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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: ICED TEARS
Genere: Romantico, Azione, Drammatico, Fantasy, Soprannaturale
Rating: Per Tutte le età
Autore: erikuccia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/10/2006 21:04:34 (ultimo inserimento: 20/12/06)

la struggente ma bellissima storia d`amore di un custode angelico sullo sfondo di una guerra per il potere tra demoni, vampiri e angeli...
 
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PROLOGO
- Capitolo 1° -

Solo.
Mi trovo solo al confine di un mondo che non sento mio. Che alla fin dei conti non è mai stato mio, e che non lo sarà mai.
Tutto quello che c'è si è chiuso ai miei occhi e sono rimasto solo, solo con me stesso ,il peggior compagno che potessi immaginare e augurarmi.
Imprigionato.
E' vero, per molti questa mia prigione è migliore della più bella reggia del regno inferiore, ma questo non vale per me, questo non vale affatto per me.
Quanti invidierebbero la mia posizione?
Quanti guarderebbero questo cielo con ingordigia?
Sarei deriso, perchè per me questa beatitudine è solo un incubo. Sarei additato come un ingrato e un volubile perchè dopo aver avuto tutto quello che ho sempre desiderato, non saprei fare altro che non accettare le conseguenze dei miei gesti e chiedere dell'altro.
Un'orrenda prigione che mi impedisce di muovermi. Muovermi come io vorrei.
Una torre come casa, un cielo come mondo, nuvole come mura. E il buio a ricordarmi tutto quello che ho perso.
E l'intero mondo umano che si apre sotto i miei occhi fiordaliso, in grado di vedere tutto, ma al contempo di non vedere niente, più nulla, oltre che quello che non avrei mai dovuto vedere.
Per ore me ne sto qui a guardarli, a guardarvi umani, mentre vivete al massimo la vostra intera esistenza.
Perchè vi spio? Perchè vi guardo anche quando l'Altissimo non me lo chiede? Perchè sforzo i miei nervi ottici a guardare qualcosa che mi ha condannato?
Perchè vorrei potermi sentire vicino a voi, vorrei poter sentire l'aria riempire polmoni che non ho, o riavvertire nel mio petto un battito di cuore. Si dice che gli angeli siano la personificazione del bene.
Ma come può essere vero, se non siamo in grado di amare?
Ci trasciniamo in un'esistenza fatta di giardini e di alberi, e di suoni d'arpa e di dolci sussurri con i sorrisi sulle labbra, ma la verità è che non sappiamo amare. Ecco perchè i nostri mentori, i grandi anziani, gli arcangeli sono asessuati. E' la giusta conseguenza di una vita che si dedica solo alle missioni, e non più all'amore.
Io non ho un cuore, eppure voglio amare. Eppure so amare. Eppure ho amato, anche quando non avrei dovuto.
E allora vi invidio umani. Vi invidio e nel contempo vi odio. Come posso essere una creatura celeste se non posso fare a meno di provare questi sentimenti così oscuri?
C'è un'abisso dentro di me, e questo mi permette di dirvi che siete solo degli stupidi, perchè avete il più grande dono che l'Altissimo vi potesse dare, l'amore, il vostro desiderio. Potete perdervi nelle braccia di un'altra persona e sentire il sapore della sua pelle, potete entrare nello spirito e nella mente della persona che vive solo per voi, e invece ve ne state lì immobili, ed io vi guardo, odiandovi.
Perchè dovete averlo voi un dono che non apprezzate e che non sapete usare?
Perchè sono io a dovermene stare fermo qui, sulla porta della torre che mi è stata assegnata, senza poter fare altro che starmene qui a guardarvi? Quale peccato ho mai compiuto per meritarmi questa esistenza incompleta?
Si, perchè c'è stato un tempo in cui anch'io sono stato umano. Un tempo anche io avevo un cuore, polmoni, anche io mi lasciavo guidare dai miei istinti e dai miei desideri. Un tempo anche io, probabilmente, ho migrato per la terra inseguendo la chimera del mio amore. Ma ora non ne ho ricordi, quando mi è stata data la possibilità di seguire il corsus honorum degli angeli io non ho pensato ai miei ricordi. Allora faceva troppo male ricordare i miei genitori, i miei amici, il mio mondo, e così ho deciso che per un paio di ali bianche, avrei potuto rifiutare a quel dato umano della mia personalità.
"Xavier" mi disse quello che poi divenne il mio mentore, Aristides. "Sei pronto a diventare un seguace del bene Supremo?"
Io avevo annuito, troppo intontito anche solo per respirare. All'epoca era tutto nuovo per me, ed ero così felice di essere stato preso in considerazione, che volevo solamente velocizzare le varie pratiche.
"Pensaci bene" mi ripetè Aristides "Sei davvero pronto ad abbandonare i tuoi ricordi e la tua stessa personalità? E' mio dovere avvertirti. Se rifiutassi questa offerta, saresti comunque un'anima beata. In vita ti sei meritato la tua ospitalità in questo mondo. Saresti un'anima di questo Regno, e manterresti vivi i tuoi ricordi e un giorno potresti anche reincarnarti"
