- Capitolo 1° -
E' da una vita che ho voglia di scriverla, e finalmente l'ho fatto. Sono un poco soddisfatta. Spero vi piaccia. Baci
UNA CAREZZA IN UN PUGNO BORIS-YURI
A mezzanotte sai
Che io ti penserò
Ovunque tu sarai sei mio
E stringerò il cuscino tra le braccia
Mentre cercherò il tuo viso
Che splendido nell'ombra apparirà.
Mi sembrerà di cogliere
Una stella in mezzo al ciel
Così tu non sarai lontano quando
brillerai nella mia mano
Sono qui, sdraiato nel nostro letto, con le solite braccia incrociate sotto la testa, con la solita finestra aperta, ad aspettare te, che chissà dove sei, e soprattutto con chi. Dici che hai del lavoro da sbrigare, sì, ma che genere di lavoro? Dici che esci coi soliti amici, ma io non posso sapere di più, perchè saresti capace di insinuare che io non mi fidi di te.Quindi non mi resta altro che rimanere in questa stanza ad attendere un tuo ritorno, sperando che non ti cacci nei guai. E' già mezzanotte, ma sai che io ti penserò anche oltre questo orario tardo. Ovunque tu sarai, sei mio, rimani con me, perchè ogni volta che sento la brezza del vento entrare nella stanza, sembra rassomigliare a un tuo dolce respiro, che si perde sulla mia pelle che non vede l'ora di poterti tenere con sè. Stringerò il cuscino tra le braccia, per poterti sentire con me, per poter sentire il tuo profumo che mi offusca i sensi e mi fa impazzire, quell'odore che è segno della tua presenz. E mentre avrò il cuscino tra le braccia alla ricerca del tuo viso, potrò avere il privilegio di poterlo vedere apparire nell'ombra, splendente più del solito, coi suoi occhi lucenti, le sue labbra morbide che andranno alla ricerca delle mie che non tarderanno ad arrivare, i tuoi capelli morbidi e lunghi sparsi sul cuscino come petali di rose appena sbocciate.Mi alzerò dal letto, e mi dirigerò sul balconcino ad ammirare la serata che mi si prospetta dinnanzi. Alzerò lo sguardo e mi sembrerà di cogliere una stella, anzi la stella più bella, in mezzo al ciel, così potrù pensare che tu non sarai lontano quando prenderò la stella che ti rassomigia, e finalmente brillerai nella mia mano, e potrò stringerti, e proteggerti come vorrei.
Ma non vorrei che tu
A mezzanotte e tre
Stai già pensando a un altro uomo
Mi sento già sperduto
E la mia mano dove prima tu brillavi
E' diventata un pugno chiuso sai
Cattivo come adesso non lo sono stato mai
E quando mezzanotte viene
Pensami mezz'ora almeno
E dal pugno chiuso una carezza nascerà
Però un pensiero mi turba da tempo.Le tue uscite, i tuoi ritardi, insomma, io ho fiducia in te, ma non vorrei che tu, a mezzanotte e tre,stai già pensando a un altro uomo, che in un momento di debolezza, o di ubriachezza, tu ti scordassi di me, e immediatamente tu mi sostituissi con un altro. Ho paura che ti porti via da me con l' inganno, che ti faccia soffrire. Non voglio perderti per uno qualsiasi che ti faccia false promesse per allontanarti da me. Non posso perderti. Lotterò, ma non ti perderò: Mi sento già sperduto per colpa di questo pensiero, sensazione che vorrei cancellare. E di colpo la mia mano dove prima tu brillavi è diventata un pugno chiuso sai. La stella che prima ti simboleggiava, si è tramutata in tanti piccoli frammenti, come del resto lo è il mio cuore pervaso dalla gelosia, gelosia che qualcun altro all'infuori di me possa tenerti tra le braccia, possa baciarti, toccarti. Possa sentire pronunciare dalla tua bocca parole che che vorrei fossero serbate solo per me. Cattivo come adesso non lo sono stato mai, e tra le lacrime cariche di rabbia e tristezza, stringo ancora di più il mio pugno, quel pugno che tra poco toccherà senza troppa dolcezza, il muro che mi sta dietro, e che vorrei buttare giù per consolarmi, per cercare un genere di conforto. E quando mezzanotte viene, se davvero tu ci tieni, non ti chiedo altro che pensarmi mezz'ora almeno, tanto per ricordarti che io ci sono, che ti aspetto, e che col mio amore ti seguo ovunque, e magari fermarti in qualche modo in qualsiasi azione avventata. E dopo questa mia speranza, da quel pugno chiuso, una piccola ma tenera carezza nascerà.
E stringerò il cuscino tra le braccia
Mentre cercherò il tuo viso
Che splendido nell'ombra apparirà.
Ma non vorrei che tu
A mezzanotte e tre
Stai già pensando a un altro uomo.
Mi sento già sperduto
E la mia mano dove prima tu brillavi
E' diventata un pugno chiuso sai.
Cattivo come adesso non lo soono stato mai
E quando mezzanotee viene
Se davvero mi vuoi bene
Pensami mezz'ora almeno
E dal pugno chiuso
Una carezza nascerà
Torno in camera e mi risdraio sul letto in cerca di dormire, ma non faccio altro che pensare a te, all'ora tarda che hai fatoo, cosa mai capitata. Per non pensare al peggio chiuderò gli occhi, e stringerò il cuscino tra le braccia il cuscino mentre cercherò il tuo viso, che dopo tanta attesa splendido nell'ombra apparirà, procurandomi un sospiro di sollievo. Ma il terrore mi assale nuovamente al pensiero che tu, a mezzanotte e tre, possa pensare a un altro uomo che non sia io. Mi sento già sperduto e la mia mano, ancora una volta, dove prima tu brillavi, è diventato un pugno chiuso sai, e man mano la luce che ti abbagliava sis pegne, catturato da un pugno che non riesco più a trattenere, mentre le lacrime ricompaiono, ma stavolta fanno fatica a calarmi. Cattivo come adesso non lo sono stato mai, sono inferocito, mi sento umiliato e non conosco nemmeno una spiegazione plausibile, dato che sono pieno di fiducia in lui. E quando mezzanotte viene se davvero mi vuoi bene, ti chiedo ancora di pensarmi, almeno per mezzora, cosicchè dal pugno chiuso, pieno di rabbia e rancore, possa nascere una carezza carica di amore, amore che provo solo per te, piccola stella mia.
A presto Yuri. Tuo adorato
Boris
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