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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: STREET ROLLERBLADE CUP
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: xxxsanjixxx galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/01/2003 17:11:05 (ultimo inserimento: 18/02/03)

gare di rollerblade...amicizia....amore...e un unico obiettivo vincere la street-rollerblade-cup
 
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- Capitolo 1° -

STREET ROLLERBLADE CUP

E’ una calda mattina di luglio: il sole brilla alto nel cielo, una brezza leggera soffia tra i rami mentre gli uccelli cinguettano allegramente danzando in cielo; una fantastica mattinata insomma, l’ideale per una gara di “Street Rollerblade“.
Da alcuni anni a oggi in tutto il mondo si è sviluppata una nuova moda, un nuovo sport che consiste in gare lungo discese tortuose con ai piedi i roller, dopo pochi mesi era già diventato uno sport famosissimo tanto che la federazione sportiva internazionale ha creato un campionato appositamente per questi ragazzi, campionato che prende il nome di “Street Rollerblade Cup”.
Cristian, un ragazzo abbastanza alto e magro, con capelli e occhi scurissimi, stava finendo di sistemarsi le protezioni e i pattini quando un ragazzo abbastanza robusto e dai capelli chiari si avvicinò a lui.
<< Ciao Cris, tutto a posto?>> chiese la figura.
<< Oh ciao Manu, io sto bene e tu?>> rispose il ragazzo << Come va la ferita alla spalla?>>.
<< Beh, non c’è male, diciamo che stavo meglio prima, anche perché così mi perdo questa gara…>>.
<< Eddai è poi solo una gara di qualificazione, tu come punteggio sei già classificato matematicamente, di che ti lamenti…>>.
<< Hai ragione, comunque ero venuto per fare gli auguri a te e a Berto, ah proposito, dov’è?>>.
<< Dovrebbe essere dentro la tenda a studiarsi per l’ennesima volta la pista…>>.
<< Va bene, gli vado a fargli un saluto, ci vediamo all’arrivo Cris>>.
<< A dopo Manu…>>.
Non appena il ragazzo si allontanò una voce echeggiò per tutta la piazza.
<< Benvenuti a tutti gli spettatori, oggi avrà luogo la gara valida per le qualificazioni alle gare regionali della “Street Rollerblade Italian Cup”…preghiamo tutti i concorrenti di recarsi subito in griglia, la gara avrà inizio tra quindici minuti…>>.
Cristian si alzò e si diresse verso la tenda della sua squadra, la squadra della Killer-Loop; molte delle marche sportive infatti, dopo l’inizio delle “Rollerblade Cup”, avevano sponsorizzato la fondazioni di squadre da competizione; nella provincia di Bologna erano presenti due grandi squadre: il gruppo Killer-Loop e quello Nike; queste due squadre erano le favorite per accedere al girone finale dei campionati nazionali e non perdevano occasione di scontrarsi nemmeno in allenamento.
Quando il brunetto arrivò alla sua tenda un ragazzo magro e biondo era chino su un tavolino intendo a studiare delle piante: portava la maglia nera col tipico simbolo “KL” in bianco, il bustino in vetroresina, guanti, gomitiere, polsiere e ginocchiere mentre il casco era appoggiato sul tavolino; tutto il resto dello staff si era recato in fondo al tracciato per seguire la gara dal camioncino della squadra. << Non vorrei disturbare il tuo studio…>> iniziò scherzando Cristian <<…ma ci hanno appena chiamato in griglia Berto, dobbiamo andare.>>.
<< Uffa…ci sono alcune curve molto pericolose nel tratto finale del circuito, bisogna stare molto attenti o si fa un volo di venti metri in mezzo a un bosco…>> rispose il ragazzo.
<< Beh di che ti lamenti, è questo il bello della gara no?>> chiese noncurante Cristian.
<< Possibile che tu sia così menefreghista, non ti importa se ti fai male, veramente male? Come pensi che starebbero i tuoi vedendoti sdraiato su un lettino di ospedale?>>.
<< Forse sarebbero felici…>> sussurrò piano il ragazzo.
<< Come?>>.
<< No no niente…>> si affrettò a rispondere Cristian << Dai andiamo o faremo tardi>>.
