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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: I FIGLI DELLE NEVI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: natsuviii galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 11/10/2006 12:49:12

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- Capitolo 1° -

NATSU- Muahahah, tremate, SONO TORNATA....^o^

KAI+YURI- To’, sei turna qui. -_-

NATSU- Bè, che è ‘st’accoglienza menefreghista? o.O????

KAI+YURI- Abbiamo deciso che visto che non possiamo eliminarti...

NATSU- Ci terrei ad aggiungere che NON è perché non ci abbiate provato ... -_-‘’’

KAI+YURI- ...Sopporteremo stoicamente le prove che la vita ci pone davanti, senza lamentarci ^__^

NATSU- ARGH, aiuto, Kai e Yuri sono strani, mi fanno paura! 0.0|||

BORIS+TAKY- Assomigliano un po’ a... o.O

NATSU- O.o

BORIS+TAKY+NATSU- BROOOOO! >o<*******

BROOKLYN- Qualcuno mi cerca? ^__^

<<Sorvolando sul fatto che è spuntato fuori dal cassetto della mia scrivania facendomi prendere un ½ infarto, io e Taky saltiamo al collo di Boris abbarricandoci a lui e prendendo le distanze...dai 2 esseri>>

BORIS+TAKY+NATSU- Cosa gli hai fatto? Guarda come sono diventati!!! >.<||||

BROOKLYN- Perchè, io li trovo carini! ^o^

KAI+YURI- Grazie maestro!^_______^

NATSU- M-m-maestro? O.o||||

BROOKLYN- Gli sto insegnando a controllare la rabbia ^___________________^

BORIS+TAKY+NATSU_senza_parole- ...0.0|||

KAI+YURI- ^________________________________^

BROOKLYN- ^__________________________________^

KAI+YURI- ^_________________________________________^

BROOKLYN- ^________________________________________________^

NATSU- Ma sono solo io a trovarli inquietanti 0.0|||

TAKY- Non non ç.ç|||||

BORIS- Più che inquietanti sembrano solo dei poveri ebeti! -___-

<<Me decide che per il mio equilibrio psichico è meglio ignorarli e procede con la presentazione>>

NATSU- Sì...bé...dunque...

BORIS+TAKY- Ma non dovevi procedere con le presentazioni? -_-‘’’

NATSU- E che cavolo, ho appena visto Kai sorridere come Broo, sono ancora scioccata! E che diamine, un poco di comprensione! >o<********* Dicevo, dopo i chiarimenti sull’ultimo dono e l’ultimo capitolo di Kin’s cu., che sono finalmente riuscita a finire ^____^...Me felice *___*...

BORIS+TAKY- Alè, è partita! Ci metterà più o meno tre ore per uscire dallo stato di deficienza in cui è caduta...

<<Tre ore dopo...>>

NATSU- Ohhh, come sono felice *___*...dicevo, la felicità mi ha fatto tornare l’ispirazione, ma purtroppo le idee per Sin city e per Angeli scarseggiano, quindi vi dovrete “accontentare” di questa, a me l’idea di partenza piaceva molto, starà a voi dirmi se sono riuscita a renderla oppure no. I salti temporali sono evidenziati da ***





FIGLI DELLE NEVI- 1595 a.C.

Percorriamo questi corridoi buii e umidi in un silenzio quasi irreale, questo posto non mi è mai piaciuto prima, figuriamoci adesso che sono un prigioniero.

Scuoto un po’ le manette che ho hai polsi, mi danno fastidio, e queste producono un sinistro tintinnio che risuona amplificato nel corridoio che mi porterà davanti al “Gran Consiglio”.

- Ehy amico, non potresti levarmi queste cose, mi danno fastidio!

- Stai zitto, imputato Aik!

Ma come si permette questo schifoso demone inferiore di rivolgersi a me, a me che sono il più forte dei demoni del fulmine, con una tale arroganza.

Che schifo, mi viene da vomitare, solo fino a ieri avrebbero leccato il terreno che calpestavo, e ora... Che schifosi ipocriti, lui e quelle teste di ca..o del consiglio.

