torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: SPACE WAR
Genere: Fantascienza
Rating: Per Tutte le età
Autore: yuna2284 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/11/2006 14:25:20 (ultimo inserimento: 18/10/07)

la popolazione terrestre è stata costretta ad emigrare nell`universo...scoprendo nuove civiltà e nuovi mali.
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

LEGENDA:
_parlato_
“pensato”


Salve a tutti, sono Yuna2284 (ex-Dreamer21), e questa è una fanfic che avevo postato con il mio vecchio nick. Si tratta di AU con ambientazione fantascientifica…spero vi piaccia!^^
Ciauz
Yunie


P.s. : Questa fanfic era stata postata con il mio vecchio nick “Dreamer21”, ma siccome il mio pc non vuole saperne di postare le pagine con quel nick (Chi capisce quel pc è bravo) ho tagliato la testa al toro, e la riposto con il nuovo nick!^^


Capitolo 1
La Terra era al collasso, quando la popolazione terrestre decise di emigrare, cercando nuovi pianeti da colonizzare, e portando in questi pianeti l’illuminazione della cultura. Ma, purtroppo, gli Incivili, coloro che si oppongono alle Terre Unite, sono in lotta da anni contro il nostro governo…ecco come iniziarono le Guerre Civili.
La figura olografica sorrise alla classe, composta da una decina di bambini sui dieci anni…tutti pendevano dalle sue labbra…tutti, tranne una bambina dai lunghi capelli corvini e gli occhi del caffè, che fissavano attenti il foglio sul quale stava lavorando.
_ Avete domande?_ chiese la maestra olografica.
Qualche mano si alzò, mentre l’insegnante sorrideva compiaciuta.
_ Prego Hanis_ disse indicando una bambina dai lunghi boccoli biondi e gli occhi rosso scuro. Le orecchie appuntite e la folta coda erano simbolo che apparteneva alla razza aliena.
_ Ma perché gli Incivili ci combattono?_ chiese la piccola.
_Perché hanno paura…_ iniziò a rispondere la maestra.
_ E i Kree? Anche loro hanno paura?_ chiese un bambino umano.
La maestra sorrise tristemente: _No, i Kree sono dei mostri assetati di sangue…_
_ Io ho sentito dire che quando i Kree attaccano un villaggio delle Terre Unite, uccidono tutti gli uomini e violentano le donne…_ iniziò a raccontare un piccolo alieno dalla pelle verde lucida e gli occhi gialli, come quelli di un serpente.
_ Perché siamo cattivi._ disse la bambina, che fino a quel momento era rimasta in disparte.
_ Come Kagome?_ le chiese la maestra, avvicinandosi alla piccola; osservò il lavoro della ragazzina: un disegno di un cielo stellato, su cui spiccava una astronave argentata, sulla quale troneggiava una figura umana con delle strane orecchie e una gigantesca spada in mano.
_ Che cosa è Kagome?_ chiese gentilmente la maestra alla propria alunna.
La bambina fissò l’ologramma con occhi vacui: _ Lui mi salverà…_
_ Cosa?_ le domandò la maestra, mentre attirava su di se tutta l’attenzione della classe.
La bambina spostò lo sguardo sui suoi compagni, osservandoli curiosa, come se fosse la prima volta che li vedeva; poi tornò a fissare l’ologramma: _Quando io sarò con lui, gli Incivili insorgeranno e il governo cadrà…un nuovo ordine sorgerà…_
La piccola chiuse gli occhi per qualche minuto; quando li riaprì erano di nuovo vitali e tristi.
_Mi dispiace_ mormorò alla classe attonita.
_ È una veggente.._ bisbigliò Hanis.
E mentre fra i bambini iniziò a salire un brusio di voci, la piccola Kagome, si voltò leggermente, come in ascolto…poi guardando la maestra: _Mi scusi?_
L’ologramma guardò la bambina…sorpresa, sconforto si poteva leggere sul volto dell’immagine virtuale: _ Si?_
_ Può dire a mia madre di non preoccuparsi?_
La maestra guardò l’allieva, ancora più sconcertata: _Cosa?_
_Loro stanno arrivan…_ ma la piccola non riuscì a finire la frase, poiché era stata colpita da una scarica elettrica, facendola svenire.
L’ologramma guardò intimorita l’ingresso dell’aula: truppe del governo, alieni dalle sembianze di insetto, noti come Saimyosho, si trovavano lì, armi in mano.
_Ma che avete in mente?_ domandò l’ologramma, parandosi davanti alla classe.
_ Codice A-801_ rispose uno dei soldati.
_Ma che…?_
_ Esper con grandi poteri, questo significa il codice A-801_ spiegò una voce profonda.
Dalle fila di alieni si fece largo un giovane uomo; indossava l’uniforme grigia dell’esercito; e aveva lunghi capelli ondulati neri e occhi rossi come il sangue.
L’uomo si avvicinò alla bambina svenuta e, accucciandosi, le accarezzò la testolina mora, sorridendo malignamente: _ Finalmente ti ho trovata…_ mormorò.
_Chi è lei?_
L’uomo si voltò verso l’ologramma: _ Perdoni, sono il tenente Naraku Onigumo, della settantasettesima divisione dell’Esercito delle Terre Unite_ rispose, osservando la bambina a terra; infine ordinò ai suoi uomini di prenderla.
_Dove la portate?_ chiese spaventata l’insegnante olografica, vedendo i Saimyosho portare via la piccina.
_D’ora in poi Kagome Higurashi è proprietà del governo; i genitori sono già stati avvertiti._ informò il tenente _Arrivederci_ disse, voltandosi e seguendo i propri soldati verso l’uscita.

SETTE ANNI DOPO…
Plic…plic…plic…
Odiava il silenzio che c’era in quelle prigioni.
Plic…plic…plic…
Odiava sentire solamente il gocciolio dell’acqua.
Plic…plic…plic..
La sua cella era umida e fredda; si strinse nelle vesti logore e sudice…nonostante vivesse in quella cella da sette anni, non si era ancora abituata al freddo.
Un rumore di passi, e poi il cigolio di una porta l’attrasse…quell’uomo maledetto era tornato a farle visita...e, infatti, poco dopo, al di là delle sbarre arrugginite, comparve la sagoma dell’uomo che più odiava…colui che le aveva tolto la libertà.
_Buonasera Kagome._
La ragazza lo fissò astiosa negli occhi…odiava tutto in lui, ma soprattutto odiava quegli occhi rossi come il sangue. Osservò le piastrine…aveva avuto l’ennesima promozione.
_Sai sono diventato colonnello._ le disse, mostrandole meglio le piastrine,
_Quanti ne hai sacrificati?_ chiese la ragazza, alzandosi a mal fatica…il denutrimento a cui era sottoposta, sortiva i suoi effetti.
_Abbastanza_ sogghignò l’uomo.
La ragazza lo guardò rabbiosa…voleva farla pagare a quell’uomo freddo e spietato…ma soprattutto voleva riacquistare la libertà che lui le aveva tolto.
L’uomo sorrise vedendo la luce ribelle e indomabile negli occhi della prigioniera: _ Un giorno ti piegherai al nostro volere!_ l’ammonì.
_Mai!_ un lampo di rabbia balenò negli occhi della ragazza, mentre un fascio di energia rosata di liberò dal suo corpo e si scontrò contro la barriera della cella.
Kagome si accasciò ansante, l’utilizzo dell’ESP le aveva tolto le ultime energie.
Naraku sogghignò: _Vedremo…vedremo_ ripeté, andandosene.
Plic…plic…plic…
Nuovamente silenzio.
Plic…plic…plic…
Ancora ansante, Kagome strisciò fino alla piccola finestrella…unico accesso di comunicazione con il mondo esterno.
La luna pallida le illuminò il viso, mentre calde lacrime le rigavano il viso, scendendo copiose dagli occhi. Per quanto sarebbe rimasta imprigionata? Per quanto avrebbe dovuto sopportare tutte le torture a cui la sottoponevano?
Si distese sotto la finestra, osservando il disco luminoso nel cielo notturno, rannicchiandosi su se stessa, mentre un’immagine balenò nella sua mente: _Vieni presto…_ singhiozzò, mentre nuove lacrime le rigavano il volto.



Allora? Me lo merito un commentino? Anche piccolo piccolo?
Per ora vi saluto al prossimo capitolo!
Baci
Yuna



 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: