CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -
Angel
I capitolo
Ci sono storie a cui si fatica a credere, almeno fino a quando non capitano a noi stessi.. Beh, questa è una di quelle e, se non fossi io il protagonista, l'avrei presa solamente come un altro racconto su qualcosa, o qualcuno, che nessuno sa se esiste veramente oppure se è solo il frutto di qualche stupida credenza..
Camminavo lungo una strada talmente buia che non riuscivo nemmeno a vedere i miei piedi e l'unico rumore che si sentiva erano i miei passi che echeggiavano nell'aria. Era da tanto che gironzolavo e non ero ancora riuscito ad orientarmi e nemmeno a riposarmi. Non trovavo niente che potesse fungere come punto di riferimento.
Questo era quello che credevo, almeno fino a quando vidi una luce. Una bellissima luce, che mi attirava in maniera indescrivibile: era l'unica cosa chiara in quell'oscurità! (aiuto! Sta morendo! ndRey)
Mi incamminai verso di essa e non potei non pensare che in quel momento sembravo un insetto.. Uno di quegli schifosi insetti notturni che volano solo per raggiungere una fonte luminosa.
"Ti sei perso, vero?" una voce alle mie spalle.. Una voce rassicurante, più di quel lampione laggiù.. O almeno era quella l'impressione che mi fece! Mi voltai, trovandomi di fronte un ragazzo poco più basso di me, che mi sorrideva dolcemente. Anche se non la vedevo, sentivo come se anche lui emanasse della luce ma, a differenza della prima, era calda. Vestiva di bianco, la tunica era ricamata finemente di argento ed i lunghi capelli neri erano raccolti in una coda molle. Gli occhi due iridi indescrivibili!
"E tu come fai a saperlo?" replicai.
"Stai andando nella direzione sbagliata.." rimasi stupito, ma lui non fece una piega.. Anzi! Mi porse la mano ".. Vieni.." non aggiunse altro ed io non chiesi dove.. Mi sembrava una domanda stupida però allo stesso tempo ero curioso di sapere dove mi volesse portare, dal momento che nemmeno io conoscevo la mia meta. Presi la sua mano e notai che aveva la carnagione più scura della mia.
Cominciò a percorrere la strada che avevo fatto, tornando indietro e senza la minima fretta. Lui era calmo, perfettamente a suo agio e sentivo come se la sua stessa tranquillità mi venisse trasmessa grazie alle nostre mani che erano sempre unite.
Una cosa alquanto strana, visto che i contatti fisici non mi sono mai piaciuti particolarmente, soprattutto se si tratta di uno sconosciuto.
Non seppi mai quanto tempo trascorremmo così, a camminare in silenzio.. Mi ricordo che semplicemente si fermò e, guardandomi, mormorò un semplice:
"Devi andare.." mi soffiò sul viso ed io chiusi gli occhi. Li riaprì di colpo. Delle macchie bianche e verdi di fronte a me. Riabbassai le palpebre, preso da un improvviso mal di testa.. Ero passato dall'oscurità quasi assoluta al suo esatto opposto!
"Come vi sentite?" era un uomo che parlava, ma non riuscivo ad associare quel suono ad un viso. Aprii la bocca per rispondere, ma fallii.. Mi sembrava di avere la lingua attaccata al palato! ".. Riesce ad aprire gli occhi?" provai a fare come mi era stato detto e, una volta che misi a fuoco le immagini, seppi con certezza che non conoscevo la persona che avevo davanti. A giudicare dalla sua uniforme, doveva trattarsi di un medico ed al suo fianco vi era anche un'infermiera.
A quanto pareva, ero in un ospedale.
Lei si avvicinò, mi tolse la maschera dal volto ed io tornai a respirare veramente, anche se l'aria odorava di medicinali. Intanto il dottore riprese a parlare:
"Adesso vi farò delle domande.. Voi, se non riuscite a rispondere, basta che mi facciate dei cenni con la testa, d'accordo?" annuii. Aprì la cartelletta che aveva in mano in cui, supposi, vi erano indicate le mie condizioni di salute e lui cominciò il suo interrogatorio:
"Vi sentite bene?"