- Tsk

Vedo la luce della sala che si avvicina pian piano e mi scopro...ad aver paura, ma non per me. Io che ho combattuto centinaia di battaglia, che sono soprannominato la morte, ho paura per le uniche due persone a cui tengo, che so essere dentro quella sala, ho paura di non essere in grado di proteggerle, la loro possibile sofferenza mi terrorizza più di ogni nemico con cui mi sia scontrato...ridicolo, vero?!?

Finalmente entriamo e...cribbio, che male!

Bè, il mio fratellino e mia madre sono agli angoli di questa sala incatenati...che strana sensazione, sono così vicini eppure non posso neanche sfiorarli, che tristezza..., e io mi sono lanciato per liberarli, troppo furioso per pensare che...bé, anch’io sono incatenato, e con catene energetiche, per giunta.

- Aik del tuono, sai perché sei qui?

- Certo che sì, che domanda idiota! ARGGGGGHHHHHHHHH!

Ehm, forse non avrei dovuto rispondere così. Sti str..zi mi hanno mandato una scarica energetica bella forte.

- AIK! Ahi!

Volto la testa a fatica verso Kaaot, il mio fratellino è molto diverso da me, è un figlio delle nevi, i suoi poteri sono di tipo difensivo, come nostra madre, eppure questo stupido si è buttato verso di me, ferendosi con le catene(le sue e quelle della madre sono di ferro).

- Stai calmo stupido, non mi sono fatto niente!

“Sorridimi, ti prego”

Evidentemente ha ancora il potere della telepatia, poiché fa’ quello che gli ho chiesto.

Mi riempio ancora un po’ gli occhi di questa celestiale visione, prima che i vecchiacci ci interrompano...già detto che sono dei rompiba..e pazzeschi?!?

- Noi, Gran Consiglio, abbiamo deciso. La dama delle nevi Yriu, colpevole di aver incoraggiato questo rapporto è condannata a morte, la condanna verrà inflitta davanti agli altri due imputati, in modo che vedano e si rendano conto delle loro colpe, mentre i suoi figli saranno maledetti, vivranno in eterno senza poter mai uscire dalla loro prigione e senza potersi mai unire veramente. Eseguita la condanna.

- NOOOOOOO! MALEDETTI STR..ZI, NON OSATE TOCCARLA CON LE VOSTRE SCHIFOSE MANI, VI UCC...ARGH!

Una scarica energetica più forte delle altre mi paralizza, facendomi crollare a terra, ma posso comunque vedere il boia che decapita mia madre, mentre mio fratello dapprima come impazzito tenta di raggiungerla, ma poi si calma e inizia a piangere, di un pianto disperato e silenzioso che è ancora peggio dell’isterismo di prima.

Svengo mentre una perla nera scende dai suoi occhi, ed è allora che lo realizzo per la prima volta:

Non c’è più nulla da fare...e nell’incoscienza piango forse per la prima volta in vita mia.



******1995 d.C. RUSSIA******

Fa un freddo cane, non capisco perché il signor Hito ci abbia voluto portare in questa pianura sperduta, per di più in mezzo a una tormenta di neve.

Rabbrividisco impercettibilmente e Boris, che camminava affianco a me e se ne accorge, mi si affianca e mi passa la sua sciarpa e i suoi guanti.

- Che state facendo?

- Secondo te vecchio idiota? Aveva freddo e gli ha dato dei guanti e una sciarpa. Se muore assiderato non ti servirà a nulla!

Impallidisco sentendo la risposta che il mio amico da’ al uomo che ha il potere di vita e di morte su di noi.

Kai Hiwatary ha la mia stessa età, abbiamo entrambi 8 anni, ma per la nostra abilità straordinaria siamo stati messi in squadra con Boris, di due anni più grande, e anche se in un ambiente come il monastero abbiamo tutti dovuto crescere in fretta per sopravvivere Kai sembra molto più grande, ha un modo di atteggiarsi e di parlare che mi ricorda gli adulti.

