- Capitolo 1° -
Nonostante le previsioni del giorno prima avessero annunciato bel tempo per tutto il giorno, il cielo si stava tingendo di un grigio plumbeo e minacciose nuvole nere si avvicinavano accompagnate dal rombo dei tuoni. Un bambino con i capelli scuri arruffati e gli occhiali rotondi, guardava con gioia fuori della finestra. Forse se si fosse scatenato un temporale almeno per quel giorno sarebbe stato salvo.
- Conan sei sveglio?- una voce fuori dalla porta richiamò la sua attenzione, chiuse la finestra e rispose di si.
- Sbrigati, non vorrai arrivare in ritardo a scuola proprio oggi vero?- chiede Ran entrando nella stanza metà in divisa e metà in pigiama.
- preferirei fare tutto piuttosto che andare a scuola oggi - pensò Conan con un brivido di disgusto. Perchè, perchè accidenti si era cacciato in quella storia? dopotutto poteva benissimo rifiutare, cosa gli importava che era stato scelto ad unanimità dall'intera classe per fare il principe? Poteva incolpare Ayumi che l'aveva implorato con le lacrime agli occhi,o la professoressa e si era praticamente buttata sulle minacce , ma la colpa principale era sua. Ed ora doveva pagare.
- Signorina Ran veramente oggi penso che resterò a casa- rispose cercando di mantenere un tono di voce flebile.
- E perchè?- chiese lei sorpresa.
- Ho mal di gola-
- ma dai ti passerà!-
- anche mal di pancia-
- avrai fame, andiamo a fare colazione-
- mal di testa-
- ti do un aspirina prima di uscire-.
- La febbre! mi sento la febbre!- esclamò Conan aggrappandosi alla sua ultima speranza- ho i brividi-;
- Davvero?- borbottò lei dubbiosa- a me sembri freschissimo- commentò poggiando la sua mano sulla fronte del bambino.
In quella il campanello della porta iniziò a suonare freneticamente facendo sobbalzare Ran.
- Papà ti decidi ad aprire?- urlò alzandosi in piedi.
- Credo che il signore si sia ubriacato stasera- osservò Conan con voce neutra.
- Magnifico!due malati per casa lo stesso giorno, tu vai a letto apro e ti porto qualcosa-.
- Si - rispose lui al settimo cielo, mi spiace Ayumi ma oggi rimarrai senza principe..
Ma evidentemente la sorte aveva in mente qualcosa di diverso per lui quel giorno. Aveva appena finito di formulare quel pensiero che Ayumi, seguita da Ai, Genta e Mitsuhiko entrarono nella camera, la prima con sguardo preoccupato, la seconda con una luce beffarda negli occhi e gli ultimi con aria arrabbiata.
- Conan si può sapere che stai facendo?- urlò Genta facendosi avanti - siamo già in ritardo per la prova generale dello spettacolo!-.
- M... mi dispiace credo che oggi resterò a casa- rispose il bambino
- Non ci pensare neppure! tu sei necessario non puoi mancare chiaro?-.
- Infatti!, ti prego Conan vieni!- supplicò Ayumi prendendoli le mani.
- M...ma io non starei troppo bene- cercò di obiettare Conan con la voce che si abbassava progressivamente fino a spegnersi del tutto.
- Su, il principe azzurro non può mancare no?- lo canzonò Ai con un sorrisetto stampato in faccia. Conan le lanciò uno sguardo assassino ma promise con un sospiro che sarebbe sceso subito.
Una volta arrivati a scuola Mitsuiko, Genta ed Ayumi corsero nell'aula per cercare i compagni lasciando cosi Conan e Ai da soli.
- Sei stata tu a portarli a casa vero?- sbottò lui rivolto verso la bambina
- elementare Watson- disse Ai incrociando le braccia sopra la testa- lo sapevo che avresti cercato di svignartela in qualche modo e non potevo di certo far finta di nulla no?- domandò con aria innocente.
Il bambino non rispose subito ma dopo essersi avviato vero la classe si voltò e le urlò dietro
- Lo sai una cosa Ai? la parte della strega ti si addice benissimo!-.
- Lo stesso vale per te PRINCIPINO- gridò lei di rimando calcando sardonicamente sull'ultima parola.
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cmnq molto carina, povero conan.. ahahah..