dei suoi pensieri con quella piccola parolina vagamente spaventata.
<<sssh...>>
Aveva chiuso la porta a chiave, e comunque nessuno si sarebbe sognato di mettere piede nelle terme col suo Haori poggiato li fuori...
Lasciò scivolare morbidamente le labbra su quel petto caldo, la pelle umida di chi è appena uscito dall'acqua.
Il ragazzo sotto di lui ebbe un brivido leggero ma, forse per paura, non osò aprir bocca.
Si scostò lentamente verso destra, esaminando con gli occhi socchiusi gli arabeschi tatuati sul suo petto. quando arrivò al delicato bozzolo rosa sui suoi pettorali si sorprese di trovarlo già inturgidito. Socchiuse le labbra tirando fuori la lingua, andando a stuzzicare con estrema lentezza la pelle sensibile del capezzolo.
Il fukutaichou gemette a voce alta, e il moro si ritrovò a sorridere malizioso mentre pensava che evidentemente il trattamento doveva piacergli...
Continuò ad assaporare quel bottoncino delicato di pelle, godendosi i gemiti incontrollati dell'altro e i brividi che scuotevano la sua schiena. Sentiva sotto le sue mani i muscoli vivi e guizzanti, sotto la pelle dorata dell'altro.
La sua eccitazione svettava sotto il semitrasparente kimono intimo, lo sentiva dolorosamente duro.
Quanto diavolo l'aveva desiderato?
Un brivido potente di desiderio lo scosse, e due secondi dopo si ritrovo un Renji che gli dava la schiena senza nemmeno sapere come avesse fatto a rigirarlo di peso.
Vide i lunghi capelli rossi sciogliersi dal delicato nodo fatto alla meglio e ricadere morbidamente sulle sue spalle, vide la sua schiena alzarsi e abbassarsi appena al ritmo del suo respiro vagamente ansante, vide le sue dita muoversi spasmodicamente sul pavimento come in cerca di un appiglio.
Le sue mani si mossero automaticamente sui fianchi un pò spigolosi (per quanto bello, non era certo femmineo!), arrivando alle natiche sode. Le saggiò con le dita, carezzandole quasi in estasi.
Ripensò a quante volte si era ritrovato a fissare come ipnotizzato quel fondoschiena da urlo.
E, dio, l'aveva passato da un bel pezzo il periodo degli ormoni in subbuglio...
Sentiva il suo desiderio ruggirgli potente nel bassoventre. Desiderava solo appaggarsi, sbatterlo al muro e prendersi tutto il suo corpo fino a che non avrebbe avuto nemmeno più fiato per parlare.
Lo fissò, in un attimo di lucidità, e capì quanto in fondo l'altro fosse spaventato nonostante l'erezione che aveva fra le gambe.
Senti il suo corpo totalmente rigido per l'agitazione, si rese conto che a penetrarlo in quelle condizioni l'avrebbe solamente ferito.
Si impose la calma, di fondo aveva appagato da solo il suo desiderio nei confronti del vice-capitano per mesi prima di crollare...Altri cinque minuti non lo avrebbero ucciso.
Poggiò con delicatezza il petto contro la sua schiena, sorreggendosi sul pavimento con una mano. il rosso s'irrigidì violentemente a quel gesto e lo vide chinare leggermente il capo, probabilmente aveva stretto gli occhi in attesa di sentirlo entrare in lui.
Sospirò appena prima di prendere a baciargli delicatamente il collo e le spalle, portando una mano a sfiorare delicatamente la sua eccitazione.
La sua "tattica" sembrò funzionare, perchè oltre a farlo gemere dolcemente (musica, soave musica per le orecchie della sua libido sguinzagliata) sentì i suoi muscoli farsi sempre più rilassati.
La punta del suo membro sfiorò appena il forellino tra le natiche dell'altro, e quel contatto scosse il suo bassoventre in un ruggito di voglia, facendogli stringere i denti con un gemito.
Se continuava così andava a finire che veniva senza nemmeno averlo sfiorato.
Imbarazzante.
Un'altro movimento delicato, e di nuovo sfiorò la carne umida e calda di quelle curve paradisiache.
Non c'è la fece più, con un movimento brusco del bacino entrò in lui, violento e senza gentilezza alcuna.
Le gocce del suo seme scivolategli lungo il membro straordinariamente duro fecero il resto del lavoro, permettendogli di affondare tra le carni bollenti con un unica spinta.
E venne il grido dell'altro, un miscuglio di dolore e piacere che diedero nuovo vigore al "gelido" capitano della sesta brigata.
