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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: THE CHOSEN
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: yuna2284 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/11/2006 14:26:36 (ultimo inserimento: 18/10/07)

in ogni generazione nasce una prescelta. una giovane donna, la sola con la forza e l`abilità di distruggere il male...
 
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L`INIZIO DELLA STORIA
- Capitolo 1° -

LEGENDA:
_parlato_
“pensato”



Che mi voglio male lo sapevo da tanto tempo, ma iniziare una nuova ff mentre ne ho in corso altre (in totale sono 13) è da pazzi totali! Ma mi è venuta l’idea…e io non ho potuto ignorarla!(VOI: purtroppo!)
Eh eh…dunque, qualche informazione di servizio: questa un….ebbene si, un’altra AU (VOI: Ancora?) ed è ispirata ad uno dei miei telefilm preferiti: Buffy!^^ Che altro dire? Ah, naturalmente i personaggi non sono miei ma della grande, unica Rumikosama!
BUONA LETTURA

P.s. : Questa fanfic era stata postata con il mio vecchio nick “Dreamer21”, ma siccome il mio pc non vuole saperne di postare le pagine con quel nick (Chi capisce quel pc è bravo) ho tagliato la testa al toro, e la riposto con il nuovo nick!^^




L’inizio della storia


EPOCA SENGOKU
Una figura arrancava…una donna, dai lunghi capelli mori si trascinava, appoggiandosi alla spada, che teneva stretta fra le mani…lasciando una lunga scia di sangue dietro di sé…poi finalmente la meta: un grosso albero che dominava la foresta circostante.
La donna appoggiò una mano al tronco, lasciando vagare la mente fra i mille ricordi che quel posto le faceva riaffiorare.
_Goshinboku…_ mormorò, mentre si lasciava cadere fra le radici dell’albero e calde lacrime le rigavano il volto.
Lacrime per la vita dei suoi amici…ormai morti…lacrime per la vita che la stava piano piano abbandonando…lacrime per lui…il primo uomo che avesse mai amato…chiuse gli occhi nocciola…mentre il suo respiro si faceva via via più affannato.
_Midoriko!_ un urlo, irruppe nel silenzio.
La giovane donna socchiuse gli occhi e, facendo un enorme sforzo, tentò di alzarsi, con il risultato di cadere rovinosamente a terra.
_Midoriko!_ la voce era sempre più vicina.
Trovando le ultime forze, Midoriko, riuscì a rispondere: _Sono qui!_
Poco dopo dalla foresta uscì un uomo, se così si poteva definire: aveva lunghi capelli mori e lo sguardo d’ambra, ma quello che colpiva erano i piccoli triangoli neri che sormontavano la testa dell’uomo, delle delicate orecchie da cane.
_Taka…_ mormorò la donna, cercando nuovamente di rialzarsi.
_Midoriko! Ma che è successo?_ chiese l’uomo preoccupato, chinandosi verso la donna e prendendola fra le braccia.
_È bello vederti…_ sorrise triste, ormai sentiva la fine vicina.
_Perché parli così?_ l’hanyou, perché questo era Taka, la guardava preoccupato.
_Sto morendo, Taka…_ gli rispose semplicemente, accarezzandogli una guancia e lasciandoci una scia di sangue scarlatto.
_No…no….tu non puoi morire…_ Taka tremava, non voleva credere a quello che la sua amata Midoriko gli aveva appena detto.
_Non posso farci nulla…_
Una fitta fece trasalire Midoriko…ormai non aveva più tempo.
_Ascoltami Taka, dopo di me ce ne sarà un’altra e un’altra ancora…questa è una stirpe che non si può recidere…anche se lui non lo vuole capire…tu devi trovare colei che mi sostituirà e…_ allungò una mano verso la spada che le era caduta _…e devi darle questa…_ finì, mettendo la spada nelle mani del hanyou.
_La tua spada? Ma perché?_ le chiese, ormai consapevole che la stava per perdere.
_Perché deve passare di mano in mano…fino all’ultima…_ mormorò Midoriko, stava sentendo la vita andarsene dal suo corpo.
Taka la guardò negli occhi…quegli occhi nocciola che aveva amato dall’inizio: _Non voglio perderti…_ sussurrò, mentre sentiva gli occhi riempirsi di lacrime.
_Nemmeno io vorrei lasciarti…_ sussurrò Midoriko, trovando le forze per alzare il volto e baciare, un’ultima volta, l’uomo che amava.
_Ti amo…ti ho sempre amato…_ gli sussurrò, mentre lasciava la sua bocca, intrisa del suo sangue.
Taka chiuse gli occhi e la strinse di più a sé: _Anch’io Midoriko…anch’io…_
Quando Taka riaprì gli occhi, vide il volto totalmente immobile della sua amata…la chiamò più e più volte, ma lei non gli rispose mai…si abbandonò disperato, piangendo stretto a lei…e poi, quando i suoi occhi furono prosciugati di tutte le lacrime, raccolse la spada e si alzò…raccolse le forze che la disperazione gli aveva portato via, e si mise in cammino…doveva cercare la nuova Prescelta.


