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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: AMETISTA: PER IL DEMONE COLLEZIONISTA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: izayoi007 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/10/2006 20:49:30 (ultimo inserimento: 05/10/06)

dopo la dichiarazione (anche se con qualche difficoltà!) inuyasha e kagome sembrano essere felici, ma...c`è anche sesshomaru! leggete!
 
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É SOLO L`INIZIO
- Capitolo 1° -

CAP.1 “È SOLO L’INIZIO”

Al centro dell’immensa radura, un’innaturale silenzio rotto solo da qualche raro cinguettio solitario, di un passero che tra un volo ed un altro si trovava a passare di là, si ergeva sinistro e malridotto un grosso pozzo prosciugato. Un piccolo luccichio rosato, proveniente dall’interno del pozzo, annunciò una minima parvenza di vita in quel posto solitario. Il bagliore si spense improvvisamente, e provenienti dal fondo del pozzo, diversi rumori accompagnarono la comparsa di una testa corvina al di fuori del bordo vecchio e malandato.
Kagome, facendo leva sulle braccia, si issò un po’ a fatica sulle assi scricchiolanti del portale tra quello ed il suo mondo. Si sedette sul bordo e vi guardò all’interno con aria sconfitta e scocciata, sulla base del pozzo c’era un grosso zaino giallo da viaggio.
- Accidenti, adesso chi lo sente Inuyasha! Gia me lo immagino < Ma è mai possibile che tu ti debba sempre portare dietro la casa?! > di sicuro si arrabbierà tantissimo, anche perché sono quasi due settimane che non vengo da questa parte del pozzo… - si disse, e nell’ultima parte della frase la sua voce si incrinò leggermente, rivelando una certa malinconia. Ad un certo punto un grugnito ed una voce maschile la smossero dai suoi pensieri.
- Dannata Kagome! Quanto tempo pensavi di rimanere ancora di là! - la voce precedette una figura rossa e argentea che le si avvicinava a grandi balzi ed una velocità impressionanti. Kagome sbuffò, non aveva fatto in tempo a tornare che già lui aveva cominciato ad assillarla. Ben presto il giovane le si parò davanti. Kagome si preparò ad una scenata con i fiocchi.
- Kagome, allora si può sapere perché diavolo sei stata via così a lungo?! - le sbraitò praticamente in faccia, Kagome senza sollevarsi dal bordo del pozzo su cui ancora stava seduta lo guardò con aria annoiata, mentre distrattamente giocherellava con una ciocca dei suoi lunghi e lucenti capelli corvini.
- Avevo da fare Inuyasha! - rispose secca.
- E cosa avevi da fare, di così importante, per stare via così a lungo?! - chiese lui incrociando le braccia al petto e battendo nervosamente un piede a terra in attesa di una risposta.
- Affari mie! - ribatté lei scocciata, senza cambiare ne tono ne espressione. Inuyasha divenne livido di rabbia.
- Che diavolo significa “ affari miei”?! - chiese scortese. Kagome lo guardò poi tirò un sospiro.
- Significa, affari miei! Ora basta Inuyasha, mi hai seccato! Osuwari! - immediatamente il rosario fece il suo dovere e l’ hanyou ancora incatenato faccia terra, biascicò un “ Maledetta!”.
Kagome si sollevò dal bordo del pozzo e incominciò ad incamminarsi verso il villeggio con passo tranquillo, poi, come ricordandosi qualcosa, si fermò e si voltò verso il mezzo-demone che nel frattempo si stava lentamente rialzando.
- Ah! Inuyasha…prendi lo zaino all’interno del pozzo…per favore…- disse, senza espressione alcuna nella voce.
Inuyasha la guardò procedere con un’espressione incuriosita in volto “ che diavolo le prende, non sembra più neanche lei, chissà cosa le è successo” si chiese lui, entrando nel pozzo e afferrando distrattamente l’enorme zaino della ragazza. Risalì la struttura poi con un paio di balzi raggiunse Kagome.
