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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: TU SEI MIO - BY AYA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Slash
Autore: lily90 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 17/11/2006 10:59:11 (ultimo inserimento: 21/11/06)

e` una yaoi che ho trovato girovagando in rete... è stupenda!!! coppia harry/draco... leggetela!!!!!!!!!!!!
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

Come ho già detto nel riassunto, questa ff non è minimamente mia ma di una simpatica ragazza, Aya, che, benedica, ha un'immaginazione che ti convolge...
Non vi voglio dire altro... solo che se ve la perdete non potrete leggere nient'altro nella vostra vita!!!!!!!!!!!

lily90






Il nuovo anno scolastico, era iniziato oramai da qualche mese. La vita a Hogwarts, era scandita, come al solito d'altronde, dal ritmo frenetico e incalzante di sempre. Le lezioni, i compiti, gli allenamenti di Quidditch, le partite, i vari gruppi di studio, i posti di ritrovo, le chiacchiere senza senso, i pettegolezzi, e tutte le cose che di solito fanno parte di una scuola, piena di giovani studenti, desiderosi di fare nuove conoscenze e/o ignote esperienze, com'era la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Harry James Potter, cercatore, prefetto e studente in casa Gryffindor, si aggiustò disastrosamente la sua cravatta, perennemente sfatta, e dopodiché quando si arrese all'evidenza dicendosi mentalmente che 'lui non sarebbe *mai* riuscito a fare bene il nodo alla cravatta gialla rossa che indossava', prese in mano un pettine lo bagnò appena, e lo passò nei suoi capelli eternamente in disordine, per dargli un'aria pressoché 'accettabile' e quando per la seconda volta, quel giorno si arrese, ricordandosi che i suoi capelli non sarebbero *mai* stati in ordine, decise di abbandonare il bagno e di scendere in sala comune ad aspettare i suoi migliori amici.

Hermione Jane Granger, una ragazza non molto alta, dalla pelle di pesca e dai bei capelli castani che le incorniciavano il bel volto da cui sempre traspariva un'espressione arguta ed intelligente,
in quel momento era seduta su di una poltroncina di chintz blu di Russia, ed era impegnatissima
a leggere un tomo di dimensioni GIGANTESCHE, che lei di
solito definiva 'una lettura leggera, per riposarsi prima di andare a dormire,
o prima di iniziare la giornata scolastica.
Indubbiamente Harry, non la capiva, un po’ perché a lui leggere non
piaceva particolarmente (soprattutto se si
trattava di qualche tomo riguardante trasfigurazione, pozioni, incantesimi o peggio del peggio,
storia della magia),un po’ perché non era così bravo a scuola, e un po’ perché
studiare non gli piaceva per nulla.

"ehi Mione, buongiorno!" esclamò il giovane Gryffindor, sedendosi sulla poltrona accanto all'amica.

"ciao Harry" lo salutò brevemente la strega, non mollando per un attimo lo sguardo sul tomo.

"si può sapere come fai a leggere libri così pallosi, la mattina prima di colazione? Io non li riesco a digerire" disse la voce di Ronald Weasley, l'altro migliore amico di Harry.

Ronald, o Ron come tutti lo chiamavano oramai da tempo, era un ragazzo alto e dinoccolato al massimo. Aveva dei scompigliatissimi capelli rosso fuoco, e un esercito di lentiggini sulla faccia, che risaltavano appena gli occhi azzurri. Era il sesto in casa Weasley, e lui detestava con tutte le sue forze, essere considerato povero, e solo *l'ombra di Harry Potter*.

"Ron, quest'anno dobbiamo impegnarci seriamente! Quest'anno abbiamo i M.A.G.O!" esclamò la strega con fare saputo.

Harry sorrise all'ennesimo battibecco dei suoi due migliori amici.

"su dai ragazzi" disse cercando di sotterrare l'ascia di guerra "andiamo in Sala Grande, o faremo tardi per la colazione" esclamò uscendo dal ritratto della signora grassa.

***

Il giovane Potter, entrò lentamente in biblioteca cercando di fare il meno rumore possibile. Madama Pince, sonnecchiava sopra ad un libro proveniente dalla sezione proibita, che probabilmente aveva trovato a qualche studente, che *innocentemente* lo aveva sgraffignato.