Forse questa sua sicurezza eccessiva gli deriva dal fatto di essere il nipote del signor Hito, eppure non mi sembra il tipo da farsi scrupoli a punire duramente anche suo nipote.

In fondo si somigliano, e anche se Kai non ha ereditato la crudeltà del nonno, sono entrambi due teste calde, quando partono per la tangente non li ferma più nessuno.

- Senti moccioso, non credere...

- Guardate.

La voce fredda di Boris calma il nonno del mio migliore amico, che sembrava intenzionato a scatenarsi, indicandogli una casa che svetta in mezzo alla bufera.

E’ strano, sembra l’unico punto in cui non nevica.

- Bene, siamo quasi arrivati. Forza, muovetevi!

Non senza qualche difficoltà percorriamo gli ultimi 100m. che ci separano dalla baita e entriamo nel giardino, attraverso il cancello, che cigola sinistramente.

- Che ci fai ancora qui, schifoso essere umano?

Dobbiamo sembrare tanti deficienti mentre alziamo in contemporanea il capo per osservare il ragazzo che ci osserva scocciato da un ramo del ciliegio davanti a noi.

- Tu cosa sei?

La domanda mi è scappata, perché quell’essere non può essere umano!

Innanzitutto i suoi capelli sono assurdi, lunghissimi e neri con riflessi argentati e ciuffi dorati, gli occhi sono di due colori differenti, il sinistro è di rossiccio, mentre il destro è dorato, con la pupilla allungata, come quelle dei gatti. Poi le orecchie non sono normali, sono...a punta.

Mette paura, questo strano essere mette sul serio paura. Per fortuna non mi ha sentito, non ci tengo a essere l’oggetto della sua attenzione per il momento.

- Ti ho chiesto cosa ci fai di nuovo qui, non ti è bastata la volta scorsa?

- Ma questa volta ti ho portato dei doni!

Trasalisco rendendomi conto che sta parlando di noi tre, e devono averlo realizzato anche gli altri, poiché Boris mi si avvicina, come per afferrarmi e darsi alla fuga e Kai si piazza davanti al caro nonnino in posa battagliera.

- Che cosa intendi, vecchio testa di ca..o?

Lo strano ragazzo e Kai si girano uno verso l’altro e si scrutano con fare battagliero, hanno detto la stessa cosa nello stesso istante.

- Cerchi rogne, mocciosetto?

- E tu, scimmia?

- COSAAAAA? COME OSI STUPIDO MARMOCCHIO?!?

Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo, ma perché Kai se li deve andare a cercare così i guai, come se non fossimo già abbastanza nei casini da soli.

- Che succede qui?

Ed ecco che improvvisamente fa la sua comparsa un angelo.

Ha lunghi capelli candidi, candidi come la neve, e i suoi occhi sono di un azzurro scuro, sembra il cielo prima di una tempesta. La sua carnagione è chiarissima, ancor più della nostra, che già siamo molto pallidi, ed anche lui ha le orecchie a punta, sulla destra ha un orecchino con una perla nera.

L’angelo osserva preoccupato il ragazzo...a vederli così sembrano un angelo ed un demone... e dopo un po’ ci nota, dapprima sembra stupito, ma poi ci sorride rassicurante.

- Niente Kaaot, non preoccuparti.

- Non è vero, stavi urlando come un ossesso, hai spaventato questi poveri bambini.

E così dicendo si inginocchia di fronte a noi, sempre con quel sorriso gentile.

- Ehi, non siamo bamb...

Non me ne frega nulla delle prese d’orgoglio dei miei amici, era da troppo che nessuno mi rivolgeva un sorriso così gentile, e poi che cavolo, io SONO un bambino, e così mi fiondo fra le braccia dell’angelo che mi sorride gentilmente.

- Ciao piccolo, come ti chiami?

- Yuri, e tu signorina?

Vedo che fa’ una faccia strana, mentre il demone inizia a ridere tenendosi la pancia.

