torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Ranma 1/2
Titolo Fanfic: NON SONO RANMA SAUTOME!!
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: lupodargento galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/10/2006 13:00:37

una ragazza che assomiglia a ranma si ritrova in città. cosa succederà?
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
UNICO
- Capitolo 1° -

La nuova città era molto grande e bella; col suo zaino sulle spalle, Reiko girava contenta, sperando di poter trovare qualche palestra e assistere a qualche combattimento. Era una ragazza carina, con occhi scuri e lunghi capelli castani, che teneva raccolti in una coda bassa, di quelle che sembrano lasciarti i capelli sciolti. Stava per girare ad un angolo, quando una ragazza dai corti capelli scuri la fermò.
-Ranma, è tutto il pomeriggio che ti cerco? Dove sei stato? Ehi mi stai ascoltando, sto parlando con te!-
La ragazza si girò verso di lei.
-Scusa, ma devi avermi scabiata per un'altra persona.....-
-Ranma, ma.... che cosa hai fatto ai capelli? Li hai tinti?-
-Guarda che ti stai sbagliando, io non sono...-
-E hai cambiato vestiti! Giuro che non ci capisco niente...-
-Neppure io..-
Akane era sorpresa: Ranma sembrava lo stesso, ma...non era lui! Il viso e gli occhi erano gli stessi, ma i capelli erano di un colore diverso e tenuti da un nastro verde-acqua, e la camicia, al posto di essere rossa, era bianca. Inoltre aveva un pesante zaino sulle spalle.
-Senti, io non so chi tu stia cercando, ma io devo andare...-
-Ranma Saotome! Combatti con me, vigliacco!-
Reiko fece appena in tempo a spostarsi quando un alto ragazzo con un grosso ombrello gli era arrivato addosso.
-Rihoga!-esclamò Akane.
*Ma che vogliono questi!*
-Allora vuoi deciderti a....uh, ma che hai fatto ai capelli?-
-Uffa, vi state sbagliando! Non sono....-
-Ah, non ti basterà aver cambiato colore per battermi!-
*Ma questo è scemo?*
Il ragazzo di nome Rihoga cominciò a colpirla da tutte le parti. Lei intanto schivava senza difficoltà i colpi.
-Si può sapere che vuoi? Io neanche ti conosco-
-Sta zitto e battiti!-
Ormai saltavano da un tetto all'altro, in un vano tentativo di Reiko di seminare il ragazzo. Siccome non ci riusciva, tornò a terra.
-E va bene, mi hai convinto; fatti avanti!-
*Mi farà bene allenarmi un po'*pensava*anche se questo pivellino con me non ha scampo!*
Stava per attaccare, quando fra lei e il ragazzo se ne aggiunse un altro; aveva indosso una veste da kendo e brandiva una spada di legno.
-Lascia stare la ragazza con il codino, o te ne pentirai!-disse. Poi si girò verso di lei:
-Tutto bene, ragazza con il codino? Ma che hai fatto ai capelli? Comunque così sei ancora più carina!-
-Lanma!-
Una ragazza dai lunghi capelli viola la stava stritolando in un abbraccio portentoso.
-Che bello vedelti! Mi sei mancato tanto!-
-Shampoo!-esclamò rabbiosa Akane.
-Saotome, non dimenticarti che stavi combattendo con me!-disse Rihoga e le lanciò addosso una teiera piena di acqua calda, che la prese in piena faccia.
In quello stesso momento il vero Ranma aveva girato l'angolo e si trovava davanti a tutta la scena.
-Akane, ma che succede?-
-Ranma?-
-E chi altro credevi che fossi, scusa?-
-Ranma?-esclamarono Shampoo, Kuno e Rihoga in coro.
-Ma se tu sei il vero Ranma,-disse Rihoga-allora quella chi è?-
Si girarono verso la ragazza, che era bagnata fradicia e aveva la teiera rovesciata in testa. Tremava e stringeva i pugni dalla rabbia.
-Io-disse-non...sono... RANMA.... SAOTOME!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
E lanciò la teiera in faccia a Rihoga.
