SWEET HALLOWEEN.
- Capitolo 1° -
^O^ CIAU! Bene, questa ff è dedicata a tutte le mie meravigliose amiche, ma soprattutto a due ragazze, alle quali voglio un bene che neanche possono immaginare: Chy-chan e Wyatt! *O*
Ragazze spero possa piacervi! U///U E’ semplice, ma ogni parola racchiude un po’ del mio affetto per voi! ^////^ Prima di iniziare, ad ogni modo, vorrei fare le condoglianze alla mia stupendissima Wyatt per il suo nonnino…çç cucciola tranquilla che il tuo amato nonnino ora è un luogo senza dubbio stupendo! ^_____^ e poi, ci siamo sempre io e il mio amore a poterti consolare*____*
E alla Chy, voglio dire (tutti testimoni U.U) che è la sorella più stra-mega-fantastica del Mondo! U.U e anche di chiudere in gabbia il GRILLO! XD lei sa il perché…U.U
Tesore belle, come si dice qui in Sicilia: “V’amo quant’ lo me ‘core! U^U”!
Key: (traduttore) Vi amo quanto il mio cuore! U^U
Ah…beh, si! Grazie Key! U.U
Buona lettura e grazie per l’attenzione^^
*(§)* DOLCETTO…O SCHERZETTO? *(§)*
-Key, guarda!-
L’angelica ed innocente voce di un piccolo bimbo risvegliò, dai propri dolci pensieri, la mente assorta del suo compagno di stanza. Questi, nonché Key Hiwatari, si voltò quasi meccanicamente verso la tenera immagine di Yuriy Ivanov, il bimbo che aveva poco prima pronunziato quelle magiche parole. Lo vide con il ditino ancora puntato verso la grande finestra di quell’umida camera, circondata da freddi muri disgregati dal tempo.
Il clima turgido e il cielo terso, sembravano scomparire, sconfitti dall’umana e innocente luce del sorriso del bimbo dai bizzarri capelli cremisi.
Key ricambiò, anche se debolmente, il gesto…
Era incredibile come quel semplice viso d’angelo lo rendesse tanto immune. Terribilmente immune.
Nonostante la tenera età di otto anni, Key aveva già compreso cosa volesse significare la parola “amore”. Magari, poteva essere un’interpretazione pressoché errata ma…sincera.
Il suo piccolo cuore batteva ansante e frenetico, scosso da quelle pozze celestiali, così come la sua vocina. Lo vide salterellare sopraffatto dalla più autentica gioia.
Le caste labbra del rossino si aprirono esponendo strepitii di felicità, rendendo l’udito dell’altro sempre più desideroso di sentirli all’infinito.
Beh, dopotutto l’allegria di Yuriy non era vana!
Qualunque bimbo sarebbe sprizzato di gioia nel giorno di Halloween. Ebbene, si. Il 31 Ottobre.
Un magico ed indimenticabile giorno per le anime innocenti del monastero.
Erano rari, momenti come questo. Non tanto, i giorni festivi, ma tanto poter osservare estatico il sorriso di Yuriy. Di rado ne donava al Mondo. E, quando accadeva, non voleva perdersi alcun istante di quell’indimenticabile vista.
-Key non sei felice? Guarda quanti giochi!-
Disse ancora, indicando il paesaggio in festa caratterizzato dalla grande fiera Moscovita.
L’altro, apprensivo, annuì. In realtà, Key odiava queste feste. Gli ricordavano il suo triste passato.
Ma, poter scorgere il brillante splendore di quelle iridi, lo faceva mutare di pensiero.
In un sospiro, scese dal letto, raggiungendolo. Sbattè le palpebre, osservando il piccolo rosso, faticare per poter avere una migliore vista, data l’infima statura.
Sorrise, e prese una sedia lignea leggermente scricchiolante.
La pose sotto quelle austere grate arrugginite, donando all’altro la possibilità di salirvi sopra.
Lo incitò porgendogli la manina sporca di nero…polvere da sparo. Era meglio non sapere cosa quei bimbi praticassero all’interno di quei meandri fitti e flagellati da rodi più spinosi di una rosa.
Il piccolo la prese con innocenza: qualità che ne rendeva sua massima caratteristica.
Si issò con un piede sullo scricchiolante materiale e, ringraziandolo, si sistemò meglio stringendo i ferri delle grate con le ditina candide e perlate, quasi a volersi appendere ad esse.
Key chinò il viso: era triste.
Se Yuriy guardava fuori, non poteva osservarlo in volto. E ciò, lo demoralizzava.
Il suo sorriso era tutto. Come le onde, per il mare. Come i raggi, per il Sole. Come un bacio, per l’amore. Tutto.