- Grazie Inuyasha. - disse lei, vedendolo comparire con lo zaino in spalla, abbozzò un piccolo sorriso di ringraziamento e riprese il cammino. Inuyasha alzò appena un sopracciglio.
- Ehi, Kagome si può sapere che ti prende? - chiese poi, con voce alquanto scocciata. Kagome si fermò e puntò i suoi occhi scuri su quelli ambra di lui.
- Nulla, va tutto bene - rispose glaciale. Inuyasha rabbrividì. Kagome riprese la marcia.
Inuyasha non disse nulla per tutto il resto del tragitto, ma continuò a domandarsi per tutto il tempo quale fosse il motivo del suo strano comportamento.
Quando arrivarono al villaggio, si diressero direttamente nella capanna della vecchia Kaede. Al suo interno trovarono Sango e Miroku intenti a chiacchierare, Shippo a giocare con Kirara e Kaede a preparare un pasto caldo per il pranzo. Un dolce tepore infervorava la stanza, dandole una piacevole apparenza accogliente ed allegra. Non appena furono dentro, tutta l’attenzione si concentrò su di loro, il piccolo cucciolo di kitsune si era letteralmente lanciato tra le braccia della ragazza, mentre Sango e Miroku si erano alzati e l’avevano abbracciata amichevolmente.
- Kagome! Sei tornata! Mi sei mancata tanto! - aveva strillato il cucciolo, mentre con le lacrime agli occhi aveva preso a strofinare la testolina contro la mano di Kagome in cerca di coccole.
- Kagome-chan, amica mia ben tornata!- disse Sango dolcemente, mentre abbracciava l’amica.
- Divina Kagome, quanto tempo! - aggiunse Miroku, imitando la sterminatrice. Kagome li accolse tutti con uno splendido sorriso e ricambiò amorevolmente le attenzioni.
Inuyasha li guardava con un’espressione disgustata sul viso.
- Puh! Come diavolo fate ad essere così mielosi! È mancata per due settimane e voi l’avete accolta come se mancasse da mesi! - borbottò stizzito. Voltò il suo sguardo sulla ragazza e vide che la sua espressione mentre ricambiava lo sguardo era tornata quella di prima, sussultò, ma allora…lei ce l’aveva con lui?! No! Non poteva essere, lui non aveva fatto assolutamente nulla! Kagome distolse lo sguardo, improvvisamente questo divenne triste e sconsolato.
- Stupido! - borbottò mentre si dirigeva verso la vecchia Kaede, salutandola affettuosamente.
Inuyasha aveva udito benissimo quel suo borbottio e la cosa lo fece al contempo irritare ma anche rattristare…allora lei ce l’aveva veramente con lui! Se ne chiese nuovamente il perché. Ma non trovò risposta alla sua domanda, irritato fece dietro front e si dileguò dietro la tendina della stanza, con uno “ Tsk!” infastidito.
Shippo, Sango e Miroku, dapprima si guardarono tra loro, poi posarono la sguardo nel punto in cui c’era Inuyasha ed infine su Kagome che li divorò con gli occhi infastidita.
- Che c’è?! - sbottò mentre raccoglieva arco e freccia in un angolo dell’angusta stanza.
- Cos’è successo tra te ed Inuyasha, Kagome? - chiese Sango, mentre l’amica si dirigeva verso l’uscita con arco in spalla.
- Nulla, come al solito - disse atona. Poi si dileguò anche lei all’esterno.
- Sango, secondo te cosa è successo a quei due? - chiese ingenuamente Shippo, Sango lo guardò e sorrise.
- Come ha detto Kagome…nulla…è proprio questo il punto! - rispose misteriosa, la bella taijiya. Miroku sorrise sornione.
- Come al solito Inuyasha si è comportato da stupido! - disse poi, incontrando lo sguardo complice della ragazza. Shippo li guardava dubbioso, scosse la testa e si girò verso Kirara.
