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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: SOTTO LA PORTA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: sawadee galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/09/2006 03:44:13

lettera di scuse, scivolata lentamente sotto la porta, silente e timida.
 
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SILENZIOSO, POI SUSSURRATO, SINFONIA 5 DI MAHLER
- Capitolo 1° -

Sotto la porta, in silenzio, poi sussurrato, sinfonia di Mahler.

perchè la sto ascoltando in questo momento.

perchè un mazzo di fiori non possono valere delle parole immotivate, degli insulti lanciati gratuitamente, come nessuna parola può ricostruire la fiducia quando si è incrinata.

e perchè mi continuo ad urlare "stupida!", perchè sapevo che sarei venuta a rovinare la nostra amicizia, che è il tesoro più prezioso che c'è al mondo.

perchè so che infilarti una lettera che ha passato tre giorni nella mia borsa sotto la porta può non avere senso.

perchè hai ragione ad essere partito senza essere passato a salutarmi.

Non me lo merito.
Come non mi meritavo che tu facessi una capatina perchè stavo male con il cibo (sono tutti capaci di avere attacchi di bulimia per il rimorso e se vuoi saperlo, l'altra sera respiravo male perchp avevo la nausea e stavo per vomitare di nuovo e dopo un mese in cui non lo avevo mai fatto, per me sarebbe stata la peggiore delle sconfitte. Invece, per il nervoso, mi sono scagliata verso una persona che non c'entrava nulla e, forse, ho perso qualcosa di molto più importante che il mio record di tempo senza rigetto)
perchè hai ragione a chiedermi di lasciarti in pace, di tornare ad un rapporto come a marzo.

perchè se ti amo davvero, devo smetterla di cercare di legarti a me, di tentare sempre di mediare tra amore e amicizia.

Sospesa tra amore e altro, come sempre.

Come i rivoluzionari.

Appesa ad un filo, attenta ad ogni minimo cambiamento, sempre sospesa tra amore e potere, amore e desideri, amore e mondo...

perchè, però, per una volta possiamo essere sinceri, non sono l'unica a chiedere le coccole e non sono stata io ad aver baciato per prima l'altro.

perchè questa situazione mi sta logorando, e non hai idea di quanto mi abbia fatto male sentirmi dire: -Sono innamorato anche io ma è una cosa spaziale, non locale.- quest'estate (me lo hai detto, non ho allucinazioni uditive), perchè io lo so che tu ami, ma di certo non me.

perchè, se così fosse, forse impazzirei di gioia e servo abbastanza lucida.

perchè sei un raggio luminoso di sole in un giorno di pioggia, sei uno di quei tramonti dorati che occhieggiano tra i castagni in autunno, in quei pomeriggi di novembre romani che sono un incanto.

perchè sei un'ottobrata romana, indescrivibile.

perchè so che non c'è storia tra un gelo di marzo e il caldo di luglio, sono troppo diversi.

perchè so che se non faccio di tutto per farmi perdonare, fino a farti dimenticare il mio scatto d'ira e le mie parole, me ne pentirò.
e non sarà forse oggi nè domani nè il giorno dopo ancora, ma quando verrà quel giorno in cui mi sentirò morire e chiamerò mio fratello e tu non verrai, stufo dei miei capricci, allora saprò di essere morta sul serio e che niente può salvarmi.

perchè senza di te non posso vivere e nemmeno morire davvero e la mia non è retorica, amore mio.

perchè lasciati chiamare in questo modo, amore e poi, ancora amore, perchè è il tuo nome per me.
perchè non c'è vita senza di te, i colori non sono più colori, il rosso non esiste più e nemmeno il verde e il cielo è grigio e cos' le macchine, gli alberi, i fiori, persino quei fiori così variopinti, così colorati che crescono nelle aiuole di piazza dante o vicino casa mia ad Albano.

e gli odori, gli odori non ci sono, tutto è privo di odore, come i suoni, i suoni, i suoni si riducono a suoni dissonanti, privi di armonia, o ancora peggio, non esistono più, sono foglietti neri con scritte bianche o viceversa allo stesso modo che nei film muti degli anni 20, e le pesche non sanno di pesche, perchè i sapori scompaiono e non ne sento nemmeno più il vellutato sotto le dita.

perchè è questo che accade quando tu non ci sei e non accade altro.

forse domani pomeriggio sono a firenze dalla Bice, ma sicuramente parto prima delle 7 per il ritorno e così se non vuoi vedermi, ti dico che dovremmo andare agli uffizi, così le faccio un pochino da guida, visto che, almeno, sui quadri, riesco ancora ad usare parole che non feriscano nessuno.

ti amo.
ma è vero altrettanto che ti voglio bene.

anche se, davvero, puoi dirlo, ho uno strano modo di dimostrarlo.
ti amo.

Elisa

 
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