Voleva solamente lui, era stufo dei "non si fa" dei "scandaloso", dei "è sconveniente"
Alla faccia di quei maledetti vecchi bavosi della famiglia, 'sti cazzi della sconvenienza.
Voleva solamente lui, quelle labbra morbide, quel ghigno aspro, quel bellissimo corpo scolpito e virile, quei capelli morbidi, quelle spalle possenti, quelle natiche sode, quella voce sensuale.
Un inno al sesso. E lui lo voleva. E se lo stava prendendo.
Lo voleva.
Renji.
Renji.
Renji.
<<Ta--taichou....>> Le dita graffiarono il pavimento lascindovi una leggera strisciolina di sangue <<aaaah....>>
Non si rese nemmeno conto della foga e della violenza con cui stava spingendo in lui, artigliato ai suoi fianchi. La carne bollente lo avvolgeva in un paradiso dei sensi che lo spingeva a dare fondo alle sue energie, i fianchi che sbattevano con forza contro le sue natiche.
Non seppe nemmeno quanto tempo durò, forse minuti, forse secondi, forse ore. il piacere gli annebbiava i sensi.
Sentì solo il suo stesso grido di piacere mentre riversava tutta la sua passione dentro di lui con l'ultima vigorosa spinta.
Quando finalmente riprese possesso almeno in parte dei suoi sensi annebbiati, si ritrovò sdraiato al suo fianco. lo fissò, e se non fosse stato per il fatto che si era appena appagato probabilmente l'avrebbe sbattuto al muro per violentarlo.
I capelli scompigliati gli ricadevano in ciocche scomposte a lato del viso, la pelle dorata era imperlata da decine di diamanti d'acqua, che gli ritolovano pigramente lungo il corpo, le labbra rosse e turgide socchiuse a riprendere fiato, così come i capezzoli rosei che continuavano a rialzarsi dai suoi pettorali. Il ventre sporco del suo stesso seme, le gambe adagiate scompostamente che coprivano appena il suo mebro.
Di nuovo si ritrovò a pensare a quanto il suo vice fosse assurdamente, fottutamente, schifosamente sensuale.
Gli occhi di cioccolato si socchiusero, incatenandosi ai suoi impentrabili blu notte.
Lo fissò per qualche secondo, perplesso dalla dolcezza che emanva lo sguardo di quella creatura sensuale.
<<Kuchiki Taichou...>>
Un moto d'irritazione lo colpì immotivatamente a quelle parole.
<<... Sei bellissimo, Renji>>

°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-

Lo osservò mentre si asciugava i capelli umidi, sfregandosi con forza la nuca con un asciugamano candido.
I suoi occhi corsero istintivamente al suo fondoschiena, e con un moto di eccitante orgoglio notò il liquido bianco che gli colava lungo le cosce.
Si ritrovò a pensare che da oggi in poi non avrebbe mai rinunciato a vedere di nuovo il suo seme caldo colare avidamente sulle cosce scolpite del rossino, come se anche queste avessero desiderato una carezza di quella pelle morbida.
Gli si avvicinò, cingendogli delicatamente la vita con un braccio mentre lo traeva a se.
L'altro si voltò appena, il viso nascosto dietro l'asciugamano, anche se non potè evitare che il capitano notasse il rossore delicato che aveva avvampato sul suo viso.
Byakuya ridacchiò piano. Era assolutamente adorabile.
Una mano scivolò maliziosa fra le sue natiche, sporcandosi del liquido bianco, e continuò la sua corsa verso il basso raccogliendo gocce di sperma.
<<devi pulirti...>> mormorò facendosi vedere nello specchio mentre si leccava la mano
<<non avrei bisogno di pulirmi se qualcuno qui avesse evitato di venire così esageratamente...>> brontolò il rossino abbassando gli occhi col viso in fiamme.
Il capitano ridacchiò nuovamente e gli morse piano il collo, prima di staccarsi da lui.
Si voltò verso la porta, avvicinandosi tranquillo e poggiando la mano su essa.
<<ci rivediamo stasera, Renji...>> disse in un tono che non lascia adito ad interpretazioni sull'intenzione celata nella frase, prima di sparire dietro il velo opaco che divideva la stanza termale dal resto della sesta divisione.
Abarai Renji sospirò pesantemente e fissò in malo modo il proprio riflesso scarmigliato nello specchio.
<<potevi anche dire qualcosa, idiota>> si rimproverò a bassa voce, prima di gettare con un mugugnio scocciato l'asciugamano di lato e rivestendosi con gesti irritati, infuriato con se stesso e col suo fondoschiena dolorante che gli ricordava l'inebriante piacere provato nemmeno una mezz'ora prima.

°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-

<<Abarai kun?>>
Il ragazzò sembrò riemergere da un sonno profondo mentre si guardava attorno confuso.