Sorridendo appena raggiunse la parte della biblioteca dedicata alle Pozioni, infatti, doveva fare un tema di una pergamena sulla Pozione Granitica, che trasformava gli oggetti e/o le persone in granito, ovviamente. Si sedette ad un tavolo in solitudine. La biblioteca era stranamente vuota e silenziosa, e sembrava non ci fosse nessuno in giro. Aprì il libro, e lo iniziò a sfogliare distrattamente, come se fosse perso in altri pensieri.
Sentì il rumore di una sedia che viene spostata, ma fece finta di nulla.
Qualcuno si sedette proprio di fronte a lui, e quasi sicuramente per infastidirlo iniziò a tamburellare la punta dorata della piuma sul tavolo di mogano scuro.
Scocciato il bel moretto alzò lo sguardo, e si ritrovò a fissare lo sguardo glaciale di uno Slytherin di sua conoscenza: Draco Lucius Malfoy, la sua nemesi ovviamente.

"ohilà Potter, come butta?" chiese il biondo con un'indecifrabile espressione serafica.

"da quando in qua, Malfoy il mago *purosangue*…" cominciò con fare annoiato Potter, pronunciando però la parola 'purosangue' con un'intonazione piena di rancore e disgusto. "… usa espressioni, Babbane? Cos'è Malfoy ti sei finalmente fottuto quel poco cervello che avevi in quella testolina alquanto decorativa che ti ritrovi?"

"uhhh il grande San Potter, che fa dell'ironia, e dimmi, ti comporti così, perché ti è morto 'il gatto'?… o no scusa… è 'il cane' quello che ti è morto vero? E dimmi che triste fine ha fatto?" disse con voce teatralmente melodrammatica.

"oh Malfoy, ma dovresti saperlo com'è morto il 'mio cane'!" esclamò disgustato, mentre un pizzico di dolore per la morte del suo padrino riaffiorava nel suo animo "perché l'ha ucciso la tua cara zietta!"

"le mie condoglianze allora Potter" ridacchiò divertito, poggiando con poca grazia, i piedi sul tavolo.

"fottiti Malfoy" esclamò il giovane moro, ritornando al suo tema.

"tema per Piton eh? Ammettilo che non ci capisci un cavolo! Tu sei negato in Pozioni!"

"quasi quanto te in Trasfigurazione, oserei dire Malfoy" rincarò la dose il giovane Grifone. Al ché la pelle del biondino assunse sulle guance un debole color pesca, che indubbiamente giovava alla sua salute, ma non tanto al suo fascino d'Angelo Maledetto.

Il giovane Draco, poi sorrise serafico, e si alzò dalla poltroncina su cui era letteralmente sdraiato, facendo il giro del tavolo, per poi trovarsi dietro alle spalle del moro Gryffindor.

Harry fece assolutamente finta di nulla, anche se fu costretto a pensate, che l'andatura lenta e calcolata del Slytherin era troppo sensuale per i suoi gusti.

Draco sorrise ancora, e si chinò sull'orecchio del moro, ci soffiò dentro qualche istante, provocando a Harry degli insensati brividi di piacere lungo la schiena.

"eclissati, Malfoy" mormorò con fare cattivo Potter.

Il biondino però non l'ascoltò minimamente, portò la mano destra al mento del moro, e gli voltò lentamente la faccia, sino a che Harry non si specchiò negli occhi grigi dello Slytherin.
Harry tentò inutilmente di divincolarsi. Scoprì però a sue spese, che la presa di Malfoy era troppo forte. Aprì la bocca per urlare, ma qualsiasi suono fu bloccato sul nascere, quando Malfoy serrò le sue labbra con le proprie. In un bacio sensuale e a labbra aperte.
La lingua del biondo Slytherin leccò eroticamente, il labbro inferiore del Gryffindor, dopodiché iniziò l'esplorazione della bocca, fino a che non andò ad incontrare la lingua immobile dell'altro.

Harry all'inizio fu troppo sorpreso per fare qualsiasi cosa. Ci mise come minimo un minuto per rendersi conto, che Malfoy, il suo nemico, la sua nemesi, lo stava lambendo con la bocca e la lingua *veramente*. E soprattutto ci mise un po’ a capire che Draco Lucius Malfoy gli stava dando un bacio dannatamente sensuale e accattivante, che non riuscì a non ricambiare.
Infatti, quando sentì la lingua di Malfoy accarezzare la propria, portò le mani sulla nuca dello Slytherin, avvicinandolo di più a lui, mentre le dita torturavano i capelli biondi/dorati del *nemico*.
Le due lingue iniziarono a lottare, a toccarsi con fare erotico ed eccitante. E quando minuti dopo le esigenze fisiche, come quella di respirare, divennero impellenti, si separarono.

