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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: ASHUROUN, LA LEGGENDA DEL CAVALIERE NERO
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: perladellanotte galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 15/10/2006 19:20:53 (ultimo inserimento: 19/10/06)

la prima ff che scrivo, spero che vi piacia. l`eroe e colui temuto perchè vestito come la morte e con occhi non umani
 
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ASHUROUN
- Capitolo 1° -

Quante storie di guerrieri, principesse e magia sono state tramandate in generazione in generazione, in padre in figlio e raccolte in fiabe, saghe e racconti tramandate fino dal Medioevo, tranne una persa nel tempo.
La leggenda di un guerriero che abbia combattuto usando la spada e il cuore contro il male e che è stato temuto da tutti perché diverso e perché andava in giro vestito di nero come la morte.
Ora vi racconterò la sua storia.

Inizio tutto nel 1320 quando il mondo e l’Italia attraversavano un periodo fatto di guerre e sangue che sconvolgevano il mondo da cima in fondo in ogni angolo.
La mia storia inizia prima della morte del sommo poeta Dante Alighieri in una giornata di agosto.

In un bosco tranquillo, esterno alle turbolenze del mondo umano dove si sentiva solo il suono delle foglie mosse dal vento e degli uccelli, passeggiava un custode che ripassava i suoi impegni: era il custode dei draghi.
I custodi sono delle semi divinità messi come guardiani delle razze magiche o di virtù che il mondo umano non deve perdere e grazie a loro che molte leggende sono arrivate a noi e che i magici abitanti di quei tempi continuano a vivere in mezzo a noi.
Questo custode stava ripassando i suoi impegni quando un boato scosse la sua tranquillità e un fumo denso usciva dal fondo della foresta, sbuffo:<< Hanno attaccato un altro villaggio.>>. Si mise a correre per arrivare in tempo a fermare quello che la sua mente aveva immaginato.
Quando arrivò era troppo tardi …
Tutte le case erano state distrutte e per terra c’erano i corpi senza vita degli abitanti e degli animali domestici, il sangue colorava la scena aggiungendo uno strano tocco alla morte.
Il custode dei draghi rimase un po’ paralizzato dalla scena ed era diventato bianco in viso, ma quando si riprese gridò al cielo con la sua voce per farsi sentire da qualcuno senza nome:<< Che cosa sono a fare un custode? I miei poteri devono servire anche a proteggere questi innocenti! Me lo dovete spiegare!>>. Le lacrime rigavano il suo volto che usciva dal grande cappuccio che portava sulla testa.
Si girò per andare via deluso di non essere riuscito a salvare quei innocenti o di non aver fiutato nell’aria quello che stava per succedere, sentendo un dolore al cuore.
Un vagito di un neonato fermò i suoi passi, era debole, ma era riuscito ad arrivare fino al suo cuore. Fece uno strano sorriso e ritorno indentro verso una delle case che aveva il tetto semi bruciato.
Quando entrò la prima scena che lo colpì fu quello di una donna giovane vestita da contadina che stava sdraiata e teneva le braccia spalancate e sembrava proteggere qualcosa anche oltre la morte.
Il dio dei draghi tolse con molto delicatezza la donna e la poso sul pavimento bruciato e le chiuse gli occhi, poi guardo quello che la donna stava proteggendo.
C’era una cesta coperta da un panno blu, dove veniva ancora quel pianto disperato di un neonato e il custode dei draghi tolse con molta delicatezza il panno e vide un bambino che piangeva.
Lo prese con delicatezza e lo cullo con dolcezza calmando il bambino che si mise a guardarlo il suo salvatore con i grandi occhi neri.
Uscendo fuori dalla capanna e dopo dal villaggio, rivolgendo ogni tanto uno sguardo verso le case sperando di sentire un grido d’aiuto. Aspetto alcuni minuti senza risultato e si allontanò portando con se un grande sofferenza per quelle vittime.
Il custode dei draghi si mosse velocemente per i sentieri doveva portare il bambino al sicuro prima che i demoni sentono il suo odore e quello del bambino che era scappato alla morte.
Una voce gli fece arrivare il cuore in gola, anche se famigliare e femminile:<< Dove te ne vai con quel bambino, custode dei draghi?>>.
Il custode dei draghi rispose senza girarsi sapendo di chi era:<< Alla Fralein Dragjaier, Isis, tu invece da quando mi stai seguendo?>>. Si girò e la vide avvicinarsi ed emise un sospirò.
Era una strega di alto livello, aveva ereditato la magia dei suoi antichi avi così come il colore della pelle e i capelli che sembrava il blu della notte, ma con splendidi riflessi dorati. Gli occhi erano la cosa più bella di lei: uno viola e l’altro azzurro.
Isis si avvicinò al custode dei draghi e mormorò:<< Non devi essere così serio con me, siamo amici da tanto tempo e la mia è curiosità. Scommetto, che hai scelto, anche il nome per questo meraviglioso bambino.>>. Nel suo volto un sorriso celestiale.
Il custode dei draghi lo guardò mentre dormiva, sorrise e annuncio ad Isis:<< Lo chiamerò Ashuroun e, un giorno sarà un grande guerriero che aiuterà il bene.>>. Lo sollevò in alto per lasciare che il sole illuminasse, il bambino e, il suo nome e lo abbassò un secondo dopo per non svegliarlo.
Isis sbuffo:<< Un nome da drago … va bene che sei il loro custode, ma non devi pensare solo a loro … ci sono altre questioni a cui devi pensare.>>. Il tono diventò vago come se la strega stava trovando le giuste parole per spiegare la situazione.
I due alzarono lo sguardo contemporaneamente e si guardarono con intensità, Isis distolse subito lo sguardo ed annunciò con tono serio:<< Domani a mezzanotte c’è il consiglio. Mi raccomando della massima puntualità.>>. Si allontanò nella direzione dove era venuta.
Il consiglio è una riunione dove partecipano le razze magiche che stanno dalla parte della luce … l’unica cosa che vi posso dire in proposito che il capo è a turno per rispettare i trattati fatti dalla luce e, che avviene solo di notte. Tutti gli scritti sulle riunioni sono andate perdute, tranne quella riguardante questa leggenda.
Il custode dei draghi non si stupì dell’urgenza con cui il consiglio era stato chiamato … il problema dei demoni e, di tutti le razze delle tenebre stava diventando sempre più serio e dovevano trovare una soluzione.
Quando Isis scomparve dalla sua vista, anche il custode dei draghi riprese il suo cammino verso Fralein Dragjaier.



 
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