Act. I
- Capitolo 1° -
Allora, comincio subito col dire che come scrittore di fan fiction non mi considero un granchè, quindi se leggerete sarà a vostro rischio =P
La storia non è del tutto fedele a Kingdom Hearts, anche se ha molte cose in comune. Non mi sono voluto preoccupare molto della storia e l'ho sballata come meglio credevo, diciamo così. Come potete intuire dal titolo non parlerà di Sora & co., ma dei membri dell'Organizzazione; per adesso ho solamente scritto una piccola parte di quella che dovrebbe essere la storia completa, e probabilmente mi fermerò qui.
Visto che è stata scritta col mio sudore vi sarei grato se prima di metterla altrove mi chiedeste il permesso. Per il resto, ogni critica è ben accetta.
C’era una volta un mondo chiamato ‘Venerdì 13’, questo non era un mondo come tutti gli altri, no, perché i suoi abitanti possedevano qualcosa che tutti gli altri non avevano – o perlomeno, non a livelli così considerevoli -, ciò che comunemente viene chiamato ‘sfiga’. Ed aleggiava attorno a loro, sempre. La loro terra non era altro che una setta dalle considerevoli dimensioni venerante un’entità indefinita chiamata ‘Yojimbo’ ed i suoi abitanti erano costretti a vestire la medesima tenuta nera, tutto questo ad opera dello spietato sovrano che governava ‘Venerdì 13’, Xemnas detto ‘Il Boss’. Un bel giorno qualcuno ebbe la malsana idea di spezzare le catene dell’oppressione e scacciare la sventura che – a detta del popolo – era opera di Xemnas, come ogni altra cosa brutta che imperversava sulla plebe.. e chiaramente portava un nome: Marluxia.
La sua bramosia anarchica lievitò però di punto in bianco, tutto iniziò con un sogno che scosse il suo ego. Ne aveva già parlato Axel – ormai era diventata una leggenda metropolitana -, si era trovato su una piattaforma nel vuoto con degli strani disegni e doveva scegliere fra spada, scettro e scudo; logicamente disponendo già della sua rosacea falce lussuriosa costruita da Vexen questo era un affronto abnorme, quindi ammazzò tutti/tutto finchè un Blu Ciccio gigante non gli tirò una panciata e si svegliò tutto sudato. Come poteva lui – terribilmente perfetto e fashion – generare sogni di così infimo livello? La sua immagine sarebbe stata scardinata, se solo l’avesse accennato in giro. Che ne sarebbe stato delle floreali performance capaci di sedurre ogni donna (e uomo) del mondo? Lui era la chiave, l’unico che grazie al suo glamour riusciva a combattere la sventura, e presto lo avrebbe scoperto. Era anche uno degli Xemnas’s Angels, rinominati di recente in ‘Tredicesimo Ordine’ a causa delle polemiche della plebe, naturalmente. Si recò insieme ai suoi compari leccapiedi del boss (Axel, Larxene, e certamente l’adorato Zexy) da Vexen..
Axel entrò guardandosi attorno, non c’era nessuno. Gli altri l’avevano seguito, Larxene sbirciava fra le cose di Vexen sotto lo sguardo analitico di Zexion, mentre Marluxia avanzò al centro della stanza. Larxene di nascosto aprì appena l’armadio di Vexen.. sussultò. Il suo volto arrossì visibilmente, il suo respiro si fece affannoso.. là dentro c’era una ‘bambola’ in carne ed ossa di Riku completamente nuda, che genere di esperimenti stava conducendo Vexen..? Oppure.. Un fragore! Larxene fece uno scossone e richiuse di colpo il guardaroba, facendo finta di niente si portò dietro l’orecchio i capelli, e si voltò lentamente. Marluxia stava impugnando la sua falce, ai suoi lati Axel e Zexion pronti ad affrontare gli heartless.
