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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Fullmetal Alchemist
Titolo Fanfic: ON A RAINY DAY
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: suzaku87 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 09/10/2006 21:44:39

si sistemò in posizione fetale sul letto, guardando fuori dalla finestra..[shounen ai <3]
 
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- Capitolo 1° -

Fuori pioveva.
Aprile era arrivato, e con esso il suo solito tempo mutevole.
Un minuto prima splende il sole, quello dopo si scatena il diluvio universale.
Alphonse era appena uscito per comprare il cibo alla colonia di gatti che ormai era venuta a formarsi giù del loro alloggio, sotto il grande portico, e lui era solo in quella stanza che senza suo fratello sembrava tremendamente vuota.
Si sistemò in posizione fetale sul letto, guardando fuori dalla finestra, le ante spalancate che facevano entrare ad intervalli regolari piccole folate di vento.
Non era solito ad apprezzare la pioggia, specie quando si trovavano in viaggio, ma almeno gli teneva un po' di compagnia.
Sospirò, sperando che qualcuno entrasse dalla porta per fargli compagnia.
Ma Al non sarebbe tornato prima di una buona mezz'ora, per cui tanto valeva riposarsi un po'.
E quasi senza rendersene conto, cullato dal ticchettio della pioggia sulla grondaia sopra il davanzale, chiuse gli occhi e si addormentò.

