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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Get Backers
Titolo Fanfic: HAPPY BIRTHDAY BAN-CHAN!
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: midnight89 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 04/10/2006 15:57:46

altra fic banxginji,avete mai immaginato cosa succederebbe se ban compisse gli anni?ve lo dico io,ne accadrebbero di tt i colori
 
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IL GIORNO PRIMA
- Capitolo 1° -

Ed ecco qui un'altra fic su qst quasi sconosciuto ma stupendo manga,commentate ^O^
Il giorno successivo era il compleanno di Ban, il 17 Dicembre, così che Ginji era alla disperata ricerca di un regalo da fare all’amico. Ma che cosa mai poteva desiderare Ban-chan?Non voleva chiedere consigli, infondo lui sarebbe dovuta essere la persona che lo conosceva meglio...girava a vuoto da ore nel quartiere di Shinjuku, ma la sua mente non aveva ancora visualizzato nessun tipo di regalo adeguato. Senza notare che i soldi erano pochi, e il massimo che poteva regalargli, era un biglietto d’auguri, e neppure di carta colorata. Ginji si sedette scoraggiato...che vergogna presentarsi a ban senza nemmeno un regalino microscopico. E pensare che mesi prima aveva deciso di conservare un po’ di soldi per quella data, voleva regalargli qualcosa di particolare, di speciale,...unico ecco. E invece si ritrovava il 16 Dicembre con ben pochi soldi e con nessun’idea in testa per rimediare al danno. **Ehilà Ginji...**il ragazzo si voltò e vide Kazuki. **Ciao Kazu-chan!**esclamò mascherando la sua depressione totale.

**Sei solo?Ed io pensavo che fossi sempre con Ban...**esclamò sedendosi a fianco. Ginji rise **A dirla tutta Ban-chan non sa che sono qui... Stamattina sono andato via presto e gli ho lasciato un bigliettino...dovevo...fare una cosa.** L’amico sorrise **Comprargli un regalo,vero?**domandò sorridendo. Ginji annuì tristemente **Già,ma credo che domani Ban-chan riceverà solo un biglietto d’auguri,da parte mia perlomeno...**esclamò mettendosi la testa tra le gambe. Kazuki intuì immediatamente il problema, e come poteva lasciare Ginji in quello stato? Semplice, non poteva. Così che porse all’amico delle banconote che Ginji rifiutò da subito **No,no...Kazu-chan tu sei gentile ma...non posso,davvero...**esclamò allontanando da lui la sua unica fonte di salvezza. **Sei sicuro?Io credevo che volessi fare qualcosa,qualcosa di speciale a Ban per il suo compleanno...**Ginji deglutì **Infatti...,ma volevo farcela con sole le mie forze...non volevo dipendere da nessuno...**Kazuki sorrise e gli prese la mano mettendogli dentro solo qualche delle banconote. **Con questi potrai prendergli almeno qualcosa...**esclamò per poi alzarsi. Ginji alzò il volto per ringraziare,...ma Kazuki era già sparito.

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Ginji non trovò lo stesso nulla, sembrava che Ban-chan avesse già tutto, quando invece non aveva nulla. Il biondino si diresse verso il bar di Pore,sicuro di trovare un poco di caldo...e magari anche Ban.

**Ciao...**esclamò entrando ma vide che nessuno rispose al saluto. Poi vide che attorno ad un tavolino c’erano seduti Pore, Natsumi, Hevn, Shido, Himiko e Kazuki!