<<lascia perdere, Hinamori. questo qui ha l'aria di uno che sta ovunque fuorchè nel posto che deve stare>> brontolò il biondino Izuru lanciando un occhiatina accusatoria al suo amico d'accademia.
Renji sospirò e si grattò la nuca imbarazzato.
<<avete ragione, scusatemi...>>
La ragazza sorrise dolcemente scuotendo la testa <<non scusarti>> mentre Kira scrollava le spalle nel medesimo significato.
Il rossino si rilassò contro il tronco di ciliegio che gettava un ombra delicata sulla neonata erbetta.
Allenamento con la brigata fino alla mezza, pranzo in mensa, un rilassante bagno nelle terme e un pomeriggio libero con i suoi amici.
Così doveva essere, una giornata come tante.
Ma qualcosa si era spezzato nell'equilibrio e nella routine.
Alzò gli occhi, fissando assorto il rosato dei ciliegi in fiore che lasciavano passare solo qualche delicato raggio di sole.
Ciliegi...
<<Kuchiki Taichou...>>
<<Kuchiki Taichou?>> domandò candidamente Hinamori fissandolo con sincera sorpresa.
Renji avvampò e si maledì mentalmente per aver pensato ad alta voce.
E si maledì il doppio quando vide il biondino ghignare divertito.
<<Kuchiki Taichou...>> mormorò imitando la sua voce profonda <<e poi mi arrossisce così...è ovvio>> annuì, convinto, mentre incrociava le braccia.
<<ovvio?>> fece in risposta Hinamori, sempre con l'aria candida che la contraddistingueva
<<certo. Abarai Kun si è preso una cotta per Kuchiki Taich...>>
Il poverino non fece in tempo a finire la frase che Renji, in un impeto delle sue solite reazioni esagerate, l'aveva atterrato e ora gli teneva la testa bloccata degno d'un lottatore di wrestling.
<<chi si sarebbe preso una cotta per chi? chi?! aaaah?!>> si sarebbe morsicato la lingua, dato che così dava ancora più credito alla teoria di Izuru.
Ma che poteva farci? gli era venuto spontaneo infuriarsi visto che lui non aveva NESSUNA cotta per NESSUNO!
....
Esattamente, per nessuno!
<<A-Abarai kun!>> Hinamori si avvicinò sbattendo gli occhi perplessa <<c-così lo strangoli...>>
Renji abbasò lo sguardo sul biondino, le cui labbra si erano fatte pericolosamente blu. lo lasciò andare con un sospiro esasperato <<mammoletta...>>
Izuru ci mise un pò a riprendersi, ma quando potè parlare normalmente diede un pizzico decisamente violento al rossino
<<mi hai quasi ammazzato, idiota!>>
<<e tu non dire stronzate allora!>> scosto la sua mano dalla guancia arrossata, tenendosela imbronciato <<non sono innamorato di nessuno, men che meno di quel Ghiacciolo corrispondente al nome di Kuchiki Byakuya!>>
Zac.
Ghiacciolo?
Dentro quella dannata stanza terme il suo capitano gli era sembrato tutto fuorchè un ghiacciolo.
L'aveva bruciato come una vampa di fuoco...
Anche il ghiaccio brucia
<<anche il ghiaccio brucia>>
Renji sussultò alla frase del biondo Kira, osservandolo con le labbra semiaperte "ma che fa, legge nel pensiero?!"
<<visto, ci ho azzeccato!>> ghignò il ragazzo, non trovando divertimento più piacevole dell'angosciare il suo vecchio compagno d'accademia con quegli infimi affari di cuore che lui tanto odiava <<non negarlo, Renji, ti sei preso una sbandata per quello che tu chiami ghiacciolo. una sbandata bella grossa aggiungerei, vista la portata delle tue reazioni...>>
<<Kira, ti avverto...>> mormorò minaccioso
Hinamori ormai seguiva la conversazione a bocca aperta, tutta presa
<<cosa fai, vai a parlar male di me dal tuo amore bello è impossibile?>> ormai ci aveva preso un sadico gusto a prenderlo in giro <<sempre che ti ascolti...ho paura che il tuo resterà un amore spirituale, Abarai-kun>>
<<non sonno innamorato di lui!>> sbottò violentemente come aveva previsto, con piacere maligno, il biondino <<solo perchè abbiamo fatto sesso non vuol dire che...>>
A quella mezza frase blaterata frettolosamente, e altrettanto frettolosamente interrotta, seguirono dieci secondi di fragoroso silenzio.