- Muahahah, rassegnati Kaaot, è il tuo destino!

- Ho-o detto qualcosa di male?

Ho paura di averlo offeso in qualche modo, non voglio che sia arrabbiato con me, vorrei che mi sorridesse sempre in quel suo modo gentile, mi fa sentire di nuovo un semplice bimbo, senza la continua paura di non arrivare a domani.

- Nulla, solo che, bé...io sono un maschio.

- S-sc-scusa...

Od***, vorrei sparire, devo essere diventato rosso come, se non più, i miei capelli e i miei amici, traditori!, non mi aiutano, Boris si schiaffa una mano in faccia e scuote la testa, come per dirmi che sono un deficiente senza speranza, mentre Kai lo fa direttamente.

- Sei senza speranza Yu.

- Non preoccuparti marmocchietto, è normale, capita a tutti di confonderlo con una ragazza.

- Bene, facciamo le presentazioni come si deve. Io sono Kaaot, mentre lui è mio fratello Aik, e voi? Tu sei Yuri, mentre voi...

- Loro sono...

- Sappiamo parlare, grazie Yu. Il mio nome è Boris, ed ho dieci anni.

- Kai.

Lo vedo dalla postazione fra le sue braccia (non ho nessuna intenzione di staccarmi, è così caldo!) osservare divertito Kai bofonchiare il proprio nome, mentre questi lo guarda di sottecchi, evidentemente non si fida ancora, o forse è solo un po’ di timidezza.

- Ora che le presentazioni sono state fatte, POTETE DIRCI COSA CAVOLO SIETE VENUTI A FARE QUI???

Evidentemente il signor Hito non è per niente spaventato dal tono furioso del ragazzo, poiché sorride in quel suo solito modo maligno, che mi mette i brividi.

Cerco di nascondermi ancor più tra le braccia di Kaaot, che avvertendo il mio turbamento mi accarezza rassicurante la testa, ma senza smettere di guardare Hito.

- Voglio una profezia, fatemela.

- MA COME OS...?

- Aik, calmati. Sei già venuto una volta a importunarci, e quella volta ti ho risparmiato la vita, ma rifiutando la tua richiesta. Cosa ti fa pensare che questa volta sarà diverso?

- Perché questa volta vi ho portato dei doni. Non li volete?

Mi aggrappo quasi con disperazione al kimono con motivi floreali che indossa, e lui mi guarda per un po’, sembra indeciso sul da farsi e io non posso che pregare che non ci rimandi in quel posto orribile, io voglio rimanere con lui.

All’improvviso sembra prendere una decisione, poiché solleva la testa, guardando i miei amici.

- Cosa ne pensate?

- Se Yu vuole restare rimarrò anch’io.

Non so perché ma arrossisco a questa risposta di Boris, e non noto lo sguardo divertito che si scambiano Kaaot e Aik.

- Per me un posto vale l’altro.

- E sia. Avrai la tua profezia. Aik, accompagnalo nella mia stanza. Voi venite con me, vi mostrerò le vostre, di stanze.

******1998******

- Kaaot, posso farti una domanda?

Lui smette per un attimo di suonare il suo adorato flauto, mentre con Aik si gira verso Kai stupito.

Non che Kai abbia ancora problemi con lui, anzi, con Kaaot è quasi più coccolone di me, solo che di solito si limita a farsi fare le coccole in silenzio, senza parlare, ed anche con un piccolo broncetto, quindi è strano che se ne salti su così.

Ma lui, io e Boris abbiamo deciso che vogliamo sapere, o meglio io e Kai vogliamo sapere, Boris non era molto d’accordo ma non può farci molto.

- Certo Kai, dimmi pure.

- Tu e Aik vi amate, vero?

Aik, che era seduto sul tronco più basso dell’albero ai piedi di cui ci troviamo, diventa rossissimo e cade a terra, con un bel tonfo tra l’altro, mentre inizia ad agitarsi come un ossesso.

- MA- MA C...CHE CAV...VOLO DICI? TI SEMBRANO DOMANDE DA FARE?