-Cosa fai tutto triste? Non ti piace Halloween?-
Alzando il viso, scontrò quelle gemme di zaffiro che, molte volte, gli avevano permesso di sognare.
Non rispose, limitandosi ad alzare le spalle. Sentì un piccolo tonfo e voltandosi, vide Yuriy in piedi che gli si avvicinava ridacchiando.
Le loro manine si intrecciarono e il rossino, con “sadica” innocenza, prese girare in tondo facendo sì, che Key facesse lo stesso.
Due dolci risate, riscaldarono quell’ostile ambiente.
Continuarono a giocare per un po’. Giocare, già…
Bastava loro poco, per poter divertirsi. Anche il semplice stare insieme, era motivo di divertimento.
Caddero all’unisono sui bassi lettini scombinando le coperte un po’ rovinate e scucite.
Continuarono ad aprirsi in gioiose risate, prima di guardarsi dolcemente e zittirsi in un moto decrescente. Le loro grandi iridi si fissarono a lungo, contemplandosi ingenuamente l’un l’altro.
Un pudico rossore incorniciò le gote di Key che, osservando il sorriso di Yuriy, voltò il viso rannicchiando le ginocchia al petto e poggiando la schiena al muro, rabbrividendo leggermente a causa del pungente freddo.
-Perché sei tutto rosso? Hai la febbre?-
Gli chiese il rosso gattonando verso di lui cercando le ametiste dell’altro.
Lo vide corrucciare la fronte e sbuffare leggermente. Sbattè le palpebre non capendo e incrociò offeso le braccia al petto.
-Key sei cattivo! Non ti diverti mai! Uff!-
Restò così: con le gambe poco divaricate, seduto sul letto, con un tenero broncio e le braccia incrociate. Key, non poté che sciogliersi a quella visione. Si morse un labbro e disse titubante: “dolcetto…o scherzetto?”.
Yuriy si illuminò e lo guardò di scatto alzandosi in piedi sul letto salterellando e dicendo come una cantilena: “dolcetto! Dolcetto! Dolcetto!”
Key traballò un poco ma poi sorrise felice e, sperando di farlo felice, lo raggiunse alzandosi e posando sulle sue labbra il bacio più casto, puro e sentito, che quella città avesse mai percepito. Come fosse un Sole, quel bacio riscaldò tutto. Tutto, nulla escluso.
L’innocenza di un simile gesto, non poteva essere paragonata nemmeno al bianco candore della neve che, non curante, continuava a scendere lenta e armoniosa coprendo e racchiudendo in un soffice manto protettivo tutto ciò che sfiorava.
Yuriy, sorpreso, incrinò un sopracciglio.
-Cos’è questo…?-
Chiese ingenuamente.
Key negò piano alzando le sopracciglia in segno di modesta verità.
-E’ il mio dolcetto…si chiama bacio. E ho sentito che si da a chi si vuole bene…perché è dolce…-
Il rossore riapparì sulle gote pallide del russo-nipponico, scatenando la cristallina risata dell’altro.
-Uffi…e non ridere!-
Strepitò nascondendosi sotto le coperte.
-Su Key! Scherzavo! Comunque grazie…anche io allora ricambio il dolcetto!-
Disse felice strattonando via le coperte e dandogli lo stesso bacino.
Si fissarono e le loro labbra presero a tremare, evidente segno di un ipotetica futura risata.
Non per nulla, questa non tardò ad arrivare!
Da quel dì, Halloween divenì l’emblema del loro affetto che, crescendo, si mutò in amore.
E così, ad ogni ricorrenza, continuarono incessanti a scambiarsi l’un l’altro…i propri dolcetti.
*(§)**OWARI**(§)*
^///^ Ehilà! Come state raga? ^____-
Spero tutto ok! ^O^ Ad ogni modo, spero che questa One-shot possa esservi piaciuta^/////^
Ero molto ispirata sull’argomento, anche perché, personalmente, adoro Halloween! *O*
Infatti, ne approfitto per augurare a tutti voi una bellissima festa! (magari vi succederà lo stesso di Yuriy e Key! X°D) A proposito! Ho scelto questa coppia, perché la ritenevo la più adatta! ^___^
E, anche perché, Le Key x Yu mi piacciono molto** Oltre alle mitiche Key x Rey ovvio! Ù.ù
AUGURONI A TUTTI RAGAZZI!!! VI VOGLIO TROPPO BENE!!! >O<
Ci vediamo sabato 4, dato che doma parto! *____*
Un bacio a tutti, tutti, tutti! >3333<
**LuNeTtA-ChAn**
p.s. me lo lasciate un commentino? ç///ç vi pleguuuuuu...! >3<
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