Entrò silenziosamente.
Stette un momento fermo sul davanzale, scuotendo il pelo ad ogni goccia d'acqua che gli cadeva sul pelo nero.
Osservò con innocente curiosità l'interno della stanza, come a scongiurare qualsiasi...pericolo imminente.
Gli occhi ametista caddero su quel corpicino che dormiva tranquillo in quello che sembrava un letto davvero morbido.
Seguiva con la testa l'addome che si sollevava e si abbassava lentamente, le labbra che si muovevano quasi impercettibilmente mentre l'aria entrava nei suoi polmoni.
Osservò quella cascata di capelli biondi sparsi sul cuscino, fili d'oro lucente.
E un flebile miagolìo gli sfuggi di bocca.
Sembrava davvero così innocente...
La testolina si piegò verso il basso, gli occhi che puntarono la sedia appena sotto la sua momentanea postazione.
Vi saltò sopra.
Si sentì quasi stupido, ma appena poggiato il sederino sul cuscino prese a leccarsi, come se si sentisse sporco a causa della pioggia che gli aveva inumidito il pelo.
E quando si sentì soddisfatto, si rimise sulle sue zampette, saltando stavolta su quello che, dal suo punto di vista, era un letto troppo grande per una sola persona.
Mosse una zampina diverse volte, constatanto che quel letto era davvero morbido come aveva pensato, ed osservò il volto del ragazzo, sperando di non averlo svegliato.
Aveva in serbo un altro risveglio, per lui.
Barcollando un po', e decidendo che forse era meglio usare le unghiette che quel corpo gli aveva donato, cominciò a muovere i primi passi in quella landa bianco neve, avvicinandosi al viso del suo obiettivo.
Cominciava ad udire il rantolìo provocato dal suo flebile respiro, a percepire il buon odore del suo corpo.
Era così tenero quando non sbraitava perché qualcuno lo prendeva in giro.
A lui piaceva, il fatto che fosse piccolo.
Era...così tenero.
Se avesse potuto, avrebbe riso.
Certo che era riuscito ad avere una forte influenza su di lui...Mai si sarebbe aspettato di fare una cosa simile.
Ma ormai lo aveva rapito, c'era poco da fare.
E tra un pensiero e l'altro, si trovava faccia a faccia col lui.
Sentiva il respiro caldo pizzicargli la punta del nasino rosa, ed agitò le vibrisse, eccitato.
Puntò gli occhi all'orologio da muro.
Aveva davvero poco tempo.
Quando finalmente fu a millimetri di distanza dal suo volto, tirò fuori la linguetta ruvida, cominciando a leccargli affettuosamente la guancia.
Sentì un mugugno leggero, e il biondino si sciolse dalla sua posizione, mettendosi a pancia in su.
...Tanto meglio per lui.
Con grande forza di volontà, più che altro per evitare di affondare le unghie sul suo corpo, si arrampicò su per il busto, cominciando a zompettare per il petto.
Così piccolo, eppure così perfetto.
Chinò il musetto sul suo collo, prendendolo a leccare, mentre la sua coda faceva ampi movimenti.
E quando sentì il respiro del ragazzo farsi via via più veloce, cominciò a fare le fusa, strusciando la testolina sotto il suo mento.
"Mh...che...cosa..." mormorò, aprendo un occhio e vedendo la lunga coda davanti a lui.
D'istinto avrebbe sollevato di corsa il busto, ma si era reso conto che NON poteva farlo.
Sentì il suo mento vibrare leggermente a causa delle fusa di quel bizzarro gattino, e sorrise.
"Ehi tu... - fece, sollevandosi leggermente e puntellando i gomiti sul materasso - Da dove sbuchi? Non sei uno dei gatti di Al..."
Gli passò una mano sulla testolina, e quello miagolò, apprezzando appieno il gesto.
"Ma come siamo coccolosi, eh?" bisbigliò, grattandolo sotto il muso con l'indice sinistro.
Con calma, porto indietro il sedere, poggiando il micino tra le sue game e mettendo la schiena dritta.
"Meow!" esclamò il gatto, richiamando la sua attenzione.
"Ti ha spaventato la pioggia? Sei tutto bagnato..."
Miagolò, in tutta risposta.
Sembrava piuttosto contrariato.
"Scherzavo! - chinò la testa, portandola a pochi centimetri dal muso nero del gatto - Tu sei un gattino coraggioso..."
E lui allungò il muso un poco di più...quel tanto che bastava a fargli raggiungere le sue labbra.
Gliele accarezzò leggermente, e poi tornò nella sua posizione originale, piegando la testa di lato.
Incrociò le sue iridi dorate, soddisfatto.
Lo guardò, interdetto, poi rise.
"Ahah, sei proprio audace..."
"Meow..." miagolò, facendo le fusa sotto il suo tocco gentile.
Già, era stato proprio audace.
Chissà cosa avrebbe detto da lì dopo.
Stufo di quel corpicino esile, non che il suo fosse da meno, decise che era ora di far capire ad Edward Elric chi si trovava davanti.
La stanza, scura a causa del cielo grigio che sovrastava l'intera città, si illuminò a giorno, mentre le zampe si allungavano fino a costituire braccia e gambe, il corpo si allungava a formare il suo esile tronco e il pelo si ritirava, andando a concentrarsi sulla testa.
Lunghi capelli di un verde scuro andarono a posarsi sulla schiena, gli occhi color ametista si aprirono su quel viso pallido che per tempo gli era stato nemico.
"...E..."
"Salve, O'chibi-san..." bisbigliò, sorridendo.
...Era come paralizzato. Si aspettava di tutto, tranne questo.
Che ci faceva?
Che voleva da lui in quel momento?
...LO AVEVA APPENA BACIATO?
"Envy, che cosa..."
"Volevo stare un po' col mio O'chibi-san..." gli disse, strusciando la testa sulla sua spalla, quasi come se fosse ancora un gatto.
La pressione salì, il suo battito cardiaco accelerò.
Poteva percepire un...piacevole tepore impossessarsi delle sue guance.
In qualsiasi altro momento avrebbe pensato che lo stesse semplicemente prendendo per i fondelli.
Ma nessuno sarebbe uscito con quella pioggia.
Non sarebbe mai uscito con quella pioggia per andare da lui.
Tutto quello che in quel momento si sentì di fare, mentre il suo cuore pareva voler uscire dal suo petto, fu di sollevare le mani dal materasso e portarle alla testa del peccato, tenendolo stretto a se.
Envy sorrise, voltandosi per dargli un tenero bacio sul collo e portando una mano al petto del biondo.
"Ohe, calmati...stai per scoppiare..."
"Scusa tanto se...non...me lo aspettavo..." replicò, tenendo la voce bassa.
Come se alzare di più la voce avrebbe potuto spezzare l'atmosfera che si era venuta a creare.
Sollevò di nuovo il viso, guardando quello dell'alchimista teneramente colorato.
Era così carino...
Gli prese i polsi, mentre fletteva il busto in avanti, costringendo dolcemente Edward a seguire il suo movimento e a far aderire la schiena al materasso. (se la state immaginando come la sto immaginando io, i due sono in una posizione piuttosto misticamente interessante...XD)
"Sono venuto...solo per una cosa..." gli disse.
Poteva sentire il suo fiato caldo solleticargli le labbra, ora.
Ed era una sensazione piacevolissima.
Chinò il voltò su quello del biondo, catturando di nuovo le sue labbra, stavolta un un modo meno felino e un poco più umano.
Dapprima assaggiò ogni centimentro di quelle labbra morbide con rapidi baci, poi cominciò ad approfondire la cosa, lasciando che la sua lingua scivolasse dentro la bocca del suo piccoletto.
Aveva davvero un buon sapore.
Edward ricambiò quasi senza accorgersene, intrappolato in quel torpore che lo faceva sentire...al sicuro.
Le sue braccia si divincolarono dalla dolce stretta di Envy, andando ad abbracciare la sua vita stretta.
Non voleva che finisse.
Si sentiva protetto.
Si sentiva...amato.
Gli diede un ultimo bacio a fior di labbra, interrompendo il contatto fisico, limitandosi a specchiarsi ognuno negli occhi dell'altro.
Un fulmine cadde poco lontano, seguito da un forte boato, ed instintivamente Ed strinse a se Envy, affondando il viso sulla sua spalla.
"O'chibi-san...ha paura dei tuoni?" fece.
Ed non poteva vederlo, ma era certo che stesse sorridendo.
"Non...non prendermi in giro..." sbottò, guardando verso il basso.
Envy si sollevò un poco, costringendo Ed a sciogliere l'abbraccio e a riadagiarsi sul letto.
"Sei così carino - fece, sorridendo - O'chibi-san."
E gli diede un bacio sulla guancia.
Ed stette li per li a digli qualcosa in ribattito, quando sentì i gattini miagolare due piani più sotto, accompagnati da un cigolio familiare.
"Al..."
"Credo che sia ora di andare... - disse, facendo spallucce - Ma non preoccuparti..."
Catturò di nuovo le sue labbra, sfiorandole leggermente con la lingua.
"Envy..."
"Tornerò, O'chibi-san"
Sorrise, mentre il suo corpo tornava ad illuminarsi e a riprendere le sembianze del tenero gattino nero.
Ed allungò le mani sul suo corpicino esile, portandolo al petto e stringendolo forte a se.
"Ti aspetterò, Envy..."
Strusciò il muso sotto il suo mento, asciugando una lacrima fuggiasca, e dopo una tenera leccata, Ed lo lasciò libero di andare.
Lo guardò saltare con agilità sulla sedia e poi sul davanzale poi, con un ultimo meow, sparì.
In quel momento, la porta si aprì.
"Niisan sono tornato!"
Voltò il viso verso la porta, sorridendo al fratello.
"Ben tornato, Al!"
"Sembri di buon umore, è successo qualcosa?"
"Mh, si...diciamo di si..."
E tornò ad ammirare la finestra, sperando che il suo gattino tornasse presto a trovarlo...



XD Dio boia che oscenità...XDD


 
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