Harry Potter, assunse il colore della più brillante porpora, ripensando a ciò che aveva appena fatto.
Draco invece, sorrise soddisfatto, ed avvicinandosi di più all'orecchio del *rivale* sussurrò con voce roca e sensuale:

"non sfuggirai facilmente da me, Harry"

E poi com'era venuto, se ne era andato, silenzioso come un'ombra, lasciando uno stupito Gryffindor ad arrossire, ripensando a ciò che appena successo.

***

Hermione Granger prese comodamente posto davanti ad Harry, al tavolo dei Gryffindor. Poggiò la sua borsa carica di libri per terra, ed osservò l'amico moro, che da qualche giorno a quella parte era perennemente sulle nuvole.
Ron si sedette accanto a lei, e cominciò a mangiare, ascoltando i discorsi di Seamus, Dean e Neville, che borbottavano tra loro, su qualcosa che aveva a che fare con una Corvonero del quinto anno.

In quel momento nella Sala Grande comparve Draco Malfoy, e la sua corte di leccapiedi: Pansy Parkinson, Blaise Zabini, Vincent Tiger, Marcus Goyle e Theodor Nott. Il biondo Slytherin mormorò qualcosa di particolarmente cattivo ai suoi 'amici', e poi spostò il suo sguardo di ghiaccio sul tavolo dei Grifoni, ovviamente il verde smeraldo di Harry, si scontrò con gli occhi argentati di Malfoy, mentre Zabini si avvicinava ad Hermione, e gli scoccava un bacio sulla guancia, sotto lo sguardo disgustato della Parkinson, Weasley e di Nott.

"cosa c'è Malfoy? Cerchi rissa?" sbottò Ron.

"zitto, lenticchia!" commentò Nott inviperito.

"senti un po’ Potter, me la soddisfi una curiosità?" chiese Malfoy, ancheggiando pericolosamente verso il Tavolo dei Gryffindor, fermandosi dinanzi al cercatore della squadra.

Dean, Seamus e Ron si alzarono in piedi di scatto.

"cosa vuoi Malfoy?" fu però la risposta di Harry.

"come ti è andato il tema di Pozioni?" domandò con un sorriso malizioso, mentre davanti agli occhi di Harry compariva nuovamente la scena di qualche giorno prima, e sentiva il calore delle labbra di Malfoy sulle proprie.
Lottò come un pazzo per non arrossire, e le sue guance assunsero un colorito rosato.

"Malfoy… fottiti" commentò Harry, mentre Draco scoppiava in una risatina di scherno, e andava a sedersi al suo tavolo.

"cosa vuol dire Harry?" chiese Neville.

"n-nulla" biascicò imbarazzato.

Al tavolo Gryffindor ci fu qualche minuto di silenzio.

"però è un peccato che sia nostro nemico" esordì Calì riferendosi a Malfoy "è COSì carino!"

"Calì da quando in qua ti droghi?" commentò Ron acido.

"Calì ha ragione Ron. Malfoy è veramente un gran bel ragazzo" fece eco la voce di Ginny

"GINNY!" gridò quasi Dean, con un tono palesemente geloso.

"sapevate che Malfoy è bisessuale?" domandò Lavanda, mentre Harry si voltava verso di lei tanto velocemente, da farsi venire il torcicollo.

< CHE COSA? Malfoy, bisessuale?! Oh dio santo, e l'altro giorno in Biblioteca, quando mi ha baciato… non voleva solo prendermi in giro!…. Draco Malfoy mi stava… seducendo? > pensò il moretto imbarazzato.

"beh oramai non è più un mistero" commentò Hermione "lo sa tutta la scuola, che si diverte un mondo"

"HERMIONE!" sbottò Ron imbestialito.

"bè Mione non ha torto" esclamò Calì

"Malfoy è famoso in tutta la scuola, per le sue storie con entrambi i sessi, e non ne fa mistero, anzi, sembra piuttosto fiero delle sue conquiste" commentò ancora la brunetta.

"e come fai ad essere così informata, sulla vita privata di Malfoy?" chiese ancora Ron.

"Ronald Weasley, scordi con chi è fidanzata!" esclamò Dean con un sorriso.

"Blaise Zabini!" commentarono in coro Ginny, Seamus e Neville (giuro e stragiuro che la prox one-shot che scrivo, la faccio sulla coppia HermioneXBlaise che io adoro! Non lo sopporto Ron! Nd Aya), per poi scoppiare a ridere allegramente.

***

Harry James Potter, in quanto Prefetto di Gryffindor, aveva la possibilità di usufruire del cosiddetto bagno dei Prefetti e dei Capo-scuola, che a detta sua, era un vero e proprio bijou.