GIORNI NOSTRI
Una ragazza correva per le strade, i lunghi capelli mori erano animati dal vento tiepido primaverile, mentre gli occhi nocciola guardavano allegri verso il futuro; la divisa alla marinara verde la bollava come studentessa di uno dei tanti licei di Tokyo.
“Mai una volta che mi svegli in tempo…” pensò sconsolata la ragazza, accelerando l’andatura, in vista dell’edificio scolastico.
Riuscì ad arrivare in classe per il rotto della cuffia, e trovò le sue amiche ad attenderla.
_Ecco la nostra regina dei ritardi!_ la salutò Eri.
_È incredibile come tu riesca sempre ad arrivare in ritardo…_ stavolta era stata Yuka a prenderla in giro.
_Ma per fortuna sei sempre in forma!^^_ a dire una buona parola in suo favore, era stata la terza delle sue amiche: Ayumi.
_Ragazze…-_-;_ Kagome, si accasciò sul suo banco, senza fiato…ripensando a quello che le avevano detto le ragazze.
Nonostante non facesse parte di nessun club sportivo, e non praticasse nessuno sport…aveva riflessi incredibili ed era sempre in ottima forma…talmente ottima che riusciva a fare cose incredibili, come scavalcare una finestra e saltare su Goshinboku, quando voleva uscire senza sorbirsi le ramanzine di suo nonno. Miracoli della genetica, aveva sempre pensato. Per quanto riguardava il ritardo…beh, quello era da ricollegare ai sogni, o meglio incubi, che stava facendo da qualche mese a quella parte.
Incubi che riguardavano un esercito di morti…esseri che uscivano dalla terra e iniziavano a camminare verso la città, uccidendo chiunque incontravano. All’inizio aveva pensato che fossero stati causati da film che aveva visto…ma ormai si stavano ripetendo da troppo tempo, per essere semplici rielaborazioni di film.
_Buongiorno Higurashi!_ la salutò un ragazzo dai capelli a caschetto castani e gli occhi dello stesso colore (O mio dio, di che cavolo di colore ha gli occhi Hojo?)
_Buongiorno Hojo…_ rispose mogia Kagome, alzando leggermente la testa dal banco.
In quel momento entrò in classe il professore, che ebbe subito una notizia per i suoi studenti: _Ragazzi da oggi avrete una nuova compagna..._ poi rivolto alla porta: _ Prego entra pure!_
Nell’aula entrò una ragazza: aveva lunghi capelli castani raccolti in una coda alta e occhi scuri che si guardavano intorno impassibili.
Kagome guardò curiosa la nuova arrivata…sentendo scattare qualcosa dentro di lei…come una sensazione…come se avesse ritrovato, dopo tanto tempo, una cara amica.
_Lei è Sango Taijina…si è trasferita a Tokyo a causa del lavoro dei genitori, siate gentili con lei…_ poi rivolto alla ragazza: _Bene, puoi sederti..._ fece scorrere lo sguardo per la classe: _…accanto a Higurashi…_
Sango spostò lo sguardo sulla ragazza che aveva alzato la mano…un bagliore nei suoi occhi e il suo cuore accelerato le diedero la conferma…finalmente l’aveva trovata.
Silenziosamente si diresse verso il suo banco e vi si sedette, sentendo su di sé lo sguardo curioso della sua compagna.