- Eh…Kirara, questi grandi a volte proprio non li capisco!- sbuffò sconsolato.


Inuyasha saltò su di un alto ramo del Goshinboku , appoggiò la schiena contro il tronco dell’albero e come era solito fare, lasciò penzolare una gamba giù per il ramo. Una folata di vento gli mosse le lunghe ciocche di capelli argentati, portandoglieli silenziosamente davanti al viso triste, si sentiva in colpa, neanche lui sapeva bene il perché, ma sapere, senza conoscerne il reale motivo, di essere la causa di tanta freddezza in Kagome, lo intristiva tremendamente, e quindi, come ogni giorno, da diversi anni oramai, si ritrovava sul ramo di quell’albero a pensare a lei, a pensare alla loro situazione e al loro rapporto. Oramai aveva da molto tempo, smesso persino di pensare a Kikyou, era molto tempo che non la vedeva, comunque non gli mancava affatto, anzi…non sapeva bene il perché ma era felice che la defunta sacerdotessa non interferissi nel rapporto tra lui e Kagome, sempre se di rapporto si poteva parlare, si sentiva ancoro un po’ in colpa per la storia di Naraku e di tutto il loro passato, ma orami non ci pensava quasi più, il ricordo della sacerdotessa si faceva sempre più lontano e sbiadito nella sua mente. Una cosa però, non avrebbe mai e poi mai dimenticato, quella volta…quella volta in cui lui, dopo uno dei suoi soliti scontri con Naraku, mentre era sulla via del ritorno per il villaggio, aveva assistito ad una scena assurda e sconcertante.
FLASH BACK:

Mentre correva con Sango e Miroku sulla via del ritorno, in mezzo al bosco, dopo aver sentito la dolce fragranza di Kagome nel bosco, accompagnata dall’odore di terra ed ossa di Kikyou, aveva accelerato il passo. Incuriosito si era recato nella zona da cui provenivano i due odori, insieme a Sango e Miroku, non appena le scorsero, sotto consiglio di Miroku, si nascosero e si misero ad ascoltare in silenzio.
Le due donne, una di una straordinaria ma quanto mai gelida bellezza,( Ok, mentre scrivevo questa cosa della bellezza di Kikyou, mi stava venendo l’orticaria, ma bisogna ammettere che per quanto stronza e pu***na possa essere, la sacerdotessa è davvero molto bella, nonostante io sostengo sempre che per me è molto più bella Kagome! Comunque se devo essere del tutto onesta, preferisco mille volte Naraku a Kikyou! .nda ), mentre l’altra di un’irresistibile e affascinate avvenenza, accompagnata da quello splendore e armonia di forme e movimenti, da cui traspariva tutto il candore del suo animo, sempre puro e sorridente; stavano discutendo animatamente ormai da un po’ di tempo. Kikyou guardava la ragazza davanti a sé con disprezzo e freddezza, mentre Kagome, sosteneva il suo sguardo con uno dolce e sincero, si poteva però notare la leggera nota di paura e timore che verteva nel suo animo. Kagome cercava di apparire decisa e serena, ma chiaramente si sentiva a disagio.
- Kikyou, cosa vuoi allora da me? Non credo che tu sia qui per una visita di cortesia! - chiese Kagome.
- Sono qui per Inuyasha, dov’è adesso? - chiese Kikyou, con un tono alquanto sgarbato, mentre si guardava attorno. Kagome in quel momento ebbe un tuffo al cuore.
- Io..io non so dov’è, sono appena tornata da casa mia…non lo vedo da almeno un giorno!- rispose Kagome, abbassando leggermente lo sguardo. Kikyou la guardò ed un sorriso beffardo le si dipinse in volto.