La gara di oggi si sarebbe svolta in un paesino in provincia di Bologna: Porretta; le due squadre, Killer-Loop e Puma-Street-Racers, che si sarebbero affrontate di lì a poco avevano passato i cinque giorni prima studiando e provando il tracciato di gara, oggi finalmente avrebbero messo a frutto lo studio fatto; il tracciato non era difficilissimo tuttavia dopo il tratto veloce di cinque chilometri arrivava un tratto misto molto lento con curve a gomito molto pericolose.
I ragazzi presero posto sulla linea di partenza; ogni squadra può schierare in pista da uno a quattro persone, cosa che fece la squadra Puma, i ragazzi della Killer-Loop schierati invece erano solo Cristian ed Alberto; tutto questo a causa del ritiro dalla squadra di Massimo per motivi di salute e il fermo di Manuel per infortunio.
<< Signori e signore del pubblico, vi ringraziamo di essere venuti così numerosi oggi, tra pochi minuti inizierà la gara di “Street-Rollerblade”, passo ora a leggervi le formazioni in campo e la relativa classifica provinciale: per quanto riguarda i ragazzi del gruppo Puma-Street-Racers abbiamo Andrea, Giacomo, Marco e Diego, salutiamoli con un caloroso applauso…per i Killer-Loop abbiamo invece Cristian e Alberto, salutiamo anche loro…passo ora a leggervi la classifica: il gruppo Nike, che ha gareggiato ieri vincendo sugli Adidas-Racers è passato ai gironi regionali con ben tre corridori su quattro, dei ragazzi Adidas invece si è classificato solo un corridore; oggi invece vedremo chi dei sei partecipanti passerà ai regionali, vogliamo però ricordarvi che solo i primi tre di questa gara passeranno alla fase successiva poiché Manuel dei Killer-Loop, nonostante l’infortunio, ha abbastanza punti per qualificarsi matematicamente al prossimo turno…bene ora passiamo alla gara: CHE TUTTI I RAGAZZI PRENDANO POSIZIONE SULLA PISTA>>.
I sei ragazzi si allinearono all’inizio di un piccolo pendio che segnava l’inizio gara.
<< Ehi Berto…in bocca al lupo, ci vediamo in fondo>> disse Cristian con un sorriso.
<< In bocca al lupo anche a te Cris e attento a non rischiare troppo…>> rispose di rimando Alberto.
<<…PRONTI…>> continuò la voce.
Era il momento della verità, gare come queste duravano appena dieci, dodici minuti ma per i ragazzi, costretti a rimanere concentrati dall’inizio alla fine, erano minuti massacranti.
<<…VIA!!!>>.
Sei figure indistinte si lanciarono a perdifiato giù dal pendio iniziando a muovere i pattini per guadagnare velocità, dopo tre rapide curve Cristian era secondo dietro a Marco, mentre Alberto seguiva a ruota il compagno di squadra, la gara proseguì mentre il trio di testa sfrecciava velocissimo attraverso quella stretta strada di montagna lanciandosi ciechi in curve strette rischiando a ogni metro di schiantarsi contro qualcosa; dopo circa metà gara Cristian si era avvicinato moltissimo a Marco ed ora i due erano appaiati, Alberto dal canto suo doveva fare i conti con Diego che lo aveva raggiunto e ora cercava di superarlo mentre gli altri due ragazzi erano rimasti oramai molto indietro.
La situazione non mutò fino a quando i quattro ragazzi non arrivarono all’ultimo pezzo del circuito, deve si trovavano i tre tornanti prima del traguardo.
I ragazzi iniziarono a rallentare visibilmente ed entrarono appaiati nel primo tornante verso sinistra, all’uscita però solo tre erano ancora in piedi e proseguivano verso il secondo, Diego infatti aveva perso aderenza col roller sinistro ed era scivolato finendo con forza contro un muretto di protezione; intanto davanti continuava la sfida tra Marco e Cristian seguiti poco dietro da Alberto; *Cazzo questo qui è veloce devo superarlo al prossimo tornante e rischiarmi tutto all’ultimo cercando di frenare il meno possibile *.
Nella mente di Cristian per un attimo passarono i ricordi del giorno prima quando il suo allenatore gli stava spiegando proprio quegli ultimi due tornanti.

