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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Il Signore degli Anelli (The lord of the rings)
Titolo Fanfic: LA SIGNORA DI VALINOR
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: bliss89 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/11/2006 11:08:24

una fanfic esclusivamente romantica. non c`è azione o avventura. ma solo tanto amore. commentate ^_^
 
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PROLOGO
- Capitolo 1° -

Incrociò le braccia, stringendole al petto mentre osservava il paesaggio maestoso, proprio lì, fuori dalla sua finestra. Un lento sospiro le uscì dalle labbra e socchiuse gli occhi. Tutto il peso di quegli anni le gravava addosso come un macigno scuro e pesante. Si girò lentamente verso la porta che si apriva, notando uno dei suoi servitori chinarsi appena dinnanzi a lei:
<<Perdonate Signora. E’ l’ora della vostra passeggiata. Il sole è alla quinta ora dopo il suo apice, è tardi>>
Queste parole la fecero trasalire di rabbia. Lasciò ricadere le braccia lungo i fianchi, compiendo due brevi passi davanti al servitore che alla reazione la guardava sgomento.
<< La passeggiata, il pranzo, la cena…Fate questo perché vi fa bene...Avrò mai un momento per me? Insomma…Uscite vi prego>> Congedò così il servitore, con un cenno rapido della mano, quasi volesse scacciare un insetto pressante. In quello stesso istante, Galmor, il suo personale consigliere soggiunse e con un cenno del capo al servitore, gli diede modo di andarsene. Chiudendo la porta guardava l’elfo maestoso che aveva davanti, con il fare serafico che lo caratterizzava in ogni occasione.
<< Non devi, mia signora, trattare così i servitori. Loro fanno ciò che gli è stato chiesto…Ovvero rammentarti le tue occupazioni qualora le avessi dimenticate>>
<<Duecento anni Galmor, duecento. Posso averle dimenticate? >> punto sull’Elfo i suoi occhi di quel colore indecifrabile e quasi inquietante. Il consigliere scosse il capo in diniego.
<<No certo. Ma sei la Principessa di questo reame, figlia diretta dei Valar, hai tanto da rammentare>> Sorrise appena, avvicinandosi anch’egli alla finestra così da affiancarsi all’elfo e mirare fuori la bellezza di quei boschi.
<<Sono stanca Galmor. Ad oggi sono 201 anni che Aerandir è morto. E mi pare che di questi anni non sia trascorso nemmeno un giorno, nemmeno un attimo. Mi sembra ancora di vederlo cavalcare sul suo alto destriero ed allontanarsi per quella battuta di caccia. Non l’ho salutato. Non mi è stato dato il tempo. E da quel giorno agogno che mi richiamino nelle Aule di Mandos, ma non accade. Ne posso procurarmi io questa morte, poiché gli indegni non possono raggiungere quei luoghi ed andrei alla deriva come uno spirito dannato. E dunque quanto ancora devo attendere? Tutti si prodigano per tenermi in vita, florida, salda, mentre vorrei solo addormentarmi e svegliarmi accanto al mio sposo, fuori dai confini di questo mondo>>
L’elfo che le stava accanto sorrise impercettibilmente. Quei discorsi non erano nuovi alle sue orecchie, per anni li aveva uditi ed avrebbe agito come nei tempi passati.
<< Idril…Tu sei viva da prima che gli elfi si svegliassero sulle sponde di Cuivienen…Hai visto tutto di questa terra. Tutte le ere. E sei giovane e bella come una donna degli uomini che non ha visto passare che poche estati…Non pensi che questo sia il volere dei Valar? Tu sei nata da Varda. Le sue stelle brillano nella tua fronte. Ella è tua madre come Mandos è tuo padre. Quel tradimento ha donato a voi ed ai pochi rimasti della tua stirpe una vita che altri non possono che desiderare solo nei sogni più remoti. Il tuo sposo è morto per mano degli orchi. Sarebbe ancora al tuo fianco adesso, perché la sua vita era pari alla tua, differente da quella di tutti gli altri Eldar>> Smise di osservare la pianura che si estendeva per miglia dinnanzi al palazzo e posò la sua attenzione sulla Signora di Valinor, alta e regale come una statua.
<< Eppure… Che destino oscuro a lui è toccato. Ma il mio è ancor più amaro. Poiché egli è in un regno che solo i beati in questa terra vedranno. Ed io qui, sola, con il ricordo di lui che ogni giorno svanisce un poco perché troppo tempo ci separa, oramai>>
<<Duecento anni non sono che una manciata di attimi per un Elda della vostra stirpe, mia signora>> la redarguì con dolcezza.
<<Galmor. Hai mai superato un giorno privato di tutto ciò per cui il tuo cuore e le tue membra riuscissero a vivere? Il tempo è inclemente. Passa…Avvolte lesto ed avvolte lento. E non è mai lesto quando dovrebbe esserlo. Inesorabile è stato in questi anni. Troppo penoso>> portò la candida mano a posarsi sul proprio petto, quasi a sostenere quel pesante cordoglio.
<<So io cosa fare>> un sorriso illuminò il volto sapiente del Consigliere <<Potremo allontanarci da Aman. Cirdan il Timoniere guiderà una delle sue navi da tempo ancorate per la Signora di Valinor. La Terra di Mezzo è ricca e pacifica ora. Potrete vedere genti e Terre che non avete mai conosciuto. Potremo recarci a Gondor, dove Re Elessar governa in pace accanto alla sua sposa, Arwen Undomiel>>
<<La Stella del Vespro? La figlia di Elrond Mezzoelfo? >> Il suo sguardo si fece attento.
<<Lei. Splendida come una stella. Suo padre vi ama teneramente, come ama una figlia. Lei sarà lieta di riceverci ed anche il Re>>
Un lungo sospiro lasciò andare tra le labbra, Idril di Valinor. Meditava sulle parole del proprio consigliere. Allontanandosi dalla finestra andò lentamente a sedersi su di una ricca poltrona, vicino all’arco aperto che dava su di un ampio balcone. L’aria era fresca, ma non abbastanza da farla rabbrividire. Galmor subito si prodigò per posarle uno scialle di seta sulle spalle, amorevolmente. Si era sempre occupato di lei, ogni istante, da quando il marito era stato ucciso da una legione di orchi, giunti in Aman senza che nessuno avesse mai compreso come.
<<Sarebbe splendido, Galmor>> così lei si limitò a rispondere, annuendo. Un sorriso allietò il bel volto dell’Elda che subito le strinse le spalle.
<<Ne sono lieto, mia signora. Mando un emissario ai porti. Che le vele vengano ammainate per la vostra letizia>> così la lasciò, affrettandosi affinché il lungo viaggio fosse preparato in maniera confortevole per la Dama dei Grandi Boschi di Valinor.

 
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