- Stupida ragazzina…vorrei sapere una cosa da te…per quale motivo non hai mai rivelato ad Inuyasha, il fatto che io abbia attentato alla tua vita, praticamente tutte le volte che ci siamo incontrati? Perché mi difendi così? O sei molto stupida oppure…- Kikyou non terminò la frase, Kagome dopo aver alzato il volto di scatto, con un’espressione tremendamente addolorata sul viso, la interruppe.
- Come puoi chiedermelo?! Non ci arrivi da sola?! Io non te lo spiegherò di certo! Se ami davvero Inuyasha come affermi, allora dovresti capirmi perfettamente! - gridò arrabbiata. L’espressione di Kikyou si fece malefica ed infuriata. Con un gesto della mano lanciò una sorta di incantesimo verso Kagome, scagliandola contro il tronco di un albero. Un grosso e profondo taglio le si aprì sul braccio destro, ed inoltre si sentiva tutta indolenzita.
Inuyasha stava per uscire dal nascondiglio per andare a soccorrerla, ma Miroku lo aveva fermato, dicendogli che solo nel caso in cui fosse davvero in pericolo, sarebbero intervenuti. Il mezzo-demone non replicò, voleva andare in fondo a quella storia. La voce di Kikyou riportò la sua attenzione su di loro.
- Maledetta ragazzina, come ti permetti tu di dirmi certe cose?! Sei solo una mia copia mal riuscita! - gridò con tutte le forze, la miko, colpendola nuovamente, il suo tono era davvero arrabbiato. Kagome si rimise a fatica in piedi, tenendosi una mano premuta sulla ferita.
- Io non sono te! Siamo completamente diverse! - replicò Kagome. La sacerdotessa la guardò con odio e disprezzo poi distolto lo sguardo si incamminò verso la foresta.
- Rifletterò su quanto mi hai detto! - disse prima di sparire.

FINE FLASH BACK

Si ricordava ancora bene quell’episodio, quello stesso giorno, quando Kagome era tornata da loro, aveva un falso sorriso stampato in volto e zoppicava leggermente, la ferita sul braccio era coperta da una grossa benda bianca. Quando lui, facendo il finto tonto, le aveva chiesto cosa avesse fatto, Kagome con un sorriso da mettere i brividi, per quanto fasullo, gli aveva risposto di essere caduta nel bosco e di essersi ferita con il ramo di un albero.
Ricordava esattamente la sensazione sgradevole di quel sorriso, si era ripromesso che avrebbe cercato sempre di renderla felice, di una felicità reale, per evitare quelle smorfie fittizie. Sorrise amaro, quella ragazza, quella ragazza era eccezionale, ancora non comprendeva fino in fondo il motivo per cui gli aveva nascosto quelle azioni ignobili di Kikyou, ma era sicuro che il suo scopo non era maligno, era sicuro che lei lo facesse a fin di bene, quella ragazza non era in grado di fare del male.
Mentre era assorto nei suoi pensieri, l’ennesima folata di vento, gli portò alle narici una dolce fragranza, volse il suo sguardo verso il basso e alle radici del Goshinboku, scorse la figura dell’oggetto dei suoi pensieri, che oltrepassava l’albero, con arco e frecce alla mano. Incuriosito e desideroso di sapere il motivo della sua freddezza di quella mattina, Inuyasha senza fare il minimo rumore la seguì.
Kagome si fermò al centro della radura, si caricò la faretra stracolma di frecce sulla spalla, poi tese l’arco e incoccò una freccia, si preparò, prese la mira e attese.
- Questa…- tese leggermente di più l’arco poi scagliò la freccia che andò ad ammazzare una grossa lepre, che si nascondeva dietro un cespuglio - …sarà la nostra cena! - esclamò soddisfatta mentre sistemato l’arco in spalla, si avvicinava al coniglio e lo sollevava per le orecchie, lo osservò un po’ poi il suo sguardo si rattristò.