“Presto ti sarà tutto detto…” pensò, cercando in questo modo di rispondere alle domande mute di Kagome.
Alla fine della giornata, Kagome si diresse tranquillamente verso casa...la giornata appena passata era stata piena di emozioni…soprattutto dirette verso quella nuova ragazza. Non che lei fosse lesbica…ma si sentiva attratta verso la nuova…e, quello che le sembrava più strano, si sentiva nostalgica…come se avesse rivisto dopo tanto tempo un’amica, una sorella.
Immersa in queste riflessioni non si era accorta della figura che la seguiva silenziosa, volando nel cielo…figura che aspettava il momento propizio per attaccare…quando Kagome imboccò un vicolo, attraverso il quale sarebbe arrivata a casa prima…la figura sorrise e scese lentamente.
Kagome, dal canto suo, sentiva i suoi sensi stranamente all’erta…si fermò, portandosi una mano all’altezza del cuore...batteva come impazzito, come in preda alla paura…all’improvviso sentì la presenza di qualcuno, alzò lo sguardo e vide una gigantesca piuma candida atterrare verso di lei.
Da quell’inusuale mezzo di trasporto scese una donna: aveva i capelli mori, trattenuti in uno stretto chignon e gli occhi rossi; indossava un top nero che lasciava la pancia scoperta e dei jeans a vita bassa, ma quello che colpì di più Kagome furono le orecchie…orecchie elfiche…come quelle dei…
_Demoni…_ mormorò Kagome.
_Ma che brava!_ la canzonò la nuova venuta, estraendo un sontuoso ventaglio dalla tasca posteriore dei jeans _Mi dispiace solo che tu debba morire!_
La demone mosse leggermente il ventaglio e creò un vortice di vento, che spinse contro Kagome…la ragazza si spostò verso sinistra, appiattendosi contro uno dei muri dello stretto vicolo, mentre il vortice continuava la sua corsa diretta, per poi sparire.
Kagura non sembrò delusa del suo mancato attacco…mosse nuovamente il ventaglio, sussurrando una sola parola: _Shikabanemai_
Intorno a Kagome tutto iniziò a vorticare lentamente, poi dal nulla comparvero degli scheletri che iniziarono a muoversi verso di lei…la ragazza non sapeva cosa fare…non aveva nulla con cui difendersi…mentre nelle mani di quegli esseri iniziavano a comparire spade e scudi; all’improvviso dal cielo cadde una spada…che si conficcò nel terreno, davanti ai suoi piedi. Kagome alzò incredula lo sguardo e vide la nuova arrivata, Sango, in groppa ad un gigantesco gatto a due code, con un enorme boomerang in mano.
_Prendi la spada, Prescelta!_ le urlò.
Kagome assentì con la testa e prese, a due mani, l’impugnatura della spada…mentre un nome si faceva largo nella sua mente…un nome che come la ragazza, che volava sopra di lei, le provocava un senso nostalgico: Kamikaze.

Ed eccoci alla fine del primo capitolo? Allora, vi è piaciuta?
Lasciatemi un commentino, vanno bene anche le minacce di morte!
SEE YOU SOON
Yuna2284



 
Continua nel capitolo:


 
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