- Allora?

- MA MI ASCOLTI?

- Sì. Perché hai voluto saperlo?

E qui sono io a prendere la parola, non so perché ma ho la sensazione che sia meglio così...

- Ogni tanto sembrate tristi voi due, e poi non vi abbracciate mai, sembra che abbiate paura a toccarvi.

- FATEVI I FATTI VOSTRI MALEDETTI MOCCIOSI!

- GUARDA CHE NOI CI PREOCCUPIAMO PER VOI, STUPIDO!

Mi sembra superfluo dire che il rapporto fra Aik e Kai invece non è cambiato una virgola dal primo giorno, vero?

Però la frase che il mio amico ha urlato deve aver avuto effetto poiché Kaaot decide di accontentarci.

- E va bene, vi racconterò tutto! Ma perché capiate devo descrivervi il nostro modo, il mondo dei demoni.

Veniamo così a sapere che nel modo dei demoni questi sono divisi in offensivi, difensivi e viaggiatori, a loro volta divisi in sottogruppi:

Gli offensivi di livello più alto sono i visconti di terra, poi quelli di mare, dopo i visconti vengono i generali guerrieri, poi i generali strateghi e infine i soldati.

La classe più importante nei difensivi è quella dei guaritori di guerra, seguiti da quelli di pace, poi ci sono i profeti futuri che comandano su quelli recenti e infine i lavoratori.

La classe dei viaggiatori è a se stante, poiché non stanno quasi mai nel regno demoniaco, e si dividono in mercanti, spie ed esploratori.

Al vertice di questa società c’è il “Gran Consiglio” formato da 2 offensivi e 1 difensivo, ed è quest’ordine che gestisce il regno intero.

- Ora dovete sapere che per il regno demoniaco c’è una sola, un unica regola: non ci è concesso innamorarci di un demone di livello inferiore.

- E invece...

- E invece noi ci siamo innamorati, pur essendo io un guaritore di pace e quindi di una classe più alta rispetto a Kai, che è un generale guerriero, oltre che fratelli.

- Cosa vi hanno fatto?

E strano che Boris intervenga nella discussione, lui era contrario ad impicciarsi nei fatti loro dall’inizio, ma forse ha capito qualcosa in più di noi, poiché guarda penetrante Kaaot.

- Ci hanno processato, rinchiusi in questa casa senza la possibilità di poter uscire e maledetto.

- E per la maledizione che sei così triste? In cosa consiste?

Sembra incapace di rispondere a questa domanda, troppo addolorato per farlo, e così è suo fratello Aik a risponderci.

Sputa fuori la risposta con una rabbia e un dolore che non avevo mai visto in lui.

- Non possiamo neanche abbracciarci, qualsiasi contatto più intimo di una carezza ci è vietato. Fino al giorno della nostra morte.

Noi rimaniamo in silenzio, del resto di fronte al loro dolore, a una simile crudeltà che si diverte a giocare in questo modo con due innamorati, cosa si può dire?



******2000******

- Kaaot, devo chiederti una cosa.

Siamo solo noi due, Aik ha acchiappato Boris e Kai e li ha portati ad allenarsi, anche se di solito più che allenarsi giochiamo tra noi come dei mocciosi.

Oggi io non sono con loro perché dovevo assolutamente parlare con il figlio delle nevi, sono molto confuso e credo che solo con lui potrò parlarne e sciogliere il nodo che mi stringe il petto.

- Dimmi Yu, si tratta di Boris, vero?

Ecco appunto, a volte detesto questa sua capacità di leggermi dentro, come se non fossi già abbastanza in imbarazzo!

- S-sì

- Ti piace?

A questo punto sono talmente imbarazzato che non riesco a fare nient’altro se non un cenno impercettibile del capo.

Credo che fra un poco morirò per un principio di autocombustione!

- Cosa vuoi chiedermi?

Il suo sorriso gentile spazza via il mio imbarazzo, e così mi ritrovo a scaricargli addosso tutti i miei dubbi e le mie paure.