- Mi dispiace piccolino…ma sono veramente stufa di mangiare la brodaglia di Kaede…non che non apprezzi i suoi sforzi, ma tu sarai decisamente più saporito!- disse, rivolgendosi alla lepre. Inuyasha rise sotto i baffi, si era nascosto sul ramo di un albero ed osservava la scena incredulo, Kagome aveva appena ammazzato una lepre e dopo gli aveva chiesto scusa?! La cosa era alquanto ridicola! Riprese a prestare attenzione a ciò che faceva la sua amata, doveva ammettere però che in quegl’anni era diventata davvero brava, soprattutto con l’arco, avrebbe potuto affermare con sicurezza che fosse diventata persino più brava di Kikyou in persona.
Kagome posò la preda per terra e il suo sguardo si fece serio.
- Bene! Ora è il momento di allenarsi! È troppo tempo che non lo faccio e se non mi esercito come si deve, potrei finire preda di qualche stupido youkai! - finita la sua riflessione, riprese in mano l’arco e si posizionò al centro della radura, chiuse gli occhi e si concentrò. Quando fu pronta, mise una freccia nella scocca dell’arco e tese la corda, attese qualche istante e dopo aver mirato ad una punto preciso dell’albero di fronte a sé, tirò con decisione. La freccia hama produsse un sibilo e prese a brillare di una forte luce azzurrina dopo di che si conficcò esattamente nel punto previsto da Kagome.
Inuyasha seguiva la scena interessato, a quanto pare Kagome era davvero diventata bravissima, anche se ancora un po’ inesperta, di fatti se veramente avesse avuto piena padronanza dei suoi poteri si sarebbe accorta della sua presenza a causa della sua potente aura demoniaca. Anche lui, nonostante fosse ancora un mezzo-demone, in quegli anni era davvero diventato fortissimo, grande era la sua fama di forte guerriero, la sua abilità con Tessaiga era diventata davvero sorprendente, chiunque, demone o umano, della zona e delle terre vicine, oramai era a conoscenza della sua grande forza e bravura in battaglia. C’era da dire inoltre che era molto maturato, non si lanciava più a capofitto e senza pensarci su qualsiasi cosa, aveva affinato la sua tecnica e la sua astuzia nel creare tattiche e piani di combattimento, e decisamente era più riflessivo e meno impulsivo, anche se comunque queste caratteristiche non lo aveva del tutto abbandonato, persino da umano era diventato quasi imbattibile, poteva facilmente sconfiggere molti youkai alla volta e non era praticamente più costretto a nascondersi durante la notte di Shingetsu ( Novilunio.nda).
Inavvertitamente, nel muoversi su quell’albero, preso totalmente dai suoi pensieri, non si accorse di aver calpestato e spezzato un rametto dell’albero. Guardò Kagome, sperando che la ragazza non lo avesse sentito, e tirò un sospiro di sollievo quando vide che non aveva minimamente accennato a voltarsi, la vide prendere, con assoluta calma, un’altra freccia dalla faretra e incoccarla poi, con una movimento fluido tendere l’arco, ma all’ultimo secondo, voltarsi nella sua direzione e lasciare andare la freccia che veloce gli si diresse contro, Inuyasha scattò giù dal ramo con un movimento rapido, finendo praticamente davanti alla ragazza che lo guardava un po’ sorpresa.
- Eri tu Inuyasha?! - chiese lei, leggermente alterata.
- Dannata! Volevi forse ammazzarmi?! Ma sei totalmente impazzita per caso?! - la redarguì lui, seccato. Kagome parve ancora più contrariata a quella risposta.
- Beh! Se tu non fossi stato li a spiarmi, non avresti rischiato la vita! - disse, stringendo i pugni lungo i fianchi, con le braccia tese in un moto d’ira. Ancora era così arrabbiata?! Ma che diavolo le aveva fatto?! Rimase per qualche istante a fissarla negli occhi pensieroso, dopo di che prese la parola.