**Che ci fate qui?**domandò Ginji curioso. **Gin-chan!Che domande!Stavamo organizzando una festa...**esclamò Hevn facendolo sedere. **Ciao Ginji...**esclamarono Himiko e Shido all’unisono. **E io dovrei concedervi lo spazio del bar gratuitamente?**esclamò Pore acido. **Beh, dovrai pur fare un regalo a Ban, no?Se ci lasci il bar, faremo che sia quello no?Risparmi anche...**esclamò Hevn con cipiglio. **Un regalo?Per quel debitore incallito?MAI!**esclamò incrociando le braccia. **Ma Master...è il suo compleanno...sarebbe triste non fare niente, anche se è un debitore...è in ogni caso un debitore affezionato!**esclamò Natsumi ridendo. **Non è divertente...**esclamò Pore.** Insomma Pore!Ti pago va bene?Sei la persona più insensibile che conosca!**esclamò furiosa Hevn. Tutti annuirono seri e lo sguardo di Natsumi assunse un’aria talmente dolce e compassionevole che Pore iniziava a sentirsi un vero cattivo. **Eh va bene!Ma smettetela di guardarmi così!** esclamò alzandosi. Abbracci e frasi del tipo “Ma chi è il nostro barista preferito?”si sprecarono. Ginji sorrise **Allora quando volete organizzare il tutto?**domandò curioso. **Domani pomeriggio...allontaneremo il serpente con qualche scusa...**esclamò Shido. Kazuki si avvicinò a Ginji **Trovato qualcosa spero...Io mi occupo di avvisare Emishi e Jubei...**esclamò uscendo. **Io penserò alle vettovaglie e alle decorazioni!**esclamò entusiasta Natsumi. Hevn sorrise **Ottimo, sino a domani chiudevi la bocca!Soprattutto tu Ginji,sappiamo che non riusciresti mai a mentire a Ban...**esclamò con sarcasmo. Il biondino abbozzò un sorriso imbarazzato,ma ora dov’era Ban?In quella Ban entrò furioso **GINJI!DOVE DIAMINE E’ FINITA QUELLA TORPEDINE??!!!**esclamò sbattendo la porta,e non appena i suoi occhi lo videro si precipitò contro di lui e tentò di strozzarlo. **CHE SIGNIFICA “VADO A FARE UN GIRO”,EH??E’ TUTTA LA MATTINA CHE TI CERCO!**urlò. **Come al solito Ban si preoccupa se non ha al suo fianco il suo Ginji,eh?**esclamò Pore di spalle. Ban si fermò **Che cosa stai insinuando barista dei miei stivali???**esclamò Ban lasciando per un istante Ginji. **Se non lo sai tu non ho intenzione di dirtelo...debitore dei miei stivali!** Hevn rise .**Andiamo Ban-chan...non fare così... **esclamò Ginji abbracciandolo com’era consuetudine, sperando che l’arrabbiatura si placasse. Ban lo osservò un attimo e poi sospirò **Non farmi più uno scherzo del genere...dannata torpedine. **esclamò a bassa voce. Ginji sorrise, ora andava meglio.

Himiko sbuffò e poi tentò di uscire con Shido, senza farsi notare...inutilmente.

**Che ci facevate voi qui?**domandò curioso. **Non sono affari che ti riguardano, ciao**esclamò Shido svanendo dal locale. Himiko non era stata abbastanza rapida. **Ero qui a prendere un caffè...ci vediamo**ed uscì. Ban guardò la porta **C’è qualcosa di strano...**tutti deglutirono pesantemente. Ginji per salvare la situazione esclamò **Hevn non è che hai qualche lavoro da affidarci?**domandò tranquillamente. La ragazza sospirò **Certo, altrimenti che sarei qui a fare?L’incarico però ve lo darò domani pomeriggio...vedete di esserci...**esclamò uscendo.

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Era sera e i due ragazzi si stavano avviando alla loro Subaru. Ban fumava come al solito mentre Ginji lo seguiva fedelmente, con la testa però da tutt’altra parte...che regalo poteva fare?**Ginji...** Non c’era davvero nulla che potesse fare caso a lui?

**Ginji?** Ban aveva mai espresso il desiderio di avere qualcosa? **Ginji!** esclamò con tono più alto. Il biondino nemmeno si fermò se non quando andò addosso all’amico che lo stava osservando. **Oh, scusa Ban-chan ma...**si fermò, il compagno lo osservava strano. **Cos’hai Ginji?Sei pensieroso...**Ginji sussultò **No, no...niente...**mentì male, come sempre. Ban lo guardò male **Mah...** e si avviò. **Ban-chan!**gli si avvinghiò al braccio. **Sono solo stanco...non ti sto mentendo...giuro...**Ban si fermò. Lo osservò con la coda dell’occhio. Sorrise. **Andiamo a dormire Ginji...**esclamò aprendo la portiera della Subaru. Il compagno annuì gioioso.

Era l’una, ma il sonno tardava ad arrivare. Ginji si mise seduto e osservò Ban che dormiva beatamente. Si era scordato di togliersi gli occhialetti, così che con molta delicatezza glieli sfilò e tentò di non farli cadere, nonostante le mani tremassero. Sfiorare quel volto...gli dava strane sensazioni. Gli sistemò gli occhialetti in tasca e lo stette ad osservare. Il respiro regolare, il torace che si muoveva regolarmente. Aveva un tremendo desiderio di abbracciarlo, di sentire le sue braccia intorno a lui, di percepire il calore del suo respiro sul suo capo. Voleva sentire il profumo della sua pelle, voleva sentirsi a contatto con lui. Chissà perchè in quel periodo n’aveva così bisogno, non poteva pensare di trascorrere un solo giorno senza lui. E non poteva negare, che più volte aveva provato il desiderio di baciare quelle labbra sottili e sognare di sentirsi stretto tra quelle braccia, proprio come in quel momento.

Ginji notò che la coperta di Ban era caduta così che con cura la sistemò intorno all’amico e gli sfiorò le labbra con le dita, Ban emise un gorgoglio che lo fece ritrarre spaventato. Ginji si sistemò alla meglio sul suo sedile e guardò fuori dal finestrino, il cielo era come una coperta di stelle; senza accorgersene s’addormentò.


 
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