ANGEL - Capitolo 1° -
ANGEL
la fissavo. lei era lì, immobile sulla panchina che leggeva il suo libro. non muoveva un solo muscolo del corpo, solo il viso sembrava vivo. era come se i personaggi del libro prendessero vita sul suo volto, i loro sentimenti, le loro paure. sorrideva e dopo poche righe piangeva, era arrabbiata e pochi secondi dopo sembrava la più beata e tranquilla creatura al mondo. era buffo il suo modo di leggere, ma nello stesso tempo affascinanto. ti involgiava a prendere un qualsiasi pezzo di carta scritto e ad iniziare a leggere, ma io non potevo perchè non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. era bellissima, non nell'aspetto, che comunque non era male, ma era come se un'aura magica la circondasse e mi ipnotizzasse, impedendomi di toglierli gli occhi di dosso. era un mese che la "spiavo", ogni giorno, nel parco.veniva alle 15:00 e se ne tornava alle 18:00, quando il sole moriva. dopo quel mese di amore platonico, e per giunta non corrisposto, decisi di fare il primo passo. ero riuscito a capire il ttolo dell'ultimo libro che aveva iniziato a leggere, 'il ritratto di Dorian Gray', me l'ero letto tutto in una notte ed ero sicuro di avere qualcosa di cui parlarle , o almeno, una scusa per rivolgerle la parola. quando andai al parco lei però non c'era , "arriverà tra pochi minuti" pensai, invece non venne affatto e alle 18:00 me ne tornai a casa. "be oggi avrà avuto da fare" fu il pensiero che mi feci per consolarmi. andai un secondo giorno, e un terzo e cosi via per una settimana ma di lei neanche una traccia. "avral'influenza", "sarà partita" mille pensieri invasero la mia mente. due settimane più tardi, poi , vidi al TG la notizia del ritrovamento di un cadavere di una ragazza brutalmente violentata e uccisa, e quando ne mostrarono la foto capii che non avrei più visto quell'angelo, seduto nel parco che leggeva un libro cambiando continuamente aspressione del viso, quell'angelo che trovavo così buffo e che comunque mi affascinava a tal punto da ossessionare i miei pensieri, quell'angelo, il solo, che avevo iniziato ad amare
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