- Ei, Kagome, si può sapere cosa ti prende oggi? È da quando sei tornata che sei arrabbiata con me! - chiese, portandosi le mani lungo i fianchi e avvicinandosi lentamente a lei. Kagome parve sorpresa dalla domanda, si portò una mano ai capelli e con un gesto imbarazzato, si portò una ciocca dietro l’orecchio, il vento le solleticava il viso, movendole fastidiosamente i capelli continuamente, abbassò timidamente lo sguardo.
- Nulla…- disse in un soffio, ma grazie al suo udito canino Inuyasha lo udì benissimo, si avvicinò di più a lei, sollevò un braccio posandogli una mano sulla spalla.
- Kagome, non mentire! Ti conosco troppo bene! Ormai saranno almeno due anni che ci conosciamo! Quindi ora dimmi che cosa non va! - disse lui deciso, scrollandola appena, era sempre stato molto impulsivo e impaziente e quel gesto dimostrava che in fondo, non era cambiato poi molto. Kagome alzò lo sguardo, e sui occhi erano leggermente lucidi, Inuyasha sobbalzò a quella visione.
- Kagome, ma che…Non piangere! - disse imbarazzato.
- Non sto piangendo! E comunque come hai detto tu ci conosciamo da ben due anni, e i tuoi modi non sono affatto cambiati in tutto questo tempo! O almeno non come speravo! - disse lei, tornando ad abbassare lo sguardo rammaricata, si morse il labbro inferiore. Inuyasha non comprese bene quell’affermazione, non era affatto vero che non era cambiato, anzi, tutti apprezzavano il nuovo Inuyasha, ma ogni tanto, quello vecchio, soprattutto durante l’assenza di Kagome, riaffiorava.
- Che diavolo dici, Kagome? Di cosa stai parlando, non capisco! Cosa ti ho fatto? Perché sei tanto arrabbiata con me?! - chiese sull’orlo di una crisi di nervi, lui quella ragazza non l’aveva mai capita e tuttora non la comprendeva quasi per nulla. Kagome perse definitivamente la pazienza, alzò nuovamente il viso di scatto e un’espressione irritata le sconvolse il volto. Inuyasha per la sorpresa, ritrasse la mano dalla sua spalla.
- Inuyasha sei uno stupido! Non capisci mai nulla! Ci conosciamo da un sacco di tempo ed ancora tu mi tratti così male, oggi, quando sono tornata ad esempio, non potevi accogliermi un po’ più gentilmente come hanno fatto gli altri?! Non mi sembra di pretendere poi chi sa che cosa! Dannazione dopo tutto questo tempo, non fai altro che sgridarmi e sbraitarmi dietro! Diamine non ci vedevamo da due settimane e la prima cosa che hai fatto è stata sgridarmi! È proprio vero allora, io sono solo una inutile cerca-frammenti per te! - strillò Kagome, si sfogò di tutto ed ora si sentiva decisamente meglio, ansimava tanto aveva gridato, guardò Inuyasha, ma vide chi si era come irrigidito e continuava a fissarla turbato. Abbassò lo sguardo, lo sguardo di lei era così adirato, non lo sopportava, gli faceva tornare in mente dei ricordi orribili, suo malgrado si trovò a bisbigliare.
- Ki…Kikyou…- a quelle parole Kagome sbarrò gli occhi, ma che diavolo diceva quell’idiota in un momento del genere! Ancora pensava a quella donna?! Mai come in quel momento avrebbe voluto avere un’altra faccia. Lentamente senza che lei se ne rendesse conto, calde lacrime cominciarono a scendergli dagli occhi, Inuyasha nel frattempo, che si era accorto di ciò che gli era sfuggito, allungò nuovamente una mano verso di lei, ma Kagome con uno schiaffo la allontanò da lei.
- Kagome…io…-
- No! Osuwari! - immediatamente il mezzo-spettro si ritrovò faccia a terra, stavolta però non si ritrovò ad imprecare, mentre cercava di rimettersi in piedi sentì la voce di lei, rotta dal pianto, raggiungere le sue finissimi orecchie canine.