<<...Abarai kun?>>
<<scusatemi. mi sono ricordato che devo...finire una cosa>>
Si alzò di scatto, il viso in fiamme, e senza dare il tempo di dire "a" ai suoi due compagni sparì di corsa fra le fronde dei ciliegi in fiore.

°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-

Carte, fascicoli, scartoffie, ricevute...
Colonne e colonne di carta candida che occupavano la sua scrivania.
Nonostante l'espressione del suo viso fosse sempre la stessa, imperscrutabile e impassibile, dentro di se era impegnato in costernati ed annoiati monologhi mentali sul quel dannato lavoro che gli occupava gran parte del giorno.
Poggiò il pennello sull'apposito sostegno e alzò gli occhi all'orologio, lasciandosi sfuggire uno sbuffo scocciato.
Non erano nemmeno le cinque, e lui già desiderava che fosse sera.
Decise di prendersi qualche minuto di pausa e si rilassò contro il muro, allungando in avanti le gambe un pò intorpodite per via della posizione che era solito tenere al tavolino. Alzò gli occhi al soffitto, lasciando la sua mente libera di vagare...
Durante queste "pause" era solito perdersi in pensieri più o meno variati, anche se nell'ultimo mese erano solite vertere su (imbarazzanti) fantasie sessuali che avevano come protagonista sempre il solito vice-capitano dai capelli rossi...
Ma ora...Niente più fantasie.... Ora c'era il ricordo fresco del suo corpo...
Si leccò le labbra, ripercorrendo con immenso piacere, e totalmente dimentico delle scartoffie che aspettavano solo lui, i momenti passati col suo vice poche ore prima.
"Byakuya, datti una calmata...sembri un adolescente con gli ormoni a mille..."
Ma era difficile calmarsi col ricordo vivido dei suoi muscoli, della pelle calda, dei gemiti rochi...
Con un sospiretto di desiderio pensò a come avrebbe fatto a irretire di nuovo il ragazzo quella stessa sera... Lo aveva voluto così tanto... Ma una volta sola non bastava a placare la sete...
E poi c'era una cosa di cui si era pentito dopo il rapporto di quel pomeriggio.
Non l'aveva baciato.
Un pò il desiderio bruciante, un pò la foga del momento, un pò il fatto che mai avrebbe sperato in una fortuna simile, ma non era riuscito a saggiare la bocca di Renji.
E quella sera non aveva intenzione di ricadere nella fretta... Voleva gustarselo con più calma... Desiderava ardentemente intrecciare la lingua con la sua...Ed esplorare il suo corpo, sentirne il sapore...
Un gemito roco gli sfuggì, una mano che istintivamente carezzava il membro che a quelle fantasie si era risvegliato più famelico che mai.
Bene, ora ci mancava solo il masturbarsi...
Era proprio andato.
Cioè... Non era la prima volta che lo faceva nel perdersi in fin troppo accurate fantasie sul suo vice... Ma era una cosa rara...
...
Più o meno.
Bhe, le cose erano gravamente peggiorate sopratutto nell'ultimo mese.
Si diceva, da solo, di essere affetto da un incurabile forma di "Renjofilia", tanto per sdrammatizzare...
Ma di fondo, era vero.
Il ragazzo dai capelli rossi era diventato un chiodo fisso nella sua mente, che di tanto in tanto bussava a disturbarlo.
Irritante e chiassoso persino nei pensieri...
Ci mise un pò ad accorgersi che qualcuno bussava davvero. Sbattè gli occhi che si erano fatti un pò lucidi per il piacere e con uno sbuffo sfilò la mano che aveva intrufolato nei pantaloni, dandosi un aspetto decente e sistemandosi seduto alla scrivania di modo da nascondere l'erezione che protestava fra le sue gambe.
Abbassò il viso per nascondere le labbra che sentiva essersi inturgidite e riprese il pennello in mano, mormorando <<avanti...>> con una naturalezza tale che si stupì lui stesso della calma che possedeva.
Uno shinigami entrò con un inchino deferente, avvicinandosi poi alla scrivania e poggiando, con gran costernazione dell'algido moretto, un nuovo paccone di documenti.
A parte il saluto dovuto dello shinigami non si dissero nulla, come al solito. Almeno fino a quando il ragazzo non si bloccò sulla porta.
<<oh...ehm...Kuchiki Taichou?>>
<<mh>> esalò solamente, tanto per fargli capire che ascoltava
<<Ichimaru Taichou mi manda a dire che stasera gradirebbe la vostra presenza alla terza divisione e che...ehm...ha già "rapito" Abarai Fukutaichou>> disse aggrottando la fronte perplesso all'ultima frase del laconico invito.