-Che strano-disse Akane guardando uno poi l'altra-eppure vi somigliate come due gocce d'acqua-
-In effetti-disse Ranma avvicinandosi e guardandola meglio, mentre Rihoga tentava di togliera la testa dalla teiera-un po' mi somiglia....-
-"Un po' mi somiglia" un corno! Ma guarda te....etciù!-
Poi tirò su il naso e starnutì di nuovo.
-Etciù, etciù....etciù!-
-Oh, ti sei raffreddata!-disse Akane-Vieni a casa mia, almeno ci scuseremo con te per quello che abbiamo fatto-
-Abbiamo? Io non ho fatto niente!-disse Ranma
-Tu vieni con me e niente storie!-
-E va bene, va bene, su, su, non ti agitare-


Quando Reiko si fu lavata e asciugata, la invitarono a sedersi.
-E' da tanto che sei nella nostra città?-domandò Kasumi porgendole il the.
-Grazie. No, sono arrivata stamattina. Io viaggio spesso, sapete, per allenarmi ed assistere ad incontri di arti marziali-
-Una ragazza che viaggia da sola? Ma non è un po' pericoloso?-chiese Kasumi.
-No, è da tanto che sono in viaggio. E poi io so difendermi!-
-L'abbiamo visto-disse Ranma mentre guardava Rihoga che solo in quel momento era riuscito a togliere la testa dalla teiera.
-Ti chiedo scusa. Non avrei mai dovuto confonderti con Ranma, sono mortificato-
-Ora non esagerare-disse la ragazza arrossendo.
-No, il mio errore è stato imperdonabile; scambiare una ragazza carina come te per quello stupido di Ranma...-
-Che cosa hai detto, "Pi-chan"?-
Rihoga si comportò con vero stoicismo e girò la testa dall'altra parte. Ma forse solo perchè c'era Akane....
In quel momento la porta si aprì ed entrò Happosai. Subito i suoi occhi cominciarono a luccicare.
-Oh, ma che bella ragazza!-
-E' una nuova ospite, maestro, si chiama Reiko-disse Kasumi.
Il vecchietto già stava puntando al seno della ragazza quando Ranma lo afferrò, lo scagliò contro il muro, lo massacrò di botte, lo bollì, lo torturò, lo annegò e infine lo lanciò fuori dal giardino con gran aria di superiorità.
-Certo che il maestro potrebbe anche imparare qualche volta-disse Nabiki addentando un biscotto.
Quel pomeriggio Reiko stava passeggiando per la strada, quando sentì una voce e una risata alle sue spalle:
-Finalmente ti ho trovata, ragazza con il codino! Non ti basterà quella parrucca per sfuggire alla mia vendetta!-
*No, non di nuovo!*
Kodachi scese in picchiata e cercò di colpirla con il nastro. L'altra ragazza cominciò a correre.
*Ma perchè capitano tutte a me?!*
*Non riuscirai a scappare, ragazza con il codino! La mia vendetta finalmente si compirà!*
Proprio in quel momento, però Ranma, Akane e Rihoga passarono di lì.
*Oh, Ranma caro!*pensò Kodachi; poi si rivolse a Reiko:
-Alla prossima, ragazza con il codino! Ci rivedremo!-
E ricominciò a ridere come una matta saltanto sui tetti.
*Mi dispiace amore mio, ma non posso farmi vedere mentre combatto da te! Non sarebbe giusto, potrei spaventarti o metterti delle pressioni. Ma io giuro Ranma, che non dovrai soffrire per me!*
Intanto Reiko pensava:*Ma quella è cretina o cos'altro?*
-Successo qualcosa di interessante?-domandò Ranma incrociando le braccia dietro la nuca.
-Nooo, solo un piccolo contrattempo-
Poi tutti sentirono un fruscio dietro di loro, e Ranma e Reiko si missero in guardia; fu allora che un gatto nero uscì da dietro un cespuglio.
-Un gaaattttttoooo!!!!!!-urlarono Ranma e Reiko contemporaneamente, saltanto sul muro della casa vicina.
-Mandalo via, via!-piagnucolava il ragazzo.