- Cosa devo fare? Voglio dire, come glielo dico? E se poi non mi corrisponde? Se sarà disgustato da me, non mi vorrà più vedere, me lo sento! E poi...

- Ehi, calma, calma! Secondo me ti preoccupi inutilmente, sono sicuro che Boris ti ricambia, ma in ogni caso ti vuole troppo bene per abbandonarti anche se così non fosse.

Mi sorride indulgente mentre mi fa appoggiare a lui e mi accarezza i capelli.

Non so perché ma riesce sempre a calmarmi, e così dopo un paio di minuti riprendiamo il discorso.

- Dici sul serio?

- Sì

- Davvero?

- Davvero!

- Ma davvero davvero?

- Davvero davvero!

- Allora...

- Vai da lui e parlargli!

Non posso vedermi ma il mio sorriso dev’essere radioso mentre mi alzo e corro verso il campo d’allenamento, salvo poi tornare indietro e baciarlo su una guancia.

- Grazie Kaaot!

Gli volto le spalle, e questa volta parto in quarta sul serio. Se solo fossi rimasto...

/////////////////POV. TERZA PERSONA/////////////////

- Ma guarda guarda, i miei cuccioli stanno cresc...

Il demone si interruppe di colpo e si strinse il kimono al petto, dall’espressione era chiaro che stava soffrendo. Per fortuna durò solo pochi secondi.

Passata la crisi si appoggiò stancamente al tronco dell’albero, mentre un piccolo sorriso gli stendeva le labbra.

- A quanto pare è quasi ora.

La perla nera al suo orecchio mandò un bianco bagliore.

/////////////////FINE POV. TERZA PERSONA////////////////

******2001******

- Venite.

Aik ci porta nella camera di Kaaot, lui sta male, molto male, la sua vita sta giungendo al termine.

Vediamo Aik sedersi sul letto e abbracciare stretto stretto Kaaot per sostenerlo seduto, ed è questo a farmi realizzare sul serio, per la prima volta, che si stanno spegnendo entrambi.

Boris, il mio ragazzo, mi stringe la mano, come avvertendo il mio tormento e la mia disperazione, oltre che il senso di smarrimento che mi pervade.

- Yuri, vieni, voglio farti un regalo.

Mi avvicino a lui con cautela, come timoroso di sconvolgere il fragile equilibrio che lo tiene ancora in vita con la mia sola presenza.

- Ecco, tieni. Non essere così triste.

E all’improvviso mi porge il suo flauto, quello stesso flauto che mi ha insegnato a suonare.

D’improvviso sento le lacrime che scendono copiose dai miei occhi, senza che possa fare nulla per fermarle, o più semplicemente non voglio.

- Piantala di frignare moccioso.

- Yu, non piangere, noi non moriremo, ci siamo già reincarnati, già da più di un decennio, ora non possiamo semplicemente più mantenere questa forma, dobbiamo ricongiungerci con le nostre reincarnazioni.

- Eh?

Non devo avere un aria molto intelligente mentre in mezzo alle lacrime tento di capire quello che mi stanno dicendo.

- Non stiamo morendo, semplicemente ci riuniremo alla parte di noi che vive dentro due semplici esseri umani. Ti devo chiedere un favore.

- Dimmi.

- Quando incontrerai la mia reincarnazione, perché la rincontrerete, suonagli la mia canzone, ti prego, così la reincarnazione sarà completa.

- Va-va bene.

- E ora suona Yu, suona il mio...il nostro requiem.

Accontento la sua richiesta, suono il flauto per loro che ci hanno accolto, per loro che ci hanno capito, per loro che ci hanno aiutato, per loro che ci hanno amato, per loro...la nostra famiglia.

D’improvviso la perla che Kaaot porta sempre all’orecchio diventa bianca e loro scompaiono in una luce accecante.

Reinizio a piangere, e Boris mi stringe a se accarezzandomi rassicurante la schiena.

- Sei proprio un disastro, Yu.

Vedo Kai avvicinarsi al letto e e sfiorarne le coperte, prima di sollevare lo sguardo, non gli ho mai visto uno sguardo così determinato.

Mormora qualcosa, ma non riesco a capire cosa.

///////////////////////POV. KAI/////////////////////

Li vedo scomparire entrambi nella luce, a un certo punto sembra quasi che mi venga addosso, ma forse è solo un impressione poiché quando riapro gli occhi loro sono spariti, così come la luce.

Mi avvicino al letto dove solo fino a pochi istanti fa li ho visti abbracciati e ho dovuto di nuovo reprimere la mia gelosia, ma ora, ora...

- Anghel moj...Aspetterò che ti reincarni, ti troverò e allora sarai mio.

///////////////////////FINE POV. KAI/////////////////////

******2004******

- Che c’è Yu?

Osservo Takao che mi sorride allegro, ormai non siamo più dei Blader, ma siamo comunque rimasti tutti amici, e così non ci ha trovato nulla di stano nella richiesta mia e di Boris di parlargli da solo.

- Vorrei...

All’improvviso mi interrompo, e se avessi sbagliato, e se non fosse lui, se mi fossi confuso, io...

- Forza Yu, non aver paura, non ti mangio mica.

Così come sono venuti i dubbi svaniscono, gli somiglia così tanto, nelle espressioni, nel carattere, nei modi d’esprimersi...non può che essere lui.

- Vorrei...vorrei farti ascoltare una canzone.

- Una canzone?

- Sì

E così inizio a suonare, la musica si spande dal mio...dal suo flauto per tutta la stanza.

Capisco di non essermi sbagliato quando vedo i suoi occhi farsi vacui e un bagliore biancastro sprigionarsi dal suo petto.

Takao si solleva da terra e ci sorride dolcemente, mentre il mio flauto si illumina e si dirige volando verso di lui, come per tornare dal proprio padrone.

- Grazie, Yu. Sei stato bravissimo.

Queste sono le ultime parole che ci rivolge, prima che il flauto entri in contatto con lui, poi si illumina e inizia a...bè, penso che decrescere sia il termine esatto.

Alle fine del processo il neonato che c’è al posto del nostro amico mi plana in braccio, sorridendomi dolcemente e afferrandomi i capelli per giocare.

Sono ancora stordito...NON CI POSSO CREDERE!

/////////////////POV. TERZA PERSONA/////////////////

Né Yuri né Boris notarono Kai, che dietro a un colonna aveva sentito tutto, e non vide quindi il suo sorrisetto sarcastico.

- Finalmente marmocchietto! C’è ne hai messo di tempo.

E così sparì anche lui, in una luce bluastra.

/////////////////FINE POV. TERZA PERSONA/////////////////

******2008******

- Papà, papà!

- Cosa c’è Takao?

Stacco gli occhi dal mio lavoro al computer per guardare il bambino di 6 anni che si è fermato davanti a me con un espressione offesissima.

Mi levo gli occhiali sospirando, chissà che è successo ora.

- Papà vuoe chimae cannolino Inu.

Per poco non cado dalla sedia mentre sento l’ultima malefatta del mio compagno che entra in casa in quel momento, osservando apparentemente freddo il broncio enorme del piccolo.

me dico io, è possibile che un adulto si metta a litigare con un bambino di 4 anni per il nome da dare al cucciolo di pastore tedesco che gli abbiamo comprato per il suo compleanno.

- Bè, che c’è di male?

- No ti può chimae Inu, è butto!

- Perché no? Sempre meglio di gelato.

- Geatto è un nome bellittimo!

- Ma è il nome di un cibo, non puoi chiamare un cane come una cosa da mangiare, anche perché se no ingordo come sei te lo mangeresti.

- NO CONNO UN INGODDO!

Sollevo gli occhi al cielo di fronte all’ennesimo litigio, Boris adora Takao, ma si diverte anche un mondo a stuzzicarlo, del resto fa così con tutti quelli che ama, anche con me che sono suo marito.