- Io…Io vorrei non aver questa dannatissima faccia! Io…io vorrei…vorrei non averti mai conosciuto! Anzi avrei voluto che quella volta, Urasue, la strega, fosse riuscita nel suo intento e che la mia anima fosse rientrata totalmente nel suo corpo! Così non avrei mai dovuto soffrire per uno stupido come te! - gridò tutto dun fiato, Inuyasha si alzò molto lentamente, quelle parole lo avevano ferito più di quello che immaginava, non avrebbe mai pensato di sentirle da lei, alzò lo sguardo, lei stava ancora piangendo, la sua non era stata un’azione volontaria, semplicemente quello sguardo gli aveva fatto venire la sacerdotessa e la cosa lo aveva fatto soffrire, lui sapeva benissimo che Kagome non era Kikyou, per questo, per questo motivo quell’espressione lo aveva così profondamente ferito. Kagome non era Kikyou e quell’espressione non le si addiceva per nulla.
Kagome lo fissò ancora per un po’ ed Inuyasha ricambiò il suo sguardo.
- Ora ti dirò una cosa, ascoltami bene…Io rimarrò con voi, con te, solo il tempo necessario per finire la raccolta dei frammenti e sconfiggere definitivamente Naraku, dopo di che, tornerò alla mia vita e non ci vedremo mai più! Sono stata abbastanza chiara?! - spiegò Kagome, quelle parole le procuravano un dolore immenso, ma quella decisione era necessaria, era stufa di quella vita, era stufa di sentirsi continuamente paragonata a Kikyou, ed era ora di porre fine a quella storia una volta per tutte! Studiò la reazione di Inuyasha, il mezzo-demone era impallidito, e la fissava quasi impaurito, aprì bocca per dare una risposta ma prima che potesse pronunciare alcun suono, una terza voce li raggiunse.
- Kagome! Inuyasha! Dove siete?! Presto c’è bisogno del vostro aiuto! - ben presto il piccolo Shippo, correndo a più non posso li raggiunse, saltò in braccio a Kagome e vide subito che stava piangendo, dimenticandosi del motivo che lo aveva spinto la, si preoccupò per l’amica.
- Kagome ma tu stai piangendo! Cosa ti è successo?! - Kagome si asciugò le lacrime con le maniche della divisa e sorrise, non volve far preoccupare il cucciolo.
- Nulla, non preoccuparti! Piuttosto dimmi, è forse successo qualcosa? Per quale motivo sei venuto a cercarci? - chiese la ragazza, sviando il discorso, Shippo si voltò e lanciò un’occhiataccia ad Inuyasha, aveva capito che probabilmente la causa del pianto di lei era il mezzo-spettro, Inuyasha si irrigidì, quella volta non poteva prendersela con lui, voltò di scatto lo sguardo da un lato e ne uscì con uno “Tsk!” , Shippo allora si voltò verso Kagome e parlò.
- Presto! Non c’è tempo da perdere! Dovete venire subito! Il villaggio è stato attaccato da una marea di potentissimi demoni! Per ora Sango e Miroku stanno combattendo contro di loro, ma non resisteranno ancora per molto! - spiegò in breve il piccolo volpino. Kagome allora senza indugiare oltre prese arco e frecce in spalla e cominciò a correre in direzione del villaggio. Mentre avanzava rapidamente, si sentì improvvisamente sollevare da terra, guardò verso l’alto e vide che Inuyasha l’aveva afferrata per il colletto. Il mezzo-spettro se la caricò in spalla e cominciò a correre tra le piante.


Ecco il primo capito di una nuova storia! (come se già non avessi da fare con il seguito dell'altra!) comunque...come sempre, leggete e commentate!
 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (1 voto, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
Rif.Capitolo: 6
inu00 - Voto:
29/01/11 14:56
anch'io aspetto il seguito
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 6
kagomina
10/01/09 13:20
Bellissimo aspetto con ansia il seguito!!!!!!!!!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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