L’enorme stanza, era per lo più occupata da una grandissima stanza, che assomigliava molto di più ad una mini piscina, con la differenza che, la vasca era adornata da almeno una cinquantina di pomelli, che come Harry sapeva, se girati avrebbero lasciato fuoriuscire: bolle di sapone, shampoo, balsamo e bagno schiuma, d’ogni colore, sapore e odore.
Non solo pero, la vasca era anche decorata con quattro statue, che raffiguravano i quattro fondatori della scuola: Godric Grifondoro, Salazar Serpeverde, Tosca Tassorosso e Cosetta Corvonero.

Entrò nell’enorme bagno, con l’intenzione di farsi un paio di vasche, soprattutto per scaricate la tensione. Posò a terra la borsa piena di libri, si voltò chiuse a chiave la porta e per sicurezza insonorizzò la stanza. Dopodiché iniziò a spogliarsi. Poggiò su di una sedia il mantello, la sciarpa, i guanti, si tolse scarpe e calzini, e sbottonò infine la camicia bianca.

Fino a quel momento era stato certo d’essere solo. Non aveva visto nulla di sospetto, e soprattutto non aveva visto nessuno nella stanza. Ovviamente si sbagliava.
E si accorse del suo errore solo quando, mentre si sbottonava i pantaloni, aveva alzato lo sguardo verso la vasca, e ci aveva visto una figura bionda e dagli indefinibili occhi argentati.

Draco Malfoy dentro la piscina, lo stava osservando con un indescrivibile ghigno malizioso, e com'ebbe da pensare Harry, notando il suo sguardo famelico, si era goduto interamente e in silenzio, il suo improvvisato strip-tease.

Harry arrossi come un bambino scoperto a rubare biscotti, e fece per riabbottonarsi i pantaloni, mentre la sua mente ritornava all'episodio di pochi giorni prima, quando Draco Malfoy lo aveva baciato con passione, e lui cosa ancora più esilarante aveva partecipato attivamente a quel bacio. E cosa ancora più strana, per giorni e giorni, non aveva pensato ad altro.

“eh perdonami Malfoy, non mi ero accorto che tu fossi nel bagno” balbetto, accorgendosi solo in quel momento del fatto che il signorino Malfoy, non sono lo stava mangiando con gli occhi, ma era completamente nudo all’intento della mini piscina, ma lui non sembrava minimamente preoccuparsi di questo. Anzi, sembrava a suo agio… anche senza veli.

“di cosa ti scusi Potter? Questo è il bagno dei Prefetti e dato che tu sei un Prefetto, è normale che anche tu lo utilizzi” commento sbuffando il biondo.

“allora è meglio che me ne vada, così da farti finire il tuo bagno” commentò il moretto imbarazzato, facendo per rivestirsi.

“e perché dovresti andartene? Puoi fare anche tu un bagno, c'è posto per tutti” rispose mentre il sorriso malizioso, si allargava ulteriormente.

Neanche a dirlo, Harry Potter arrossi come un bambino.

“non ti dà fastidio?”

“nessun disturbo” confermò ridacchiando con una risata seducente.

A Harry vennero non solo i brividi ma la sua mente fu scossa da numerosissimi pensieri sconci, ma si diede mentalmente dello scemo.

< smettila di fare il coglione… è Malfoy > pensò cercando di darsi un contegno.

Il giovane moretto sbottonò nuovamente i bottoni dei pantaloni, fece per sfilarseli, ma notò con imbarazzo, che Malfoy non aveva per un attimo, smesso di guardarlo.

“ehm Malfoy” biascicò imbarazzato, mentre la voce di Hermione che gli diceva ‘Malfoy è famoso in tutta la scuola, per le sue storie con entrambi i sessi, e non ne fa mistero, anzi, sembra piuttosto fiero delle sue conquiste’.

“che c’è Potter?” sbuffò non distogliendo però gli occhi dal petto scolpito del moro.

“potresti… ehm… girarti dall’altra parte?” farfugliò il moretto imbarazzato.

Malfoy in risposta scoppiò a ridere. Ma non la solita risata di scherno… quella era una risata sensuale, che risaltava come non mai, l’immagine esteriore angelica del biondo. E Harry dovette ammettere a se stesso, che Draco Malfoy era molto… sexy.

“non ti facevo così pieno di pudore, Sfregiato!” lo prese per le rime, il biondino, posando la nuca sul bordo della vasca e chiudendo gli occhi. Harry deglutì a fatica, quando Malfoy gli concedette la visuale completa del suo collo perfetto.

