LA FINE DI UN SOGNO
- Capitolo 1° -
Era ormai pomeriggio quando lei arrivo presso il portone di casa sua, stava per suonare il citofono pero si accorse che l ingresso principale era aperto,decise allora di salire.
Si reco al piano in cui abitava,anche se c’era stata una sola volta sapeva bene quella strada,come dimenticare quel giorno;stava per suonare il campanello quando intravide una luce sottile dalla porta,provo a spingerla ed effettivamente era gia aperta,per educazione busso e disse ansiosa “è permesso?Posso entrare?”Una voce lontana gli rispose “Entra pure io arrivo”.
La ragazza si introdusse all’interno,camminava lentamente alla sua ricerca, pero violare troppo,non si sentiva molto a suo agio però,ad un certo punto, comparve qualcuno alle sue spalle che le copri gli occhi con le mani.Lei si mise a ridere”si può sapere cosa hai in mente?”lui rispose”lascia fare a me e vedrai” un po’ impacciati nei movimenti riuscirono alla fine ad arrivare davanti ad una porta,lui l’aprì e scopri i suoi occhi;davanti ad essa si presento un bagno,quella poca luce che illuminava proveniva da delle piccole candele messe qua e la per la stanza,la ragazza non sapeva cosa dire,non le era mai capitato una cosa del genere,lo poteva solo sognare attraverso i vari film d’amore che alla tv a volte trasmettono.
“Allora non dici niente scusa?”lei ancora stupita e imbarazzata rispose”no comment” lui ricambiò”ah beh grazie,sbaglio o era un tuo desiderio fare un bagno con me? Io ho reso ci possibile,non mi dici nemmeno grazie?”lei si mise a ridere e si voltò verso lui,abbracciandolo forte”mi sei mancato”;lui alzo il suo volto per poi baciarlo e dire “anche tu mi sei mancata”.
Si guardarono,lei rimase tra quelle forti e rassicuranti braccia per poi aggiungere “allora questo bagno?”fu cosi che lui la prese in braccio e la porto dentro socchiudendo la porta.
Lei iniziò a togliersi la maglia,quando lui da dietro arrivo stringendola forte, la aiuto e quando poteva cercava di baciarle il collo o qualsiasi altra parte che era scoperta;lei poi fece il contrario con lui,tutto avveniva con dolcezza e lentamente,non volevano nemmeno perdere un momento di quella giornata che poteva essere sempre l’ultima.
Una volta privi d’ogni indumento entrarono nella vasca,lui entro per primo e poi fece entrare lei che si mise di schiena,poi riprese da dove aveva lasciato ,ogni suo bacio era accompagnato da una carezza sul suo corpo e piu passava il tempo,più lei provava piacere.
Poco dopo tocco a lei,sì volto verso di lui,gli accarezzo il viso e gli sorrise “Ti amo” e si avvicino x baciarlo intensamente;tutto era perfetto,l’acqua calda al punto giusto,la schiuma avvolgeva i corpi di entrambi e le candele rendeva l’atmosfera magica….i due continuarono senza pensare a nulla,tutti i loro problemi li lasciarono fuori,ora c’erano solo loro due e nient’altro.Lui volle regalargli attimi di piacere,tutto doveva essere perfetto per entrambi.
Ogni cosa pero ha un suo termine,i due ragazzi uscirono fuori,lui prese un asciugamano e avvolse l’avvolse,non voleva farle prendere freddo,lei appena fuori arrossì,rimaneva sempre la solita ragazza timida.
A quel punto andarono in camera da letto,portandosi con se gli indumenti,si sedettero e poco alla volta si asciugarono senza trascurasi,non si lasciavano nemmeno x un attimo e in quei momenti cosi tranquilli dolci non c’era bisogna di parole,bastavano i gesti per capire ciò che si volevano dire,uno sguardo,un bacio rubato quando meno te lo aspetti,significava solo una cosa..loro si amavano.
Anche se non sempre i sogni sono realtà;come quando uno specchio ti cade e si rompe in mille pezzi,lei guardando in essi e riusciva a vedere solo quei momenti che lentamente scomparivano…
Come ogni sogno,c’è un inizio e una fine…
La sveglia suono come tutte le mattine alle 6 e qualche minuto,lei apri gli occhi e si tocco i viso radendosi con di aver pianto nel sonno,solo poco dopo capi che quello era solo un sogno,un altro con lui.
Sul treno,per passare il tempo,ascoltava la musica..quel giorno aveva scelto una canzone importante per lei,”Svegliarsi la mattina” e alla parole “Arriverà qualcuno che si prenderà il mio posto
e allora io starò solo a guardare. Mi metterò seduto con lo sguardo fisso su di te perché ho imparato ad aspettare”
Si mise a piangere,in mezzo a quella folla che magicamente scomparve lasciandola sola,il buio tipico della mattina avvolgevano la sua tristezza.
Lui non c’era più per lei…
L’unica cosa che poteva fare è restare a guardare mentre lui se ne andava sperando che un giorno lui ritorni.
FINE
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