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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: DragonBall
Titolo Fanfic: BULMA & VEGETA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: donkey galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 08/10/2006 20:53:34 (ultimo inserimento: 13/10/06)

e` la mia prima fan fic... spero che commenterete! ^^ ...e non c`è bisogno di spiegazioni, il titolo dice già tutto!!! ^^
 
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QUELLO CHE ERA SUCCESSO...
- Capitolo 1° -

Era una mattina come le altre.
Il sole era appena sorto ma Bulma sentiva già i colpi provenienti dalla Camera Gravitazionale, in cui Vegeta era solito allenarsi dalla mattina alla sera.
Guardò l'orologio. Le 9 e mezza... leggermente tardi.
Buttò giù le gambe dal letto cercando di svegliarsi con un paio di schiaffi, ma invano. Solo a contatto con l'acqua ghiacciata del lavandino riuscì ad aprire gli occhi.
"Uffa... che seccatura..."
Cominciava a provare fastidio per quei bruschi risvegli al mattino, causati dallo scoppio di qualche drones o di qualche bomba energetica...
Si vestì di fretta e raggiunse la cucina, dove per colazione bevve soltanto due dita di tè.
"Toh... il signorino si degna di fare i suoi pasti in mezzo alla comune plebe?"
Ridacchiò vedendo entrare Vegeta, con un asciugamano dietro il collo e la fronte imperlata di sudore.
"Vedi di smetterla se non vuoi finire carbonizzata. Sono di pessimo umore oggi"
"Come sempre, ovvio"
Bulma gli passò davanti con fare impertinente, tenendo la testa alta e un sorrisetto di presunzione in volto. Lui però ne rimase abbastanza divertito.
'Sempre più idiota...' pensò, aprendo il frigo e trangugiando un intero cartone di latte.
Dalla notte in cui erano stati insieme, circa cinque mesi prima, non era cambiato quasi nulla. Certo, i loro rapporti erano completamente ammorbiditi, ma a lui non importava più di tanto se lei avesse rivisto quel terrestre assurdo chiamato Iamcha... o almeno credeva.
Erano finiti a letto il primo giorno dell'estate. Erano rimasti soli in casa ed evidentemente con qualche bottiglia di vino di troppo.
Quando al mattino si era risvegliato lei era ancora lì, profondamente addormentata. Si era alzato e come un ladro si era allontanato, pregando il cielo che non avesse combinato altro di potenzialmente più grave.
Le sue preghiere erano state ascoltate, lei era sempre più impertinente e sembrava non essersi fatta nessun illusione sul loro rapporto, anche perchè lui, il primo periodo, aveva cercato di evitarla con ogni mezzo.
Quando uscì dalla cucina, avviandosi verso la sua stanza, si era ritrovato a pensare a tutto questo.
Gli salì una rabbia strana, come un rimorso che non riusciva a riconoscere. Una sensazione mai provata in vita sua.
Corse di nuovo nella stanza gravitazionale per sfogarsi.
Intanto, Bulma era in centro. Raggiungerlo non era un problema con la nuova aircar progettata da suo padre.
Notò un volto familiare attraverso un vetro di un bar... Iamcha!
Da quando un anno prima si erano lasciati non l'aveva più rivisto. Giusto qualche telefonata, ma negli ultimi mesi neanche più quello.
Entrò nel locale e lui parve estasiato nel rivederla.
"Ciao Iamcha! Come mai qui?"
"Ciao Bulma, tutto bene?"
Si salutarono così, come due vecchi amici pronti a fare due chiacchiere.
"Benissimo... e tu come stai? Pual sta bene?"
"Si certo... stiamo bene entrambi... dovevo giusto passare da te più tardi, mi servirebbe una nuova auto. Quella che ho è completamente distrutta!"
Bulma rise. Era abituata a riparare i motori delle automobili di Iamcha. Conosceva il suo dannato vizio della corsa...
"Passa pure quando vuoi... ti aspettiamo"
"Grazie. E i tuoi come stanno?"
"Anche i miei stanno tutti benone..."
"Sono contento... e dimmi... quel Vegeta è ancora lì da te?"
Nel fare quella domanda, il ragazzo diventò cupo.
"Beh sì... è ancora parcheggiato a casa mia. Non so se intende ripartire..."
Anche lei all'improvviso, per qualche strana ragione, si intristì. Il pensiero della partenza di Vegeta le mise un leggero timore. Ormai gli voleva davvero bene, nonostante quel suo carattere difficile e il suo oscuro passato... e dopo la notte in cui era andata a letto con lui, forse, provava anche qualcosa in più, nonostante cercasse di reprimere i suoi sentimenti.
"Ah... beh allora non fa niente. Fammi sapere quando non c'è... non ho alcuna intenzione di rivedere quello scimmione"
"Non parlare così..."
"Cosa?"
"Non è poi così cattivo come tutti credete... pensi che io sia stata una pazza ad ospitarlo in casa mia? Se è ancora lì ci saranno delle ragioni..."
Iamcha sembrò leggermente alterato.
"Ti sei scordata che mi ha eliminato? E con me anche Tenshinhan e Riff e Piccolo?!"
"E' stato Napa, non Vegeta..."
"Resta comunque un assassino"
Bulma trasalì. Come si permetteva, lui che l'aveva tradita centinaia di volte, di parlar male di qualcuno a cui lei voleva davvero bene?
"Ciao Iamcha. Fai come ti pare..."
Senza nemmeno dargli il tempo di fermarla, salì sull'aircar e tornò verso casa.




continua... :)

 
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