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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Saiyuki
Titolo Fanfic: IL SIGILLO INFERNALE
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: flaus galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 03/01/2003 12:29:04 (ultimo inserimento: 13/08/03)

non è gran che, è la mia prima fiction abbiate pietà
 
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LA PORTA DEL TEMPO
- Capitolo 1° -

1° Capitolo: La porta del tempo. 1° parte

Evaine, re di Millenio era disperato. In tutto il regno non si contavano più le uccisioni e i soprusi commessi dai demoni. Ciò accadeva perché la porta infernale era rimasta aperta per troppo tempo e le forze maligne erano riuscite a spezzare il sigillo. Il re aveva riunito attorno a sé illustri filosofi, scienziati e saggi di tutto il regno per trovare una soluzione, ma dopo sei giorni erano ancora in alto mare. Evaine sapeva che l’unica soluzione sarebbe stata quella di creare un nuovo e più potente sigillo, ma nessun cavaliere o mercenario aveva abbastanza coraggio da scendere nelle viscere infernali e porre il sigillo. Il sovrano aveva perso la moglie e la figlia, e per questo era ancora più deciso a fermare tutto ciò. Se non avesse trovato nessuno disposto ad intraprendere quella missione ci sarebbe andato lui stesso, al diavolo il regno e tutto il resto.
Guardò i saggi che discutevano animatamente tra loro cercando inutilmente una soluzione che non comportasse sacrificio umano. Evaine strinse forte i pugni per la rabbia, avrebbe dato chissà che cosa per mettere le mani su ognuno di loro e… l’uomo bloccò a metà il suo pensiero. L’influenza malvagia si faceva sentire anche tra le mura del castello, il quale si diceva era protetto da una barriera benefica che i monaci avevano ideato per proteggerlo dal male. Ma evidentemente era del tutto inutile se nel cuore umano albergavano sentimenti malvagi, nessuna barriera era in grado di difenderli.
-Io penso che un canto liturgico delle sante invocatrici potrebbe esserci utile.- disse un saggio dalle vesti azzurre.
-Le sante invocatrici? Ma sono solo delle assurde megere incapaci. Non sanno nemmeno intonare come si deve l’inno al re, figuriamoci proteggerci dal male.-il saggio alla destra del re era letteralmente disgustato. Le sante invocatrici un tempo erano state potenti e di tutto rispetto. Ma avevano venduto il loro potere per rimanere giovani e belle.
Evaine continuò ad ascoltare senza intervenire fino a quando una delle guardie reali non entrò nella stanza. Non appena vide il re si avvicinò al suo fianco riferendogli che il saggio Kemble era finalmente giunto. Kemble era il saggio più illustre, nessuno era alla sua altezza ed Evaine aveva faticato non poco a convincerlo ad andare al castello.
Il re si alzò in piedi andando ad accogliere personalmente Kemble e ad invitarlo a dire la sua sulla loro incresciosa situazione.
-Saggio Kemble sono contento che lei sia potuto finalmente venire fin qui. Il regno di Millenio ha bisogno d’aiuto.- Lo so bene, ma io non posso fare nulla contro il male che avanza.-
-Ma … -il re lo guardò perplesso. Non voleva aver sperato inutilmente.
-Non ho ancora finito.- il saggio gli lanciò un’occhiata spazientita. I giovani avevano sempre fretta e non stavano mai ad ascoltare.
-Io personalmente non posso nulla, ma conosco qualcuno che può aiutarla. Si chiama Genjo Sanzo e ha una forza e un coraggio non comuni. Però ci sono dei problemi.-
Il re lo osservò senza fiatare, non voleva incorrere nelle ire del vecchio Kemble.
-Il venerabile Sanzo vive in un tempo parallelo al nostro, ma con i monaci la cosa non presenta particolari difficoltà. Loro potrebbero trasportarlo qui da noi e poi a, missione compiuta, riportarlo nel suo tempo.-
-E quale sarebbe il problema più grave? -
-Convincerlo ad aiutarci.-
Evaine rimase a guardarlo a lungo. Immaginava che promettere enormi ricchezze non sarebbe servito a nulla. I loro soldi erano sicuramente diversi e garantirgli laute ricompense equivaleva a non dargli nient’altro che un pugno di mosche. Rimase assorto per un bel po’, dimenticando quasi la presenza degli altri saggi, che guardavano Kemble con un misto di rispetto ed odio.
-Beh ci sarebbe un modo. E’ un po’ insolito ma potrebbe funzionare e il dio Arrak ci perdoni, non so cosa succederà poi. Ma non vedo altre possibilità. Noi non abbiamo nulla che possa interessarlo.-Kemble evitò di riferire al re che Sanzo era alquanto particolare come eroe e che era meglio non lasciargli nessuna via di scelta, che avrebbe anche potuto chiedere in cambio tutto il regno comprese le loro ricchezze. Kemble sorrise. In fondo ammirava quello strampalato bonzo e sapeva che lui era la loro unica salvezza.


 
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