A vederlo da fuori lo si sarebbe scambiato per una statua, ma a quelle parole il capitano Kuchiki aveva provato una focosa vampa di rabbia paragonabile solo al passaggio di un drago impazzito.
<<capisco. puoi andare>> disse atono come consuetudine, e lo shinigami si congedò con un breve inchino.
Non appena la porta si fu chiusa con un rumore leggero, il pennello che teneva in mano si spezzò di netto.
"Io...Ammazzerò...Ichimaru..."
Poteva anche dire bye bye alla serata da solo col vice-capitano...Tanto per rimanere in tema...

°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-

Fissò per l'ennesima volta il bicchiere di Sakè ancora intatto, vedendoci riflesse sopra scene di tortura che avevano come principale protagonista il capitano dalla volposa faccia della terza divisione
<<imbronciati, Kuchiki?>> domandò il diretto interessato col tono strafottente che lo contraddistingueva <<hai un aria truce... più del solito>> aggiunse bevendo un sorso leggerò di Sakè
Byakuya lo ignorò bellamente come avesse accanto un muro e continuò a fissare il sakè, un pò immerso nel piacere di quelle violente scene mentali in cui finalmente si toglieva dai piedi quell'essere irritante, e un pò per non rischiare di alzare gli occhi sulla scena poco lontana da lui.
<<il tuo tenente si sta scatenando, Kuchiki... devo dire che ha un corpo niente male...>>
Il capitano della sesta brigata strinse gli occhi che si fecero gelidi come ghiaccio, le mani a pugno che tremavano di rabbia repressa. Non osò alzare lo sguardo, era ben consapevole di ciò che stava accadendo poco lontano da lui. Un Renji completamente ubriaco che dava fondo a tutto il suo entusiasmo seminudo visto che "sentiva caldo" e decisamente seducente sotto l'effetto dell'alcool.
Quella sera avrebbe ucciso qualcuno, se lo sentiva nelle vene.
E non poteva ignorare i mormorii di apprezzamento sul fisico del chiassoso ragazzo.
Aveva bisogno di veder scorrere del sangue...
<<siamo nervosetti, eh?>> continuò a pugolarlo Ichimaru quando notò le sue mani tremanti <<se ti scoccia tanto perchè non vai lì e non lo fermi?>>
Già.
Ottima obiezione.
E chi glielo diceva a quel viscido ichi-volpe che il solo avvicinarsi ad un Renji in quelle condizioni lo avrebbe portato ad imbarazzanti stati corporei?
Lo avrebbe preso per i fondelli a vita...
<<non voglio rovinargli il divertimento>> borbottò bevendo finalmente un sorso d'alcool tanto per non spaccare la faccia a quel... Coso.
<<oh...capisco...quanta premura...>> l'uomo si voltò, presumibilmente nella direzioni in cui Renji stava ridendo sguaiatamente per chissà quale stupidaggine <<certo si diverte parecchio con Hisagi-kun che lo carezza in quel modo...>>
A quelle parole Byakuya non ci vide più e si voltò di scatto rovesciando il bicchierino sul tavolo. Ma vide solo Renji che rideva a crepapelle poggiato alla spalla di Izuru. Ci mise un paio di secondi a ricordare che non c'era nessuno della nona brigata...
Ichimaru l'aveva fregato.
<<uhuh... ma come siamo gelosi... tanto da dimenticarci le cose...>> la frecciata da parte del capitano della terza non si fece attendere <<Kuchiki, forse è meglio se ti porti via il tuo caro cagnetto... ho idea che la situazione degnererà...>>
Quanto lo odiava?
Abbastanza da provare l'insano desiderio di sfoderare la zampakuto e infilargliela nella fronte come un panetto di burro...
<<fatti gli affari tuoi e pensa a Izuru>> replicò tagliente <<lui e Abarai mi sembrano parecchio intimi...>>
<<lo sono infatti...tanto da venire a sapere per via diretta che oggi pomeriggio sembri esserti dato da fare con Abarai-kun...>>
A quelle parole Byakuya si sentì gelare.
Ma kami... Fra tanti... Fra TUTTI...Quel deficente totale di Renji doveva proprio andare a dirlo a quel dannato succube di ichi-volpe, Izuru?!
Non avrebbe più avuto pace...
Il sorriso sul volto di Ichimaru si allargò, il che non era affatto un buon segno...
<<non ci siamo, Kuchiki...dovresti essere meno teso... se gli salti addosso a quel modo è evidente che è da un pò che ci pensi...>> non vi fù alcuna risposta, e il capitano della sesta si morse la lingua per non replicare e dare adito alle (azzeccate) teorie di Ichimaru <<però dovresti essere più dolce... Abarai-kun non ti vorrà mai se continui a parlarli in quel modo gelido...>>
<<come te con Izuru?!>> irritato non riuscì a trattenere quella risposta <<fatti gli affari tuoi, razza di maniaco sessuale...>>
<<si, come me con Izuru>> replicò dolcemente Gin, ignorando il suo insulto <<si tratta pur sempre di un rapporto delicato... Saltargli addosso e violentarlo è una pessima mossa...>>
<<non l'ho violentato!>> sbottò, e immeditamente si morse la lingua per esserselo lasciato sfuggire
<<oh, no...certo che no... ma magari lui ha percepito il tuo gesto in modo diverso, non ci hai pensato?>> il sorriso di quel vermiciattolo era tanto ampio che per poco non svaniva sotto i capelli ai lati del viso.
Byakuya lo fulminò con lo sguardo, ma non potè impedire alle sue parole di entrargli nella mente.
E se a Renji non fosse affatto piaciuto?
Abbassò lo sguardo sulla pozzetta di sakè che aveva rovesciato poco prima.
Forse si era lasciato andare solo per paura di una ritorsione...
Come aveva fatto a non pensarci?
Dopotutto, non è normale una persona che ti tratta con deferenza gelida ogni giorno, e di punto in bianco viene a provarci con te....
Com'era stato stupido.
Aveva sbagliato tutto. Di nuovo.
<<mmh...>> mugugnò ichimaru, una finta preoccupazione nel tono <<vedo che hai da riflettere...Ti lascio solo a pensare... Nel frattempo io vado ad impedire al tuo adorato tenente di mostrare le sue sicuramente stupende nudità a tutti...>>
Si alzò in piedi, Byakuya che continuava a fissare pensoso il tavolo
<<a più tardi, kuchiki Taichou...>>

°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-

Il braccio appeso attorno alle sue spalle penzolava semi inerme, il ragazzo barcollante si appoggiava di peso contro il suo capitano, che riusciva tuttavia a tenerlo tranquillamente diritto senza il benchè minimo sforzo.
Kuchiki Byakuya si trascinava pacifico il suo tenente, ubriaco fino allo sfinimento, fissando con aria persa la strada davanti a lui.
Forse avrebbe dovuto parlargli...
Ma non sapeva nemmeno se lo avesse ascoltato, in quelle condizioni...
E se avesse avuto paura?
Se l'avesse rifiutato?
Se...Se...Se...
<<Renji>>
Il ragazzo alzò un pò gli occhi lucidi e sbattè le palpebre
<<si, Kuchiki Taichou...?>>
Byakuya si morse le labbra, indeciso...
Il rossino continuava a fissarlo, in attesa
<<ti proibisco di bere così, da ora in poi>> se ne uscì tanto per colmare quel silenzio imbarazzante
Stupido Byaku, non sei più un ragazzino!
Come se non bastasse ora il tenente lo stava guardando indispettito...
Bene, allontanalo ancora un pò, idiota...
<<come vuole, Taichou...>>
Quel tono freddo lo ferì molto più di quello che avrebbe pensato.
Ma che diavolo gli stava succedendo?
Camminarono ancora un pò in silenzio, ci misero parecchio ad imboccare il viale che portava ai loro alloggi visto che per via del passo malfermo di Renji erano costretti a camminare lentamente.
il capitano della sesta divisione si trovò a disagio come poche volte gli era successo in vita sua. sentiva chiaramente la stizza del vice-capitano, costretto a camminare sorretto da lui, ma decisamente poco contento della cosa.
Avrebbe voluto ritirarsi nel familiare silenzio ovattato della sua solitudine...E quel pensiero d'improvviso gli fece male.
Lui... Kuchiki Byakuya... Lui che aveva passato più di metà della sua vita in solitudine, e ci era sempre stato bene... Ora odiava l'idea di rimanere solo.
Deglutì, chiudendo per un secondo gli occhi, i tonfi del suo cuore che gli torturavano le tempie
Doveva essere impazzito del tutto...
<<Kuchiki Taichou...>>
Si rese conto che erano oramai arrivato davanti all'alloggio del tenente. Byakuya abbassò lo sguardo trattenendo a stento un sospiro. scosto il braccio dalle sue spalle, lasciandolo davanti la porta e voltandogli le spalle.