-Che strano-disse Akane-anche Reiko ha paura dei gatti!-
-Una cosa alquanto insolita-concordò Rihoga.
-Allora Akane, cosa fai lì impalata, ti decidi a mandarlo via!-continuò Ranma, arretrando mentre il gatto si avvicinava.
-Per favore!-si aggiunse Reiko.
Ranma parve riprendersi.
-Anche a te....non piacciono i gatti?-
La ragazza annuì.
-Di' pure che hai paura, Ranma-disse Rihoga incrociando le braccia.
-Ma sentitelo questo! Chi ti credi di essere?.....To', piove-
-Pi-chan! Oh, ma dov'è andato a finire Rihoga?-
Poi Akane fece una faccia strana.
-Ma che hai da guardare?-domandò il ragazzo(o meglio, ormai, la ragazza).
Si girò e accanto a lui, dove prima c'era Reiko, vide un lupo.
A casa, Reiko si fece un'altra doccia(era la giornata delle docce, quella).
-Caddi nelle Sorgenti Maledette molto tempo fa. Ero arrivata lì per caso, quando....
*Reiko stava vicino ad una delle sorgenti, quando vide un panda(un panda?) inseguito da una ragazza dai capelli rossi saltellare sulle canne.*
Poi qualcuno piombò in una delle sorgenti, e si trasformò in porcellino.
*Un porcellino nero con una fascia gialla cercava disperatamente di non affogare*
Stava affogando, e io tentai di salvarlo, ma....
*Mentre la ragazza si avvicinava, cadde in una sorgente e si trasformò in un lupo.
-Questa essere sorgente del lupo affogato, poichè qui 2700 anni fa morì povero lupo affogato-*

E da allora-concluse Reiko-ogni volta mi trasformo in un lupo-
Ranma(ancora ragazza) e Rihoga frignavano.
-Che storia commovente!-disse il secondo.
-Giàààà!-
-E la tua famiglia? Che cosa ha detto quando l'ha saputo?-domandò Akane.
Reiko divenne triste.
-Io non ho famiglia-disse-sono stata abbandonata quand'ero molto piccola. Non ho mai conosciuto i miei genitori-
-Povera ragazza sfortunata!-
-Buah!!!!!!!!!!!!-(i due seguitavano a frignare)
-L'unica cosa che ho di loro è questo medaglione....ma dov'è?-
Reiko cercò dappertutto ma non lo trovò. Nello stesso momento il vecchio Happosai si faceva un giro dell'isolato facendo girare la catenina con un dito.
-Devo averlo perso da qualche parte, devo andare a cercarlo!-
-Non ti preoccupare-disse Rihoga in tono solenne prendendole le mani-ritroverò il tuo medaglione a tutti i costi-
-G-grazie-rispose Reiko, confusa.
*Mi dispiace Akane*pensava Rihoga*ma è stata lei che per prima mi ha amato anche se ero solo uno stupido porcellino. E' lei che amo veramente!*
-E come pensi di trovarlo, Rihoga? Col tuo senso dell'orientamento.....-
-Sta' zitto Ranma!-
-Ehm, Rihoga?-disse Reiko.
-Sì....?-disse lui arrossendo. La sua mente già volava con la fantasia.
*-Tu mi sei piaciuto subito dalla prima volta che ti ho visto. Così bello, così forte....-
-Oh, Reiko, sappi che per me nessuna ragazza è importante quanto te-
I loro volti si avvicinarono.
-Reiko..-
-Rihoga...-*

-Ti dispiacerebbe lasciarmi? Sai, vorrei andare a cercare la collana...-



-Certo che sei una banderuola, tu-disse Ranma-E io che credevo ti piacesse Akane-
-Sta' zitto, Ranma, non ti impicciare-
Erano tutti e due fuori insieme ad Akane, che però non aveva sentito niente, a cercare anche loro il medaglione.
Al''improvviso si sentì una risata alle loro spalle(sì, lo so che è monotono, ma la sua entrata è questa).
