DUE COMBINAGUAI
- Capitolo 1° -
OHAYOOOO!!!!!!!!!! SALVE A TUTTI!!!!! PRONTI PER UNA MIA NUOVA FANFIC? ^___^ [NO!](NON L’HO CHIESTO A TE! \___/)[Yuna, per curiosità: ti fermerai un giorno?](Chi lo sa! Forse si, forse no…voi che dite miei cari lettori? ^___^)[Basta, io ci rinuncio! U.U](Finalmente l’ha capito! ^__^ Ma passiamo a presentare la fanfic…vabbè, avete capito che chi scrive è la mitica e simpaticissim Yuna2284)[Vola basso, Yuna](E l’essere che parla sempre quando non deve è Madsoul! ^__^)[E te pareva -___-;](Allora, questa fanfic è…)[Lo so io! Lo so io! Un’Au! ^__^](Esatto! Tanto ormai io scrivo solo quelle! ^__^)[Una cosa…che accidenti vuol dire il titolo? Ma che razza di lingua è? O.O](Eh eh…ecco una cosa che devo dire riguardo a questa fanfic: userò molto spesso la lingua Drow! Che sarebbe la lingua usata dagli Elfi neri, e di cui io ho trovato il dizionario e le regole grammaticali su un sito! ^___^ A chi interessa basta che vada sul forum della Città sotterranea di Valm Neira! ^__^)[Cioè, tu che è già tanto che parli italiano, adesso ti metti pure a scrivere in una lingua elfica? O.O](Esatto! ^___^)[Siamo arrivati al dolce, gente! =___=]
P.S.: Per la gioia di molti lettori: il cadavere ambulante, noto anche come Kikyo…non ci sarà in questa fanfic! ^___^
P.S.2: Forse noterete qualche somiglianza con “Outlaw”…beh, la risposta è semplice: Outlaw è figlia di questa fanfic…all’inizio, invece di Outlaw, volevo scrivere questa fanfic…ma avevo ancora parecchi dettagli da sistemare…spero che, nonostante le somiglianze, vi piaccia anche questa mia nuova creatura! ^__^
CAPITOLO 1: DUE COMBINAGUAI
L’anziana donna, vestita con un semplice kimono azzurro, osservava soddisfatta l’immenso giardino, intriso di sole. La sua scuola, la Heaven’s Academy, più nota con la semplice parola “Rakuen”, era stata considerata come la migliore accademia per guerrieri mercenari.
Un sorriso soddisfatto aleggiò sulla preside Kaede, mentre l’interfono iniziava a squillare rumorosamente.
_ Si?_ domandò Kaede, dopo aver premuto il pulsante che la metteva in comunicazione con l’altro capo.
_ Si ricordi che ambasciator non porta pena_ disse sbrigativamente una chiara voce maschile, all’altro capo.
Sette semplici parole, che fecero sprofondare l’anziana donna nella disperazione più nera…che cosa aveva mai fatto di male, per meritarsi loro?
_ Che hanno combinato stavolta, Yuji?_ domandò Kaede, buttandosi sulla poltrona di pelle nera, dietro la scrivania, e passandosi una mano sulla fronte.
_ Secondo lei?_ domandò sarcastico l’uomo all’atro capo.
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POCHE ORE PRIMA…
Il demone correva velocemente per la città, cercando di lasciarsi alle spalle i due cacciatori, mandati apposta per la sua cattura dal Rakuen.
_ Kyilen de’ ssussun*!_ gridò una voce femminile, mentre alcuni dardi luminosi si scaraventarono davanti al demone, bloccandogli la corsa.
Il demone, simile ad una lucertola bipede, si voltò fronteggiando i suoi due avversari…due ragazze che, all’apparenza, non mostravano più di diciassettenne anni.
La prima era una ragazza dai lunghi capelli mori raccolti in una lunga treccia, e aveva gli occhi di colore differente: quello sinistro, di un caldo e dolce color cioccolato; quello destro di un glaciale e freddo grigio. Indossava una canotta bianca, che lasciava le spalle scoperte, al quale era attaccato un cappuccio color rosa salmone. Il centro della canotta era composto da una V di tessuto trasparente, sul quale era disegnato un simbolo. In vita la canotta era ricamata, e aveva un secondo strato dello stesso colore del cappuccio; inoltre vi era una specie di corda, che le cingeva la vita per ben due volte. Portava dei pantaloncini cortissimi di jeans, che era coperti da una specie di pareo, legato in vita, e formato da tre balze che dal celeste scuro sfumavano al bianco. Ai piedi indossava degli stivali stringati neri che arrivavano sotto al ginocchio; allacciata in vita da una cintura, sopra il pareo, c’era una borsa in pelle marrone. Agli avambracci portava due bracciali gialli, stringati; mentre al polso destro portava un bracciale arrotolato; e alla mano sinistra portava un guanto senza dita beige, con sopra disegnato un simbolo. Da sotto il cappuccio, sbucava una sfera rosa, fissata ad una catenella, mentre dai capelli mori sbucava una fila di perline (simile a quelle indiane).
La seconda, era una ragazza dai lunghi capelli castani, legati in una coda alta, e dagli occhi scuri, che indossava un reggiseno a triangolo giallo; una minigonna verde militare, dalla quale sbucava i lacci delle mutandine. La minigonna le copriva a malapena il sedere e, sopra di essa, vi era allacciata una cintura con due borse attaccate. Le braccia erano coperte da delle maniche di stoffa beige, piene di fiocchi; mentre le mani erano coperte da guanti, senza dita, marroni. Al collo era avvolta una sciarpa che, dal rosso, sfumava nel giallo. Ai piedi indossava degli stivaletti bassi blue e bianchi. Inoltre portava con sé uno strano boomerang gigantesco.
_ Rassegnati demone!_ disse la ragazza castana: _ Sei al capolinea!_
Il demone ringhiò irato, e si preparò ad attaccare le due ragazze; la ragazza dai capelli mori, allungò davanti a sé la mano guantata e recitò una nuova formula: _ Kulgegen de’ ssussun*!_
Una barriera luminose si frappose fra l’attacco del demone, e le due ragazze; il demone, impossibilitato a fermare la sua carica, si scontrò con la barriera e venne scaraventato contro un muro, distruggendolo.
_ Ottimo lavoro, Kagome_ esclamò l’altra ragazza, lanciando il suo boomerang contro il demone, e colpendo assieme ai pochi pezzi di muro rimasti.
Il demone, rendendosi conto di essere in svantaggio, cercò nuovamente la fuga, usando il muro distrutto come via di fuga, e cercando riparo dentro all’edificio.
_ Sango!_ urlò Kagome, mentre l’altra riprendeva la propria arma e iniziava di nuovo l’inseguimento assieme alla compagna.
Le due ragazze corsero all’interno dell’edificio, guadagnando, poco per volta, terreno sul demone che, alla fine, si ritrovò ingabbiato in una stanza senza uscite.
_ Siamo veramente al capolinea_ disse Sango, preparandosi a colpire nuovamente il demone.
Il demone, in un ultimo disperato tentativo di fuga, si scaraventò addosso a Sango; ma venne fermato da un colpo d’arma della ragazza e buttato dall’altra parte della stanza.
_ Ora Kagome!_ urlò Sango, mentre la giovane maga alzava un braccio verso il cielo indicandolo con il dito indice.
_ Arshes Valsharen!_ tuonò Kagome, mentre un fulmine di innata potenza si abbatté sul demone, carbonizzandolo.
Sango guardò compiaciuta l’amica: _ Ottimo lavoro, Kaggy!_ le disse, battendo il cinque con la moretta.
_ Grazie! ^.^_
CRACK CRACK…
Le due ragazze si bloccarono, mentre alcune crepe iniziavano a crearsi sui muri…crepe che aumentavano di numero, mentre la struttura iniziava a tremare…
_ FUORI DI QUI!!!_ gridarono in contemporanea le due ragazze, iniziando a correre a rotta di collo fuori dall’edificio, proprio mentre questo iniziava a sgretolarsi.
Appena fuori, le due ragazze, si accasciarono a terra, cercando di riprendere fiato…quando ebbero il coraggio di osservare l’edificio, si accorsero che là, dove prima si ergeva una palazzina a tre piani, adesso c’era solamente un cumulo di macerie.
_ Pensi che Kaede-sama la prenderà bene?_ domandò titubante Kagome, mentre Sango guardava sbalordita le macerie.
In lontananza il suono delle sirene delle auto della polizia, avvisava le due ragazze che presto avrebbero saputo quale reazione avrebbe avuto la preside della Heaven’s Academy.
Traduzione Dorwiniane
Kyilen de’ ssussun – dardi di luce
Kulggen de’ ssussun – scudo di luce
Arshes Valsharen – Fulmine imperiale
Ok, è finito il primo capitolo…che ne dite? Vi piace? [Devo proprio dirlo? O.o](No! Da te non voglio sapere nulla! U.U)[Cattiva! Q_Q](Mie cari lettori aspetto con ansia i vostri commenti, i vostri complimenti…)[Le vostre critiche! ^__^](MAAAADDD!!!)[Ehi, mica possono sempre farti i complimenti!V.V]
KISU KISU
YUNA2284& MADSOUL
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