<Marluxia> Ooh.. volgari heartless ‘shadow’? Come osate mostrarvi al mio sguardo divino? - Axel ghignò. - <Axel> Diamo inizio alle danze..! – Uno degli heartless ebbe l’insalubre idea di balzare verso Zexion e venne disintegrato dalla falce volante di Marluxia, che tornò alla sua destra come un boomerang. - <Marluxia> ..rozza creatura. - Dall’alto discesero leggiadramente una marea di petali, che come per magia dissolsero il resto degli shadow. Marluxia abbozzò un sorriso, guardando con la coda dell’occhio Zexion, che scosse la testa con fare snobbante, intuendo le sue intenzioni. Zexion era l’unico che non cedeva al suo fascino; Larxene al contrario si precipitò verso Marluxia, esaltata dalla sua performance - <Larxene> Kyaa Lux, splendido come sempre! <Axel> Tzè, però così mi rubi tutto il divertimento, Mar.. – aggiunse riponendo l’arma. - <Marluxia> Voi.. con quale linguaggio devo dirvelo di non storpiare il nome del sottoscritto con tali nomignoli privi d’eleganza?! – replicò nervosamente – <Zexion> Finitela, eccolo.. – Vexen come se nulla fosse arrivò dall’altra stanza - <Vexen> Eureka! Questo dì posso constatare di avere visit.. – Marluxia lo sbattè con le spalle al muro, conficcando la falce ad un centimetro dalla sua tempia. - <Marluxia> Cosa ci facevano heartless qui?! – Vexen sbiancò - <Vexen> Heartless?! Nel mio laboratorio?! Ma questo è scientificamente impossibile! <Axel> Non fare il finto tonto, scienziato da baraccone.. vuoi che la tua temperatura corporea superi target consigliabili? – esclamò, puntando la sua arma verso di lui. Vexen deglutì. - <Vexen> D’accordo, d’accordo.. il padrone ha una commissione per voi, questo era soltanto per testare le vostre capacità motorie. <Larxene> Oh, una commissione..? – disse con tono sospettoso, inarcando un sopracciglio. - <Zexion> Allora, di che si tratta? - Vexen ancora attaccato al muro alternava lo sguardo su tutti, senza dire nulla. - <Marluxia> Avanti, sono troppo magnifico per buttar via tempo così, e credo che la mia falce chic la pensi come me.. <Vexen> Il boss vuole.. cioè, voi dovete scovare i cuori intrisi d’oscurità.. ritengo che così facendo intenda dominare non solo ‘Venerdì 13’, ma ogni mondo.. tuttavia.. sono all’oscuro dei suoi progetti.. – Quiete generale. Marluxia tirò uno sguardo interrogativo ai compagni. - <Axel> Uh, basterà far secchi questi portatori dei cuori oscuri, no? – Zexion cominciò a ridacchiare pacatamente. <Zexion> Si dice che il detentore di un cuore integralmente imbrattato di malvagità non muti in un semplice heartless. <Marluxia> Ooh. Pare che un tale heartless disponga di poteri non indifferenti.. uh uh uh.. avete in mente di spedirci al macello, Vexen? – Lo scienziato sorrise - <Vexen> Considerata la presunzione che mostri, ho ipotizzato che possedessi capacità tali da eliminare simili nemici con singolare facilità.. un uomo di scienza elabora speculazioni esaminando ciascun dato.. oppure il superbo e combriccola temono di sfigurare con un miserevole heartless..? – rispose in tono falso, viscido, e palesemente provocatorio. Axel divaricò le braccia brandendo i suoi anelli, attorno a lui si alzò un cerchio di fuoco. - <Axel> Bastardo! Con chi pensi di avere a che fare, eh?! – la sua destra avvampò, con un rapido guizzo del braccio lanciò via la fiamma - <Axel> Firaga! – Vexen provvidenzialmente fece comparire di fronte a sé un massiccio scudo ceruleo che lo protesse; Axel infuriato si apprestò a gettarsi contro di lui, quando Marluxia tese il braccio per bloccarlo. <Marluxia> Non essere impaziente Axel, ciò non rientra nel mio style. <Zexion> Abbiamo bisogno di lui, deve schiuderci il varco dimensionale, se vogliamo adempiere agli ordini di Xemnas. <Larxene> Il classico maschio senza cervello.. – Axel sospirò, placandosi - <Axel> Un giorno ucciderò quest’uomo. <Vexen> Primati.. dovreste essere trasfigurati in pezzi di ghiaccio cubici, ma considerando che sono ordini del padrone.. – Si accostò ad un ampio computer, premendo bottoni sotto gli occhi di tutti, non ci volle molto perché una voce femminile dicesse ‘This computer has been connected. Connected to the universe.’ Entrarono tutti nel varco, per ultimo Axel che lanciò uno sguardo minaccioso - <Axel> Se non avessi forgiato l’arma a Mar, saresti già una razza estinta.
I quattro partono quindi alla ricerca del potere dei cuori oscuri, capace di cambiare le sorti dell’organizzazione ed il loro stesso mondo.
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