"..." tentai di ribattere a parole ma invano. Una persona con il mal di testa e che non riusciva a parlare, poteva dire di sentirsi bene? Feci un cenno affermativo con il capo, anche se in maniera decisamente poco convinta. Infatti proseguì con un:
"Vi fa male da qualche parte?"
"..." ripetei l'azione di poco prima. Nel frattempo l'infermiera mi provò la temperatura e fortunatamente non sembrava che avessi la febbre.
"La spalla?"
"L-la.." presi coraggio, notando che finalmente sembravo ricordare come si parlava ".. L-la t-testa.."
"La testa.." mugugnò più a sè stesso che a qualcun altro ".. Bene.."
"Come mai sono qui?"
"Non se lo ricorda?"
"No.." l'ultima cosa che ricordavo era il suono della campanella scolastica ed io che tornavo verso casa.. In altre parole una giornata come tante! Sospirò pesantemente, spiegandomi:
"Non sappiamo il motivo, ma vi hanno sparato.." mi avevano sparato ed io non ricordavo niente, almeno per il momento ".. Il proiettile vi è passato vicino al cuore e quindi abbiamo dovuto operarvi per estrarlo.. L'operazione è andata piuttosto bene.." chiusi gli occhi, a causa della stanchezza che cominciava a farsi sentire.
"E poi..?" da quanto tempo mi trovavo in quel letto? E quel ragazzo? Possibile che fosse stato solo un sogno?
"Poi siete rimasto in coma per circa tre mesi.." tre mesi.. Avevo dormito per tre mesi.. Allora forse era normale che mi sentissi un po' intontito! ".. Avete rischiato anche di morire, ma evidentemente lassù c'è qualcuno che vi ama e che veglia su di voi.." lo avvertii sorridere ".. Ma forse è meglio se vi lasciamo riposare.. Tornerò più tardi.." non risposi.. Ero ancora con la mente alla sua affermazione precedente: lassù qualcuno mi amava e/o vegliava su di me.
In breve tempo riaffiorarono i ricordi.. Quando ero piccolo, mia nonna mi raccontava spesso di storie in cui gli angeli erano protagonisti.. Storie di persone che venivano aiutate proprio da loro! Lei sosteneva che ognuno di noi ha un angelo custode e, secondo il medico, io non ero un eccezione.
Ma quelle erano solo fiabe per bambini.
Nonostante questa convinzione, non riuscivo a dimenticare il ragazzo del sogno.. Anche se ritenevo che i sogni fossero solo cose irreali, ai quali non dare importanza, esso non sembrava voler uscire dalla mia testa, tanto che finii quasi per credere che potesse essere vero.. Che quel ragazzo potesse essere un angelo.. Il mio angelo!
Affondai maggiormente nel cuscino e sussurrai, prima di addormentarmi:
"Se fosse vero.. Se esistesse davvero un angelo custode, desidererei tanto vederlo.."
continua..
hola!
qsta è la prima ff originale ke scrivo e devo ammettere ke ci tengo davvero molto! nn solo perchè è la prima, ma anke perchè è scritta in maniera un po' differente dalle altre (se qlk1 ha già letto qlksa di mio, dovrebbe sapere cosa intendo).. x qsto mi farebbe molto piacere se mi lasciaste qlke commento, anke sl x qnto riguarda la 'forma'..
infine ringrazio tantissimo my sis Rey ke ha sopportato le mie sklerate (la scrivo in 1a o in 3a xsona? e se faccio qsto? e se faccio qll'altro?.. Non che poi mi abbia dato le risposte -__-°.. Si limitava sempre a dirmi 'uhm.. anke..', 'come vuoi' (insomma commenti molto costruttivi, ma, se c fosse stato qlksa ke nn le piacesse, me l'avrebbe detto.. almeno lo sxo x lei +.+! visto ke, senza la sua 'approvazione', niente soppravvive e viceversa XD), e cose simili, ma almeno avevo qualcuno da strapazzare a mio piacimento XD), Ranma-Kinomiya che ha letto il cappy in anteprima e per ultimo, ma non meno importante, il mio neuroncino ke lavora tanto ^//^! fin troppo x i suoi standard, ma è lui ke ha partorito qsta storia, qnd..
direi ke mi sto divulgando un po' troppo '^^! x ciò vi saluto XD!
bax
Mika
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