-Ragazza col codino, preparati a morire!-
-Senti!-sbottò Reiko arrabbiata-devo trovare una cosa molto importante, quindi non ho tempo da perdere con una vecchia zitella come te, hai capito?-
-L'ha chiamata....."vecchia zitella"?-fece Akane.
-Vecchia zitella-mormorò Kodachi-vecchia zitella...vecchia zitella....vecchia zitella...a me...-
-Che c'è, hai bisogno che te lo ripeta?-domandò la ragazza.
-COME HAI OSATO!!!!!!!!!!-
E detto questo la mise ko con un colpo del suo nastro. Poi si accorse di Ranma.
-Ma allora ce ne sono due! Non mi sfuggirai!-
-So io come risolvere la situazione-disse Akane, sempre molto pratica.
-Kodachi!-urlò-guarda su!-
-Ma cosa....-
Nel frattempo la ragazza aveva buttato dell'acqua calda addosso a Ranma.
-Ma io non vedo niente!-
-Ah, scusa, mi sarò sbagliata-
Infine Rihoga, che da vero gentleman non picchiava mai le signore, la fece volare via con un colpo del suo ombrello.
Quando tornarono, Reiko era triste perchè non aveva trovato il medaglione.
-Vedrai, prima o poi salterà fuori-disse Ranma.
Intanto, nel giardino di casa, Saotome, che per una volta non era panda, e il padre di Akane aspettavano il ritorno dei ragazzi.
-Ehi, Saotome, quella ragazza non assomiglia un po' a tuo figlio?-
-Già, hai ragione-
-I giovani d'oggi, non saprebbero più cos'altro fare per imitare la gente-
In quel momento, Happosai passò davanti a loro mentre giocava ancora con la collanina.
-La mia collana!-esclamò Reiko avvicinandosi al vecchietto.
-E' vostra?-domandò quello-beh, forse ve la potrei anche ridare se,...-
-Ridagliela e basta-disse Ranma prendendogliela di mano e mandandolo con un pugno a fare un altro giro dell'isolato.
-Ehi, ma che strano-disse osservando meglio la collanina. Era uno yin, la metà nera del simbolo tao. Poi la diede in mano alla ragazza, prendendo qualcosa da una tasca.
-Guarda, io ne ho uno simile!-
E le mostrò lo yang, la metà bianca. Allora unirono le due metà e videro che combaciavano perfettamente.
-Combacia!-esclamò Akane.
Allora si girarono, e videro Saotome che piangeva.
-Su, vecchio mio, non fare così-disse il padre di Akane dandogli un fazzoletto. Lui lo prese, si soffiò il naso, e seguitò a piangere. Poi si slanciò verso Reiko.
-Reiko, figlia mia!-
-Cosa?-fece Akane-lei è....la sorella di Ranma?-
-Ho una sorella?-
-Ho un fratello?
-Perdonami figlia mia, è stata tutta colpa mia. Questa è Reiko, Ranma, tua sorella gemella-
-In effetti, la cosa combacia-disse Rihoga con fare da intenditore-la somiglianza, la paura dei gatti, il medagione, tutto-
-Fu tutta colpa mia. Faceva molto caldo, quel giorno, e avevo portato tutti e due con me in riva al fiume, purtroppo...
*Saotome, affamato, vide un cespuglio di bacche e posò la cesta con la bambina sul fiume, e quella ovviamente scivolò via sull'acqua, mentre il genitore si abbuffava di bacche...*
-Ma si può essere così stupidi?-fece Akane.
-Evidentemente sì-rispose Ranma.
-Fatevi abbracciare, figli miei!-disse Saotome stritolando Akane e Rihoga.
-Grazie per l'abbraccio-disse quest'utimo-ma i suoi figli sono quelli laggiù-
-Ah, sì scusate. Figli miei!-
Stavolta abbracciò quelli giusti, seguitando a piangere come una fontana.
Quando li liberò, stava piangendo ancora.
*Ma se tutto questo è vero*pensava Rihoga arrossendo*allora io..*
-Mi sono innamorato della sorella di Ranma! Mi sono innamorato della sorella di Ranma! MI SONO INNAMORATO DELLA SORELLA DI RANMA!-
 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: