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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Yu degli Spettri (YuYu Hakusho)
CrossOver: Inuyasha
Titolo Fanfic: LA SFERA E LA SACERDOTESSA
Genere: Sentimentale, Avventura
Rating: Per Tutte le età
Avviso: CrossOver
Autore: lupodargento galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/10/2006 13:05:46 (ultimo inserimento: 15/02/08)

un`amica di keiko scopre dentro di sè una sfera e nuove amicizie(di inuyasha bisogna sapere solo un po` la trama x abiti, animali)un amore per kurama?
 
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SAKURA TAKESHI
- Capitolo 1° -

E' la mia prima fanfic, siate clementi!!!





Camminava da sola lungo la strada. I suoi occhi azzurri erano tristi e volgevano a terra e teneva fra le mani la cartella della scuola, assorta nei suoi pensieri. La divisa, una gonna grigia con sopra una camicia bianca e la giacca verde con lo stemma della scuola, era quella della scuola superiore Daichi, con classi maschili e femminili separate. Non le era mai piaciuto troppo portare la gonna, ma ormai ci era abbastanza abituata: le dava fastidio mettersi in mostra, e ogni volta che la guardava quella gonna le sembrava sempre più corta. Non le piacevano i commenti dei ragazzi quando la guardavano. Era abbastanza alta e slanciata, aveva lunghi capelli castani sciolti e le mani lunghe e sottili.
-Sakura ci sei?-le domandò Keiko quando, non appena arrivata a scuola, si era subito seduta al suo banco e guardava persa il cielo della primavera. La ragazza si riscosse e si unì alle chiacchere delle altre. Keiko era la sua migliore amica e non era come le altre, quasi tutte oche figlie di papà che ti consideravano solo se trattavi di argomenti tipo ragazzi, moda, shopping, concorsi di bellezza e popolarità. Lei era diversa, sempre sorridente, pronta alla battuta, premurosa ma anche testarda e forte.
Viveva con suo padre, nell'appartamento sopra il ristorante, e ogni giorno facevano i compiti insieme, così Sakura non doveva rientrare subito al tetro orfanotrofio dove viveva e qualche volta il padrone di casa le offriva il pranzo. Il padre era sempre molto gentile, anche se ogni tanto Keiko lo avrebbe sbranato vivo perchè parlava sempre di Yusuke Urameshi. Da quello che Sakura aveva capito, un po' di tempo prima questo ragazzo se ne era andato promettendo a Keiko di sposarla tre anni dopo; si conoscevano già da bambini e sembrava una cosa abbastanza seria. A lei poteva raccontare tutto, persino della Sfera.
Era andata pressapoco così. Da un po' di tempo Sakura aveva scoperto che, se voleva, poteva leggere nelle menti altrui e esplorarle a suo piacimento, senza che nemmeno gli altri se ne accorgessero. Il che si rivelava molto utile nelle interrogazioni, anche se non le sembrava onesto farlo, perchè poteva venire a conoscenza di cose troppo personali. Inoltre, qualche volta accadeva qualcosa che nemmeno lei riusciva a spiegarsi, gli oggetti, circondati di una luce di un fucsia pallido, si muovevano, quando era arrabbiata riusciva addirittura a far tremare la stanza, quando invece spaventata sembrava invece che fosse protetta da una barriera fatta della stessa luce.
Un giorno, stava camminando per la strada verso casa di Keiko, quando un coso goffo e blu era spuntato come un bolide dal giardino dell'amica urlando come un matto. Più tardi scoprì che il "coso" si chiamava Pu.
Keiko si affrettò a prendere Pu tra le braccia mentre cercava di volare via.
-Pu, te l'ho detto un sacco di volte di non volare! Qualcuno potrebbe vederti-
Rimase di sasso quando scoprì che l'amica aveva visto tutto.
-Ehm,...ciao?-disse Keiko.
-Ciao!! Evvai! Finalmente!-
-Finalmente cosa?-
-Pensavo di essere l'unica cretina ad aver a che fare con cose del genere! Grazie, grazie!-e improvvisò un balletto in mezzo alla strada, scivolando indietro alla Michael Jakson. Keiko ringraziò il cielo che non c'era nessuno in strada e se la portò in camera sua. Lì le disse tutto quello che sapeva: del mondo dei demoni, di quello dell'oltretomba (sai che allegria), di Yusuke, delle energie spirituali, del Torneo delle Arti Marziali della Magia Nera. A fine conversazione a Sakura girava un po' la testa per via di tutte quelle informazioni. E Keiko alla fine aveva aggiunto che le sue informazioni erano piuttosto limitate, ragion per cui aveva deciso che prima di saperne di più sarebbe andata in farmacia a comprare una scatola di aspirine.
Il giorno dopo erano in cortile a far ginnastica, con quelle maglie bianche con le maniche lunghe tre chilometri e i pantaloncini porpora sgambati come non si sa che cosa. Sakura si era fatta una coda alta ai capelli per non sentire caldo, e correva vicino a Keiko i soliti cinque giri del campo. Al centro sbraitava il malefico, ma pur sempre simpatico prof. di ginnastica, armato di due strumenti di tortura universale: il megafono e il cronometro.
-Takeshi, cosa ne dici di imparare ad allacciarti le scarpe prima o poi?- disse in tono burbero ma benevolo. Infatti Sakura era rimasta dietro alle altre, a terra, e a circa tre metri di distanza da lei stava una delle sue scarpe. Corse saltellando su un piede fino alla scarpa fuggiasca e se la rimise, mentre tutte le altre ragazze ridevano.
*Un'altra bella storiella da aggiungere al mio libro "Sakura Takeshi: mille e una figure di m......"*pensò.
Alla fine dei giri fortunatamente tutte le ragazze erano sopravvissute(compresa Sakura con le sue scarpine), e si riposavano a terra. Keiko stava bevendo un po' d'acqua dalla bottiglia, quando l'amica le domandò:
-Come si fa ad andare nel mondo dei demoni?-
Per tutta risposta Keiko le sputò addosso l'acqua che stava bevendo, tossendo.
-Grazie-fece l'altra guardandosi la maglia fradicia-ma ora vedi di riprenderti. Allora come si fa?-
-Non lo so, ma da quello che mi ha detto Yusuke c'è una specie di barriera tra il loro mondo e il nostro. Ma perchè ci vuoi andare?-
-Così- fece l'altra in tono da finta innocentina.
-Senti non ci pensare più. E' pericoloso. Alcuni demoni mangiano gli umani!-
-Non ti preoccupare, io so difendermi-aveva replicato l'altra. Il che era vero. Ora riusciva a controllare i suoi poteri, ed era arrivata addirittura a lanciare delle specie di globi di energia e ad attaccare attraverso la mente. Ormai aveva deciso: sarebbe andata nel mondo dei demoni.
Quella sera si erano incontrate al parco; Sakura appena dopo la scuola si era procurata il necessario per partire: infatti portava uno zaino pieno di coperte, medicinali e oggetti vari che le sarebbero potuti servire.
-Allora io vado-disse. Dietro di lei aveva già aperto un portale.
-Fa attenzione- le rispose l'amica. Poi l'abbracciò.
Stava per andare, quando si fermò.
-Stavo per dimenticare una cosa-continuò Sakura. Chiuse gli occhi in un'espressione concentrata, e unì le mani mettendo l'indice e il medio di entrambe come se fossero una croce; poi una figura sembrò lentamente comparire dal nulla, fino a trasformarsi in una copia perfetta di Sakura.
-Così non perderò le lezioni e non si insospettiranno. Per favore, non dire niente a nessuno, nemmeno ai tuoi amici demoni-
E detto questo sparì nel buco, che si richiuse dietro di lei.
*Non ti preoccupare, non ti tradirò*pensava Keiko*ma hai promesso di rimanere lì solo un giorno, per cui.....torna, ti prego torna*.
 
Continua nel capitolo:


 
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