<<Kuchiki Taichou...>>
Di nuovo il tono impastato dolcemente dall'alcool... Il capitano si fermò ma non si voltò
<<perchè oggi... Mi avete...>> una pausa breve <<...Si, insomma...Avete capito...>>
<<... Perchè vuoi saperlo?>>
<<...>> qualche secondo di silenzio pesante <<perchè...Non me lo aspettavo...>>
<<...>>
<<pensavo mi odiaste...>> aggiunse il vice-capitano <<o che per lo meno non aveste mai avuto molta sopportazione nei miei confronti...>>
<<...>>
<<ero convinto che per voi fossi solo un inutile peso... Non mi guardavate mai... Non mi rivolgevate mai la parola...>>
<<...>>
<<perchè, capitano...?>>
Byakuya si voltò con tutta la pacata lentezza che riuscì a trovare. gli occhi blu gli si illuminavano di una luce strana che mai il tenente aveva visto prima d'ora.
<<perchè ti amo, Renji>>

°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-

Si sentiva scoppiare la testa. Lo infastidiva pure il ronzare lontano di una mosca.
Dio, quanto si odiava, lui e le sue bevute assurde...
Si sistemò con un sospiro il panno baganato sulla fronte che gli dava un pò di sollievo e tornò a giacere immobile fra le lenzuola.
Il capitano gli aveva pietosamente dato una giornata di riposo per farlo riprendere dalla colossale sbronza... Sarebbe stato un suicidio cercare di lavorare con quel mal di testa.
Fissò ipnotizzato la mosca che ronzava in circolo qualche metro sopra di lui
"Perchè ti amo, Renji"
Quelle parole continuavano a rombargli nella testa
"Perchè ti amo"
"Ti amo"
Kuchiki Byakuya gli aveva davvero detto ti amo? Oppure era un parto della sua mente annebbiata dall'alcool?
Aah, non voleva pensarci... Sentiva il mal di testa aumentare esponenzialmente se provava a ponderare la cosa...
I ricordi erano tanto nitidi da ferirlo... Escludeva a priori l'ipotesi "sogno"
Anche perchè quella mattina aveva di nuovo visto quella luce che non riusciva a catalogare negli occhi del cuo capitano, mentre lo guardava.
Quindi...Byakuya gli aveva davvero detto ti amo.
Però...Era sempre stato così freddo...
Ripensò alle mani nivee del Taichou sul suo corpo, avvammpando immediatamente.
Era inutile, non c'erano "però" e "ma" che tenessero. Byakuya gli aveva detto ti amo e l'aveva dimostrato ampliamente.
E lui?
Che cosa provava?
Un capogiro lo colpì a quella domanda.
Non si era mai chiesto cosa provasse nei confronti del proprio capitano... Lo stimava, certo. Ne aveva un rispetto profondo tanto quanto la rivalità che provava nei suoi confronti. Si fidava di lui, anche quando sembrava volesse condannare a morte Rukia. Non riusciva in nessun modo ad odiarlo.
Ma... Oltre quello?
Cos'altro sapeva oltre al piacere totalizzante che aveva provato nel sentire le sue labbra e le sue mani esplorarlo?
Cos'altro poteva dire di sentire per il suo capitano, oltre alla sensazione d'inebrainte felicità che aveva provato quando si era unito a lui?
Si alzò di scatto, il cuore che batteva forte.
Aveva bisogno di parlare con lui, e subito.
Saltò giù dal letto, ignorando i dolori assilanti che gli martellavano le tempie e uscì a passo di marcia dalla camera.
Nel giro di due minuti e mezzo si trovava davanti alla porta dell'ufficio col fiatone per via della camminata sostenuta.
<<avanti>> rispose deferente il Taichou dall'altra parte quandò bussò
Il ragazzo entrò nell'ufficio salutando il proprio capitano con un inchino breve, rendendosi conto solo in quel momento di essere uscito solo coi pantaloni e il kimono bianco, i capelli sciolti e scompigliati.
Ah, ma chi se ne fregava!
<<Renji>> in tono vagamente di saluto <<ti senti meglio?>> con tutta la calma del mondo
<<per niente>> rispose schietto il ragazzo quando un dolore acuto gli attraversò le tempie <<ma avevo bisogno di parlarvi>>
Byakuya sbattè le palpebre perplesso e gli fece cenno di avvicinarsi, facendogli posto vicino a lui. Il rossino si accomodò al suo fianco con un sospiro leggero.
era il momento di capire.
<<Kuchiki Taichou>> serio serio, alzò gli occhi su di lui con espressione decisa <<potreste baciarmi?>>
<<come?!>> in un sincero moto di sorpresa il Taichou della sesta brigata si voltò verso di lui macchiando un documento d'inchiostro
<<potreste baciarmi?>> ripetè il ragazzo senza cambiare espressione
Lo sguardo blu dell'altro si puntò su di lui, la sua attenzione completamente focalizzata. il tenente non battè ciglio, in attesa.