E sì, ci siamo sposati l’anno scorso e ora viviamo felicemente con il piccolo Takao in questo paesino del Canada.

Mi piace questo posto, mi ricorda casa.

- Adesso basta, il cane non si chiamerà né Inu né Gelato(Rabbrividisco all’idea di quella povera bestia con dei nomi del genere), anche perché è una femmina, ma...

Mi guardo intorno in cerca di ispirazione e l’occhio mi cade su una serie di foto di quando eravamo dei ragazzini, e d’improvviso l’illuminazione.

- Koori.

- Ko’ii...ci, mi piacce.

Sorrido al bambino che sorride felice al cucciolo che gli sta leccando il faccino, mentre sentiamo il campanello suonare. Chi può?

- E’ arivatto.

Osservo confuso Boris mentre Takao cerca di trascinarmi per un braccio alla porta.

- Doveva venire un amichetto di Takao, Yu.

D’ho, me ne ero completamente dimenticato, speriamo non se ne accorga.

- Certo, me lo ricordavo, cosa credi?

- Papà, no ci diccono bughie. Tei uno smemoatto.

Preso in giro anche dal proprio figlio di 4 anni. Sigh, me tapino!

Andiamo ad aprire la porta, ma quello che mi trovo davanti mi sconvolge:

Di fronte a me la copia in miniatura di Kai, del nostro Kai, e preso per mano da Takao che lo trascina in salotto a vedere il cucciolo e giocare.

Ho bisogno di riprendermi, vado un attimo nella mia camera e osservo pensieroso l’unica foto che abbiamo di quel periodo, di quando eravamo tutti insieme, con Kaaot e Aik divisi, con noi in mezzo.

Poi osservo quella di quando eravamo blaider, sempre insieme, ma anche qui Takao e Kai sono divisi, ai lati opposti del nostro gruppo.

E infine ripenso a come li ho visti oggi, vicini, uniti.

Arrivo in salotto e li osservo giocare.

- A quanto pare siete di nuovo insieme.

- Ora e per sempre.

Sobbalzo per lo spavento guardando i 2 bimbi che giocano tranquillamente insieme, e sopra di loro Aik che li guarda sornione e Kaaot che dopo averli accarezzati dolcemente sul capo come aveva fatto tante volte in passato con me, Bo e Kai, si risolleva e si volta verso di me sorridendo dolcemente prima di sparire nel corpo di Takao, mentre Aik faceva lo stesso in quello di Kai.

Mi ritrovo a piangere come un moccioso, e Boris che è arrivato ora mi abbraccia rassicurante.

- Che c’è Yuri?

Indicai i due che si erano addormentati vicini e non seppi trattenere il riso fra le lacrime quando suo morito sbottò.

- Bé, direi che per loro il detto “Chi la dura la vince” è perfetto.

- Già.

/////////////////POV. TERZA PERSONA/////////////////

Nessuno notò l’ombra della donna alle spalle di Yuri.

- Kaaot, Aik, siate felici figli miei.

/////////////////FINE POV. TERZA PERSONA/////////////////



^________^ §OWARU§ ^_________^



NATSU- Allora, che ve ne pare?

TAKAO- A me piace! ^__^

YURI- Anche a me! ^__^

KAI- Tzè, ti sei superata! Sono morto due volte nella stessa fic. -____-

NATSU- Vero? Questa volta sono stata bravissima e velocissima, l’ho scritta in 2 giorni. *___*

BORIS- A cosa si deve quest’improvvisa esplosione creativa? -___-

NATSU- A Reader e Yokari che hanno aggiornato le fic, leggendo le loro mi sono ispirata ^__^

<<Si vede Kai che si arma di tutto punto e parte per una missione punitiva, esce dalla stanza e si sente un urlo>>

NATSU- Muahahah, pensavi davvero che te l’avrei lasciato fare? Povero illuso Muahahahah *___*

BORIS- Della serie “scrivi tu che scrivo anch’io”? O.o?

NATSU- Sì ^o^

BORIS- Idiota -__-****

NATSU- ç.ç

 
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