ARRIVO
- Capitolo 1° -
Il treno arrivo all’incirca alle 12 nella stazione di Torino porta nuova,faceva freddo…oramai era inverno,il vento soffia facendo volare i capelli di lei.Come tutti i giorni la stazione era piena di gente,un via e vai continuo,la ragazza si guardava intorno per cercarlo e nel frattempo continuava a ascoltare la sua amata musica,stava ascoltando la classica canzone sentimentale quasi a volersi dare coraggio mentre immaginava ,ancora per poco,quell’incontro tanto atteso.
Una voce chiamo il suo nome,lei si volto di scatto e vide tra la folla un ragazzo che gli sorrideva,era lui..anche se l’aveva solo visto in foto lo riconosceva tra mille,quello sguardo evidenziato dai suoi occhi chiari..era impossibile non notarlo tra la folla.Lei si volto del tutto e lo attese in mezzo a quella piazza appena fuori stazione.
Appena lui arrivo , si getto tra le sue forti braccia,senza dire nulle si strinse a lui..a lungo attendeva quel piacere che si prova nel sentire il calore di un'altra persona;lui accennò un sorriso e ricambio il gesto per poi aggiungere”ehi piccolina,come stai?”
Il suo cuore batteva forte,ormai era entrata in quella fase definita “panico”,cercò di rispondere,ma le sue labbra non volevano aprirsi la timidezza era troppa.Il suo dolce volto era diventato rosso per quel gesto all’apparenza normale,ma per lei andava oltre la routine…La timidezza aumentò quando si rese conto che i tanti odiati attimi di silenzio stavano prendendo il soppravento ,doveva dire qualcosa,ma il suo massimo fu “ciao…”.
Lui inizio a mollarla e lei alla fine cedette anche se fosse per lei sarebbe restata tutto il pomeriggio tra quelle braccia;lui capi bene la situazione e dolcemente gli disse”vogliamo andare?” lei con gran coraggio alzo il volto accennò un sorriso e gli rispose”ve bene…scusami per poco fa non so che mi sia preso,a lungo ho immaginato questo momento e ti confido avevo pure un po’ paura” lui si mise a ridere e gli rispose”guarda che mica ti mordo! Tranquilla non ci sono problemi e comunque non vedo perché comportarsi cosi infondo ci conosciamo da molto anche se ci vediamo solo ora…”
La ragazza si fermo e porto il suo sguardo a terra,quasi in un segno di sottomissione,consapevole dei suoi errori non aveva il coraggio di guardarlo..riteneva che non meritasse il suo sguardo cosi dolce “scusami” disse con voce tenue..lui si fermo poco piu avanti rimanendo di spalle.
Il vento soffiava sempre piu forte,la temperatura calava;lui si avvicino a lei,gli mise una mano sulla testa e la carezzo “andiamo fa freddo qua”.
Sentendo quelle parole la ragazza si senti ancora peggio,strinse i pugni e lentamente alzo il viso “ok andiamo” ripresero a camminare in silenzio,distanti l’uno dall’altra,lei si stringeva un braccio e si mordeva un labbro dalla rabbia,si odiava per quello che aveva fatto..lui invece rimaneva passivo,fin che non si fermo stanco di quella situazione,si volto verso di lei e con tono deciso gli disse”ora basta!sei qui per fare la vittima o per stare con me?!!…non so te,ma visto che questa forse è l’unica volta che ci vediamo non vorrei sprecarla” quelle parole erano chiare,arrivarono al suo cuore,strinse ancora una volta i pugni e rispose”hai ragione..è per questo che io…”esisto per via della timidezza o forse non era certa di cio che stava per dire,ma doveva dentro di se diceva”ora o mai piu”
“senti,l unico legame che ci unisce è un desiderio,diventare un'unica cosa…ricordi”alzo il viso e lo guardo con gli occhi lucidi cercando di sorridere”…se devo farlo con qualcuno,vorrei che la prima volta fosse con te,lo so nessuna garanzia per il dopo…pero…” abbassò subito lo sguardo,le lacrime stavano per scendere e lei non voleva farsi vedere cosi .Lui continuo a guardarla con occhi dolci,nonostante tutto…si avvicino a lei,mise una mano appena sotto il suo mento ,per sollevare delicatamente la sua testa e con l’altra mano asciugò quelle lacrime che lentamente scendevano,lei lo guardava cercando di dire qualcosa,ma le labbra di lui si avvicinarono alle sue in un delicato bacio…le appoggio solamente,nulla di piu però la sensazione che lei provo è indescrivibile…
Qualche istante e le labbra si allontanarono dalle sue,lentamente le sue mani scesero lungo il suo corpo,sfiorandolo soltanto in un gesto di rispetto,per poi arrivare alle sue mani…le prese e le strinse forse “andiamo a casa” lei rispose “ok”
Si incamminarono,la casa non era distante,mentre andavano lui cerco in ogni modo di metterla a suo agio,lei cercava invece di abbandonare la sua timidezza e di lasciarsi andare per non rovinare tutto…mentre andavano lui le stringeva una mano.
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