Non ne sapevo niente di religione, devo ammetterlo. Le mie conoscenze erano molto limitate, ecco perchè per me era comunque difficile credere che quelle persone volessero davvero me. Eppure mi sembrava strano sentir parlare di reincarnazione. Pensavo fosse una prerogativa del buddhismo e basta. Come al solito Aristides capì i miei pensieri senza bisogni di leggerli. Sorrise "Non devi pensare che le regole che si impogono gli umani sono necessariamente quelle vere. Gli umani hanno bisogno di credere a qualcuno o a qualcosa. Il Dio che tu hai venerato con le tue tribù è una vostra stessa creazione. Avete avuto bisogno di proiettare l'infinito che è in voi, ma che non riuscite a concepire in qualcosa di più grande, qualcuno che poteva incarnare il bene, e di conseguenza avete creato anche il Male, il suo contrappunto."
"Mi vorrebbe dire che il demonio non esiste?"
Aristides aveva sospirato, guardando al di là delle sue grandi ali piumate "Purtroppo per noi, Lucifero è una realtà fin troppo palese. Ma di questo ne parleremo poi. Quello che ti voglio dire, Xavier, è che non esiste un buddha, un Allah, un Dio, un Vishnu e via discorrendo. Esiste solo un Unico Altissimo Signore, il creatore di tutte le terre e di tutti i mondi. Vedi, il Signore è Colui che in sè racchiude tutte le caratteristiche che voi umani avete diviso per cultura. Quindi si, se tu decidessi di essere semplicemente un'anima beata un giorno potresti anche reincarnarti e tornare sulla terra. Questo tuo diritto invece cesserebbe di esistere se decidessi di diventare uno dei nuovi allievi. Anche da tirocinante perderai tutti i tuoi ricordi precedenti a questi incontro, e diventeresti, pian piano, matricola, cadetto, angelo, custode, ministro anziano, arcangelo, e , chissà, magari un giorno potresti anche diventare un gran'angelo, un consigliere dell'Altissimo. Ma devi dirmi se sei pronto a rinunciare a tutto"
Ricordo solo che allora volevo liberarmi del dolore che provavo quando nei laghi e negli specchi d'acqua vedevo il dolore di mia madre.Una madre che adesso non saprei riconoscere.
"Si, sono pronto" fu quello che dissi.
Per lungo tempo la mia vita come giovane allievo fu felicissimo. Ho svolto moltissime missioni che mi sono state date. Come tirocinante dovevo seguire corsi di tipo teorico, sulle regole che muovono il nostro mondo. Come matricola invece cominciai ad allenare i miei nuovi sensi extrasensoriali. Come cadetto cominciai a svolgere missioni di livello infimo, da angelo imparai tutto quello che potevo imparare. Ero quello che si chiama angelo custode per voi umani. Scendevo sulla terra, nascondevo le mie ali dietro un perfetto burattino umano e seguivo i miei protetti, presentandomi come amico, conoscente, e a volte anche parente. Quei momenti per me erano il massimo. Scendendo sul Regno Terreno potevo vedere i cambiamenti di quell'esistenza che un tempo mi era appartenuta, e amavo fin troppo soffermarmi con i miei protetti, ma anche con tutti gli altri umani che avevo la possibilità di incontrare. Quella fu la mia rovina. I gradi superiori del mio ordine, sebbene apprezzassero molto il mio lavoro (mai un insuccesso, mai un problema, mai una lamentela) pensarono che il mio amore per gli umani, insieme al continuo espormi al loro contatto (neanche si fosse trattato di una malattia) avrebbe potuto costituire, in futuro, un problema. Così, all'unanimità decisero di farmi avanzare avanti tempo al grado di custode.
Ora sono un custode, o meglio, lo ero.
Come custode, dovevo passare nel Regno delle anime inquiete, quello che noi "addetti" chiamiamo Piano Oro, e che voi chiamate purgatorio, e aiutare le anime che si erano liberate dei peccati o dei rimpianti, a capire la loro nuova vita, e a portarle poi qui nel nostro Regno. Ma non era la stessa cosa. Con le anime non riuscivo ad esprimere il meglio delle mie possibilità. Svolgevo il mio lavoro con noia e frustrazione, non volevo altro che essere degradato a livello di angelo e tornare a camminare tra voi umani. Ma non era possibile. Aristides, i ministri, tutti sapevano che se fossi stato retrocesso, questo sarebbe stato pericoloso per i vari Regni. All'inizio non avevo mai capito perchè avessero così paura della mia benevolenza verso gli umani, visto che dopotutto erano come nostri fratelli. Lo capì molti giorni dopo, quando il mio destino era già stato segnato.
Ora non ho più la vista, mi rimane solo l'udito.
Sono stato punito e la mia punizione è stata massima.
E tutto è cominciato nel giorno in cui ho avuto l'infelice, ma al tempo stesso, geniale idea di guardare il Vetro delle Anime. Fu quando Lucifero si mostrò forse per quello che è sempre stato, quando l'Altissimo si mostrò anche ai tirocinanti. Il giorno che avrebbe sancito che niente sarebbe mai stato come prima.


continua...
 
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