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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: EVER
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: katzehiwatari galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 22/10/2006 18:11:04

(yuri x kei)
 
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EVER
- Capitolo 1° -

Finché ci sarà anche una sola persona, in questo mondo, che si ricorderà di noi…non saremo mai soli. Non saremo mai realmente soli. Anche la morte potrà essere sconfitta. Perché continueremo a vivere nella mente, e nel cuore, di chi ci ha amato…e continuerà a farlo.

“Ed è per questo che vorrei che anche tu mi dimenticassi.”

Le tue braccia. Forti. Che mi stringevano contro il tuo petto caldo. Caldo…in quella notte fredda. Gelida. Così dannatamente strana. Ma…quell’anormale atmosfera che ci regnava attorno. Mi piaceva. Si. Mi piaceva davvero. E anche se alla gente che passava per la via potevamo sembrare due pazzi. Due poveri pervertiti, ubriachi…a me piaceva ugualmente. Io e te, Kei. Per ripararci dal vento gelido che squarciava l’aria, alle quattro di notte, per questa qualunque via di Mosca. All’interno di una cabina telefonica. Con te…che mi stringevi. E mi parlavi. Mi sussurravi parole. Troppo belle. Troppo dolci, da poter essere dimenticate.

“Sei freddissimo, Yuri…. Metti le tue mani sotto la mia giacca.”

Ed io, senza obbiettare, che ubbidivo. Tranquillamente. E potevo sentire tutto il calore che emetteva il tuo corpo. Un calore dolce. Un fuoco. Che mi avvolgeva. Le mie mani sul tuo petto. Ed il mio corpo…che tu avevi fatto aderire completamente al tuo. Non stavo sognando. Lo avevi fatto per davvero. Mi avevi attirato verso di te. Stringendomi fra le tue braccia. Mi avevi fatto mettere le mani sul tuo petto. E fatto appoggiare il viso…nell’incavo della tua spalla sinistra. Con il tuo volto...appoggiato contro il mio. Quasi a volermi proteggere da tutto, non solamente dal vento. Dall’ara gelida. No. In quel momento…nonostante gli sguardi intolleranti dei passanti…nonostante il gelo…io non avevo più nessun problema. Ero completamente abbandonato a te.

“Come va?”

Ricordo quando me lo chiedesti. Quando me lo sussurrasti all’orecchio. Ed io…che, sorridendo, ti risposi dolcemente che ora stavo bene. Non sentivo più freddo. Aggiungendo, affettuosamente, che da quel giorno in poi ti avrei sempre utilizzato come coperta…. Anche quando sarei tornato a casa…ti avrei portato con me. E poi il tuo sorriso. Ero riuscito a farti ridere…. Amavo troppo il tuo sorriso.

“Comunque…quello che dicevo prima, era vero.”

Capivo a cosa ti riferivi.

“Vorrei che nessuno si ricordasse di me.”

Lo sapevo bene. Perché, in fondo, avevi serbato questo desiderio nel tuo cuore da sempre. Questo tuo modo. Questo tuo rifiuto alla vita. Questo tuo rifiuto…di un mondo che non ti aveva portato altro che sofferenza. Ma, d’altronde, come lo era stato per me. Anche se, come sempre, io riuscivo a vedere sempre del positivo. E ugualmente…cercavo di farlo vedere a te. C’era del bene in ogni cosa, Kei. Ma tu eri troppo preso a detestare la tua stessa vita per riuscire ad accorgertene. Inoltre…anche se tutti gli altri ti avessero dimenticato…. Io. Come avrei potuto farlo anche io, Kei?

“Lo so. Tu non potresti mai dimenticarmi. Ma io non voglio farti soffrire.”

Se provare per te ciò che provavo mi avrebbe portato solo sofferenza…allora giurai che avrei gioito per sempre di quella mia voluta sofferenza. Lo scopo di tutta una vita. Lo scopo di tutta la mia vita, Kei…era stato questo. Solamente conoscere te. E mi bastava. Mai avrei potuto chiedere qualcosa di più meraviglioso. Qualcosa di più splendido. Anche se…forse, ciò che provavo per te, era troppo grande per essere compreso. O addirittura…ciò che l’uno provava per l’altro…non sarebbe mai stato compreso. Se non da noi stessi.

“Sei l’unica persone che non mi fa sentire solo.”

Lo sapevo. E per me…era lo stesso. Solo tu mi facevi esistere. Solo tu mi facevi capire che ero vivo.

Dopo queste parole. Un bacio. Sulla mia fronte. Le tue splendide labbra vi si erano posate. Per un bacio lungo. Dolce. Che mi fece fremere. Che mi scaldò il cuore. Quanto avrei desiderato rimanere così per sempre….

“Eppure arriverà un giorno in cui non potrò più farlo. In cui non potrò più darti neppure un bacio.”

Quelle parole. Il pensiero che mi venne in mente, in quell’attimo. Mi trafisse. Come una lama di ghiaccio infuocata…. Sentii la mia anima gridare al vento. TI strinsi. Forte. Ancora più forte di prima. No. Non volevo perderti. Non avrei mai potuto vivere senza tutto questo.

“Ti starò sempre vicino, Yuri. Sempre….”

Con queste parole. Con gli occhi umidi dal pianto nascente. Mi abbandonai tra le tue braccia. Colpa dell’alcol. Colpa della stanchezza. Colpa del freddo. Ma più ancora…colpa di me stesso. Della mia debolezza. Perché mi lasciai addormentare…in una notte come quella. Ma la cosa più bella che mi avresti potuto dire…l’avevi detta. Sempre. Si. Volevo stare assieme a te. Sempre.

Il giorno dopo…come tutti gli altri giorni, fino ad oggi…lo passai ad aspettarti. Ma tu non arrivasti. C’era tanta gente in casa. C’era tanta gente che mi parlava. Che mi scongiurava di ascoltarla. Di comprendere. Capire. Ma poi…cosa c’era da capire? Dovevo forse credere alle loro menzogne? Alle loro squallide bugie?

Mi dicevano…che tu eri morto. Che durante la notte mi avevi riportato a casa. E poi ti eri tolto la vita. Che stupidi. Non poteva essere vero. Non poteva. Perché tu, la notte stessa, mi avevi fatto una promessa. Saremmo stati insieme. Sempre.

E così sarà, Kei.

Io starò qui ad aspettarti. Perché so che tu manterrai la tua promessa. E finché sarò in vita…io continuerò a sentirti accanto a me. Perché senza di te…io non posso esistere. Perché senza di te…per me non esiste niente.

Ti prego. Ricordati che io ti sto aspettando. E lo farò sempre.

 
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