Poi con una velocità che avrebbe ingelosito parecchio Flash Gordon, si spogliò rimanendo completamente nudo (O.O O.O /|me sbavvv sbavv sbavv sbavvv!| l’autrice non si ritiene responsabile, per quello che scriverà in queste righe, poiché è troppo impegnata a sbavare sulla tastiera. È già difficile resistere ad un bel biondino nudo dentro una vasca da bagno… ma un moretto che si spoglia con me che scrivo la scena è troppo! Nd Aya), e si buttò in acqua, ad una considerevole distanza dal biondo. Ehm si sa com’è infondo, meglio prevenire che curare!.

Vide Malfoy sorridere seducente, e riaprire le splendide iridi argentate e guardarlo, con un incomprensibile brillo divertito negli occhi.

“uhm Potter… non mi dirai che hai paura di me” gongolò compiaciuto, quando vide il moretto tremare appena.

“io non ho * mai * avuto paura di te Malfoy… cosa ti fa credere che c’è la abbia adesso?” chiese con un tono incerto, lottando con il suo corpo perché non si risvegliasse. Cosa che gli riusciva particolarmente difficile in quel momento, visto che trovava la vicinanza di Draco Malfoy, nudo e in una vasca da bagno, a meno di due metri di distanza da lui, piuttosto compromettente.

“davvero? E allora perché stai tremando? Le cose sono due… o i tremiti sono di paura… o sono di.. uhm…” s’interruppe un attimo, come se fosse alla ricerca della paura adatta “… desiderio. Ma Sfregiato… non mi vorrai dire che mi vuoi?” s'informò ridacchiando appena “tu… Harry Potter, il buon vecchio saggio Gryffindor… che vuole il cattivo serpente Slytherin? Questa sarebbe da raccontare” disse ridendo compiaciuto, scivolando nella vasca, facendo in modo di trovarsi sempre più vicino al giovane Grifondoro, che cercava di nascondersi da lui.

“e chi ti dice che ti voglio Malfoy? Cosa ti fa credere che tu sia così irresistibilmente eccitante?” chiese tremando appena.

< e credilo Malfoy… sei veramente irresistibilmente eccitante… e se tu non fossi, Malfoy e il mio rivale, probabilmente ti sarei già saltato addosso > si ritrovò a pensare dandosi immediatamente del coglione.

“me lo dice il tuo corpo Harry! Non lo vedi che si sta tendendo verso me, e che desidera solo il mio tocco?” bisbigliò sedendosi accanto a lui, con le sue spalle che toccavano quelle del moro, che a quel piccolo sfioramento tremò di desiderio represso. Harry si morse le labbra cercando di non far uscire, un solo gemito dalle sue labbra. Draco capì la costrizione che si era costruito il moro, e sorrise seducente.

“Malfoy da quand’è che ti droghi?” commentò cattivo il moro, cercando di nascondere la sua eccitazione “e soprattutto da quando è che cerchi di sedurmi? Non pensavo di interessarti sotto quest’aspetto. Non ti diverti già abbastanza di tuo? O sei frustrato sessualmente parlando?” domandò cercando di allontanarsi il più possibile da Draco Malfoy.

Il giovane Slytherin a quelle parole sorrise “qualcuno ulula di gelosia a quanto pare!”

“ma fanculizzati” fu l’educata risposta del Gryffindor.

Il sorriso di Malfoy si allargò ancora “mi piace Harry… e molto. E poi certo che mi diverto… ma sarebbe un’esperienza interessante, fare sesso sfrenato con te… che sei il mio rivale? Non trovi?” sorrise appena, avvicinandosi sempre di più all’orecchio del moro, e poi con fare seducente, sfiorò con la sola punta della lingua, il lobo dell’orecchio. Potter a quel contatto si lasciò sfuggire un gemito sommesso, mentre il suo corpo continuava a risvegliarsi.

“e poi a dirla tutta cercavo di darti una mano… visto che il tuo corpo stà bruciando, e io posso aiutarti a prendertene cura” commentò puntando un lungo e affusolato dito, verso l’eccitazione ormai del tutto sveglia del moro, che attraverso l’acqua cristallina era ben visibile.

Harry in quel momento desiderò profondamente di sprofondare.

Ma a Draco sembrava non importare, avvicinò il viso di più all’orecchio del moro, e iniziò a succhiare con forza la punta dell’orecchio, mentre la mano destra vagava sul petto del giovane, sostando nelle parti che sapeva, gli avrebbero procurato maggior piacere, come il ventre, senza però mai toccare quel suo punto bollente, i capezzoli inturgiditi un po’ dall’acqua e un po’ dal momento, e poi sfiorò con quelle sue dita lunghe e fredde il collo da cigno del moro, mentre la mano sinistra, si avviluppava alla sua schiena e lo avvicinava a se.

“p-perché?” chiese Harry inarcandosi appena, quando le dita sottili e allungate del biondo, si strinsero sul suo capezzolo sinistro, per poi a tracciare con la punta del dito, cerchi concentrici sul petto del giovane cercatore Grifondoro.

“perché mi chiedi? Non ti piace?” chiese innocentemente il biondo, tornando a ‘aggredire’ l’orecchio destro del moro, con le labbra, la lingua e i denti. Con le labbra inumidiva l’orecchio, con la lingua ne tracciava i contorni, succhiando il lobo e la punta, e con i denti mordicchiava nei punti più sensibili.

Harry s’inarcò leggermente, trovando piuttosto piacevole il fatto che Malfoy, stesse praticamente divorando il suo orecchio. Il moro lo sapeva bene, che il collo come le orecchie, erano uno dei suoi punti più sensibili, e il biondo sembrava essersi accorto di questo, infatti, dopo un po’ la sua bocca scese lentamente, tracciando con la punta umida della lingua, una linea di rovente saliva, che percorreva la mandibola e dopodiché si soffermava qualche istante sul collo. Alla fine decise di raggiungere la sua meta finale, e baciò l’incavo tra il collo e le spalle del moro, Harry senza nemmeno accorgersene, piegò di più il collo, per dare maggior accesso al biondino.

“uhm… allora ti piace” ridacchiò con sempre le sue labbra poggiate sul collo da cigno del moretto, che rabbrividì dal piacere.

“c-continua” mormorò in preda al piacere il moro, che non aveva mai provato sensazioni simili. Non gli importava più nulla, non era rilevante il fatto, che stava chiedendo ad un ragazzo di scopare con lui, come non era rilevante il fatto che aveva chiesto a Malfoy, il suo nemico n°2 di scopare con lui. Sapeva solo una cosa che desiderava ancora su di se, quelle mani esperte, che lo toccavano, e quella bocca viziosa che lo lambiva. Nulla aveva più senso, se non il piacere.

“uhm… non pensavo che il grande Harry Potter, cedesse così facilmente alle mie avances, faciliti il mio compito Harry” mormorò mordicchiando il lobo “non pensavo di certo che ti lasciassi sedurre così da me… da Draco Malfoy” rise divertito scendendo sul collo da cigno del Gryffindor.

Harry a quelle parole sembrò rinsavire.

Cazzo aveva permesso a Draco Malfoy di sedurlo, e lui… lui… aveva accettato di buon grado quella sottile seduzione.

Non ci credeva. Cazzo lui non era… non poteva essere assolutissimamente gay!

Eppure… allora cosa significava tutto quello?

“BASTA!” gridò scansandosi da Draco Malfoy, che lo fissò basito. Prima gli chiedeva di continuare e poi interrompeva il tutto? Ma era forse tocco Potter?

“Questo tra noi due non può succedere!” scandì bene il Gryffindor sconvolto, allontanandosi il più possibile dal biondo Slytherin.

“perché no?” chiese calmo il giovane Malfoy.

“perché siamo due maschi”

“tra i maghi sono normali le coppie omosessuali, non lo sapevi?” lo interrogò ironico il giovane

“io e te siamo nemici. Il sono Harry Potter, e tu Draco Malfoy! Sono sette anni che siamo nemici, e questo non può cambiare!” si aggrappò a quell’appiglio Harry.

“pensi che questa cosa non scandalizzi anche a me? Ma mi sono ritrovato a desiderare con tutto me stesso, il tuo corpo. Harry io ti voglio… e mi vuoi anche te… cosa c’è di sbagliato in questo? Siamo solo due diciassettenni in preda di una crisi ormonale, e tu dovresti sapere quanto me, che a diciassette anni, sono gli ormoni a ragionare, e non certo il cervello. Che cosa vuoi che me ne importi se tu sei Harry Potter, e io Draco Malfoy… so solo che io ti voglio… e tu vuoi me… e così difficile fare due, più due?” chiese mettendosi dinanzi al moro, che lo guardò sorpreso. Erano occhi negli occhi, il verde smeraldo, lottava contro due splendide iridi argentate. Potter si ritrovò a pensare che non aveva mai visto, due occhi più belli dei suoi. E di una cosa fu sorpreso. Erano sinceri. Leggeva la sincerità in quegli occhi. Malfoy… anzi Draco… non si stava prendendo gioco di lui, lo voleva veramente. Come veramente lui voleva Malfoy… che cosa vi era di sbagliato in quello? Nulla. Cosa c'era di sbagliato nel desiderare un ragazzo? Nulla. E cosa c'era di sbagliato a desiderare, di approfondire la conoscenza del sesso con Draco Malfoy? Assolutamente nulla.