<<perchè dovrei farlo?>> indagò poi, sospettoso
<<ho bisogno di capire>> l'immediata risposta in tono deciso <<per favore, capitano. Baciatemi>>
Byakuya sospirò e si rese conto che se avesse resistito un secondo di più di fronte a quella richiesta e a quel viso sarebbe impazzito.
Poggiò pacatamente il pennello sull'apposito sostegno e si chinò un pò verso il proprio vice, colmando la breve distanza che li separava.
Un inebrainte sensazione di piacere attraversò il suo ventre quando pensò che quello era il loro primo bacio. Le sue labbra si muovevano su quelle dell'altro con una dolcezza che non ricordava di possedere.
Dal canto suo, Renji aveva chiuso gli occhi e assaporava timido le labbra del capitano. erano strette e morbide, con un sapore vagamente asprigno di limone, ed infinitamente dolce di ciliegia.
Si lasciò andare del tutto, poggiando delicatamente le mani sulle sue spalle mentre inclinava leggermente il viso e socchiudeva le labbra. Immediatamente sentì la lingua umida dell'altro intrufolarsi delicatamente nella sua bocca, andando a stuzzicare in movimenti leggeri la sua.
Un brivido leggero di piacere lo scosse, mentre ricambiava il gesto e intrecciava la lingua con la sua, in una sensazione di ruvida dolcezza. Era quanto di più piacevole Renji avesse mai provato, e immediatamente il desiderio di non staccarsi più da quelle labbra gentili lo pervase prepotentemente.
Continuarono ancora, a lungo. Le mani di Byakuya scivolarono piano sui fianchi dell'altro e lo attirarono a se con tenera possessività, mentre Renji aveva incrociato le braccia diatro al suo collo e ora lo traeva leggermente verso di lui.
Delicati suoni umidi delle loro lingue che si intrecciavano, assieme ai sospiri leggeri, erano gli unici suoni che traforavano il silenzio ovattato che si era creato intorno a loro.
Il rossino aveva l'impressione che avrebbe potuto continuare per sempre, e il capitano sembrava essere dello stesso avviso quando per l'ennesima volta le loro lingue si separavano per un secondo scarso, prima di tornare a cercarsi fra le loro labbra apparentemente incapaci di rimanere separate.
L'idillio sarebbe potuto continuare ancora per parecchio, non fosse stato per la porta che venne spalancata senza alcun ritegno e rispetto per la privacy intima che si era creata fra i due.
<<byaku!>>
La voce squillante di Yachiru nel giro di tre secondi scarsi aveva distrutto irrimediabilmente l'atmosfera creatasi. Renji sobbalzò, arrossendo visibilmente fra le braccia del capitano. Quest'ultimo si limitò a volgere uno sguardo indolente alla porta <<si?>> in tono dannatamente basso e pericolosamente stizzato.
La ragazzina per nulla intimidita dallo sguardo furente del capitano si limitò a sbattere le palpebre pacifica.
<<siete fidanzati?>> Domandò con tutta la naturalezza di questo mondo, immediatamente dimentica del motivo originale perchè cui era andata lì.
<<...>> Byakuya era poco abituato a mentire, ma non aveva voglia di stare li a spiegare tutta la storia. Fu però la risposta del tenente a stupirlo, anzi, diciamo anche sconvolgerlo.
<<si>> rispose secco il rossino stringendo un pò le braccia attorno al suo collo <<siamo fidanzati>>
<<oh...>> Yachiru si portò una mano alle labbra, ponderando la cosa. infine sorrise come suo solito e alzò la manina, salutandoli <<allora vi lascio soli! ciao ciao!>> e fatta questa magnifica uscita si richiuse la porta alle spalle, i passi saltellanti che si allontanarono velocemente.
<<...Renji>>
<<è così, no?>> borbottò il tenente, arrossendo focosamente <<quando due persone si amano, si fidanzano no?>> aggiunse poi frettoloso.
Byakuya alzò un angolo della bocca a quell'indiretta confessione e gli poggiò una mano sulla nuca, carezzandolo teneramente.
<<si, Renji... siamo fidanzati...>> mormorò lasciandogli un bacio leggero fra i capelli <<volevo solo dire che probabilmente entro mezz'ora l'intera soul society sarà a conoscenza dei nostri affari...>>
Renji sbattè le palpebre, non avendo riflettuto su quel lato della questione, e sospirò pesantemente rilassandosi contro il suo petto.
<<bhe...ormai... non importa...>> si strinse a lui affettuoso <<va bene così....>>
Byakuya avvolse in un abbraccio caldo il tenente della sesta brigata, poggiando il viso fra i suoi capelli, gli occhi chiusi, finalmente un vero sorriso rilassato che rischiarava il suo volto.
<<non sono più solo....>>


End
 
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