<< Allora…Cristian, Alberto, superato il primo tornante dovrete accelerare stando il più possibile sulla sinistra, quando mancano venti, venticinque metri frenate di colpo e infilate quel tornantino sulla destra, attenzione perché sia sull’interno che sull’esterno ci sono dei muretti alti circa due metri…superato questo ostacolo lanciatevi per circa cento metri spostandovi sulla destra; l’ultimo tornante può decidere il risultato finale della gara: è un tornante abbastanza veloce sulla sinistra, ora, sull’esterno è stata montata una piccola rampa di appoggio alta circa un metro, riuscendo a prenderla bene potrete evitare di ridurre la velocità quanto basta per superare i vostri avversari..:>>

In quelle due curve tutto si sarebbe deciso: Cristian aspettò che Marco iniziasse a frenare e fece finta di volerlo superare all’esterno per sfruttare meglio la traiettoria; ciò costrinse Marco ad allargarsi ancora di più permettendo così a Cristian di recuperare velocità, superarlo all’interno e lanciarsi velocemente verso il tornantino ormai imminente.
*Troppo veloce Cris, rallenta * pensò Alberto.
Quando ormai era entrato nel tornante Cristian alzò il piede sinistro appoggiandolo contro il muro esterno ammortizzando così la traiettoria e correggendola e si lanciò di nuovo verso l’ultimo e decisivo tornante; si girò un attimo indietro: Marco gli era alle costole, sei o sette metri valutò rapido il moretto; riprese concentrazione e visualizzò l’ultimo ostacolo: con un rapido movimento, cristian, spostò i suoi pattini verso l’esterno destro della strada e si mise a uovo per guadagnare velocità, arrivato nel tornante sfruttò tutta la rampa a disposizione rischiando di poco di uscirne, rischio sventato da una rapida correzione fatta con il braccio appoggiato contro il bordo esterno della rampa; ormai era fatta un centinaio di metri lo separavano dalla linea del traguardo: iniziò a prendere di nuovo la spinta per lanciarsi verso la fine con le ultime forze che gli rimanevano e tagliò il traguardo con molti secondi di vantaggio su marco e Alberto.
Una folla gioiosa corse ad acclamare i tre ragazzi giunti al traguardo: tutto il team Killer-Loop prese in spalla i suoi giovani campioni.
<< Bravissimi ragazzi, davvero un‘ottima gara >> si congratulò il loro allenatore.
<< Grazie mister >> risposero Cristian e Alberto con un filo di voce.
Arrivò anche Manuel ad unirsi ai festeggiamenti.
<< Bravissimo Alberto…>> cominciò <<…non mi aspettavo che facessi quel ultimo tratto così veloce, pauroso come sei>>>.
<< Grazie, lo prenderò come un complimento>> rispose il biondino.
Manuel si girò poi da Cristian e lo vide accasciato per terra mentre alcuni ragazzi del team lo stavano controllando.
<< Che ti succede Cris? Che hai?>> chiese spaventato l’amico.
<< Ahi…credo che sia una brutta storta>> rispose Cristian con voce sofferente << Deve essere stato al secondo tornante quando ho appoggiato il pattino sul muretto per correggere la traiettoria>>.
<< Ce la fai per la premiazione?>>.
<< Se mi dai una mano te si >> sorrise il moretto.
Manuel ed Alberto aiutarono Cristian a salire sul podio allestito in piazza a Porretta seguiti a ruota da Marco.
<< Sei stato molto coraggioso in quel sorpasso>> sorrise Marco << Hai rischiato di spalmarti sul muro lo sai vero?>>.
<< Si Marco, ma se non si rischia un po’ non è divertente non ti pare? Comunque sei stato un osso duro, sono contento che verrai ai regionali con noi >> rispose Cristian.
La premiazione andò avanti per un quarto d’ora buono poi il pubblico piano piano scemò via e anche Cristian e gruppo si ritirarono in albergo a festeggiare; tutto il team al completo era in camera dei ragazzi a spassarsela bevendo, ballando e ridendo, solo Cristian sembrava triste; Manuel notò subito l’aria abbattuta dell’amico e andò a parlarci.
<< Cris che hai? Hai vinto una gara importante, dovresti essere felicissimo>>.
<< Manu…hai visto alla premiazione Alberto?>>chiese con tono calmo Cristian.
<< Beh si ma che centra?>>.
<< C’erano i suoi genitori ad acclamarlo tra il pubblico i miei invece…>>.
Manuel sapeva fin troppo bene cosa l’amico volesse dirgli: da quando Cristian aveva iniziato a gareggiare i rapporti coi suoi genitori erano peggiorati di giorno in giorno, il motivo era che ne suo padre ne sua madre volevano che praticasse quello sport pericoloso così gli avevano dato un ultimatum: se voleva correre con i Killer-Loop doveva andarsene di casa e così aveva fatto, la squadra gli aveva trovato un appartamento giù a Bologna dove viveva con Manuel che aveva deciso di stare con lui per non lasciarlo troppo solo.
<< Senti Cris…perché non provi a parlargli?>> chiese titubante.
<< A cosa servirebbe? Non hanno voluto assecondare il mio sogno allora, secondo te lo faranno adesso?>>.
<< Che ne dici se andiamo a ballare stasera?>> chiese ad un certo punto Manuel << Mi hanno detto che qui vicino c’è una discoteca niente male, che ne dici…la proviamo?>>
<< Non è un’idea malvagia…anzi tutt’altro>> sorrise Cristian entusiasta dell’idea.
*Mi dispiace Cristian di non poterti essere di aiuto più di così * penso tra se e se l’amico.
<< Dai chiamiamo anche Alberto ed andiamo a cambiarci>>.


TO BE CONTINUED………


ED ECCO A VOI LA NUOVA STORIA BY XXXSANJIXXX SPERO CHE L'IDEA VI PIACCIA PERCHè A ME PIACE UN CASINO...PASSO ORA AI SOLITI SALUTI DI RITO: UN SALUTO E UN BACIO A SANSY (SCUSA SE NN HO FATTO LA FF SU TSUBASA MA SPERO CHE ANCHE QUEST TI PIACCIA LO STESSO), A LICINA (NON VEDO L'ORA DI LEGGERE LA TUA NUOVA FF), A SHORTY (SPERO DI RISENTIRTI OGNI TANTO), A MAT, BIMBA E LUCIANA CHE NON SENTO DA TEMPO...CIAO RAGAZZI


XXXSANJIXXX

 
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