E Harry si ritrovò ad osservare le mani del biondo, che oramai lo avevano chiuso, e a desiderare che lo toccassero intimamente nuovamente, poi spostò lo sguardo sulle labbra sottili, invitanti e perfette, e desiderò che tornassero al loro vero posto, in altre parole sul suo collo.

“allora non mi vuoi?” chiese Draco innocentemente, avvicinando le labbra a quelle del moro, che questa volta non si ritrasse.

“Dio…” mormorò imbarazzato non riuscendo a spostare lo sguardo dalle labbra sottili “anche… anche io ti voglio” sussurrò a mezza voce, come se da quell’affermazione, ne valesse la sua vita stessa. Draco però, a quel sussurrò sorrise dolcemente, ed Harry tornò a chiedersi, come un sorriso, potesse cambiare così in meglio il viso di una persona.

Draco Malfoy si avvicinò ancora.

Sempre più vicino.

Adesso erano occhi negli occhi.

Labbra sulle labbra.

"anche io ti voglio"

S’osservarono un po’, come se avessero paura di fare qualcosa di terribilmente sbagliato, fino a che il biondo decise che era il momento di smettere di giocare, e di iniziare a fare sul serio.

Premette leggermente le sue labbra su quelle del moretto, e chiuse gli occhi.

Harry rimase a fissare un po’ sorpreso, il giovane Slytherin, che abbrancato a lui, lo stava baciando così dolcemente, un bacio dolce e a labbra chiuse, alla fine prese la sua decisione, chiuse gli occhi e si abbandonò in quel limbo di piacere, trovando un passatempo fin troppo piacevole, stare li, seduti tra le calde acque di una vasca da bagno, a baciare Draco Malfoy, che a quanto dicevano le ragazze, che avevano avuto una storiella con il bel biondo, baciava da Dio. Ed Harry dovette dare ragione a quelle ragazze.

Draco decise di approfondire il bacio, aprì leggermente le labbra, e accarezzò con la lingua il labbro inferiore di Harry, che lo strinse più a se, dopodiché Malfoy passò al labbro superiore, per poi premere con forza, pregando il moro di farlo entrare. Harry lo accontentò con piacere, e le due lingue si ritrovarono a lottare nelle rispettive bocche.

Il bacio a fior di labbra, si era trasformato, divenendo qualcosa di sensuale e accattivante.

Le mani di Draco s’abbrancarono letteralmente alle spalle del giovane moro, mentre quelle di Harry vagavano nei fili d’oro che erano i capelli del biondo, scompigliandoglieli all’inverosimile.

Dopo quella che parve un’eternità si separarono. Con i fiati corti, ed i cuori colmi di gioia, per quel contatto così intimo.

Harry guardò con dolcezza il biondino, che soddisfatto, s'accoccolò nelle sue braccia, chiudendo le belle iridi argentate. Il moro osservava le labbra del biondo, desiderandole ancora su di se… le voleva… voleva che quelle labbra ritornassero a baciarlo. Alla fine decise, di prendere in mano la situazione, e lambì con la sua bocca, quelle labbra perfette e sottili.
Draco, all'iniziò un po’ sorpreso da quell'iniziativa, stette ad assaporare quel bacio a fior di labbra, ma quando si accorse, che Harry stava per staccarsi, portò le sue lunghe dita dietro la nuca del ragazzo, e lo spinse violentemente sulle sue labbra, e lo penetrò con la lingua.

"uhm… allora ti sei deciso" mormorò suadente, il biondo, quando si separarono per recuperare il fiato.

"ma non qui…" biascicò imbarazzato il moro "qui potrebbe entrare chiunque"

"e allora dove? Un posto che sia vicino a questo però! Non sono sicuro di resistere a lungo, e potrei avere la pazza idea di fermarmi in mezzo ad un corridoio, e scoparti lì" commentò mentre Harry arrossiva impacciato.

"nella camera delle necessità" fu la risposta del moro, osservando il sorriso soddisfatto che stava nascendo sulle labbra dello Slytherin, che probabilmente stava rimuginando, su tutte le 'cose' che si potevano 'fare', e a tutte le cose che comparivano dentro la camera delle necessità "… questa notte" aggiunse poi, soffrendo interiormente quando Draco fece una faccia delusa.

"ma come puoi chiedermi una cosa del genere?" chiese sorpreso, indicando con un lungo dito il 'suo amico' oramai del tutto sveglio "… ma vedi cosa mi fai? E tu mi chiedi di resistere fino a stanotte? Fottiti Potter" esclamò imbronciato.

Harry sorrise appena a quelle parole, dopodiché mise le mani sui fianchi del biondo, e lo sollevò appena, facendolo sedere sul bordo della vasca.

"cosa, cosa vuoi fare?" chiese Malfoy fissandolo incuriosito.

Il moro non rispose, però, si chinò sulla debolezza del biondo, e iniziò a lambirla con la lingua. Scivolò con cura su tutta la sua lunghezza, dopodiché ne leccò il taglio, e scese nuovamente alla base. Draco inarcò la schiena, spingendo in alto il bacino, quando le labbra del compagno si chiusero su di lui ma quelle mani gli tenevano ancora fermi i fianchi, così si aggrappò al ripiano di marmo cercando di mantenere un po’ di controllo… che però andò subito perso quando quelle attenzioni che Harry gli stava riservando, diventarono più intense, rapide e continue. Rialzò all’improvviso le gambe, puntandosi con i talloni al ripiano marmoreo e allungò una mano sulla testa del ragazzo mentre con l’altra continuava a stringere il lato del ripiano su cui era semi disteso…

"… mmm… sto… per…" bisbigliò, più a se stesso che al compagno, visto che quelle deboli parole si fusero al respiro affannoso… chiuse di scatto il pugno tra i capelli scuri del ragazzo e stringendo i denti per soffocare i gemiti, si lasciò andare al piacere… inarcò la schiena un'ultima volta, per poi ricadere come stremato nell'acqua, accanto al compagno, con le labbra socchiuse per poter tornare a respirare.

"penso proprio che fino a stasera potrai resistere vero?" chiese seducente il moro, baciando le labbra chiuse che si aprirono sotto i tocchi della sua lingua, per permettere al biondo di assaporare il suo stesso sapore.

"questa sera, all'ingresso principale, lì ti verrò a prendere. Alle due ricordalo, e sii puntuale" esordì Harry, appena si separarono dal bacio.

"e come verrai tu, Potter? Non sai che di Venerdì notte, i professori aumentano le ronde?" chiese scocciato Draco.

"lo so, sciocco. Ma ho un piccolo accorgimento, che farà in modo che nessuno ci veda"

"e immagino serva per il tuo lavoro eh Potter?! L'in frangitore di regole" esclamò mentre Harry sogghignava soddisfatto.

"toh, guarda che sotto quella testolina alquanto decorativa che ti ritrovi, c'è un cervellino bacato, che a volte, e sottolineo a volte riesci pure ad usare!" rispose per le rime Potter.

"grazie" grugnì offeso lo Slytherin.

"oh su Malfoy" disse baciandolo appena sulle labbra "sicuramente tu possiedi uhm… altre 'qualità' che sai usare indubbiamente meglio del cervello!" rispose malizioso, scendendo a baciargli il collo.

"e perché tu il cervello l'usi vero? Se non ci fosse la zannuta mezzosangue, detta anche so-tutto-io-Granger, tu e il tuo amico pezzente non sareste nemmeno in grado di tirare fuori, un ragno da un buco" esclamò acido.

"non offendere i miei amici!" mormorò minaccioso Potty.

Passarono alcuni istanti di silenzio. Draco uscì dalla vasca, seguito immediatamente da Potterino, e si rivestì mentre Harry si legava un asciugamano attorno ai fianchi, per coprire le parti intime.

"allora io vado" esclamò improvvisamente Draco, mentre davanti allo specchio si sistemava alla ben e meglio i capelli, e si rifaceva il nodo della cravatta a righe verdi/argento. "ci vediamo questa notte. Esci fra una decina di minuti, così non insospettiremo nessuno nel caso. Anche se non credo che qualcuno s'insospettirebbe troppo, a quest'ora saranno tutti in giro, per aspettare la cena"

Harry lo osservò leggermente stupito.

Draco sorrise a quella vista, e poi s'avvicinò di più al ragazzo che lo osservava sorpreso. Quello che si scambiarono fu l'ennesimo bacio sensuale e a labbra aperte.
Quando alcuni istanti dopo si separarono senza fiato, Draco mormorò un saluto sulle labbra dell'altro, e poi afferrando la borsa con i libri aprì la porta, lanciò un'occhiata sospettosa a destra e a sinistra, e poi uscì dal bagno, mentre Harry si rivestiva lentamente, ripensando a ciò che aveva fatto in meno di un'ora con Malfoy in quel bagno, pensava nuovamente a ciò che aveva accettato, e soprattutto sognava ciò che sarebbe successo

 
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